Filippo Titi
N. Città di castello 1639
M. 1702
Relazioni di parentela:
Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Architetto, erudito, dilettante di pittura, storico dell’arte.
Biografia:
Città di Castello, 1639 – 1702. Di nobile famiglia tifernate.
Produzione scientifica:
Ordinato sacerdote nel 1658, divenne canonico e protonotario apostolico di Città di Castello. Come architetto collaborò alla progettazione del palazzo del cardinal Carpegna, suo protettore. Per questo motivo, quando il cardinale divenne, nel 1671, responsabile delle opere d’arte di Roma, il Titi compilò con competenza una guida di Roma intitolata Studio di pittura, scoltura et architettura nelle chiese di Roma, più volte stampata a Roma tra 1672 e 1763.
Come era abitudine degli editori di atlanti fu richiesto da Giacomo Cantelli da Vignola, curatore dell’atlante Mercurio Geografico, edito a Roma dalla Stamperia De Rossi a partire dal 1692, di redigere alcune carte dei luoghi a lui noti. Sono infatti attribuibili a lui la Legatione della Romagna, la Legatione del Ducato di Ferrara, la Legatione del Ducato d’Urbino. Fu autore anche di altre carte pubblicate sciolte, quali il Marchesato del Monte S. Maria (1676), e Città di Castello latine Tifernum in Umbria.
Produzione di cartografia manoscritta:
Produzione di cartografia a stampa:
Fonti d’archivio:
Bibliografia:
F. Prinzi, Filippo Titi. La prima grande vera guida di Roma, Introduzione a Filippo Titi, Descrizione delle pitture, sculture e architetture esposte al pubblico in Roma (Roma 1763), rist. anastatica Roma, Multigraphica, 1978; Giorgio Mangani, Emblemi urbani. Le città della provincia di Ancona e la loro rappresentazione cartografica nell’età della stampa (secc. XVI-XVIII), in Fabio Mariano, L’immagine delle città. La provincia di Ancona tra vedutismo e cartografia, Ancona, il Lavoro Editoriale, 2001, pp. 73-123.
Rimandi ad altre schede:
Autore della scheda: Giorgio Mangani