Donato Maria Fini
N.
M.
Relazioni di parentela:
Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:
Biografia:
Produzione scientifica:
I primi disegni reperiti che portano la sua firma risalgono al 1759-60 e rappresentano appezzamenti poderali posti nel Pratese e nei dintorni di Firenze. Nel 1765 si occupò del Pian del Lago, un'area palustre nelle vicinanze di Siena, che vide impegnati molti fra più qualificati tecnici del senese e del Granduato (nello stesso anno intervenne anche lo Ximenes, poi Francesco Bombicci, Gaetano Conti, Alessandro Nini, successivamente Bernardino Fantastici) e che fu risolta, nel 1780, con la realizzazione di un canale sotterraneo a botte, grazie all'intervento del matematico Pietro Ferroni che ebbe la direzione dell'operazione. A questo scopo, Fini realizzò una pianta per evidenziare lo stato del lago dopo l'inondazione del giugno di quell'anno (in ASS, Piante dei Quattro Conservatori, n. 260). Il lavoro idraulico più impegnativo che lo vide protagonista fu senz’altro l’assistenza alle operazioni della bonifica ximeniana di Castiglione della Pescaia, prestata fra il 1765 e il 1780 insieme ai colleghi Nini, Ciocchi e Puccinelli. Durante il primo periodo "maremmano", esattamente nel 1767, eseguì una pianta del circondario della Bandita di Capalbio con l’assetto stradale interno finalizzato al trasporto del legname verso il mare(in ASF, Miscellanea di Piante, n. 45b). Il lavoro stradale più importante compiuto da Donato Maria fu relativo alla strada Modenese. Ximenes lo affiancò a più riprese, con Ciocchi, Grobert e Puccinelli, all’assistente Nini tra la fine del 1767 e il 1773 almeno. L’8 ottobre 1773 – mentre nella pianura grossetana stava disegnando “il cartone della Molla”–prese una grave malattia (probabilmente la malaria), tanto che Ximenes chiese al governo il suo esonero temporaneo e la sostituzione con l’abate Francesco Puccinelli. Fini dovette presto riprendersi e tornare ai lavori della Strada Modenese che si trascinarono fino al 1778 (Rombai e Romby, 1988, pp. 11-12 e 18; Sterpos, 1977, p. 25). Nel 1783 realizzò – per la committenza avuta da Ximenes di lavorare ai controversi confini fra Granducato e Repubblica di Genova in Lunigiana – la copia di una carta topografica di un territorio controverso tra le Comunità di Pontremoli (Granducato di Toscana) e Godano (Genova), da un originale realizzato nel 1744 dagli ingegneri di parte Giovanni Maria Veraci (per la Toscana) e Matteo Vinzoni (per Genova) e trasmessa nel 1783 dalla Segreteria di Stato granducale all'Archivio dei Confini (in ASF, Miscellanea di Piante, n. 77).
Produzione di cartografia manoscritta:
Pianta del Podere di Valupaia posto nel Popolo di S. Michele a Canneto Commissariato di Prato, 1759 (Prato, Collezione privata); Pianta di Boscaglie e Masseti appartenenti al Podere di S. Leonardo in Collina, 1760 (Prato, Collezione privata);
Pianta del circondario della Bandita di Capalbio, e delle sue strade per condurre il legname verso il mare [...], 1767(ASF, Miscellanea di Piante, n. 45b);
Pianta del Lago di S. Colomba secondo l’Inondazione de’ primi giorni di Giugno di quest’anno 1765, colla traccia delle due linee del Rigo, e del Ponte d’Arnano, 1765 (ASS, Piante dei Quattro Conservatori, n. 260); Parte del tipo geometrico fatto sotto dì XXII novembre MDCCXXXXIV e sottoscritto da due ingegneri, toscano e genovese, Giovan Maria Veraci ingegnere e Matteo Vinzoni colonnello con disegno di Donato Maria Fini (copia del 1783 in ASF, Miscellanea di Piante, n. 77)
Produzione di cartografia a stampa:
Fonti d’archivio:
Bibliografia:
Sterpos, 1977, p. 25; Barsanti, 1984, p. 135; Rombai, Toccafondi e Vivoli, 1987, pp. 81 e 96-98; Rombai e Romby, 1988, pp. 11-12 e 18; Vichi, 1990, p. 68; Barsanti e Rombai, 1987, pp. 71-72, 81, 179 e 189; Raffo Maggini, 2001, p. 29; Piccardi, 1999-2004; ASF, Miscellanea di Piante; ASS, Piante dei Quattro Conservatori.
Rimandi ad altre schede:
Autore della scheda: Anna Guarducci