Giorgi, Eusebio

Eusebio Giorgi
N. Lucca 3 gennaio 1847
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Padre scolopio lucchese di nascita, fisico, professore di matematica al Collegio Tolomei di Siena, fu poi operante nell'Osservatorio Ximeniano di Firenze, dove ricoprì la cattedra di idraulica e meccanica fin dal 1836-37 e fu stretto collaboratore dell’Inghirami.

Produzione scientifica:
Nel 1830 stese per i Georgofili un lavoro meteorologico quale il Rapporto di una deputazione speciale incaricata di esaminare le opinioni esposte dal Prof. Giovacchino Taddei nella sua memoria sulla brina caduta il 1° maggio 1829, edito in “Continuazione Atti dell’Accademia dei Georgofili”, vol. VIII (1830), pp. 58-69.
Lo stesso Inghirami il 3 gennaio 1847 annunciò la morte di Eusebio al conte Alessandro Della Gherardesca (Rombai, 1989, pp. 45 e 123; e Barsanti, 1989, p. 9).
Nel 1844 – subito dopo una delle più tragiche inondazioni dell’Arno che si ricordi – costruì e pubblicò (con disegno di Cosimo Bartoli e incisione di G. Maina), per chiare finalità di studi idraulici e di politiche territoriali, la bella carta del Corso dell’Arno dal Capo alla Foce coi suoi principali influenti alla scala di 1:200.000, che è chiaramente derivata dalla gran carta toscana dell’Inghirami e si configura però in senso tematico e precisamente oro-idrografico.
Nel 1845 venne chiamato alla presidenza della società creata dagli imprenditori fratelli Cini di San Marcello Pistoiese, proprietari della grande cartiera della Lima, per studiare il tracciato della prima ferrovia transappenninica per Pistoia-Porretta-Bologna, che venne poi costruita tra gli anni ’50 e ’60 grazie anche al contributo tecnico offerto dal confratello Giovanni Antonelli che fu coinvolto dallo stesso Giorgi.
Giorgi fu pure autore della breve biografia Cenni storici sulla vita e sulle principali scoperte del cav. Leopoldo Nobili, “Memorie di Matematica e di Fisica della Società Italiana delle Scienze di Modena”, tomo XXII, 1839.
Il suo ritratto – inciso in nero nel 1839, su disegno "a memoria", da Gaetano Palazzi, con dedica degli allievi: “Ecco la cara immagine paterna di lui che coi precetti ed insieme coll'opera ci vien mostrando come l'uom si eterna” – è compreso nella raccolta Ritratti di scienziati a cura della Litografia Ballagny e altri della fine del XIX secolo (in OX di Firenze) (Barsanti, 1992, pp. 76 e 123).

Produzione di cartografia manoscritta:
Corso dell’Arno dal Capo alla Foce coi suoi principali influenti, 1844, disegno di Cosimo Bartoli e incisione di G. Maina.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Rombai, 1989, pp. 45 e 123; Barsanti, 1989, p. 9; Barsanti, a cura di, 1992, pp. 76 e 123; OX.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Leonardo Rombai