Archivi tag: Genova

Morel, Louis Africain (Signore de Conflans)

Louis Africain Morel
N. Toul
M. Perpignan 12 aprile 1756

Relazioni di parentela: La famiglia lorense, nota per aver dato sindaci alla città di Toul, non si segnala invece per le attività militari.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare

Biografia:

Produzione scientifica:
L' attività di ricognizione e cartografica relativa alla Liguria è documentata anche nelle fonti genovesi e riguarda diverse località: da Torriglia a Sestri levante, da No­vi al Golfo della Spezia. Memoires e carte si trovano sia nell'Archivio du Génie (art. 14) sia nel fondo Mémoires et reconnaissances del Dépòt de la guerre (SHAT, Vin­cennes). Particolarmente interessanti:

-Mémoire sur la fortification de la Ville de Gènes, 22 luglio 1747 (11+6 pp,).
-Mémoire sur le chàteau de Torriglia et le passage de l'Ascoffera [sic], 8 luglio 1748 (3 pp,).
-Mémoire sur les lignes et autres retranchements pour couvrir Sestri du Levant, 15 luglio 1748 ( 6 pp).
- Mémoire sur le Golphe de l'Aspezzia [sic] et Ies forts qui le deffendent ou qui sont dans cette partie du Levant des Estats de la Republique de Genes, 30 luglio 1748 (16 pp).
- Plan du Chateu de Campo fredo, 26 ottobre 1747 (pubblicato in Forti, 1992). In ASG, Archivio Segreto, 2881 è conservato un piccolo Pian de la Ville et Chateau de Novy. 1745, che si caratterizza per l'impianto rigorosamente planimetrico e per l'impiego molto netto del colore e del tratteggio associato, associato allo sfumo per la rappresentazione del rilievo.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
A. BLANCHARD, Dictionnaire des lngénieurs militaires 1691-1791, Montpellier,Impr. Louis Jean, 1981.
L.C. FORTI, Fortificazioni e ingegneri militari in Liguria (1684-1814), Genova, Compagnia dei Librai, 1992.
P. PESCARMONA, Note e documenti sul Corpo degli Ingegneri militari a Genova alla metà del Settecento, in Studi in memoria di T.O. De Negri, III, 1986, pp. 107- 115 (dove si pubblica la cit. Pianta di Novi del 1745).
L. ROSSI, Lo specchio del Golfo. Paesaggio e anima della provincia spezzina, Sar­zana, Agorà, 2003.

Altro:

Rimandi ad altre schede: De Sicre; Flobert; Matteo Vinzoni.

Autore della scheda: Massimo Quaini

Flobert, Antoine Frederic

Antoine Frederic Flobert
N.
M.

Relazioni di parentela: Anne Blanchard riporta un Charles-Armand Flobert che fu a lungo al servizio del­l'Elettore di Baviera ed ebbe un figlio con lo stesso nome diventato ingegnere or­dinario nel 1751 dopo aver frequentato la scuola di Mèzières. Il nostro dovrebbe provenire dalla stessa famiglia, ma non sappiamo quale fosse il grado di parentela con i suddetti.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare e «brigadiere nelle truppe della Repubblica e non nel corpo del Genio la cui forma non esistendo ancora, avrebbe reso questo titolo puramente immaginario» (ASG, Foglietta, 1035).

Biografia:
Le uniche informazioni sicure sono riferibili al periodo di due anni (1756-1757) in cui presta la sua attività al servizio della Repubblica e ovviamente la sua naziona­lità francese. Quanto alla data e al luogo di nascita possiamo presumere che come un altro ingegnere militare con lo stesso cognome appartenga a una famiglia della buona borghesia champenoise che diede tanto mercanti e avvocati quanto uomini di armi (Blanchard, 1981). Sappiamo anche che quando giunse a Genova aveva al suo attivo 28 anni di servizio nell'esercito spagnolo. Si può perciò ipotizzare che fosse prossimo alla cinquantina.

Produzione scientifica:
Non si conoscono carte o piante firmate dal nostro, neppure nel periodo genove­se, e tuttavia la sua attività sul suolo ligure, anche se breve, ha lasciato un segno importante nella riorganizzazione dell'apparato militare, in particolare del corpo del Genio della Repubblica, che non esistendo fino ad allora si modellerà sulle linee tracciate dal Flobert. Come Sicre, anche lui pur essendo francese viene dall'e­sercito spagnolo e infatti lo vediamo presente con l'armata dell'Infante nel teatro italiano della guerra di successione austriaca, dove si segnala, come capitano inge­gnere, nella presa di Pavia (settembre 1747), secondo la testimonianza di Gian­francesco Doria. In questo periodo ha modo di conoscere e apprezzare Michele Codeviola che, assunto come docente di architettura militare nel 1751, diventerà un anello importante del progetto di formazione del nuovo corpo ligure del Genio di cui la Repubblica vuole dotarsi.
Arrivato a Genova nel marzo del '56 la sua attività iniziale si svolge a fianco del Si­ere nella visita alle fortificazione dell'estremo Ponente e più tardi alla cinta delle mura e forti di Genova e infine nei mesi estivi lo ritroviamo all'ispezione delle for­tificazioni di Bastia e Ajaccio. In compagnia del De Cotte visita le fortificazioni del Golfo della Spezia e più tardi traccia le linee di una Istruzione generale per il servi­zio delle truppe nelle varie postazioni del Golfo.
Compiuta la visita di tutti i punti strategici dello Stato il Flobert si dedica alla ri­strutturazione del corpo degli ingegneri militari già ricostruita in tutti i particolari da P. Pescarmona e L.C. Forti. Al di là di cale riordinamento i cui effetti si fecero sentire anche negli anni seguenti, il ruolo di Flobert fu rilevante, pur nella sua bre­vità, per la funzione di maestro esercitata nei confronti di alcuni giovani ingegneri che lo affiancarono nelle visite e nei progetti relativi al golfo di Vado: Gerolamo Gustavo e Giacomo Brusco.
Più difficili, come era già avvenuto anche nei confronti del De Cotte, il rapporto con i vecchi ingegneri, come Matteo Vinzoni che lo definì «poco buono ingegne­re» in rapporto ai lavori al fortino di Vado, e lo stesso De Cotte che non esitò a criticarne i progetti relativi alla stessa area.

Carte

A Giorgio Rossini si deve l'attribuzione al Flobert di due disegni conservati nell' ASG (ma queste attribuzioni, come molte altre, non sono registrate nell'ultimo catalogo della Raccolta Cartografica):
- Vado 12: Plan de fortin de Vado avec le project des demolitions et nouvelles constructions proposees pour le mettre en etàt de deffense.
- Vado 1: Pianta delle immediazioni di Zinora verso levante, col progetto di una fortificazione adattabile al sito e alla natura di dette immediazioni.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
F. ALZIERI, Notizie dei professori del disegno in Liguria dalla fondazione dell'Accademia, I, Genova, Sambolino, 1864.
A. BLANCHARD, Dictionnaire des Ingenieurs militaires 1691-1791, Montpellier, Impr. Louis Jean, 1981.
G. DORIA, Della storia di Genova dal trattato di Worms fino alla pace di Aquisgrana, Leida (in realtà Modena), 1750.
L.C. FORTI, Fortificazioni e ingegneri militari in Liguria (1684-1814), Genova, Compagnia dei Librai, 1992.
P. PESCARMONA, Note e documenti sul Corpo degli Ingegneri Militari a Genova alla metà del Settecento, in Studi in memoria di T.O. De Negri, <>, III, 1986.
M. QUAINI, A proposito di «scuole» e «influssi» nella cartografia genovese del Settecento e in particolare di influenze franco-piemontesi, in Cartografia e istituzioni in età moderna, 2 voll, Genova, Socierà Ligure di Storia Patria, 1987, II, pp. 783-802.
L. ROSSI, Lo specchio nel Golfo, Sarzana, Agorà, 2003.
G. ROSSINI, Le fortificazioni genovesi e Vado dal XVI sec.: un capitolo di architettura militare, in <>, NS, XIV, 1980, pp. 107-139

Altro:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Massimo Quaini



Durand de la Roque, Jean-Baptiste Paul Jacques

Jean-Baptiste Paul Jacques Durand de la Roque
N. Collioure 5 gennaio 1728
M. Saint-Hippolyte 21 gennaio 1797

Relazioni di parentela: Figlio di Jacques ingegnere ordinario dal 1711 e successivamente ingegnere in capo al Mont-Dauphin.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Svolge un'importante attività di ricognizione e rilevamento nel territorio ligure insieme ad altri ingegneri francesi e genovesi, nelle quali attività non dovette però dimostrare altissime qualità se Bourcet, nel 1760 (in qualità di comandante del Genio nell'esercito del Reno) ne diede questo giudizio: «mediocre ufficiale, dolce di carattere. Buoni costumi, uomo di società». Più preparato forse come ingegnere di piazza, se un altro giudizio lo definisce «arrivo, pieno di zelo, molto assiduo nell'esecuzione delle opere ... » (cfr. Blanchard, 1981).

Produzione di cartografia manoscritta:
Non si conoscono carte a lui attribuite.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
A. BLANCHARD, Dictionnaire des lngénieurs militaires l 691-1791, Montpellier, Impr. Louis Jean, 1981.
L.C. FORTI, Fortificazioni e ingegneri militari in Liguria (1684-1814), Genova, Compagnia dei Librai, 1992.

Altro:

Rimandi ad altre schede: De Montgrand; De Sicre; Flobert; Morel de Conflans

Autore della scheda: Massimo Quaini



Gustavo, Gerolamo

Gerolamo Gustavo
N. 1724
M.

Relazioni di parentela: Non risultano in famiglia altri ingegneri e ufficiali militari.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare e cartografo

Biografia:
Nasce nel 1724, come si desume da un prospetto dell'Uf/zàalità dello Stato Mag­giore e dei Capitani del 1764 (ASG, Foglietta, 1209), nel quale viene definito di «nazione francese» e celibe.
Vive a Savona in contrada Scarzeria, dove probabilmente muore più che ottuage­nario dopo essere comparso in documenti del 1804-7 e in lettere a Giacomo Bru­sco, col quale aveva conservato una forte amicizia, essendosi formato negli stessi anni e con gli stessi maestri nella Savona degli anni Cinquanta del Settecento.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia essenziale:
T.O. DE NEGRI, Matteo Vinzani e l'atlante storico del Genovesato, in «La Casana», XIII, 1971, 4, pp. 17-27.
L.C. FORTI, Fortificazioni e ingegneri militari in Liguria (1684-1814), Genova, Com­pagnia dei Librai, 1992.
D. LEVI, L'orizzonte di un grande cartografo savonese del Settecento: Gerolamo Gustavo, in Carte e Cartografi in Liguria, Genova, Sagep, 1986, pp. 208-218.
D. LEVI, Gerolamo Gustavo, cartografo forestale, in «Bollettino Ligustico», III 1986, pp. 116-123.
E. MARENGO, Carte topografiche e corografiche manoscritte della Liguria ... , Geno­va, SIAG, 1931.
P. PESCARMONA, Note e documenti sul Corpo degli Ingegneri Militari a Genova alla metà del Settecento, in «Bollettino Ligustico», III, 1986, pp. 107 -115.
M. TASSINARI, Cartografi locali nel savonese tra Cinquecento e Settecento, in M. QUAINI (a cura di), Carte e Cartografi in Liguria, Genova, Sagep, 1986, pp. 201- 208.

Altro:

Rimandi ad altre schede: Giacomo Brusco; Tommaso Brusco; Flobert; Matteo e Panfilio (Junior) Vinzoni

Autore della scheda: Massimo Quaini

De Vialis, Michel-Joseph

Michel-Joseph De Vialis
N. Tolone 18 gennaio 1729
M. Perpignan 22 DICEMBRE 1802

Relazioni di parentela: Appartiene a una famiglia originaria del Viennois (Delfinato) e stabilitasi a Tolone nel XVII sec. che per i servizi prestaci ottenne nel 1748 il titolo nobiliare e diede alla Francia altri 3 ingegneri militari: Jacques (1675-1702), Miche! (1678-1760) pa­dre del nostro che fece la campagna d'Italia dal 1733 al 1735, Marc-Antoine (1734-1812) figlio di Michel-Joseph.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare

Biografia:

Produzione scientifica:
Senza dimenticare la sua carriera che lo portò a diventare, come il padre, direttore delle fortificazioni di Provenza e Delfinato nel 1787, della sua attività ci interessa soprattutto la partecipazione alla difesa Genova, di cui ci ha lasciato un interes­sante Détail o Jounal conservato in SHAT, Génie, 15 S3. Da questo si apprende che fece parte della brigata di ingegneri diretta da Morel de Conflans, che accom­pagnò l'esercito del maresciallo di Belle-Isle giunto a Genova all'inizio di aprile del 1747, insieme agli altri ingegneri Rocher de la Branchoire, Rochernore, Ver­rier, Geofroy, Durand de la Roque e l'ingegnere volontario Dibusti (rimasto leggermente ferito). Dal suo diario inedito sappiamo che solo Verrier, Vialis e Dibu­sti parteciparono fin dall'inizio alle operazioni e che gli altri ingegneri arrivarono dopo un mese con il duca di Boufflers e che Rocher cadde ammalato e morì il 2 maggio e infine che Montgrand, arrivato a fine giugno insieme a due altri ingegne­ri di cui non si conosce il nome, si sottrasse al servizio a causa del fotto che il mini­stro gli aveva rifiutaro di impiegarlo come sotto-brigadiere.

Questo diario dell'assedio, a quanto dicono le fonti d'archivio, è inviato al diretto­re del Dépòt du Génic nel 1760 insieme a una pianta dell'assedio di Genova. Documenta le operazioni dall' 11 aprile al 5 luglio e nella copia che ci è pervenuta è accompagnato da un disegno che non sembra corrispondere al pian citato dalle fonti, sia in quanto rappresenta solo la sezione orientale dell'assedio (fra Bisagno e Sturla), sia in quanto le scritte e le didascalie sono in lingua italiana.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
A. BLANCHARD, Dictionnaire des Ingenieurs militaires 1691-1791, Montpellier, Impr. Louis Jean, 1981.
L.C. FORTI, Fortificazioni e ingegneri militari in Liguria (1684-184), Genova, COmpagnia dei Librai, 1992.

Altro:

Rimandi ad altre schede: De Montgrand; De Rochemore; Durand de la Roque; Rocher de la Branchoire; Verrier

Autore della scheda: Massimo Quaini



De Sicre, Giacomo (alias Sicher, Sichel, Sikre)

Giacomo De Sicre
N.
M. Genova 1757

Relazioni di parentela: Secondo le informazioni del Dictionnaire della Blanchard potrebbe identificarsi in Jacques Sicre, uno dei figli di Vincent (1657- 1725) appartenente al corpo del Ge­nio di Francia col grado di capitano riformato e ingegnere in capo a Sisteron. Di tale Jacques la Blanchard riferisce soltanto che passò al servizio della Spagna come ingegnere. Essendo tale servizio provato dalla documentazione genovese risulte­rebbe anche certificata la sua appartenenza a questa famiglia borghese della Lin­guadoca probabilmente originaria della Montagna Nera.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare; maresciallo di campo e cartografo

Biografia:
Non sono noti ne la data ne il luogo di nascita, si può ritenere di origine francese.

Produzione scientifica:
La sua attività fu rivolta al rafforzamento delle difese della Repubblica a Genova, nell'Oltregiogo (in particolare ai castelli di Gavi e Masone) e nelle due Riviere (dal Golfo della Spezia a Ventimiglia), sia in tempo di guerra sia nel successivo periodo di pace.
Nell'ultimo anno di guerra ebbe un non precisato incidente che lo rese infermo e bisognoso di cure, tanto da dover richiedere più volte congedo per la cura delle acque a Monrpellier (1749) e a Pisa (1751), come risulta <la suppliche in ASG, Foglietta, 383-384.
Come racconta anche l' Alizeri fra i suoi collaboratori si segnalarono Domenico Carbonara, Alberto Medoni e il francese De Cotte. Con alcuni di questi partecipa alla spedizione punitiva contro la ribelle Sanremo e alla progettazione del forte che doveva tenere a freno i sanremaschi piuttosto che difendere la città dagli assalti esterni.
Muore nella primavera del 1757 e la Repubblica, oltre a decretargli funerali solen­ni, delibera un vitalizio per la vedova (ASG, Archivio segreto, 1639 E).

Carte e memorie

Nei fondi militari dell'ASG si conservano numerose relazioni sullo stato delle for­tificazioni spesso accompagnate da disegni a penna di cui alcuni esempi sono rap­presentati da:
- Reconnaissance du terrain qu'il y a entre Voltri et Ronsillione con un plan provi­sionel du chateau de Masone, 8 gennaio 1747 (ASG, Foglietta, 1802).
- Carte d'une partie de la Cote occidentale des estats de la Ser.me Republique de Gennes comprùe entre le cap du Levatzt de St. Remo et le goffe de Ventimilia, 1753 (ASG, Foglietta, 1241).
- Relazioni varie sullo stato delle fortificazioni di Genova, di Savona e Vado e del forte di Ventimiglia relative a un'inchiesta del Magistrato competente nel febbraio del 1756 (ASG, Senarega, 278).

Carte e piante nelle quali si dimostra disegnatore molto preciso (anche se non di qualità eccelsa) si trovano sparse in diversi archivi e biblioteche:

-Archivio dell' Accademia Linguistica delle Belle Arti:
-Planimetria di Genova e dei suoi dintorni eseguita nel maggio del 1747.
-Collezione topografica del Comune di Genova:
-Progetto del forte di Santa Tecla (agosto 1747).
-Archivio di Stato di Genova (Raccolta Cartografica):
Sanremo, 10, busta 16 bis: disegni vari del forte di San Remo (7 novembre 1753).
Sanremo, 2, busta 16 bis: Pian des maisons meridionales de la ville de S. Remo, (1753 ).

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
F. AUZERI, Notizie dei professori del disegno in Liguria dalla fondazione dell'Accademia, I, Genova, Sambolino, 1863.
L.C. FORTI, Fortificazioni e ingegneri militari in Liguria (1684-1814), Genova, Compagnia dei Librai, 1992.
P. PESCARMONA, Note e documenti sul Corpo degli ingegneri Militari a Genova alla metà del Settecento, in studi in memoria di T.O. De Negri, <>, III, 1986.
M. QUAINI, A proposito di scuole e influssi nella cartografia genovese del Settecento e in particolare di influenze franco-piemontesi, in Cartografia e Istituzioni in età moderna, 2, voll. Genova, Società Ligure di Storia Patria, 1987, II, pp. 783-802

Altro:

Rimandi ad altre schede: Codeviola, De Cotte, Flobert, Matteo Vinzoni

Autore della scheda: Massimo Quaini



De Rochemore, Henri-Philippe-Joseph

Henri-Philippe-Joseph De Rochemore
N. Cambrai 29 luglio 1718
M. Martinica 17 maggio 1768

Relazioni di parentela: Appartiene a una famiglia della nobiltà di Linguadoca, originaria della viguerie di Lune.l, che ha elmo numerosi ufficiali.
Figlio dell'ingegnere Henry de Rochemore (1687-1741), già allievo del matemati­co de Plantade e presidente fondatore della Societé royale des Sciences di Montpellier. Probabilmente celibe, secondo la Blanchard.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare

Biografia:

Produzione scientifica:
All'epoca della missione genovese gode della fiducia del maresciallo de Richelieu che, mentre testimonia di sue discussioni e divergenze con Morel de Conflans, ri­conosce a Rochemore «du merite et de la vivacité» e dice di temere di perderlo (SHAT, Al, 3230, lettera al ministro del 17 novembre 1747).
Un analitico stato di servizio steso nel 1759, quando iI R. era ingegnere in capo a Bordeaux e conservato negli archivi del Genio {SHAT, Génie, art. 3, section 2, n. 1) ci consente di ricostruire nei particolari la sua attività in Liguria:
- nella primavera del 1744, passato il fiume Varo, partecipa all'assedio di Nizza (Montalbano) e di Villafranca.
- Nell'estate partecipa al tentativo di penetrare in Piemonte attraverso la valle di Be­lin, partecipando all'attacco di Castel Delfino e all'assedio di Demonte e di Cuneo.
- Essendo stato tolto l'assedio di Cuneo dopo 4-3 giorni di trincea ed essendo l'esercito rientrato in Francia, durante l'inverno del 44-45 viene incaricato con il marche­se di Monteynard di «aller reconnoitre les monts apenins et les differents debou­chés par où l'armée pourroit deboucher en 1745>> e in particolare a <<faire une car­te de toutes les gorges des apenins jusqu'à Gènes» che insieme al mémoire di Mon­teynard venne consegnata al nuovo comandante, il maresciallo di Maillebois.
- Nella campagna del 1745 è impiegato nella Brigata di Bourcet che, a differenza delle altre brigate che rimangono a Savona, fa tutti gli assedi {Acqui, Tortona, Alessandria, Valenza, Casale) e il passaggio del Tanaro. Durante l'inverno si occu­pa di «retrancher» i castelli di Ponte di Stura, Gabbiano e Camino.
- Nella campagna del 1746, sempre col maresciallo di Maillebois, partecipa all'as­sedio di Asti, ripiegando poi su Novi, in terra genovese e quindì a Piacenza per riunirsi con gli spagnoli e con la brigata di Morel de Conflans, dalla quale viene distaccato per andare a fare lavori di fortificazione nella contea di Nizza e sul pas­saggio del Varo, fino a quando arriva il nuovo comandante, maresciallo di Bellei­sle, e prende il comando per fronteggiare il nemico che aveva passato il Varo per invadere la Provenza. Ricacciati al di là del Varo i nemici, l'esercito si ritira a Grasse, dove viene a sapere della rivolta di Genova contro gli austriaci. Belleisle invia un corpo di truppe che deve imbarcarsi a Tolone e Rochemore vi è coman­dato come capo di Brigata per passare a Genova insieme ad altri tre ingegneri con i quali deve imbarcarsi a Marsiglia. La nave, intercettata dagli inglesi, deve ripara­re a Monaco dove rimane bloccata per tre settimane. Sollecitato da Belleisle, per­ché a Genova servono ingegneri in vista dell'assedio, trova un pescatore che «a gran rischio e per cento luigi lo porta a Genova dove arriva all'inizio dell'assedio e dove è stato subito occupato a "retrancher le Mont des Frères" e il sobborgo di S. Pierre D'Arena e in seguito "le famose linee di Albaro'' e la Madonna del Monte, fino a quando viene tolto l'assedio».
- «Essendo morto durame l'assedio Rocher de la Branchoire sottobrigadiere degli ingegneri [ ... ]ho sempre fatto il servizio di sotto brigadiere fino alla Pace con let­tera del Ministro al Ms. de Conflans».
- «Nel 1748, i nemici minacciando di tornare ad assediare ancora Genova e diri­gendo la loro marcia a Levante, il maresciallo de Richelieu prese la decisione di uscire da Genova riunendo l'esercito e trasportando il quartier generale a Sestri del Levante, dove ci si è trincerati sulle alture» (Génie, art. 3, section 2, n. 1).

Carte e memorie

Dopo la citata missione dell'inverno 1744-45, svolta insieme al marchese di Monteynard, a giudicare dallo stato di servizio, de Rochemore sembra più interessato all'arte della fortificazione che alla cartografia e alle reconnaissances, a differenza di Rocher de la Branchoire a cui succede. E tuttavia l'inventario dell'archivio del Genio (art. 14, Spezia 1 e 4) mostra un'intensa attività anche in questo campo:
- Memoire sur la Spezia, le fotr de S. te Marie et le Lazaree avec projects (2 disegni), 1747.
- Memoire sur le fort S.te Therese (1 disegno), 1747.
- Memoire sur la ville et le chateau d Sarzane, (due disegni), 1747.
- Pian de Sarzane et de ses environs ( 1 disegno), 17 48.
. Carte e disegni che, come tutto l'«Article 14», sono andati dispersi nel corso del- l'ultima guerra mondiale.
Il Mèmoire composto dal marchese di Monteynard insieme a Rochemore e a un secondo ingegnere Nicolas Sarrebourse seigneur de Pontleroy (citato nel doc. solo con quest'ultima designazione) si conserva in SHAT, Dépot de la Guerre, M.R 1400 con il titolo: Memoire sur les chemins de la Cote de Genes et les debouchez sur le Tanaro, Ceva, Aleandrie et Totone, relatif a la Carte cy jointe. Quanto alla carta nella lettera di accompagnamento del Monteynard figura con il titolo: Carte figuree des Chemins de la Cote de Genes et des debouchez en Piemont. In questa lettera da Genova del 3 maggio 1745 Monteynard espone al ministro i criteri e le precauzioni seguiti nella reconnaissance e il mancato contatto con le <>.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
A. BLANCHARD, Dictionnaire des Ingegnieurs militaires 1691-1791, Montpellier, Impr. Louis Jean, 1981.
L.C. FORTI, Fortificazioni e ingegneri militari in Liguria (1684-184), Genova, Compagnia dei Librai, 1992.

Altro:

Rimandi ad altre schede: Morel de Conflans, Rocher de la Branchoire, Matteo Vinzoni

Autore della scheda: Massimo Quaini



De Razaud, Joseph

Joseph De Razaud
N. Avignone 1685
M. Versailles 6 aprile 1754

Relazioni di parentela: Grazie a due matrimoni si imparenta o allea con le famiglie degli ingegneri Camelin e de Thiville.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare ed incisore di piante

Biografia:

Produzione scientifica:
La sua attività in Italia e in Liguria si esplica soprattutto nei due bienni 1744-5 e 147-48 quando comandando gli ingegneri francesi in Italia si sposta sul fronte oc­cidentale e firma un bel Plan de l'attaque de Vintimille conservato nell'archivio del Genio (SHAT, Genie, art. 15). e pubblicato in L.C. Forti. Non applica al nostro paese la sua competenza di incisore di piante.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
A. BLANCHARD, Dictionnaire des Ingénieurs militaires 1691-1791, Montpellier, Impr. Lousi Jean, 1981.
L.C. FORTI, Fortificazioni e ingegneri militari in Liguria (1684-1818), Genova, Compagnia dei Librai, 1992.

Altro:

Rimandi ad altre schede: De Rochemore, Morel

Autore della scheda: Massimo Quaini



De Pene, Louis

Louis De Pene
N. Marsiglia 20 aprile 1691
M. Perpignan 4 ottobre 1761

Relazioni di parentela: Famiglia provenzale originaria di Draguignan, stabilitasi a Marsiglia nel secolo XVII, che vantava un'antica nobiltà e molti avvocati, procuratori e ben sette inge­gneri del re, imparentata con altre famiglie di ingegneri (Bourcet, Polastre, Roger, Tardif ... ). Uno di questi (Charles de Pène, 1636-1701) costruì la carte delle coste marittime del Mediterraneo e fu nominato nel 1686 direttore della Galerie des Plans et reliefs del re; il fratello Pierre nel 1684 guidò le colonne francesi nell'at­tacco di Genova. Il nostro fa parte del ramo cadetto che godeva deI titolo di «Signore di Vaubonnet». Il figlio Claude-Louis (1720-1745), ingegnere volontario dal 1741, muore in servizio a Cuneo nel 1745.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare

Biografia:

Produzione scientifica:
Partecipò alla spedizione di Maiorca, e alla campagna cli Spagna fra il 1715 e il 1720. Cavaliere di San Luigi. Campagne d'Italia dal 173.3 al 1735 come sotto-brigadiere (Piz­zighettone, Milano, Novara). Campagna d'Italia dal 1744 al 1746 (Tortona, Genova).
Non si conoscono cane. Un Memorie sur le retranchement de campagne proposé a faire pour couvrir le faubourg de St. Pierre d'Arena, datata 14 giugno 1746 si con­serva in SHAT, Génie, Art. 14, Génes 1.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
A. BLANCHARD, Dictionnaire dei Ingénieurs militaire 1671-1797, Montpellier, Impr. Louis Jean, 1981.
L.C. FORTI, Fortificazioni e ingegneri in Liguria (1684-1814), Genova, Compagnia dei Librai, 1992.
E. POLEGGI, Carte francesi e porti italiani nel Seicento, Genova, Sagep, 1991

Altro:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Massimo Quaini



De Montgran, Jean-Baptiste

Jean-Baptiste De Montgran
N. Marsiglia 1698
M. Marsiglia 16 dicembre 1777

Relazioni di parentela: Membro di una famiglia nobile originaria di Vivarais, fissata a Marsiglia e Dunkerque nel XVIII secolo, che vantava lunghe tradizioni nel mestiere delle armi sia di mare che di terra.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare

Biografia:
Nato a Marsiglia verso la fine del 1698 da Noble Jean-Baptiste ecuyer, consigliere del re e commissario delle galere del re (cinque fratelli tutti militari). Morto a Marsiglia il 16 dicembre 1777.

Produzione scientifica:
Dopo aver partecipato alle campagne nei Paesi Bassi dal 1744 al 1746, partecipa alla spedizione di Genova nel 1747 prima di ritirarsi dall'attività nel 1748 con i titoli di cavaliere di San Luigi e di capitano riformato. La sua attività in Liguria in qualità di sottobrigadiere degli ingegneri sembra limitata all'assedio di Ventimi­glia. Infatti, secondo la testimonianza dell'ingegnere Vialis, giunto a Genova alla fine di giugno «non volle fare alcun servizio, per il fatto che il ministro non aveva voluto impiegarlo come sottobrigadiere» (SHAT, Génie, 15 S3).

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
A. BLANCHARD, Dictionnaire des lngénieurs milìtaires 1691-1791, Montpellier, Impr. Louis Jean, 1981.

Altro:

Rimandi ad altre schede: DE VIALIS, MOREL

Autore della scheda: Massimo Quaini