Gaetano Lazzara
N. XVIII secolo
M.
Relazioni di parentela:
Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Architetto, decoratore
Biografia:
Architetto decoratore, considerato uno degli artisti più brillanti del Settecento palermitano. Forse di famiglia trapanese, si firma spesso “panormitanus”. Allievo e collaboratore dell’architetto del Senato Paolo Amato (v. Amato Paolo), risulta attivo a Palermo nel secondo decennio del Settecento. Gli si devono rilievi nel Duomo di Monreale, di Cefalù e inoltre decorazioni e stucchi in varie chiese palermitane. Le ultime sue prestazioni risalgono al 1731. Citato come padre di Luis Lazzara, ingegnere militare nato e formatosi in Sicilia e come tale ricordato, insieme a Nicolas Constantino e Carlos Tosco, nel documento del marchese di Verboom, fondatore del nuovo corpo degli ingegneri militari spagnoli. I tre sarebbero stati aggregati alla spedizione del marchese di Leyde che tentò di riconquistare la Sicilia alla Spagna (1718-20), strappandola alla casa Savoia.
Produzione scientifica:
Produzione di cartografia manoscritta:
Plano de la Ciudad de Palermo, 1703, incisione integrata da annotazioni manoscritte, in proiezione assonometrica.
Produzione di cartografia a stampa:
Fonti d’archivio:
Bibliografia:
F. Meli, Degli architetti del Senato di Palermo nei secoli XVII e XVIII, in “Archivio storico per la Sicilia”, IV-V(1938-39), pp. 383-84; L. Dufour, Atlante storico della Sicilia. Le città costiere nella cartografia manoscritta, Palermo-Siracusa-Venezia, Arnaldo Lombardi, 1992, pp.36, 46 n.105, 94 tav.50; L. Sarullo, Dizionario degli artisti siciliani. I, Architettura, Palermo, Novecento, 1993, pp.255-56; A. Gallo (1790-1872), Notizie intorno agli architetti siciliani e agli esteri soggiornanti in Sicilia da’tempi più antichi fino al corrente anno 1838, Palermo, Bibl. Centrale Regione Sicilia, 2000; M. R. Nobile, Palermo 1703: ritratto di una città. Plano de la Ciudad de Palermo di D. Caetanus Lazzara Panormitanus, Palermo, Ed. “Salvare Palermo”, 2003.
Rimandi ad altre schede:
Autore della scheda: Simonetta Ballo, Messina