Agostino Fortini
N.
M.
Relazioni di parentela:
Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere
Biografia:
Produzione scientifica:
Ingegnere fiorentino, operò come ingegnere di San Pier Maggiore ed ebbe l'incarico di "Commissario dei lastrici" della città di Firenze.
Dal 1769 entrò nell'organico della Camera delle Comunità, Luoghi Pii, Fiumi, Ponti e Strade.
Nel 1756 la Reggenza incaricò Leonardo Ximenes (con i collaboratori ingegneri Fortini, Mascagni, Morozzi e Ciocchi) di esaminare il comprensorio del lago di Bientina e fra la zona umida e l’Arno, per trovare un rimedio alle esondazioni che periodicamente si registravano nell’area, suscitando continue controversie con la confinante Repubblica di Lucca. Ai quattro ingegneri, e specialmente al Fortini, spettò il compito di redigere nello stesso anno 1756 – insieme col Morozzi – la Pianta del Castello di Buti e suo territorio (in ASS, Quattro Conservatori. Mappe, n. 46); e, nel 1757, la carta topografica della zona che servì da base per la progettazione del nuovo emissario verso l’Arno e insieme idrovia del Canale Imperiale (scavato l’anno successivo), e la carta topografica della confluenza fra l’Ozzeri e il Serchio (in ASF, Miscellanea di Piante, n. 340).
Sappiamo che “per l’affare di Bientina” gli ingegneri collaboratori ricevettero dalla Depositeria granducale lire 10 al giorno oltre a vitto ed alloggio (ASF, Consulta poi Regia Consulta, f. 469, cc. 79-80).
L’abilità del Fortini “nella professione d’ingegnere” fu attestata comunque solo nel 1758 dalla specifica commissione dei Capitani di Parte Guelfa presieduta dal matematico Tommaso Perelli.
Fortini, con Gregorio Michele Ciocchi, fu sicuramente in Maremma al seguito della lunga visita con soggiorno del matematico Leonardo Ximenes nella pianura di Grosseto del 1758-59; i tecnici il 10 settembre 1759 scrissero l’ampia relazione sul dissesto idraulico dell’intera area e sulle gravi condizioni in cui versavano fiumi e canali (ASF, Segreteria di Gabinetto Appendice, f. 219, doc. 8) (Barsanti, 1984, p. 110).
Si veda la Pianta topografica generale del lago di Castiglioni [della Pescaia] e delle sue adiacenze sino alla radice dei poggi: il disegno non è firmato ma si sa che è il frutto di accurate misurazioni e osservazioni svolte dal gruppo di ingegneri coordinati dall'abate Ximenes e dal suo aiuto, ingegnere Agostino Fortini, per mettere a punto un progetto di globale risanamento della grande e malarica zona umida di Castiglione della Pescaia, fino ad allora costituente uno dei principali centri di produzione ittica della Toscana. La carta rappresenta di fatto una delle prime e perfezionate topografie di una subregione toscana (in ASF, Miscellanea di Piante, n. 56, allegata poi in forma ridotta allo studio edito nel 1769, Della fisica riduzione..., incisore Giovanni Canocchi). Un esemplare della carta, sempre manoscritto porta la firma del Fortini e di Gregorio Michele Ciocchi (in BNCF, Nuove Accessioni, IV, 32).
Nel 1772 il Fortini sovrintese ai lavori (affidati a Gaspero Paganelli) per la ristrutturazione dell'immobile per il nuovo Palazzo Pretorio della Comunità di Pontassieve, su progetto dell'ingegnere Anastasio Anastasi.
Nel 1775 raffigurò planimetricamente (in due disegni) un corpo di terre con una villa ed altri edifici nella zona di Fiesole, di proprietà del cancelliere Brocchi, per una controversia confinaria con la famiglia Davanzati (in BNCF, Nuove Accessioni, VII, 153-154).
Nel periodo compreso tra il 1775 e il 1781, Agostino fu in Versilia, impegnato nei lavori alla Strada di Marina (quella che dalle Apuane conduceva verso il mare e il Magazzino del ferro oggi Forte dei Marmi); collaborando con gli ingegneri Carlo Maria Mazzoni e Francesco Pieraccini, diresse operazioni consistenti nell’inghiaitura di ampi tratti, nella costruzione o ricostruzione di palizzate e di spallette, nel livellamento dei tratti più difficoltosi e nella realizzazione del nuovo ponte detto “della Barbiera”, con una spesa complessiva di oltre 11.000 lire (Bramanti, 2001, p. 101; si veda in ASF, Magona, f. 1478). In tale occasione, il Fortini realizzò una carta tematica (con legenda e descrizione dei simboli in basso e relazione allegata) che inquadrava tutto il percorso del fiume Vezza dalle Apuane al mare (ASF, Magona del Ferro, f. 1478).
Produzione di cartografia manoscritta:
Pianta del Castello di Buti e suo territorio, con Ferdinando Morozzi, 1756 (ASF, Piante dello Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche, n. 535);
Pianta del castello di Vico Pisano, con Ferdinando Morozzi, 1756 (ASS, Comune di Colle di Val d’Elsa. Carte Topografiche. Carte topografiche relative ad affari amministrativi, n. 46);
Carta topografica della zona di Bientina, e Carta topografica della confluenza fra l’Ozzeri e il Serchio, con Leonardo Ximenes e aiuti, 1757 (ASF, Miscellanea di Piante, n. 340);
Pianta topografica generale del lago di Castiglioni [della Pescaia] e delle sue adiacenze sino alla radice dei poggi, con Leonardo Ximenes e altri aiuti, 1758-59 (ASF, Miscellanea di Piante, n. 56);
Due disegni di un corpo di terre con villa ed altri edifici nella zona di Fiesole, di proprietà del cancelliere Brocchi, 1775 (BNCF, Nuove Accessioni, VII, 153-154);
Pianta planimetrica del fiume Vezza, o sia di Ruosina e Serravezza, 1775 (ASF, Magona del Ferro, f. 1478).
Produzione di cartografia a stampa:
Fonti d’archivio:
Bibliografia:
Barsanti, 1984, p. 110; Barsanti e Rombai, 1986, p. 69; Barsanti e Rombai, 1987, pp. 12, 189 e 237; Rombai, Toccafondi e Vivoli, 1987, pp. 86 e 321; Rombai e Torchia, 1994, pp. 95-96 e 190; Nepi, a cura di, 2003, pp. 47-48; ASF, Segreteria di Gabinetto Appendice; Miscellanea di Piante; ASF, Consulta poi Regia Consulta; ASF, Piante dello Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche; BNCF, Nuove Accessioni.
Rimandi ad altre schede:
Autore della scheda: Anna Guarducci