Archivi categoria: Cartografi

Antonelli, Juan Bautista (2021)

Antonelli
Juan Bautista

N. Spagna 1585

M. Cartagena de Indias (Colombia) 1649

Relazioni di parentela: Figlio di Battista Antonelli (definito sia figlio naturale sia figlio legittimo, AGI, Indifferente General, 1866, f. 830) di cui impugna il testamento nel 1618 quando questi lascia una considerevole somma alla comunità di Gatteo per soccorrere i poveri (Archivio comunale di Gatteo, Fondo notarile Zoppi, citato in Sartor, 2004).
Battista Antonelli (padre); Cristoforo Roda (cugino).

Ente/istituzione di appartenenza:

Qualifica: Ingegnere e architetto militare

Biografia:
Juan Bautista Antonelli si forma sotto la guida sia del padre Battista Antonelli, con il quale si reca in Venezuela nel 1604, sia del cugino Cristoforo Roda, con cui comincia a collaborare a l’Avana nel 1607-1608.
Rimane a Cartagena de Indias, dove risiede con la famiglia, dal 1611 al 1622, quando si trasferisce nuovamente nel porto venezuelano di Araya per la costruzione di un forte a difesa delle saline, che dura circa sette anni. In seguito si occupa autonomamente di altre fortificazioni in Venezuela, a Porto Rico e a Cuba per ritornare, in ultimo, a Cartagena de Indias.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
Planta del citio del cerro que llaman de Daniel …, 4 aprile 1623, Siviglia, AGI, M. y P. Venezuela, 12. Firmata da Diego de Arroyo, Juan Bautista Antonelli, Cristoforo Roda per la fortificazione delle saline di Araya. [Ha la rosa dei venti con il Nord orientato; è tracciata la scala grafica e numerica con sotto l’apposizione dei firmatari. In un riquadro è descritto il sito dove costruire il forte; in un altro riquadro vi sono ulteriori suggerimenti per la fortificazione. Le annotazioni sugli aspetti fisici del litorale sono disposte lungo il tracciato della linea di costa, segnata con una certa approssimazione. Galliano G., 1979].
Discricion de las salinas de Araya…, 24 aprile 1623. Siviglia, AGI, M. y P., Venezuela, 13. Firmata da Diego de Arroyo, Juan Bautista Antonelli, Cristoforo Roda. [Ha la rosa dei venti con il Nord orientato; è tracciata la scala grafica e numerica con sotto l’apposizione dei firmatari. Riproduce il territorio in cui si trovano le saline e il forte, ma a scala minore della precedente; presenta il contorno delle saline e del litorale. Nella leggenda fornisce notizie della strada per Cumanà con le distanze dei vari tratti. La leggenda al centro delle saline è indicata l’area utilizzata dagli Olandesi e dalle altre nazioni straniere. Altri toponimi e indicazioni sono sparsi lungo il litorale. Galliano G., 1979].
Pianta di un forte costruito presso Cumanà, 29 agosto 1633, Siviglia, AGI, M. y P., Venezuela, 16. [citata in Galliano, G., 1979].

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
ANGULO IÑIGUEZ Diego, Historia del arte hispanoamericano, Barcelona-Buenos Aires, Salvat Editores, 1945.
BELLAVISTA Iglis, “Gli Antonelli da Gatteo Ingegneri romagnoli del Rinascimento al servizio del Re di Spagna. Biografie”, in Turchi M.C. (a cura di), La Misura dell’Eldorado: Vita e imprese di emiliano-romagnoli nelle Americhe. Gli Antonelli, architetti da Gatteo, CD Rom, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2008.
CALDERÓN QUIJANO, José Antonio, Fortificaciones en Nueva España, Sevilla, Escuela de Estudios Hispano-Americanos/CSIC, 1953.
GALLIANO Graziella, I cartografi della famiglia Antonelli, in Atti III Convegno Internazionale di Studi Colombiani, Genova 7-8 ottobre 1977, Genova, Civico Istituto Colombiano, 1979, pp. 359-381.
GALLIANO, Graziella, Tra i cartografi italiani all’estero. Gli Antonelli, in “Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici”, 2005, pp. 231-261.
GASPARINI, Graziano, Las fortificaciones del periodo hispánico en Venezuela, Caracas, Ediciones Armitano, 1985.
LLAGUNO Y AMIROLA, Eugenio, CEAN BERMÚDEZ, Juan, Noticias de los arquitectos y arquitetctura desde su restauración, Madrid, Imprenta Real, 1829; riedita a Madrid, Editrice Turner, 1977.
MARCO DORTA, Enrique, Cartagena de Indias. La ciudad y su monumentos, Siviglia, Escuela de Estudios Hispano-Americanos, LV, 1951.
PRIMI, Antonella, Le fortificazioni degli Antonelli dichiarate Patrimonio dell’Umanità, in “Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici”, 2012, XX, n. 1-3, pp. 31-55.
SARTOR, Mario, Omaggio agli Antonelli. Considerazioni intorno a tre generazioni di architetti militari italiani attivi nel Mediterraneo e in America, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 23-69.

Rimandi ad altre schede: Antonelli, Battista; Roda, Cristoforo

Autore della scheda: Antonella Primi, Genova

Antonelli, Giovan Battista (2021)

Antonelli, Antonelli, Antonelli, Antonely

Giovan Battista, Giovanni Battista, Juan, Joan Bautista, Baptista

N. Gatteo di Romagna (FC) 1527

M. Toledo (Spagna) 1588

Relazioni di parentela: Nato da Girolamo Antonelli (capomastro che si occupava di costruzioni) e Lucrecia Scuire.
Antonelli, Battista (fratello); Roda, Cristoforo (nipote); Garavelli Antonelli, Cristoforo (nipote); Garavelli Antonelli, Francesco (nipote).

Ente/istituzione di appartenenza:

Qualifica: Ingegnere militare, Ingegnere idraulico

Biografia:
Secondo Cámara (2004) si forma a Pesaro presso Girolamo Genga. Inizia a collaborare con la corona spagnola nel 1551 (AGS, GA, 111, f. 216). (TORRE ECHÁVARRI, 2004; CÁMARA, 2004). Questa data è riportata nel suo testamento pubblicato da TORO BUIZA, L.,1979.
In qualità di capitano dell’esercito entra al servizio del conte Giovan Francesco Guidi durante la guerra di Siena del 1554-55 (Archivio Storico-Gentilizio dei Conti Guidi di Bagno).
Partecipa, al servizio degli Spagnoli, alla battaglia di San Quintino (1557) (AGS, GA, 102, f. 57) e a quella di Orléans (1558) (AGS, GA, 110, f. 64) (cfr. CÁMARA, 2004).
Giunge a Toledo nel 1559, come lui stesso dichiara in un memoriale citato la Llaguno (cfr. bibliografia). È il primo ingegnere militare e idraulico della famiglia Antonelli al servizio della corona spagnola, collabora inizialmente con Vespasiano Gonzaga ed esegue alcuni progetti di Giovan Giacomo Paleari Fratino. Si occupa di progetti per fortificazioni in varie zone della Spagna (nei regni di Valencia e di Murcia, in Catalogna e in Andalusia), maturando l’idea di un organico sistema difensivo. Effettua altre ricognizioni e realizza fortificazioni lungo le coste nord-occidentali dell’Africa (Orano, Mazalquivir); conclude la sua carriera, negli anni Ottanta del XVI secolo, con un ampio progetto per una rete fluviale navigabile tra Portogallo e Spagna e con la progettazione per le fortificazioni (in collaborazione con Tiburzio Spannocchi) dello stretto di Magellano in Sud America.

Produzione scientifica:
Antonelli, G.B., Epitome delle fortificationi moderne di Giovan Batta Antonelli, dedicata “All’Ill.mo Sig.or Don Gio Manrique de Lara Clavero di Calatrava, Capitan Gn.le dell’Art:ria Mag.or domo et del Consig.o supremo di S.M.tà Catt.ca, Madrid, Fondo del Museo del Ejército, MDLX, n. inv. 44100. Si tratta di un manoscritto, datato 1560, illustrato con disegni a china ed acquerello di colore verde, azzurro, giallo, ocra, ecc.) composto da tre trattati dedicati alle fortificazioni moderne, all’artiglieria e agli accampamenti, in cui tiene in considerazione anche lo studio del territorio.

Antonelli, G.B., Relación verdadera de la navegación de los Ríos de España, propuesta y hecha poer Juan Bautista Antoneli de S.M. Católica, Biblioteca Nacional de Madrid, Ms. 18731(41). Correda la relazione con osservazioni sull’entroterra, sulle foci dei fiumi, sugli scambi tra le province, sulle merci importate, sullo sviluppo dell’agricoltura, sull’impiego del bestiame, ecc. (GALLIANO, G., 1979).

Oltre a numerose lettere indirizzate al re Filippo II, al suo segretario Juan Delgado ed altri membri della corte, si possono ricordare quattro relazioni del 1562, scritte durante la ricognizione nel regno di Valencia, in cui descrive le peculiarità geografiche, le risorse fisiche e antropiche, e le opere di difesa esistenti (AGS, Estado, 329, f. 36).

Produzione di cartografia manoscritta:
Sono allegate alle relazioni e lettere (in gran parte conservate presso l’Archivo General de Simancas) relative alle ricognizioni e ai progetti per le opere di fortificazione costiera in Spagna e in Africa nord-occidentale. Tra quelle pubblicate:
Forte di Bernia, a corredo della relazione del 30 marzo 1563, Simancas, AGS.
Progetto per Mazalquivir, 1564. Madrid, Archivo del Ducado de Alba.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
ANGULO IÑIGUEZ Diego, Bautista Antonelli. Las fortificaciones americanas en el siglo XVI, Madrid, Hauser y Menet, 1942.
APARICY Y GARCÍA, Don José, Colección de documentos copiados en el Archivo de Simancas como datos para escribir la historia del Cuerpo de ingenieros, Servicio Historíco Militar, Madrid, Biblioteca Central. Vol. XIV, Doc. N. 3.353, signatura 1-4-8, Legajo 819.
BELLAVISTA Iglis, “Gli Antonelli da Gatteo Ingegneri romagnoli del Rinascimento al servizio del Re di Spagna. Biografie”, in Turchi M.C. (a cura di), La Misura dell’Eldorado: Vita e imprese di emiliano-romagnoli nelle Americhe. Gli Antonelli, architetti da Gatteo, CD Rom, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2008.
BOIRA MAIQUES, Josep Vicent, Geografia y control del territori. El coneixement, la defensa del litotal valencià al segle XVI: l’enginyer Joan Baptista Antonelli, in “Cuadernos de Geografía”, Universitat de Valencia, 52, 1992, pp. 183-199. Analizza un rapporto di Antonelli del 1563 sulla difesa del regno di Valencia.
CÁMARA Alicia, Giovanni Battista Antonelli e la definizione professionale dell’ingegnere nel Rinascimento spagnolo / Juan Bautista Antonelli y la definición profesional del ingeniero en el Renacimiento español, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 163-198.
DE LA TORRE ECHÁVARRI José Ignacio, L’arte militare nei trattati di Giovanni Battista Antonelli, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, cit., 2004, pp. 69-111.
FERNANDEZ DE NAVARRETE, Martin, Colección de documentos inéditos para la historia de España, Madrid, Impr. De la Viuda de Calero, 1842-1895, tomi 32, 33, 34.
GALLIANO, Graziella, I cartografi della famiglia Antonelli, in Atti III Convegno Internazionale di Studi Colombiani, Genova 7-8 ottobre 1977, Genova, Civico Istituto Colombiano, 1979, pp. 359-381.
GALLIANO, Graziella, Tra i cartografi italiani all’estero. Gli Antonelli, in “Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici”, 2005, pp. 231-261.
LLAGUNO Y AMIROLA, Eugenio, CEAN BERMÚDEZ, Juan, Noticias de los arquitectos y arquitetctura desde su restauración, Madrid, Imprenta Real, 1829; riedita a Madrid, Editrice Turner, 1977.
MAGGIOROTTI, Leone Andrea, Architetti militari italiani nell’America Latina, Roma Libreria dello Stato, 1933. Con errori e imprecisioni
PRIMI, Antonella, Le fortificazioni degli Antonelli dichiarate Patrimonio dell’Umanità, in “Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici”, 2012, XX, n. 1-3, pp. 31-55.
SARTOR, Mario, Omaggio agli Antonelli. Considerazioni intorno a tre generazioni di architetti militari italiani attivi nel Mediterraneo e in America, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 23-69.
SOROMENHO, Miguel, Il Portogallo nella monarchia iberica : i percorsi di Giovanni Battista Antonelli / Portugal na Monarquia Ibérica: percursos de Giovanni Baptista Antonelli, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 263-280.
TORO BUIZA, Luis., Juan Bautista Antonelli el Mayor, in "Boletín de la Real Academia Sevillana de Buenas Letras”, 7, 1979, pp. 41-56.
TORRE ECHÁVARRI, José Ignacio, de la, L'arte militare nei trattati di Giovanni Battista Antonelli / El arte militar en los tratados de Giovanni Battista Antonelli, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 69-111.
VIGANÒ Marino, “... como los Medicos, que siempre discordan": Giovan Battista Antonelli e Giovan Giacomo Paleari Fratino sulle frontiere di Spagna / in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp 219-262.

Rimandi ad altre schede: Antonelli, Battista; Roda, Cristoforo; Garavelli Antonelli, Cristoforo; Garavelli Antonelli, Francesco.

Autore della scheda: Antonella Primi, Genova

Antonelli, Battista (2021)

Antonelli

Battista, Bautista

N. Gatteo di Romagna (FC) 1547

M. Madrid 1616

Relazioni di parentela: Nato da Girolamo Antonelli (capomastro che si occupava di costruzioni) e Lucrecia Scuire. Fratello minore di Giovan Battista Antonelli.

Ente/istituzione di appartenenza:

Qualifica: Ingegnere militare

Biografia:
Si forma al fianco del fratello maggiore Giovan Battista Antonelli; la prima testimonianza della sua attività al servizio della Spagna riguarda la stesura di planimetrie per Cartagena (regno di Murcia) nel 1575 (AGS, GA, 79, f. 108). Viene inviato nella spedizione per lo stretto di Magellano su espressa richiesta del fratello (Colección Aparici, t. V, R. 2 [1581]). Dopo alcune collaborazioni in Spagna (Cartagena e Peñíscola) e in Africa con il fratello Giovan Battista Antonelli, parte per lo stretto di Magellano con Pedro Sarmiento de Gamboa su una delle 23 navi che componevano l’armata; diversi contrattempi e un naufragio non permettono tuttavia il completamento della missione e la costruzione dei forti progettati da Giovan Battista Antonelli e Tiburzio Spannocchi. Compie altri tre viaggi transatlantici nel 1586-88, nel 1589-98, e 1603-04 (secondo PORRAS GIL, 2004) o 1603-1608 (secondo SARTOR, 2004) durante i quali è incaricato di realizzare un vero e proprio sistema di fortificazioni e di aprire strade di collegamento in Colombia, a Panama, a Cuba, a Porto Rico, a Santo Domingo, in Messico e in Honduras. In più di un’occasione è occupato in diversi incarichi contemporaneamente e lascia la conclusione e l’ampliamento dei lavori di difesa al nipote Cristoforo Roda.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
Planta y Déscripcion de la ysla de S. Jhoan de Ulúa, 27 gennaio 1590. Siviglia, AGI M. y P. México, 35. [Carta orientata con rosa dei venti e linee di direzione, corredata da leggende racchiuse da colofoni con indicazioni sul progetto di fortificazione dell’isola e sulla costruzione di una città. Si stabilisce il sito della città, dove costruire i ponti e le aree malsane da cui proteggersi. Il disegno è corredato da toponimi e brevi leggende. Galliano, 1979].
Progetto di fortificazione del molo di San Juan de Ulúa, 1590. Siviglia, AGI, M. y P., México, 36.
Progetto di ampliamento del porto di San Juan de Ulúa, 1590. Siviglia, AGI, M. y P., México.
Traza de como se ha de poner la cadena ... 1591. Baia de La Havana. Siviglia, AGI, M. y P., México, 257.
Mappa del castello del Morro, La Habana, 1593. Siviglia, AGI, M. y P., Santo Domingo, 15.
Progetto dell’imboccatura del porto di La Habana, col castello del Morro e il forte di La Punta. Siviglia, AGI, M. y P.
Discreción del camino que se pretende hazer enpensando de la benta de Butron hasta la ciudad de México, 8 marzo 1590. Siviglia, AGI, M. y P., México, 39. [Ha la rosa dei venti con il Nord orientato verso destra e le linee di direzione; illustra la strada progettata tra la benta (locanda) e Città del Messico; è ricca di toponimi e di fattura curata. Ha quattro parti descrittive: la prima indica le caratteristiche morfologiche del territorio di Città del Messico; la seconda descrive la strada progettata; la terza e la quarta si riferiscono a un tratto arenoso della strada e ad alcuni ponti da costruire per abbreviarla. GALLIANO, 1979] [Segnalata anche da Almagià, 1951].
Progetto di fortificazione di Santo Domingo. Madrid, Biblioteca Nacional e anche Siviglia, AGI, M. y P., Santo Domingo, 52.
Piano del porto di Portobelo con indicazione del primitivo insediamento e la città nuova nella quale doveva essere trasferita la popolazione. Siviglia, AGI, M. y P.
Progetto per la costruzione di mura a Cartagena de Indias, 1595. Siviglia, AGI, M. y P.
Lettera a Filippo II contenente studi cartografici e topografici dell’area circostante il porto di Rio de Janeiro (Simancas, AGS, GA, 145, ff. 14-15).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
AMAT DI SANFILIPPO Pietro, Biografia dei viaggiatori italiani e bibliografia delle loro opere, in Studi Bibliografici e Biografici sulla storia della geografia in Italia, Roma, 1897, Appendice alla II parte. [Cita un manoscritto di Battista Antonelli, Cartas Ynstruciones y Cedulas …, di 265 pagine e 23 carte colorate, con notizie sui paesi dell’America Meridionale e carte topografiche di Rio de Janeiro, stretto di Magellano, Cartagena, Portorico, Santo Domingo, La Havana, Vera Cruz, Portobello, Panama, ecc.].
ANGULO IÑIGUEZ Diego, Bautista Antonelli. Las fortificaciones americanas en el siglo XVI, Madrid, Hauser y Menet, 1942.
ANGULO IÑIGUEZ Diego, Historia del arte hispanoamericano, Barcelona-Buenos Aires, Salvat Editores, 1945.
APARICY Y GARCÍA, Don José, Colección de documentos copiados en el Archivo de Simancas como datos para escribir la historia del Cuerpo de ingenieros, Servicio Historíco Militar, Madrid, Biblioteca Central. Vol. XIV, Doc. N. 3.353, signatura 1-4-8, Legajo 819.
BELLAVISTA Iglis, “Gli Antonelli da Gatteo Ingegneri romagnoli del Rinascimento al servizio del Re di Spagna. Biografie”, in Turchi M.C. (a cura di), La Misura dell’Eldorado: Vita e imprese di emiliano-romagnoli nelle Americhe. Gli Antonelli, architetti da Gatteo, CD Rom, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2008.
CALDERÓN QUIJANO, José Antonio, Fortificaziones en Nueva España, Sevilla, Escuela de Estudios Hispano-Americanos/CSIC, 1953.
GALLIANO, Graziella, I cartografi della famiglia Antonelli, in Atti III Convegno Internazionale di Studi Colombiani, Genova 7-8 ottobre 1977, Genova, Civico Istituto Colombiano, 1979, pp. 359-381.
GALLIANO, Graziella, Tra i cartografi italiani all’estero. Gli Antonelli, in “Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici”, 2005, pp. 231-261.
LLAGUNO Y AMIROLA, Eugenio, CEAN BERMÚDEZ, Juan, Noticias de los arquitectos y arquitetctura desde su restauración, Madrid, Imprenta Real, 1829; riedita a Madrid, Editrice Turner, 1977.
MAGGIOROTTI, Leone Andrea., Architetti militari italiani nell’America Latina, Roma Libreria dello Stato, 1933. Con imprecisioni
PORRAS GIL, Maria Concepción, Battista Antonelli. Progetti e opere difensive difensive nel vicereame del Perù ed in altri territori americani / Battista Antonelli: propuestas y ejecuciones para la defensa del virreinato del Perú y otras tierras americanas, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 113-161.
PRIMI, Antonella, Le fortificazioni degli Antonelli dichiarate Patrimonio dell’Umanità, in “Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici”, 2012, XX, n. 1-3, pp. 31-55.
RODRÍGUEZ VILLAFAÑE, Leonardo, Catálogo de mapas y planos de Puerto Rico en el Archivo General de Indias, San Juan de Puerto Rico, 1966.
SARTOR, Mario, Omaggio agli Antonelli. Considerazioni intorno a tre generazioni di architetti militari italiani attivi nel Mediterraneo e in America, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 23-69.
SEGRE, Roberto, Significación de Cuba en la envolución tipológica de las fortificaciones coloniales de América, in “Boletín del Centro de Investigaciones Históricas y Estéticas”, 13, 1973, pp. 9-57.
WRIGHT, Irene, Historia documentaria de San Cristóbal de la Habana en el siglo XVI, La Habana, s.e., 1927-30, 3 voll.
ZAPATERO Juan Manuel, El ingeniero militar Bautista Antonelli en las «Yndias Occidentales», 1581-1616, in Viganò, M., (a cura di), Architetti e Ingegneri Militari Italiani all’Estero dal XV al XVIII Secolo, Livorno, Sillabe, 1994, 121-134.

Rimandi ad altre schede: Antonelli, Giovan Battista

Autore della scheda: Antonella Primi, Genova

Pagano, Matteo (2021)

Pagano (Pagan)

Matteo (Matthio); Mattheus a Fide
N. ? 1515
M. Venezia? ? 1588

Relazioni di parentela: Figlio di Pietro Pagano

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Incisore

Biografia:
Operò a Venezia tra 1531 e 1563, in vari settori della produzione libraria e cartografica. Iniziò come intagliatore, attivo con sufficiente certezza a partire dal 1531. Dubbia, invece, la sua identificazione con il “Mateo da Trevixo” che nel 1520 incise un legno della Chiromantia di Andrea Corvo (DBI, 2014).

Produzione scientifica:
Pagano non fu cartografo nel senso tecnico del termine: ricorse alla copia di prodotti già disponibili sul mercato o cercò la collaborazione con cartografi come Giovan Domenico Zorzi da Modone e Giacomo Gastaldi, forse incentivati, a loro volta, a ricorrere alla sua abilità di intagliatore. Il maggior merito di Pagano fu la sua padronanza del processo tecnico, il che da un lato si tradusse in carte su molti fogli e di grande effetto; dall’altro comportò il definirsi di uno stile di rappresentazione come nitida sintesi razionale dello spazio raffigurato. Nella bottega “all’insegna de la Fede” situata in Frezzaria a Venezia condusse altresì un’intensa attività di stampatore ed editore di testi concretizzatasi, tra 1542 e 1563, in un centinaio e mezzo di edizioni, quasi tutte in volgare e di rapido smercio, marcate con l’immagine della Fede (DBI, 2014: da consultare anche per le silografie dedicate a personaggi ed eventi contemporanei, come per l’attività di medaglista).

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:
Carte datate:
1) Il vero disegno di tutta la isola de Candia, «adi 24 luio 1538» (Almagià, 1939b);
2) la stessa, riedita nel 1558 (Ratti, 1979);
3) Isola de Cipro, 1538 (Karrow, 1993; Destombes, 1987);
4) Vera descriptio totius Europae..., da carta di Giovan Domenico Zorzi, del 1545 (Bagrow, 1940; Destombes, 1987);
5) La vera descrittione di tutta la Ungheria, Transilvania, Valachia..., da carta del Gastaldi, del 1546 (Almagià, 1939b; Karrow, 1993);
6) La vera descrizione de la gran città del Caiero del 1549, disegnata da Giovan Domenico Zorzi grazie ad informazioni di Guillaume Postel (Codazzi, 1954; Warner, 2006);
7) Il Piamonte..., di Gastaldi, 1555 (Karrow, 1993);
8) Britanniae insulae... descriptio, del 1555, copia della carta di George Lily del 1546 (Shirley, 1997)
9) Hispania brevis descriptio..., del 1558, seconda edizione della carta di Vincenzo Paletino da Curzola (Vinko Paletin), pubblicata a Venezia nel 1551 (Destombes, 1987; Shirley 1996);
10) Venetia, pianta prospettica della città, pervenuta nella ristampa (1567) di Francesco di Tommaso da Salò, recante la data dell’originale: 1559 (Schulz, 1970).

Carte prive di datazione:
11) La vera descriptione de tuto el Piamonte, databile al 1538 (Almagià, 1929);
12) Il vero ritrato dela cita de Algeri, attribuibile al 1541 (Tibor, 1992);
13) Descriptio Palestinae nova, riproduzione della carta di Wolfgang Wissenburg del 1537-38; databile agli anni Quaranta del Cinquecento (Karrow, 1993);
14) Venezia, pianta prospettica più piccola della n. 10, realizzata tra 1559 e 1563 (Schulz, 1970);
15) Dell’Universale. L’Universale orbe della terra...: la carta di Gastaldi è del 1546, la copia di Pagano è databile tra 1548 e 1552/53 (Caraci, 1936, p. 133);
16) Chorographia Tusciae, dalla carta di Girolamo Bellarmato del 1536, realizzata tra 1540 e 1555 (Karrow 1993);
17) Nova et verissima totius Germaniae descriptio, da carta perduta di Heinrich Zell degli anni Cinquanta (Karrow, 1993);
18) Perfetta et vera descrittione... del Mare Adriatico. Riduzione di analoga carta di Vavassore del 1539; edita forse nel 1558, assieme con il probabile testo d’accompagnamento: Portolano. Opera nova... (Bagrow, 1940; vedi sotto sezione Altro);
19) Tuto el contado di Zara e Sebenicho, da carta di autore ignoto (Almagià, 1939b).

Carte attribuibili a M.P.:
20) Universale di Giacomo Gastaldi, descritto dall’autore nell’opuscolo del 1561, con segnalazione dello “Stretto di Anian” tra America e Asia (vedi sez. Altro). Il 18 agosto 1561 Pagano ottenne dal Senato di Venezia un privilegio di stampa per 15 anni per un «mappamondo di fogli dodici grandi reali». Lo si identifica talora (Shirley, 1984; Karrow, 1993) con il planisfero in 9 fogli, datato 1561, scoperto alla British Library nel 1939, titolato Cosmographia universalis et exactissima..., privo di indicazione dello stampatore, attribuito in una legenda a Gastaldi e «ad alcuni altri espertissimi cosmografi»; giudicato invece contraffazione dell’originale perduto da Almagià, 1939a.
21) Illyria segnalata a Weimar, non più rintracciabile (Shirley, 2009, p. 38 n. 21).

Carte di incerta attribuzione:
1– Universale di Giovan Domenico Zorzi, uscita a Venezia, 1545, secondo fonte coeva attendibile (Bagrow, 1940);
2– Corfù. La sigla «P. S.», letta «P[agano] S[tampato]»), non fu mai usata da Pagano (Tooley, 1939; DBI, 2014);
3– silografie del I e III volume delle Navigationi di Giovan Battista Ramusio (Venezia 1550 e 1556), attribuite a Pagano su base ipotetica (Woodward, 1996, p. 34; Shirley, 2009, p. 39);
4– grande veduta di Gerusalemme del 1546, attribuita alla collaborazione tra Gian Domenico Zorzi e Pagano (Destombes, 1973; DBI, 2014).

Fonti d’archivio:
Arch. di Stato di Venezia, Savi all’Eresia (Santo Ufficio), Processi, b. 14, fasc. 1 (1551-58), cc. n.n.;
Ivi, Notarile, Testamenti, Girolamo Canal, b. 190, test. 465 (Marietta di Grigi, 30 gennaio 1535);
Ivi, Notarile, Testamenti, Agostino Pellestrina, b. 768, test. 203 (Giovanni Antonio Benalio, 2 giugno 1550).

Bibliografia:
Prince d’Essling, Les livres à figures vénitiens, Firenze-Paris 1907-14, nn. 147, 1787 e III, pp. 249 s.;
R. Almagià, Monumenta Italiae Cartographica, Firenze, 1929;
A. Lotz, Bibliographie der Modelbücher, Leipzig, 1933, ad ind.;
G. Caraci, Note critiche, in “Rivista geografica italiana”, 43 (1936), pp. 120-137, 202-237;
R. Almagià, Intorno a un grande mappamondo perduto di G. Gastaldi (1561), in “La Bibliofilia”, 41 (1939), pp. 259-266 (=Almagià, 1939a);
R. Almagià, La carta dei paesi danubiani e delle regioni contermini di Giacomo Gastaldi (1546), Città del Vaticano, 1939, pp. 5, 10-12 (=Almagià, 1939b);
R.V. Tooley, Maps in Italian Atlases of the Sixteenth Century, in “Imago Mundi”, 3 (1939), nn. 6, 162, 172, 179, 448, 565;
L. Bagrow, Matheo Pagano. A Venetian Cartographer of the XVIth Century. A Descriptive List of His Maps, Jenkintown, 1940;
G.H. Beans, Some notes from the Tall Tree Library: Vavassore and Pagano, in “Imago Mundi”, 5 (1948), p. 73;
G.H. Beans, Some notes from the Tall Tree Library: Gastaldi’s Pamphlet, Venice 1562, in “Imago Mundi”, 6 (1949), p. 31;
A. Codazzi, Una descrizione del Cairo di G. Postel, in Studi in onore di C. Manaresi, Milano 1954, pp. 169-206;
J. Schulz, The printed plans and panoramic views of Venice, Firenze, 1970, ad ind.;
A. Ratti, Le carte geografiche di Candia del Museo Civico Correr, in “Bollettino dei Musei civici veneziani”, 24 (1979), p. 89 e tav. 54;
A. Del Col, Il controllo della stampa a Venezia e i processi di A. Brucioli (1548-1559), in “Critica storica”, 17 (1980), pp. 457-510;
R.W. Shirley, The mapping of the world, London, 1984, nn. 89, 107;
M. Destombes, La grande carte d’Europe de Zuan Domenico Zorzi (1545) et l’activité cartographique de M. P. à Venise de 1538 à 1565, in Id., Contributions sélectionnés à l’histoire de la cartographie, a cura di G. Schilder et al., Utrecht-Paris 1987, pp. 443-459;
K. Sparr, An unknown and unique broadside lute instruction, in “The Lute”, 27 (1987), pp. 30-34;
S. Tibor, Hazánk elsó ismert nyomtatott haditerképének... (Esame della prima carta militare a stampa nota dell’Ungheria...), in “Cartographica Hungarica”, 1 (1992), pp. 6-19 e tav. 9;
R.W. Karrow Jr., Mapmakers of the Sixteenth century and their maps, Chicago 1993, ad ind.;
D. Woodward, Maps as prints in the Italian Renaissance, London, 1996, ad ind.;
R.W. Shirley, Something old, something new from Paris and Nancy, in “Journal of the International Map Collectors’ Society”, 17 (1996), n° 67, pp. 32-36;
R.W. Shirley, M.P.’s Map of the British Isles, 1555, in “Journal of the International Map Collectors’ Society”, 18 (1997), n° 68, pp. 29-31;
G. Toderi - F. Vannel, Le medaglie italiane, I, Firenze, 2000, nn. 692-694;
N. Warner, The true description of Cairo, London, 2006, ad ind.;
R.W. Shirley, Vavassore & Pagano, in “Journal of the International Map Collectors’ Society”, 30 (2009), pp. 31-39;
M. Donattini, Pagano, Matteo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 80, Roma, 2014.

Rimandi ad altre schede: Coppo, Pietro, Gastaldi, Giacomo; Zorzi da Zorzi da Modone, Giovan Domenico; Rosselli, Francesco; Vavassore, Giovanni Andrea, Vincenzo Paletino da Curzola

Autore della scheda: Massimo Donattini, Bologna

Natale, Luca Antonio

Luca Antonio Natale
N. Fine XVII secolo
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare, Sergente maggiore

Biografia:
Nel 1688 viene incaricato dal viceré di Napoli, conte di Santo Stefano, di verificare lo stato della costruzione del Castello di San Carlo a Montorio al Vomano. Compie il sopralluogo il 24 maggio 1688, insieme al tenente generale don Antonio de Emaldia e all’aiutante don Juan de Noriega.
In seguito, Natale presenta un suo progetto per la realizzazione di un piccolo alloggiamento di una compagnia di soldati, sfruttando parte del costruito (1-2).

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
(1-2) XIX 41 - Plano demostrativo de las obras de fortificación que deben hacerse en la colina que está junto a Montorio para completar las ya existentes [Material cartográfico] / [Basan Vago, Luca Antonio Natale]. [1688]. 1 plano: ms., col.; 26 x 38 cm

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:
Archivo General de Simancas. Catalogo Mapas, planos y dibujos, vol. I

Bibliografia:
Annalisa D’Ascenzo, “Banditismo e cartografia storica. Un percorso storico, geografico e naturalistico nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per la valorizzazione del patrimonio locale e la tutela indirizzata a un turismo sostenibile”, Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, Dai Prà E. (Ed.), 12, 2, 2010, pp. 135-147.
Annalisa D’Ascenzo, “Immagini del passato: Montorio al Vomano nella cartografia storica del tardo Seicento”, Marinaro E. (Ed.), Montorio al Vomano. Immagini per la memoria, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2013, pp. 22-32.
Annalisa D’Ascenzo, “Límites de papel. Las representaciones, percepciones y narrativas de la frontera norte entre el Estado Pontificio y el Reino de Nápoles en el siglo XVII”, Melón Jiménez M.A., Rodríguez Cancho M., Testón Núñez I. and Sánchez Rubio R. (Eds.), Dinámica de las fronteras en periodos de conflicto. El imperio español (1640-1815), Cáceres, Universidad de Extremadura, 2019, pp. 319-336.

Rimandi ad altre schede: Carlo Antonio Biancone, Basan Vago, Alessandro Pistone

Autore della scheda: Annalisa D'Ascenzo, Roma Tre

Vago, Basan

Basan Vago (Bago)
N. Fine XVII secolo
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare

Biografia:
Dopo il 1684 ideò un nuovo progetto per il Castello di San Carlo a Montorio al Vomano (TE).

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Carlo Antonio Biancone, Alessandro Pistone, Luca Antonio Natale

Autore della scheda: Annalisa D'Ascenzo, Roma Tre

Pistone, Alessandro

Alessandro Pistone
N. Fine XVII secolo
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare

Biografia:
Dopo il 1684 lavora alla realizzazione del Castello di San Carlo a Montorio al Vomano (TE), che riprende il progetto iniziale dell'ingegnere militare Carlo Antonio Biancone. I lavori verranno riprogettati successivamente da Basan Bago e Luca Antonio Natale.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Annalisa D’Ascenzo, “Banditismo e cartografia storica. Un percorso storico, geografico e naturalistico nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per la valorizzazione del patrimonio locale e la tutela indirizzata a un turismo sostenibile”, Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, Dai Prà E. (Ed.), 12, 2, 2010, pp. 135-147.
Annalisa D’Ascenzo, “Immagini del passato: Montorio al Vomano nella cartografia storica del tardo Seicento”, Marinaro E. (Ed.), Montorio al Vomano. Immagini per la memoria, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2013, pp. 22-32.
Annalisa D’Ascenzo, “Límites de papel. Las representaciones, percepciones y narrativas de la frontera norte entre el Estado Pontificio y el Reino de Nápoles en el siglo XVII”, Melón Jiménez M.A., Rodríguez Cancho M., Testón Núñez I. and Sánchez Rubio R. (Eds.), Dinámica de las fronteras en periodos de conflicto. El imperio español (1640-1815), Cáceres, Universidad de Extremadura, 2019, pp. 319-336.

Rimandi ad altre schede: Carlo Antonio Biancone, Basan Vago, Luca Antonio Natale

Autore della scheda: Annalisa D'Ascenzo, Roma Tre

Biancone, Carlo Antonio

Carlo Antonio (Carlos) Biancone (Biancon, Blancon)
N. XVII secolo (seconda metà)
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare, Sergente maggiore

Biografia:
Attivo nella seconda metà del XVII secolo, è al servizio della monarchia spagnola. Come Carlos Biancon firma una pianta di Reggio Calabria nel 1675 (1).
Nel 1683 lo troviamo in Abruzzo, come cartografo impegnato nella campagna di repressione del banditismo voluta dall’allora viceré. L’anno successivo il marchese del Carpio inviò a corte una serie di "consultas" in cui descriveva gli ultimi sviluppi della campagna repressiva, alle quali allegò alcune carte geografiche manoscritte, a varia scala, disegnate da Biancone. Benché non tutte le tavole siano firmate, siamo certi che Biancone ne sia l’autore grazie alle relazioni e al confronto stilistico e grafico fra disegni e legende. A una prima missiva del 5 maggio risultano allegati tre fogli con le tavole delle case fortificate, dentro e fuori Montorio al Vomano, e le rocche dei banditi, in pianta e in prospettiva (2-4). Il 7 maggio venne inviata una veduta della valle con il paese di Poggio Umbricchio in cui si erano ritirati i fuggiaschi (5) e il 19 maggio altre piante e prospettive delle case, rocche e torri fortificate utilizzate come ricoveri (6-8). L’11 agosto 1684 Carpio scrisse di aver assegnato al sergente maggiore ingegnere Carlo Antonio Biancone e al capitano don Diego Ramírez Balanza una ricognizione del Teramano (9-10) da cui era emerso che i luoghi più favorevoli da fortificare per difendere la provincia erano la Rocca di Roseto e il colle di Montorio al Vomano e (11-12). Quest’ultima tavola rappresenta con maggior dettaglio il progetto ideato da Biancone per la realizzazione del Castello o Forte San Carlo a Montorio (già visibile nella 10). Successivi interventi e lavori di ampliamento (a opera degli ingegneri Basan Bago, Luca Antonio Natale, Alessandro Pistone), insieme a problemi economici, comportarono l’abbandono dell’opera rimasta incompiuta.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
(1) SP, XVIII - Plano del recinto fortificado de Reggio y de las nuevas obras de fotificación que deberian hacerse, por Carlos Biancon. Reggio, 17 de enero de 1675. Escala de 32 mms. Los 150 «passi andanti». Tinta y colores. Con explicación en italiano. [Dimensioni] 290 x 414 mms. Recuadro de 275 x 397 mms.
(2) XV 43. Planta del lugar de Montorio y casas fuertes de los Bandidos del Abruzo. Sin escala, [1684]. 1 plano: ms., col.; 48 x 31 cm. Con una Declaración de la planta del lugar de Montorio y casas fuertes de los Bandidos.
(3) V 89. Planta de la Roqueta situada en un escollo; Roqueta en Prospectiva; Torre en prespectiva y en Planta de Juan Berardino Colareniero; Palacio de Juan Baptista Colareniero llamado La Regia. Escala indeterminada, [1684?]. 1 plano: ms., col.; 42 x 56 cm. Escala de 62 mm. los 50 pasos andantes.
(4) XI 74 [Plano general de la plaza de Montorio y lugares donde se fortifican los Bandidos del Abruzo con la indicación de los ataques de la infantería y su cuartel]. Sin escala, [1684]. 1 plano: ms., col.; 54 x 82 cm. Con una declaración de la citada planta y carta del Marqués del Carpio al Rey, de la fecha anotada.
(5) XV 42 [Plano del lugar de Pocho Umbrichio donde se hacían fuertes los Bandidos del Abruzo]. Sin escala, [1684]. 1 plano: ms., col.; 42 x 27 cm.
(6) XV 45 Prespectiva del casón de Juan Berardino Colareniero; Prespectiva del lugar de San Jorge abandonado por los Bandidos del Abruzo. Escala indeterminado, [1684]. 1 plano : ms., col. ; 43 x 28 cm. Escala de 59 mm. los 50 pasos andantes.
(7) XV 46 Prespectiva de la casa de Dominico Antonio Durante; Prespectiva de la Roca de Pocho Umbrichio; Prespectiva de la torre de Escalona. Escala indeterminada, [1684]. 1 plano : ms., col. ; 29 x 43 cm. Escala de 62 mm. los 50 pasos andantes.
(8) XV 47 Prespectiva de la casa de Juan Carlos Viteli; Prespectiva de la casa de don Antonio Pompeta. Escala indeterminada, [1684]. 1 plano: ms., col.; 43 x 28 cm. Escala de 62 mm. los 50 pasos andantes.
(9) I 8 Situacion de la Montaña de Roseto: Delas Valles De San Juan y Castellana Con Sus Confines en la Provincia de Abruzo Ultra. Año 1684 / [Carlos Antonio] Biancon. Escala de 13,5 cm las tres millas, 1684. 1 mapa: ms., col.; 74 x 96 cm.
(10) II 31 Plano de la ciudad y campiña de Montorio. Escala indeterminada, [1684]. 1 plano: ms., col.; 96 x 76 cm.
(11) VIII 13 Planta y Prospectiva de la Roca de Roseto, a la qual se há de aumentar la duplicación de los quarteles, que estan señalados de color rojo, para que sean capazes de mayor numero de Soldados, y su gasto podrá importar Mil, y ochocientos ducados. Escala [ca. 1:310]. 30 canas, [1684]. 1 plano: ms., col.; 46,8 x 34,2 cm. Manuscrito sobre papel. Tinta negra y color rojo a la aguada. Orientado al N con flecha.
(12) VIII 14 Planta y prospectiva del Montorio con la proposición de fortificar la torre sobre la eminencia de la colina y unirla con el recinto dorado en que se incluye una cantidad de casas que han de servir para quarteles de los soldados... / por Biancon. Escala [ca. 1:830]. Escala de 60 canas, [1684]. 1 plano: ms., col.; 38 x 50 cm.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:
Archivo General de Simancas, cfr. Catalogo Mapas, planos y dibujos, vol. 1 (Años 1503-1805).

Bibliografia:
Ilario Principe, Il progetto del disegno. Città e territori italiani nell’Archivo General de Simancas, Reggio Calabria, Casa del Libro, 1982.Annalisa D’Ascenzo, “Banditismo e cartografia storica. Un percorso storico, geografico e naturalistico nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per la valorizzazione del patrimonio locale e la tutela indirizzata a un turismo sostenibile”, Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, Dai Prà E. (Ed.), 12, 2, 2010, pp. 135-147.
Annalisa D’Ascenzo, “Immagini del passato: Montorio al Vomano nella cartografia storica del tardo Seicento”, Marinaro E. (Ed.), Montorio al Vomano. Immagini per la memoria, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2013, pp. 22-32.
Annalisa D’Ascenzo, “Límites de papel. Las representaciones, percepciones y narrativas de la frontera norte entre el Estado Pontificio y el Reino de Nápoles en el siglo XVII”, Melón Jiménez M.A., Rodríguez Cancho M., Testón Núñez I. and Sánchez Rubio R. (Eds.), Dinámica de las fronteras en periodos de conflicto. El imperio español (1640-1815), Cáceres, Universidad de Extremadura, 2019, pp. 319-336.

Rimandi ad altre schede: Basan Vago, Luca Antonio Natale, Alessandro Pistone

Autore della scheda: Annalisa D'Ascenzo, Roma Tre

Landolina e Nava, Bastiano 

Bastiano Landolina e Nava
N. XVIII secolo
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Di nobile famiglia siracusana, visse nel XVIII secolo. E’ autore di una “Pianta della Diocesi di Siracusa colle sue estensioni e Divisioni”, elaborata sulla scia della produzione di carte destinate ad illustrare la diffusione dei diversi ordini religiosi sul territorio. La tavola fu allegata alla “Relazione dello stato materiale formale e reale della Chiesa Siracusana presentata all’Ill.mo e Reverend.mo Mons. D.Giannangelo De Ciocchis, Regio Apostolico Visitatore, da me sottoscritto firmata d’ordina dell’Ill.mo e Rev.mo Mons. Matteo trigona Vescovo di Siracusa. 1741-43”

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:
“Relazione dello stato materiale formale e reale della Chiesa Siracusana presentata all’Ill.mo e Reverend.mo Mons. D.Giannangelo De Ciocchis, Regio Apostolico Visitatore, da me sottoscritto firmata d’ordina dell’Ill.mo e Rev.mo Mons. Matteo trigona Vescovo di Siracusa. 1741-43” con allegata la “Pianta della Diocesi di Siracusa colle sue estensioni e Divisioni” (Archivio di Stato di Palermo, sezione Catena, Conservatoria del Real Patrimonio, Visite, vol. 1417 /1741-1743)

Bibliografia:
Paolo Militello, L'isola delle carte. Cartografia della Sicilia in età moderna, Milano, Franco Angeli, 2004

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Corradina Polto, Messina

Odoardi de’ Catilini, Odoardo (2019)

Odoardo Odoardi de' Catilini
N. Ascoli Piceno 1651
M. Dalmazia 1685

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere civile e militare

Biografia:
Nato in una ricca famiglia patrizia di Ascoli Piceno, fu ingegnere civile e militare, partecipando alla costruzione di una casa dei Padri dell’Oratorio.
Nel 1680 pubblicò una carta del territorio ascolano dedicata al governatore di Ascoli, monsignor Giandemaria, Commissario apostolico contro il banditismo nei domini ecclesiastici, forse utilizzata per la lotta al fenomeno (Topografia del Stato d’Ascoli della Marca con suoi confini, Ascoli, 1680, mm 270x430), che fu poi copiata da Vincenzo Coronelli e pubblicata con modeste varianti sul suo Atlante Veneto (Venezia, 1690-1699). Nel 1627 presso la Curia romana era stata costituita la Sacra Congregazione dei Confini, che aveva chiesto la redazione di carte dei territori posti ai limiti dello Stato. Il lavoro di Catilini può essere derivato da questo genere di rilievi di uso amministrativo. Il disegno delle località tenta di essere realistico, ma nel complesso è piuttosto rozzo. Nel riquadro a destra una tavola del ciclo solare dell'anno e una schematica rosa dei venti. L'orografia della carta è appena accennata e puramente convenzionale, mentre il tratto dei fiumi è vistosamente sproporzionato. Vi è anche riprodotto il confine con il Regno di Napoli, e con il territorio (qui indicato come Stato) di Montalto e di Macerata.
L’anno successivo diede alle stampe un trattato sulla moderna architettura militare dedicata al Duca di Parma, da lui servito come paggio in giovane età (La moderna architettura militare al Serenissimo Ranuccio II Duca di Parma, Ascoli, 1681).
Cantalamessa Carboni, citando Cinelli, scrive che Odoardi morì in Dalmazia, nel 1685 a 34 anni, mentre ricopriva il ruolo di aiutante generale del principe Alessandro Farnese «con dispiacimento di detto Principe e di tutto l'esercito» (Cantalamessa Carboni, 1830).

Produzione scientifica:
"La moderna architettura militare al Serenissimo Ranuccio II Duca di Parma", Ascoli, 1681.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:
"Topografia del Stato d’Ascoli della Marca con suoi confini" (1680) dedicata a Monsignor Giandemaria governatore di Ascoli e Commissario generale Apostolico contra banditi nello Stato Ecclesiastico corredata di una tavola temporale calcolata per le ore degli orologi da campane di Ascoli
[Giorgio Mangani, scheda: http://www.beniculturali.marche.it/Ricerca.aspx?ids=50712]

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Maria Grazia Branchetti, Stampe artistiche e cartografia…, in Daniela Sinisi (Inventario a cura di), Luoghi ritrovati. La Collezione I di disegni e mappe dell’Archivio di Stato di Roma (secoli XVI - XIX), Roma, Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Direzione Generale per gli Archivi, 2014, pp. 163-164.
Gabriele Calindri, Saggio statistico storico del Pontificio Stato, Perugia, Garbinesi e Santucci, 1829.
Giacinto Cantalamessa Carboni, Memorie intorno i letterati e gli artisti della città di Ascoli nel Piceno, Ascoli, Cardi, 1830, pp. 227-228.
Giovanni Cinelli Calvoli, Biblioteca volante, Venezia, Albrizzi, 1734.
Giorgio Mangani, Fabio Mariano, Il disegno del territorio. Storia della cartografia delle Marche, Ancona, 1998.
Carlo Promis, Gl’Ingegneri Militari della Marca d’Ancona che operarono e scrissero dall’anno MDL all’anno MDCL, Estratto dal Tomo VI della Miscellanea di Storia Italiana, Torino, Stamperia Reale, 1865, p. 9.

Altro:

Rimandi ad altre schede: Vincenzo Maria Coronelli

Autore della scheda: Annalisa D'Ascenzo, Roma Tre [versione precedente Giorgio Mangani]