Mirandoli, Celeste

Celeste Mirandoli
N. Mirandola 1794
M. Firenze 1857

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare, cartografo.

Biografia:

Produzione scientifica:
Sotto Francesco IV il Mirandoli conclude numerosi lavori cartografici. Nei primi anni disegna ed incide la mappa topografica dello stato di Massa e Carrara, durante la sua permanenza nel genio rileva con la tavoletta pretoriana gran parte della Lunigiana, tutta la Garfagnana e crea un rilievo in gesso della città di Castelnuovo in scala 1: 2000, presentato al sovrano nel 1841 e conservato nella Biblioteca Estense. Nonostante il passaggio ai cacciatori del Frignano, continua la sua attività cartografica con rilevamenti dell' ex ducato di Lucca e delle vallate toscane limitrofe ai confini estensi, senza dimenticare che dal 1834 al 1841 è continuamente impegnato in missioni speciali per controversie riguardanti i confini tra lo Stato estense, quello lucchese e quello toscano. Dal '42 al '46 (anno di morte di Francesco IV) lo troviamo con il figlio Giuseppe a dirigere i lavori di riempimento dei paduli di Massa ed i rilievi dei boschi reali nelle montagne reggiane e modenesi. Durante il ducato di Francesco V, l’ultimo duca estense, è costretto dagli avvenimenti del 1848 a trasferirsi in Toscana dove Leopoldo II lo conferma in ogni suo grado. Qui, firma una carta topografica dell' isola d'Elba e dirige i lavori per il rilevamento topografico del Compartimento Lucchese a scala 1: 28800. La carta è redatta sulla base della cartografia catastale alla cui redazione aveva collaborato precedentemente il Mirandoli, verificata sul terreno, con l’adozione della proiezione del Cassini e con riferimento al meridiano di Firenze. La carta è composta da 26 fogli. Le antiche biografie del Mirandoli tendono a sottolineare le numerose attestazioni di riconoscenza tributategli da diversi sovrani che si giovarono dei suoi servigi.
La cartografia del Mirandoli è in buona parte manoscritta, a grande scala, e rappresenta territori di piccole dimensioni, con grande dettaglio: nel periodo estense prevalgono le aree dell’alto Appennino, in particolare lungo i confini fra lo Stato di Modena, quello di Lucca e il Granducato di Toscana. Ha uno stile elegante, particolarmente riconoscibile nel ritrarre con lo sfumo i crinali e i versanti e un gusto notevole nella scelta dei colori con i quali dare rilievo agli elementi contesi o problematici. Alcune sue rappresentazioni, tutte di modeste dimensioni – la più grande misura 695 x 420 mm – sono conservate nel fondo cartografico della Biblioteca Poletti di Modena.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
F. CERETTI, Biografie mirandolesi, in Memorie storiche della città e dell’antico ducato della Mirandola, vol. XIV, Mirandola, Grilli, 1902; A. MASTURZO, Quattro fogli della carta topografica del compartimento lucchese, scheda in A. CANTILE, Il territorio nella società dell’informazione. Dalla cartografia ai sistemi digitali, Firenze, Istituto Geografico Militare, 2004, pp. 120-121; P. PAPOTTI, Biografie di alcuni Mirandolesi, Modena, Tipografia Camerale, 1858/59.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Laura Federzoni