Archivi autore: riccardo

Valeggio, Francesco

Francesco Valeggio
N. Bologna / Verona 1560
M.

Relazioni di parentela: Nicolò Valeggio

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Stampatore

Biografia:

Produzione scientifica:
Incisore e stampatore a Venezia con bottega in Spadaria. Attivo a Verona dal 1611 al 1643

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:
• [Carta dell’Adriatico di Giacomo Gastaldi «Il Golfo di Venetia» Venezia, Paolo Furlani, (1563) ], Venezia, s.d.

• [Veduta prospettica della città di Udine «Udine; Urbs antiqua atque / nobilissima Metropolis in patria Friuli» Venezia, s.d.], in Raccolta di le più illustri et famose Città di tutto il Mondo,Venezia, s.l., s.d., (Civici Musei e Galleria di Storia e Arte, Udine)

• [Carta della Dalmazia e Croazia del Bertelli) «Nova discrittione dela Dalmatia et Crovatia»,(1565], Venezia, 1616

• [Carta della penisola istriana «Totius Istriae accurata descriptio»],Venezia, s.d., (Civico museo “Correr”, Venezia)

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
BÉNÉZIT E., Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays par un group d’écrivains spécialistes francais et étrangers, Paris, 1976, vol. X, p. 376



LAGO L., Imago Adriae, Trieste, 1996, p.78, n. 28
LAGO L., Theatrum Adriae, Trieste, 1989, pp.250-251, n. 104
LAGO L. – ROSSIT C., Theatrum Forii Iulii. La Patria del Friuli ed i territori finitimi nella cartografia antica sino a tutto il sec. XVIII, Trieste, Ed. Lint, 1988, vol.II, p.189
RIZZI A., Udine, piante e vedute, Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia, Plaino, Grafiche Missino,1983, p.24, n.5
TENTORI F., Udine: mille anni di sviluppo urbano, Udine, 1982, p.313
LAGO L.- ROSSIT C., Descriptio Histriae, “Collana degli Atti del Centro Ricerche storiche di Rovigno, n.5, Trieste, 1981, tav.XLII
FAUSER A., Repertorium älterer Topographie. Druckgraphik von 1486 bis 1750, Wiesbaden, 1978, II, p. 811
CAPORIACCO (di) G., Udine appunti per la storia, Udine,1972, pp. 111; 151
LAGO L., L’opera cartografica di Giovanni Giacomo Spinelli, università degli Studi di Trieste, Facoltà di Magistero,Istituto di Geografia, 2 (1970), p.19

LAGO, L., Un’altra carta parziale del Friuli di Canciano Colombicchio, “Riv. Geogr. It.”, LXXXVII (1970), p.434
CATONE L., La Città di Udine nelle piante e nelle vedute prospettiche dei sec. XVI, XVII e XVIII, Tesi di laurea, Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Magistero, a.a. 1967-1968,p.28
CUCAGNA A., Il Friuli e la Venezia Giulia nelle principali carte geografiche regionali dei secoli XVI, XVII e XVIII. Catalogo ragionato della Mostra storica di cartografia, “Atti del XVIII Congresso Geografico Italiano”, Vol. III,Trieste, 1964, pp. 22-24, n.11, p. 365
ALMAGIÀ R., Monumenta Cartographica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca apostolica Vaticana, 1948, vol. II, pp. 31-34
SCARIN E., Udine, ricerche di geografia urbana, Udine, 1941, p.41
TOOLEY R.V., Maps in Italian Atlases of the sixteenth century, in “Imago mundi”, III (1939), p.46, nn. 587-591
SOMEDA DE MARCO, C., Uno sguardo panoramico al Friuli d’altri tempi, “La Panarie”, marzo-aprile, Udine, 1938, pp. 81; 84
ALMAGIÀ R., Monumenta Italiae Cartographica, Firenze, I.G.M., 1929, p. 30 a
BAGROW, L., Abrahami Ortelii Catalogus Cartographorum, Gotha, 1928, I, tav.9
MUSONI F., Udine. Dalle origini al principio del sec. XVI, Udine, 1915, p.9
MARINELLI G., Saggio di cartografia della regione veneta, “Monumenti Storici pubblicati dalla R. Deputazione Veneta di storia Patria”, vol. VI, serie IV, Miscellanea, vol. I, Venezia, 1881, pp.108-109, n.543

Rimandi ad altre schede: Paolo Forlani, Giacomo Gastaldi e Nicolò Valeggio

Autore della scheda: Anonimo

Utens, Giusto

Justus Utens
N.
M. Carrara 19 luglio 1609

Relazioni di parentela: Figlio del pittore Pietro Giovanni da Bruxelles.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Utens deve la sua fama alla realizzazione di dipinti che illustrano le residenze del patrimonio mediceo al tempo del granduca Ferdinando I.
Note come “lunette”, poiché occupavano lo spazio compreso nelle lunette del salone della villa medicea di Artimino, esse furono dipinte tra l’ultimo decennio del Cinquecento e i primi anni del Seicento. Le rappresentazioni vedutistiche, per la loro precisione dei dettagli, rivelano che il pittore ritrasse le ville in seguito a sopralluoghi diretti sul territorio. Dunque Utens compì campagne di rilievo delle ville granducali in cui probabilmente misurò le fabbriche e gli spazi verdi e agricoli circostanti per ritrarre le residenze signorili nel modo più realistico possibile (ASF, Mediceo del Principato, filza 1269, 4 marzo 1598-30 ottobre 1600, p. 2327); tutto lascia credere che egli abbia portato a compimento i dipinti nel 1602.
L’indagine archivistica dell’ultimo quarto del XX secolo ha confermato l’attività di Utens non solo di pittore vedutista ma anche e soprattutto di una sorta di topografo incaricato precipuamente di realizzare una raccolta di immagini per documentare il patrimonio immobiliare della Corona.
Del gruppo delle 17 lunette testimoniate negli inventari medicei, solo quattordici sono a noi pervenute (in parte oggi conservate al fiorentino Museo Topografico “Firenze com’era”) e costituiscono un imponente e prezioso ‘terrilogio’ dipinto a tempera su tela che illustra il patrimonio mediceo delle residenze extraurbane e/o periurbane.
Un significativo documento che dà conto dell’attività di Utens è costituito dal Libro di conti de “la fabbrica della Villa d’Artimino” (ASF, Scrittoio delle Regie Possessioni, B, Artimino, Entrata e uscita di azienda per la fabbrica, 1598-1606, n. 4437, cc. 70r e 92r), nel contenuto del quale si ha notizia di due note di pagamento “per i suoi dipinti …per la sala grande di Artimino nelle lunette (4 settembre e 23 ottobre 1599: Smith, 1961).
La critica storiografica ha riconosciuto giustamente all’Utens il carattere di estrema fedeltà nella rappresentazione delle ville e del territorio circostante nei suoi dettagli, sia esso costituito da giardini formalizzati oppure da appezzamenti agricoli organizzati secondo i tipi di coltivazione, tanto da considerare le lunette quali veri e propri documenti per la storia agraria e paesaggistica nonché per le vicende architettoniche delle residenze granducali.
Nel 1601 Utens realizzò anche la rappresentazione di Villa Medici a Roma, cioè “il palazzo e il giardino di Roma”.
Come già enunciato, si hanno precise attestazioni che Utens completò le sue raffigurazioni nel 1602 e ricevette il saldo ai suoi lavori dalla Guardaroba, per mano di Vincenzio Giugni nell’aprile del 1603 (ASF, Guardaroba Medicea, f. 236, ins. 5, c. 463 – 30 aprile 1603).

Il nome di Utens è stato di recente accostato al corpo di immagini vedutistiche dei numerosi comunelli del Ducato Cybo Malaspina di Massa e Carrara, disegnati a penna semplice con sapienza artistica e con tratto da un anonimo ritrattista di paesaggio dei primi tre o quattro decenni del XVII secolo (sono nell’ASMa, I serie Biblioteca, n. 4931).
Per la verità quest’ultima raccolta manoscritta non si limita ai 27 “comunelli” del Ducato di Massa e Carrara, ma si allarga ad altre 28 località feudali dei Ducati di Aiello in Calabria e di Ferentillo in Umbria, sempre pertinenti ai poteri giurisdizionali dei Cybo Malaspina, e rappresenta, con tutta evidenza, un esempio paradigmatico di produzione culturale promozionale al servizio del potere e della sua stessa rappresentazione (Jervis, 1994, pp. 46, 58-59, 61-62, 65-66 e 69).
Il fatto che lo stile dei disegni appaia “informato ai canoni del vedutismo nordico, in particolare per ciò che concerne la collocazione elevata dell’orizzonte rispetto alla linea del punto di vista e la presenza dei tetti degli edifici fortemente appuntiti”, oltre che per “la singolare attenzione prestata alla rappresentazione del dato naturalistico, particolarmente evidente nella resa del fogliame, e della vegetazione in genere”; e il fatto che i disegni richiamino molto da vicino quelli del pittore di paesaggio fiammingo Giusto Utens, stile immortalato nelle 14 lunette relative alle altrettante ville medicee, ha fatto pensare al di lui figlio Domenico Utens (nato nel 1589 e morto nel 1657), e anch’egli assai attivo come pittore e tecnico del territorio, al servizio dei Cybo Malaspina e delle comunità del Ducato, a partire almeno dal 1630 (Passeggia e Prampolini, 1995, pp. 307 e 322-332; e Mignani, 1993).

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Campori, 1873, p. 369; Smith, 1961; Fossi, 1976, pp. 471 e 477-478; Barocchi e Gaeta Bertelà, a cura di, 2002, pp. 138 e 596; Pult Quaglia, 1980, pp. 85-86; Mignani, 1988; Zangheri, 1999 e 2000; Passeggia e Prampolini, 1995, pp. 307 e 322-332; Jervis, 1994, pp. 46, 58-59, 61-62, 65-66 e 69; ASF, Mediceo del Principato, n. 1269 (4 marzo 1598-30 ottobre 1600), c. 2327; ASF, Accademia del Disegno, f. 28 (1.9.1595-12.7.1609), c. 51r: “Ricordo come questo dì 2 di dicembre 96 sono entrati noviti di nostra Accademia: a’ pagare la matricola conforme alli nostri statuti [segue elenco]; c. 51 v: “Seguono li noviti entrati a matricola di nostra Accademia 52 – Giusto di Autems fiamingo [dal 26 al 55] Pisa; ASF, Scrittoio delle Regie Possessioni, B, Artimino, Entrata e uscita di azienda per la fabbrica, 1598-1606, n. 4437, c. 70r e 92r [Le entrate sono datate 4 settembre e 23 ottobre 1599]; ASF, Guardaroba Medicea, f. 236, ins. 5, c. 463 – 30 aprile 1603, e f. 332, ins. 10, c. 925 – 15 maggio 1615, e f. 40, c. 6 ss. del primo ottobre 1601; Brown S., Catalogo dell’arredamento esistente nella Villa Medicea “La Ferdinanda” di Artimino, 4-8 ottobre 1969, n. 44; ASMa, I serie Biblioteca, n. 4931.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Giancarlo Macchi

Ughi, Gabriello

Gabriello Ughi
N. 1570
M. 1623

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Definito «ingeniere da Livorno», fu architetto militare e ingegnere dell’Ufficio dei Fossi di Pisa; operò anche per la magistratura dei Confini. Fu in stretta corrispondenza con don Giovanni de’ Medici, suo protettore; gli sono riconosciute grandi doti artistiche e topografiche. Non si conosce con esattezza la sua data di nascita, attribuita intorno al 1570; muore nel 1623.
La sua attività professionale risulta documentata tra il 1621 e il 1622.

Produzione scientifica:
Nel 1622 elabora il progetto per il palazzo Baroncelli, attuale Villa del Poggio Imperiale, fuori dalla porta di S. Pier Gattolini in Firenze; il 29 giugno dello stesso anno viene incaricato da Lorenzo Usimbardi, segretario per gli affari di Guerra, di redigere insieme a Domenico Amerighi una relazione sull’opportunità di costruire un lazzaretto nell’isola della Gorgona; disegna la prospettiva del controverso territorio Apuano e Versiliese conteso tra Firenze, Lucca e Massa. Nel 1623 fa parte della commissione incaricata di valutare l’efficacia dei ripari sull’Arno realizzati dall’Ingegnere dei Fiumi Alessandro Bartolotti.

Produzione di cartografia manoscritta:
Il territorio di Montignoso con il lago di Porta fra il territorio di Massa e la Versilia, 1622 (ASF, Piante antiche dei Confini, n. 62);
Disegno prospettico del terrtorio di Montignoso, 21 febbraio 1621 (ASF, Piante antiche dei Confini, n. 62);
Pianta dei luoghi coltivati dai lucchesi nella Badia a Pozzevoli contro la convenzione, con la strada romana, il fosso dell’Altopascio e il lago di Bientina, 1623 (ASF, Piante antiche dei Confini, cartone 97).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Errico e Montanelli, 2000; Fara, Conforti e Zangheri, 1978; Gallo, 1993; Rombai, 1993; Rombai, 2003; Salvagnini, 1983; Tesi, a cura di, 1981; Vivoli, 2003; Thieme e Becker, vol. XXXIII, 1939; Baldinucci, 1975, vol. IV, p. 405; ASF, Piante antiche dei Confini.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Rosamaria Martellacci

Trombetta, Ottavio

Ottavio Trombetta
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò la mappa del casale Marmorella di proprietà della famiglia Ludovisi (mappa 429/41).

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Tozzetti, Bernardino

Bernardino Tozzetti
N.
M.

Relazioni di parentela: Figlio di Antonio.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Senese, operò a lungo come ingegnere e architetto sempre a Siena e negli immediati dintorni, collaborando sia con gli apparati statali, sia esercitando la libera professione.

Produzione scientifica:
E' autore del cabreo della Tenuta di Monteantico del Seminario di S. Giorgio, eseguito nel 1777 (Bonelli Conenna e Pacini, 2000, pp. 14-15, 72, 77 e 84).
Tra il 1780 e il 1785 eseguì gli estimi delle comunità di S. Quirico d'Orcia e Chiusi, coadiuvato dal perito agrimensore Antonio Faleri, definito dal Tozzetti stesso “capace non tanto nelle operazioni di Campagna, quanto anche nei conteggi a Tavolino”, e lavoratore instancabile che “fatica volentieri”; lavorarono per lui anche i misuratori Remigio Bellugi e Bartolomeo Ristori (per S. Quirico) e Gio. Domenico Mocenni, Francesco Zuinza e Giorgio Minucci (per Chiusi) e gli stimatori Francesco Rigacci (perito agrimensore che diventerà poi ingegnere) e Francesco Mannucci (perito agrimensore) (ASS, Quattro Conservatori, ff. 1745-1746, passim; ASS, Catasto di Sarteano, ff. 320-328; ASS, Catasto di Montepulciano, ff. 576-577 e 878).
Il plantario dell’Estimario di S. Quirico è riunito in un atlante con copertina rigida rilegato in pelle di grande formato (circa 100x80 cm), composto da 31 fogli, con 29 mappe catastali e due pagine bianche. Ogni mappa (“Matrice”) in scala 1:.2000 è numerata popolo per popolo e riporta, oltre al disegno, solo l’indicazione del Popolo, il numero (“Matrice” I, II, ecc.) e l’orientamento con il nord in alto. Si tratta di un catasto geometrico-particellare, con le particelle numerate progressivamente sempre popolo per popolo.
Il disegno delle mappe è molto accurato, sono indicati le planimetrie di terreni ed edifici (in rosso chiaro), le strade (con classiche strisce marrone chiaro), i corsi d’acqua (con strisce azzurre, ad eccezione dell’Orcia che è reso in scala molto più grande e disegnato con particolare cura, con sfumature di colore e indicazione di particolari come steccaie, sassaie e isole).
Il plantario di Chiusi (in ASCC, Palazzo delle Logge, materiale non inventariato), che in origine era stato eseguito in maniera identica a quello di S. Quirico, oggi è composto da una serie di piante sciolte, poiché la raccolta non è più completa; in realtà dovrebbe essere formato da 51 piante ma ne mancano 13.
Negli anni ’20 del XIX secolo il Tozzetti collaborò con Serafino Belli, Ispettore del Catasto nel Senese, lavorando alle operazioni catastali nella Comunità di Cortona: sotto di lui troviamo tre aiutanti, fra cui Antonio Marchettini (senese domicialiato nel 1828 a Firenze) (ASF, Soprintendenza alla Conservazione del Catasto poi Direzione Generale delle Acque e Strade, ff. 1-2).

Produzione di cartografia manoscritta:
Cabreo di Monteantico del Seminario di S. Giorgio, 1777 (BCS, Ms. E. I. 21);
Plantario della Comunità di S. Quirico d’Orcia, 1780-1784 (ASS, Catasto di Montepulciano, f. 878);
Plantario della Comunità di Chiusi, 1781-1785 (ASCC).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Bonelli Conenna e Pacini, 2000, pp. 14-15, 72, 77 e 84; ASF, Soprintendenza alla Conservazione del Catasto poi Direzione Generale delle Acque e Strade; ASS, Quattro Conservatori; ASS, Catasto di Montepulciano; ASS, Catasto di Sarteano; BCS.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Anna Guarducci

Tosi, Pierantonio

Pierantonio Tosi
N. Pistoia
M. 5 marzo 1740

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Perito agrimensore, ingegnere dello Scrittoio delle RR. Possessioni e dei Capitani di Parte Guelfa

Biografia:

Produzione scientifica:
Negli anni intorno alla fine XVII sec. lavora alla costruzione di quattro ponti sulle colmate della fattoria granducale del Terzo in Valdinievole e alla sistemazione di parte del nuovo stradone della fattoria (ASF, Scrittoio delle RR. Possessioni, f. 4899, cc. 88v. e 109 r).
Nel 1705 redige un progetto di ampliamento del Ghetto di Firenze, i cui lavori verranno eseguiti sotto la sua supervisione tra il 1707 e il 1721. Nel 1712 progetta e realizza la Villa del Cassero a Cantagrillo, presso Pistoia, per conto dei Montemagni. Nel 1730 elabora un progetto, insieme a Giuseppe Ignazio Rossi, di un fosso di raccolta delle acque della Gusciana presso il padule di Fucecchio, mentre a Firenze cura il riordino dell’Ospedale di S. Giovanni di Dio. Nel 1733, insieme a Sansone Pieri e a Giovanni Maria Veraci, viene incaricato della definizione dell’alveo del basso corso del Bisenzio presso i Renai.

Produzione di cartografia manoscritta:
Veduta prospettica del Marchesato di Terrarossa, 15 marzo 1729 (ASF, Miscellanea di Piante, n. 249/b);
Disegni preparatori sulle colmate e sugli appoderamenti nelle fattorie granducali della Valdinievole, fine XVII sec. (ASF, Miscellanea di Piante, n. 8);
Alzato del mulino di Terrarossa, 15 marzo 1729 (ASF, Miscellanea di Piante, n. 247);
Pianta originale per la differenze tra Filattiera e Ponticello di Pontremoli annesse alla relazione del 25 novembre 1721 (ASF, Piante antiche dei Confini, n. 89);
Pianta che dimostra lo stato della differenze di Terrarossa con Aulla..., 1708 (ASF, Piante antiche dei Confini, n. 92);
Pianta per la differenza di Terrarossa con Aulla..., 1717 (ASF, Piante antiche dei Confini, n. 93);
Pianta di parte della fattoria di Altopascio, 1695 (ASF, Piante dello Scrittoio delle RR. Possessioni, t. 3, c. 5);
Terminazione della fattoria di Montevettolini, con Francesco Maria Ninci, 1699 (ASF, Piante dello Scrittoio delle RR. Possessioni, n. 83);
Pianta concordata [fra le fattorie di Montevettolini, del Terzo e di Bellavista], con Vittorio Anastagi, 1735 (ASF, Piante dello Scrittoio delle RR. Possessioni, t. 3. c. 34);
Colmate e appoderamenti da farsi nella fattoria di Altopascio, fine XVII sec. (ASF, Miscellanea di Piante, n. 8/c);
Planimetrie delle case coloniche da farsi a cinque poderi delle colmate della Pescia di Pescia, fine XVII sec. (ASF, Miscellanea di Piante, n. 8/a);
Pianta e profilo delle ferriere dell’Accesa, 11 dicembre 1720 (ASF, Magona, f. 2744);
Carta schematica della Valdinievole, fine XVII sec. (ASF, Miscellanea di Piante, n. 8/b);
Pianta de due Poderi di Piandaccoli già ambedue attenenti alla Commenda Mendes eretta sotto dì 7 novembre 1607, oggi goduta dal Sig.re Cav.re Giuseppe Bartolomeo Gherardini abitante in Pollonia (...), prima metà XVIII sec. (ASP, Piante dell’Ordine di S. Stefano, n. 57);
Pianta dei confini pretesi rispettivamente dalla Comunità di Riparbella da un lato e dalla Fattoria di Cecina con la Tenuta di Collemezzano (ASF, Piante dello Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche, 527), disegata con Michele Pacini, 15 aprile 1722.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Barsanti, Previti e Sbrilli, 1989; Barsanti e Rombai, 1994; Barsanti e Rombai, 1987; Piccardi, 2001; Rombai, 1993; Rombai, 1987; Rombai, 1980; Rombai, a cura di, 1990; Rombai e Romby, 1988; Rombai e Romby, a cura di, 1993; Rombai e Romby, a cura di, 2001; Toccafondi e Vivoli, 1987; Vivoli, 1994; Zangheri, 2004; Thieme e Becker, vol. XXXIII, 1939; ASF, Miscellanea di Piante; ASF, Piante antiche dei Confini; ASF, Magona; ASF, Piante dello Scrittoio delle RR. Possessioni; ASF, Piante dello Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche; ASP, Piante dell’Ordine di S. Stefano.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Rosamaria Martellacci

Torriani, Orazio

Orazio Torriani
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Architetto.

Biografia:
Figlio di Francesco, ne è ignota la sua relazione familiare con Niccolò Torriani, anche egli autore di alcune mappe poi raccolte nel Catasto Alessandrino.
Nacque probabilmente intorno al 1576.

Produzione scientifica:
La sua attività si registra fra gli anni 1604 e 1659. La sua prima opera attestata è costituita dalla pianta di due case di proprietà dei beneficiati di Santa Maria Maggiore. Fu architetto per il monastero di San Paolo fuori le mura, per il quale eseguì le mappe Grotta di Gregna o Casal Bruciato (mappa 429/9), Mandria e Mandriola (mappa 432/15), Dragoncello (mappa 432/45) e Prati (mappa 432/57). Fu architetto anche per il capitolo di San Pietro, per conto del quale ricopiò fra il 1656 e il 1658 le sue carte più antiche: Mimoli (mappa 428/13), Torrevecchia e Primavalle (mappa 428/29), Radicelli (mappa 432/26), La Sepoltura (mappa 433/29), Valca e Valchetta (mappa 433/39), Sant’Agata (mappa 433/44), Marmo (mappa 433/55), Palmarola (mappa 433/59), Porto (mappa 433bis/13) insieme con Francesco Torriani. Quindi, per tutte le carte dei Torriani del capitolo di San Pietro consegnate per il Catasto Alessandrino, si conserva l’originale presso l’archivio del capitolo di San Pietro. Per il monastero di San Lorenzo in Panisperna, inoltre, Orazio Torriani realizzò la mappa 429/8 Sant’Angelo in Valarcese. Dunque, fra il 1619 e il 1658 l’architetto disegnò quattordici mappe e, avendo ormai l’età di ottantadue anni, si deve concludere che le sue opere per la Presidenza delle Strade fossero tutte anteriori al 1660.
Per il Catasto Alessandrino del 1660, in sintesi, a vario titolo Orazio Torriani aveva eseguito le mappe 428/13 Mimoli; 428/29 Torrevecchia e Primavalle; 429/8 Sant’Angelo in Valarcese; 429/9 Grotta di Gregna o Casal Bruciato; 432/15 Mandria e Mandriola; 432/26 Radicelli; 432/45 Dragoncello; 432/57 Prati; 433/29 La Sepoltura; 433/39 Valca e Valchetta; 433/44 Sant’Agata; 433/55 Marmo; 433/59 Palmarola.

Produzione di cartografia manoscritta:
Mappa di Valca (pergamena), anno 1690, copia di Marco Antonio Piuselli da un originale del 1619 di Orazio Torriani, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 7 (già 25).
Pianta dell’Arrone e Ponte di Boccea (pergamena, cm 52x40), anno 1616, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 15 (già 33).
Mappa di Sepoltura di Nerone (carta, cm 47x80), anno 1658, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 19 (già 15).
Mappa di Castel Giubileo (carta, cm 51x37), anno 1615, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 21 (già 56).
Mappa di Porto, con Francesco Torriani (carta su tela, cm 105x100), anno 1603, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 55 (già 1).
Mappa di Radicelli (carta su tela con bastoni), anno 1615, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 54 (già 9).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Lando Scotoni, Le tenute della Campagna Romana nel 1660. Saggi di ricostruzione cartografica, in “Atti e Memorie della Società tiburtina di Storia e d’Arte”, 59 (1986), pp. 185-261, in particolare le pp. 215-216.
Bibliografia. Repertori, cataloghi
Pietro Amato Frutaz, La carte del Lazio, Istituto di Studi romani, Roma 1973, I, p. 43.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Torriani, Niccolò

Niccolò Torriani
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
E’ ignota la sua relazione familiare con Francesco ed Orazio Torriani, anche essi autori di alcune mappe poi raccolte nel Catasto Alessandrino.

Produzione scientifica:
E’ ignota la sua relazione familiare con Francesco ed Orazio Torriani, anche essi autori di alcune mappe poi raccolte nel Catasto Alessandrino.

Produzione di cartografia manoscritta:
Mappa di Grottone (carta, cm 42x55), anno 1595, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 22 (già 51).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Torriani, Francesco

Francesco Torriani
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
La sua attività è nota fra gli anni 1599 e 1613. Francesco era il padre di Orazio Torriani, il quale firmò numerose mappe seicentesche per conto di enti ecclesiastici romani, mentre è ignota la sua relazione familiare con Niccolò Torriani, anche egli autore di alcune mappe poi raccolte nel Catasto Alessandrino.

Produzione scientifica:
L’8 giugno 1599 eseguì una pianta di San Basilio, le cui misure risultano effettuate da Bartolomeo Gritti. Nel mese di gennaio 1602 effettuò la misura della pedica di Paterno, la cui pianta risulta confezionata in brutta copia da Niccolò Torriani il 7 giugno 1602 e si conserva presso l’Archivio del capitolo di Santa Maria Maggiore.
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò la mappa 433A/15 Castelluccia, per conto della chiesa di Santa Maria di Scola Greca e datata 1° marzo 1613 e la mappa 433bis/13 Porto, per il capitolo di San Pietro, datata 25 maggio 1603, il cui originale si trova presso l’Archivio del capitolo di San Pietro.

Produzione di cartografia manoscritta:
Mappa di Grottone (carta, cm 50x75), anno 1601, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 23 (già 40).
Mappa di La Riccia Cava (carta, cm 40x60), anno 1603, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 34 (già 69).
Mappa di Porto, con Orazio Torriani (carta su tela, cm 105x100), anno 1603, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 55 (già 1).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Toro, Ortensio

Ortensio Toro
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Non sono note le eventuali relazioni familiari con Bernardino Toro.

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò la mappa 430/30 Cervaro, datata 18 novembre 1595 e la mappa 433/11 Cornazzano del 17 novembre 1611, per conto della famiglia Gabrielli. Entrambe furono consegnate nel 1660 all’ufficio della Presidenza delle Strade.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli