Buondelmonti, Cristoforo

Cristoforo Buondelmonti
N. Firenze 1385
M. Grecia 1430

Relazioni di parentela: Di nobile e antica famiglia, un ramo della quale aveva avuto la signoria di Giannina in Epiro, imparentato con gli Acciaiuoli, duchi d’Atene e signori di Corinto, era in qualche modo predestinato a coltivare particolare interesse per la cultura greca.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Umanista, religioso e cartografo fiorentino.

Biografia:

Produzione scientifica:
La sua prima opera di interesse geografico è la Descriptio Insulae Cretae, inviata nel 1417 al Niccoli. Si tratta di una minuziosa descrizione dell’isola, che l’autore aveva visitato in lungo e in largo, traversandola in ventisei giorni a cavallo, accompagnata da vedute di città e di luoghi o monumenti notevoli. Alla prima redazione seguirono altre due rielaborazioni, l’ultima delle quali, completata a Costantinopoli nel 1422, comprende anche una carta corografica di tutta l’isola, conservata nel codice Rossiano 703 della Biblioteca Apostolica Vaticana, che Roberto Almagià considera il prototipo delle successive raffigurazioni dell’isola (Almagià, 1944, p. 116).
Più o meno negli stessi anni il Buondelmonti elaborava la sua opera maggiore, il Liber Insularum Arcipelagi, concepito come itinerario storico-geografico-archeologico ad uso dei viaggiatori e degli eruditi, esteso a tutte le isole dell’Egeo, anche a quelle che l’autore non aveva visitato, e corredato da un notevole apparato cartografico. Lo stile delle carte deriva da modelli nautici, ma si ritiene che il Buondelmonti fosse capace di disegnare carte di propria mano (Gentile, 1992, scheda n. 56). L’opera, dedicata al cardinale Giordano Orsini, del quale sono noti gli interessi geografici, ebbe grande successo, come testimoniano i numerosi manoscritti e le traduzioni in volgare e anche in greco. “L’ordine in cui figurano le isole corrisponde a un ipotetico percorso, con andamento sinuoso, che inizia dalle Ionie, si muove fra Sporadi e Cicladi, giunge ai Dardanelli e a Costantinopoli, si chiude a Egina” (Cassi e Dei, 1993, p. 214).
Il codice conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Magliabechiano XIII 7) comprende le carte di ottantanove località dell’Arcipelago e della terraferma, incluse Costantinopoli, Gallipoli, la penisola del Monte Athos. Fra le copie successive si segnala quella composta negli anni ’80 dal cartografo tedesco Enrico Martello (v.), inclusa nel codice Magliabechiano XXIX 25 della stessa BNCF, riprodotto in tre successivi isolari delle stesso autore, opere di notevole qualità innovativa.

Produzione di cartografia manoscritta:
Descriptio Insulae Cretae, 1417, con 6 carte geografiche (BAV, Rossiano 703; e BMLF, XXX 42);
Liber Insularum Arcipelagi, 1422 circa, con 89 carte geografiche (BNCF, Magliabechiano XIII 7).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Almagià, 1944; Cassi e Dei, 1993; Gentile, 1992, pp. 107-110; Sitran Gasparrini, 1992; Weiss, 1964; Weiss, 1972; Barsanti, 2001; BMLF; BNCF, Magliabechiano XIII 7; BAV, Rossiano 703.

Rimandi ad altre schede: C. G.

Autore della scheda: