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Garavelli, Francesco

Francesco Garavelli
N. Gatteo di Romagna (FC) 1552
M. Gatteo di Romagna (FC) 1593

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
In seguito continuò a collaborare con lo zio Giovan Battista e partecipò ai lavori per Mazalquivir, per gli Alfaques di Tortosa e per Gibilterra e alle ricognizioni lungo le frontiere con il Portogallo e per la navigazione sul Tago. Nel 1591 si recò a L’Avana con il cugino Cristoforo Roda, ma non si hanno altre notizie della sua attività nei Caraibi.

Produzione di cartografia manoscritta:
ANGULO IÑIGUEZ (1942, p. 88) cita il Résumen de carta de Francisco Antonelli … datato 1594, enero 14, conservato presso Archivo General de Simancas

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
ANGULO IÑIGUEZ D., Bautista Antonelli. Las fortificaciones americanas en el siglo XVI, Madrid, Hauser y Menet, 1942.
CÁMARA Alicia, Giovanni Battista Antonelli e la definizione professionale dell’ingegnere nel Rinascimento spagnolo / Juan Bautista Antonelli y la definición profesional del ingeniero en el Renacimiento español, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 163-198.
LLAGUNO Y AMIROLA, E., CEAN BERMÚDEZ, J., Noticias de los arquitectos y arquitetctura desde su restauración, Madrid, Imprenta Real, 1829; riedita a Madrid, Editrice Turner, 1977.
GALLIANO, Graziella, I cartografi della famiglia Antonelli, in Atti III Convegno Internazionale di Studi Colombiani, Genova 7-8 ottobre 1977, Genova, Civico Istituto Colombiano, 1979, pp. 359-381.
GALLIANO, Graziella, Tra i cartografi italiani all’estero. Gli Antonelli, in “Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici”, 2005, pp. 231-261.
SARTOR, Mario, Omaggio agli Antonelli. Considerazioni intorno a tre generazioni di architetti militari italiani attivi nel Mediterraneo e in America, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 23-69.
MAGGIOROTTI, L.A., Architetti militari italiani nell’America Latina, Roma Libreria dello Stato, 1933. Con errori e imprecisioni

Rimandi ad altre schede: Inizia l’attività collaborando con: lo zio Giovan Battista ANTONELLI (v.) collabora anche con: il cugino Cristoforo RODA (v.)

Autore della scheda: Antonella Primi

Garavelli, Cristoforo

Cristoforo Garavelli
N. Gatteo di Romagna (FC) 1550
M. Gatteo di Romagna (FC) 1608

Relazioni di parentela: Nipote di di Giovan Battista Antonelli e Battista Antonelli, figlio della sorella Caterina Antonelli e di Giacomo Garavelli

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Nel 1579 collabora con Giovan Battista Antonelli ai lavori per le fortificazioni degli Alfaques di Tortosa. Nel 1581 sostituisce a Valencia lo zio Battista Antonelli partito per lo stretto di Magellano (AGS, GA, 120, f. 322). Ha redatto la cartografia relativa alle fortificazioni degli Alfaques di Tortosa. Non risulta si sia mai recato nei Caraibi.

Produzione di cartografia manoscritta:
Alfaques de Tortosa, 1580. Simancas, AGS, M. P. y D., VII-155.
Disegno della torre della punta de Luet negli Alaques (Tortosa), 1581. Simancas, AGS.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
CÁMARA Alicia, Giovanni Battista Antonelli e la definizione professionale dell’ingegnere nel Rinascimento spagnolo / Juan Bautista Antonelli y la definición profesional del ingeniero en el Renacimiento español, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 163-198.
GALLIANO, Graziella, I cartografi della famiglia Antonelli, in Atti III Convegno Internazionale di Studi Colombiani, Genova 7-8 ottobre 1977, Genova, Civico Istituto Colombiano, 1979, pp. 359-381.
GALLIANO, Graziella, Tra i cartografi italiani all’estero. Gli Antonelli, in “Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici”, 2005, pp. 231-261.
SARTOR, Mario, Omaggio agli Antonelli. Considerazioni intorno a tre generazioni di architetti militari italiani attivi nel Mediterraneo e in America, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 23-69.
TORO BUIZA, l., Juan Bautista Antonelli el Mayor, in "Boletín de la Real Academia Sevillana de Buenas Letras”, 7, 1979, pp. 41-56.
MAGGIOROTTI, L.A., Architetti militari italiani nell’America Latina, Roma Libreria dello Stato, 1933. Con errori e imprecisioni
Le carte manoscritte citate sono pubblicate in:
CÁMARA A., 2004.
SARTOR, M., 2004.

Rimandi ad altre schede: Inizia l’attività collaborando con: lo zio Giovan Battista ANTONELLI

Autore della scheda: Antonella Primi

Falleri, Antonio

Antonio Falleri
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere

Biografia:

Produzione scientifica:
A quanto è dato sapere, la sua prima opera cartografica è datata 1736 e risponde ad una committenza privata. Quell’anno firma per la famiglia Riccardi infatti la Pianta del Palazzo, Giardini, Poderi, Case, ed altri beni adiacenti al medesimo, posti nella Città di Firenze, nel pop.lo di Santa Maria Novella ed in via detta Valfonda, insieme ad altre figure della stessa proprietà inserite in una raccolta disegnata anche dagli ingegneri Giuseppe Soresina e Luca Ristorini (ASF, Riccardi, f. 383, c. 1, e Archivio Mannelli Galilei Riccardi, f. 354) (Rombai, 1983, p. 211).
Nel 1740, nell'ambito della visita generale della Pianura Pisana diretta da Tommaso Perelli e da Pompeo Neri, il Falleri venne incaricato di elaborare una carta generale la più esatta e dettagliata possibile dell'area, che permettesse ai "tecnici" di poter meglio affrontare i complessi problemi da risolvere; a tale scopo, l'ingegnere, che già stava lavorando (in competizione con altri tecnici) ad una carta d’insieme della Toscana, fu inviato nel Pisano per effettuare un’attenta ricognizione dei luoghi e per disegnare una Pianta Universale della Campagna Pisana, da cui fu chiaramente derivata la figura a stampa che correda la memoria sullo stato idraulico del Pisano scritta nel 1740 da Tommaso Perelli e Pompeo Neri e pubblicata nel 1774. Tale sopralluogo portò comunque pure alla elaborazione della carta, datata 1741, dal titolo: Pianta indicante i fiumi, fossi e scoli concorrenti per la parte di Stagno al nuovo Calambrone (in ASP, Piante dell'Ufficio Fiumi e Fossi, n. 106). Da un carteggio emerge che, nel 1772, alcuni impiegati dell'Ufficio dei Fossi affermavano che la carta del Falleri era la copia di una figura fatta fare dall'Ufficio nel 1716 (in ASP, Fiumi e Fossi, f. 3682, n. 101). In realtà, il Provveditore dell'Ufficio dei Fossi Francesco Pecci espresse un giudizio positivo sul Falleri, sul lavoro svolto e sul fatto che egli aveva insegnato ai tecnici dell'Ufficio dei Fossi come andava rilevata una carta (in ASF, Reggenza, f. 643, fasc. 7: vi sono le lettere del Provveditore dell'Ufficio dei Fossi Francesco Pecci al segretario Gaetano Antinori sull’attività di Falleri a Pisa).
Anche il Targioni Tozzetti teneva in buona considerazione il Falleri, definendolo "un ingegnere abilissimo" (Targioni Tozzetti, 1768, I, p. XXXVIII).
I documenti segnalano un'altra pianta della Pianura Pisana, eseguita nel 1743, ma andata purtroppo perduta.
Tra il 1742 e il 1745, fece parte, assieme a Giovanni Maria Veraci, della deputazione incaricata di risolvere la questione confinaria fra Pontremoli e Stato di Genova (rappresentato dagli ingegneri cartografi Matteo Vinzoni e Domenico Carbonara) (diversi prodotti cartografici relativi alla questione, non firmati, sono in ASGe, Mappe e tipi cartografici vari, I. b) (Raffo Maggini, 2001, pp. 21-29).
Intorno alla metà del secolo partecipò alla nutrita commissione fiorentina (con i "capi maestri" Filippo Belli e Giuseppe Cianfanelli e gli architetti Felice Innocenzio Ramponi, Giovanni Maria Veraci, Anton Giuseppe Fornari, Anton Domenico Somigli, Bernardino Ciurini/Curini) incaricata di esaminare il problema del restauro del tetto della Chiesa di S. Maria della Spina a Pisa.
Tra il 1747 e il 1748 fece parte del gruppo di funzionari e tecnici (costituito anche da Tommaso Perelli, Pompeo Neri e Angiolo Maria Mascagni) incaricato dalla Reggenza di ispezionare la pianura del Valdarno di Sotto disposta lungo l’Arno e il canale Usciana, emissario del padule di Fucecchio, che veniva periodicamente inondata dai due corsi d’acqua. L’équipe provvide a progettare un grosso argine alla sinistra dell’emissario e un nuovo canale detto antifosso parallelo all’Usciana, con funzione di scolmatore delle acque piovane e di scolo. In tale area tornò nel 1751, insieme agli ingegneri Angelo Maria Mascagni e Giovanni Maria Veraci, per occuparsi della costruzione dell’antifosso per impedire le inondazioni dell'Usciana: il progetto fu eseguito l'anno successivo, con l’assistenza dei tre periti.
Oltre che nel Pisano e nella bassa valle dell’Arno, operò a lungo nella Maremma Grossetana e nel Valdarno di Sopra.
Nella prima area vi fu nel 1744-46, per rappresentare un territorio ben poco noto al governo che stava analizzando le cause del drammatico fallimento del tentativo di popolamento della Maremma con coloni fatti arrivare dalla Lorena. A Falleri fu richiesto di redigere, dapprima, due carte particolareggiate del Massetano e del Sovanese (vale a dire dei due territori di colonizzazione), e poi, una Carte topographique exacte de toutes les Maresmes, sur la quelle l’on puisse destinguer les terrains qui sont possedès par les anciens propriétaires et ceux qui ont eté donné aux Colonistes, ceux qui sont cultivés de ceux qui restent en friche, avec une relation explicative et detaillée sur la qualité de familles qui l’on pourra y établir successivement (Rombai, 1987, pp. 294-295; e Archivio di Stato di Firenze, 1991, pp. 39-40). Non è dato sapere se tali impegnative rappresentazioni siano state davvero tutte eseguite: di certo, nell’estate 1746, alcune carte furono inviate a Vienna, tra la soddisfazione del soprintendente delle colonie lorenesi in Maremma che definì la carta generale “la più esatta carta di alcuna parte della Toscana per essere stata misurata palmo a palmo tutta la Maremma Senese” (ASF, Miscellanea di Finanze A, f. 116, c. 90). Non è chiaro se tale rappresentazione sia da individuare nella bella e innovativa Pianta Generale della Maremma di Siena, datata 1747, con la sua complessa geografia amministrativa che di lì a poco sarebbe stata rivoluzionata dalle riforme di Pietro Leopoldo, conservata a Praga (in SUAP, RAT 224) (Archivio di Stato di Firenze, 1991, pp. 364-365).
Falleri tornò nella pianura di Grosseto anche all’inizio degli anni ’60 e nel 1765, su incarico della Reggenza, per visionare lo stato delle arginature dei fossi e canali dell’area (Barsanti, 1984, p. 111).
Nella seconda subregione lavorò per conto della Congregazione del Valdarno, contribuendo alla realizzazione del grande progetto di canalizzazione del fiume Arno, prima come aiuto di Felice Innocenzio Ramponi dal 1747 al 1755 e poi, dal 1755 (alla morte del Ramponi), come "Perito Custode de' fiumi del Valdarno di Sopra". Durante tale periodo eseguì numerose relazioni e perizie corredate anche di disegni.
Nell’autunno 1757, Falleri eseguì lavori di arginatura all’Arno tra la città e lo sbocco del fiume Greve (Barsanti e Rombai, 1986, p. 88).
Nel maggio 1764 fu in Valdinievole dove disegnò la mappa del torrente Salsero nel territorio dei fatiscenti Bagni di Montecatini (Cresti, 1984, p. 131; e ASF, Piante dello Scrittoio delle RR. Possessioni, n. 563).
Falleri fu particolarmente stimato da Leonardo Ximenes. Infatti, il gesuita lo incluse nel progetto redatto l’11 agosto 1750 per la costruzione della Carta Geometrica della Toscana (Considerazioni intorno alla rettificazione della Carta Geografica della Toscana, in BNCF, Fondo Nazionale, II-307, ins. 27): lo scienziato scrive che i lavori topografici potevano essere svolti con l’aiuto del giovane Gregorio Michele Ciocchi, che “ha studiato tre anni sotto di me ed ha qualche misura di Astronomia e di Geografia”, e dell’ingegnere Antonio Falleri, che da anni lavorava individualmente ad un analogo progetto e che “intendeva bene di prospettiva e sapeva levare in pianta” (Barsanti e Rombai, 1987, p. 39).
Ciò non di meno, nel 1770 Falleri osò rispondere criticamente alle tesi del matematico Ximenes in merito ad alcune questioni idrauliche della pianura grossetana, con una memoria a stampa contenente una piccola Pianta della pianura di Grossetana ridotta in piccolo da quella presentata unitamente col rapporto fatto al Consiglio di Reggenza nel 1765 dal Perito Ant. Falleri, quando lo commissionò sopra tal pianura, oltre ad una sezione del nuovo argine d’Ombrone (Gabellini, 1987, p. 151).

Produzione di cartografia manoscritta:
Pianta del Palazzo, Giardini, Poderi, Case, ed altri beni adiacenti al medesimo, posti nella Città di Firenze, nel pop.lo di Santa Maria Novella ed in via detta Valfonda, 1736 (ASF, Riccardi, f. 383, c. 1);
Pianta della Pianura di Pisa, 1740, edita in PERELLI T., Ragionamento sopra la campagna pisana, in Raccolta di autori italiani che trattano del moto delle acque, Firenze, Cambiagi, 1774, vol. IX, pp. 89-135;
Pianta indicante i fiumi, fossi e scoli concorrenti per la parte di Stagno al nuovo Calambrone, 1741 (ASP, Piante dell'Ufficio Fiumi e Fossi, n. 106);
Pianta Generale della Maremma di Siena, 1747 (SUAP, RAT 224);
Pianta del Rio Salsero da Bagni di Montecatini alla congiunzione colla Nievolina, maggio 1764 (ASF, Piante dello Scrittoio delle RR. Possessioni, n. 563);
Pianta della pianura di Grosseto con sezione del nuovo argine d’Ombrone, stampa in Falleri, 1770.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Targioni Tozzetti, 1768, I, p. XXXVIII; Barsanti e Rombai, 1986, p. 88; Barsanti e Rombai, 1987, p. 39; Mazzanti, Cremonesi, Pasquinucci et alii, 1986, pp. 264-266; Gabellini, 1987, p. 151; Karwacka Codini e Sbrilli, 1987, pp. 104 e 106; Barsanti, 1984, p. 111; Barsanti, 1987, p. 138; Tartaro, 1989, p. 36; Archivio di Stato di Firenze, 1991, pp. 39-40 e 364-365; Melis, 1996, pp. 246 e 252; Nanni, Pierulivo e Regoli, 1996, p. 79; Caciagli e Castiglia, 2001, p. 549; Gabellini, 1987, p. 151; Rombai, 1983, p. 211; Rombai, 1987, pp. 294-295; Cresti, 1984, p. 131; Zangheri, a cura di, 1984, p. 65; ASP, Piante dell'Ufficio Fiumi e Fossi; ASP, Fiumi e Fossi; ASF, Reggenza; ASF, Segreteria di Finanze ante 1780; ASF, Miscellanea di Finanze A; ASF, Piante dello Scrittoio delle RR. Possessioni; BNCF, Fondo Nazionale; ASGe, Mappe e tipi cartografici vari; SUAP, RAT.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Luisa Rossi

Antonelli, Juan Bautista

Juan Bautista Antonelli
N. Spagna 1585
M. Cartagena de Indias (Colombia) 1649

Relazioni di parentela: Figlio di Battista Antonelli (definito sia figlio naturale sia figlio legittimo, AGI, Indifferente General, 1866, f. 830) di cui impugna il testamento nel 1618 quando questi lascia una considerevole somma alla comunità di Gatteo per soccorrere i poveri (Archivio comunale di Gatteo, Fondo notarile Zoppi, citato in Sartor, 2004) .

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Rimane a Cartagena de Indias, dove risiede con la famiglia, dal 1611 al 1622, quando si trasferisce nuovamente nel porto venezuelano di Araya per la costruzione di un forte a difesa delle saline, che dura circa sette anni. In seguito si occupa autonomamente di altre fortificazioni in Venezuela, a Porto Rico e a Cuba per ritornare, in ultimo, a Cartagena de Indias.

Produzione di cartografia manoscritta:
Planta del citio del cerro que llaman de Daniel …, 4 aprile 1623, Siviglia, AGI, M. y P. Venezuela, 12. Firmata da Diego de Arroyo, Juan Bautista Antonelli, Cristoforo Roda per la fortificazione delle saline di Araya. [Ha la rosa dei venti con il Nord orientato; è tracciata la scala grafica e numerica con sotto l’apposizione dei firmatari. In un riquadro è descritto il sito dove costruire il forte; in un altro riquadro vi sono ulteriori suggerimenti per la fortificazione. Le annotazioni sugli aspetti fisici del litorale sono disposte lungo il tracciato della linea di costa, segnata con una certa approssimazione. Galliano G., 1979].
Discricion de las salinas de Araya…, 24 aprile 1623. Siviglia, AGI, M. y P., Venezuela, 13. Firmata da Diego de Arroyo, Juan Bautista Antonelli, Cristoforo Roda. [Ha la rosa dei venti con il Nord orientato; è tracciata la scala grafica e numerica con sotto l’apposizione dei firmatari. Riproduce il territorio in cui si trovano le saline e il forte, ma a scala minore della precedente; presenta il contorno delle saline e del litorale. Nella leggenda fornisce notizie della strada per Cumanà con le distanze dei vari tratti. La leggenda al centro delle saline è indicata l’area utilizzata dagli Olandesi e dalle altre nazioni straniere. Altri toponimi e indicazioni sono sparsi lungo il litorale. Galliano G., 1979].
Pianta di un forte costruito presso Cumanà, 29 agosto 1633, Siviglia, AGI, M. y P., Venezuela, 16. [citata in Galliano, G., 1979].

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
ANGULO IÑIGUEZ D., Historia del arte hispanoamericano, Barcelona-Buenos Aires, Salvat Editores, 1945.
CALDERÓN QUIJANO, J.A., Fortificaciones en Nueva España, Sevilla, Escuela de Estudios Hispano-Americanos/CSIC, 1953.
GALLIANO Graziella, I cartografi della famiglia Antonelli, in Atti III Convegno Internazionale di Studi Colombiani, Genova 7-8 ottobre 1977, Genova, Civico Istituto Colombiano, 1979, pp. 359-381.
GALLIANO, Graziella, Tra i cartografi italiani all’estero. Gli Antonelli, in “Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici”, 2005, pp. 231-261.
GASPARINI, Graziano, Las fortificaciones del periodo hispánico en Venezuela, Caracas, Ediciones Armitano, 1985.
LLAGUNO Y AMIROLA, E., CEAN BERMÚDEZ, J., Noticias de los arquitectos y arquitetctura desde su restauración, Madrid, Imprenta Real, 1829; riedita a Madrid, Editrice Turner, 1977.
MARCO DORTA, E., Cartagena de Indias. La ciudad y su monumentos, Siviglia, Escuela de Estudios Hispano-Americanos, LV, 1951.
SARTOR, Mario, Omaggio agli Antonelli. Considerazioni intorno a tre generazioni di architetti militari italiani attivi nel Mediterraneo e in America, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 23-69.
repertori cartobibliografici: MAGGIOROTTI, L.A., Architetti militari italiani nell’America Latina, Roma Libreria dello Stato, 1933.

Rimandi ad altre schede: Inizia la sua formazione collaborando con: il padre Battista ANTONELLI (v.) il cugino Cristoforo RODA (v.)

Autore della scheda: Antonella Primi

Antonelli, Giovan Battista

Giovan Battista Antonelli
N. Gatteo di Romagna (FC) 1527
M. Toledo 1588

Relazioni di parentela: Nato da Girolamo Antonelli (capomastro che si occupava di costruzioni) e Lucrecia Scuire

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Giunge a Toledo nel 1559, come lui stesso dichiara in un memoriale citato la Llaguno (cfr. bibliografia). È il primo ingegnere militare e idraulico della famiglia Antonelli al servizio della corona spagnola, collabora inizialmente con Vespasiano Gonzaga ed esegue alcuni progetti di Giovan Giacomo Paleari Fratino. Si occupa di progetti per fortificazioni in varie zone della Spagna (nei regni di Valencia e di Murcia, in Catalogna e in Andalusia), maturando l’idea di un organico sistema difensivo. Effettua altre ricognizioni e realizza fortificazioni lungo le coste nord-occidentali dell’Africa (Orano, Mazalquivir); conclude la sua carriera, negli anni Ottanta del XVI secolo, con un ampio progetto per una rete fluviale navigabile tra Portogallo e Spagna e con la progettazione per le fortificazioni (in collaborazione con Tiburzio Spannocchi) dello stretto di Magellano in Sud America.

Produzione di cartografia manoscritta:
Sono allegate alle relazioni e lettere (in gran parte conservate presso l’Archivo General de Simancas) relative alle ricognizioni e ai progetti per le opere di fortificazione costiera in Spagna e in Africa nord-occidentale. Tra quelle pubblicate:
Forte di Bernia, a corredo della relazione del 30 marzo 1563, Simancas, AGS.
Progetto per Mazalquivir, 1564. Madrid, Archivo del Ducado de Alba.

Produzione di cartografia a stampa:
ANTONELLI, G.B., Epitome delle fortificationi moderne di Giovan Batta Antonelli, dedicata “All’Ill.mo Sig.or Don Gio Manrique de Lara Clavero di Calatrava, Capitan Gn.le dell’Art:ria Mag.or domo et del Consig.o supremo di S.M.tà Catt.ca, Madrid, Fondo del Museo del Ejército, MDLX, n. inv. 44100.
Si tratta di un manoscritto, datato 1560, illustrato con disegni a china ed acquerello di colore verde, azzurro, giallo, ocra, ecc.) composto da tre trattati dedicati alle fortificazioni moderne, all’artiglieria e agli accampamenti, in cui tiene in considerazione anche lo studio del territorio.
ANTONELLI, G.B., Relación verdadera de la navegación de los Ríos de España, propuesta y hecha poer Juan Bautista Antoneli de S.M. Católica, Biblioteca Nacional de Madrid, Ms. 18731(41).
Correda la relazione con osservazioni sull’entroterra, sulle foci dei fiumi, sugli scambi tra le province, sulle merci importate, sullo sviluppo dell’agricoltura, sull’impiego del bestiame, ecc. (GALLIANO, G., 1979).
Oltre a numerose lettere indirizzate al re Filippo II, al suo segretario Juan Delgado ed altri membri della corte, si possono ricordare quattro relazioni del 1562, scritte durante la ricognizione nel regno di Valencia, in cui descrive le peculiarità geografiche, le risorse fisiche e antropiche, e le opere di difesa esistenti (AGS, Estado, 329, f. 36).

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
ANGULO IÑIGUEZ D., Bautista Antonelli. Las fortificaciones americanas en el siglo XVI, Madrid, Hauser y Menet, 1942.
APARICY Y GARCÍA, Don José, Colección de documentos copiados en el Archivo de Simancas como datos para escribir la historia del Cuerpo de ingenieros, Servicio Historíco Militar, Madrid, Biblioteca Central.
BOIRA MAIQUES, J. V., Geografia y control del territori. El coneixement, la defensa del litotal valencià al segle XVI: l’enginyer Joan Baptista Antonelli, in “Cuadernos de Geografía”, Universitat de Valencia, 52, 1992, pp. 183-199. Analizza un rapporto di Antonelli del 1563 sulla difesa del regno di Valencia.
CÁMARA Alicia, Giovanni Battista Antonelli e la definizione professionale dell’ingegnere nel Rinascimento spagnolo / Juan Bautista Antonelli y la definición profesional del ingeniero en el Renacimiento español, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 163-198.
FERNANDEZ DE NAVARRETE, M., Colección de documentos inéditos para la historia de España, Madrid, Impr. De la Viuda de Calero, 1842-1895, tomi 32, 33, 34.
GALLIANO, Graziella, I cartografi della famiglia Antonelli, in Atti III Convegno Internazionale di Studi Colombiani, Genova 7-8 ottobre 1977, Genova, Civico Istituto Colombiano, 1979, pp. 359-381.
GALLIANO, Graziella, Tra i cartografi italiani all’estero. Gli Antonelli, in “Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici”, 2005, pp. 231-261.
LLAGUNO Y AMIROLA, E., CEAN BERMÚDEZ, J., Noticias de los arquitectos y arquitetctura desde su restauración, Madrid, Imprenta Real, 1829; riedita a Madrid, Editrice Turner, 1977.
SARTOR, Mario, Omaggio agli Antonelli. Considerazioni intorno a tre generazioni di architetti militari italiani attivi nel Mediterraneo e in America, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 23-69.
SOROMENHO, Miguel, Il Portogallo nella monarchia iberica : i percorsi di Giovanni Battista Antonelli / Portugal na Monarquia Ibérica: percursos de Giovanni Baptista Antonelli, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 263-280.
TORO BUIZA, l., Juan Bautista Antonelli el Mayor, in "Boletín de la Real Academia Sevillana de Buenas Letras”, 7, 1979, pp. 41-56.
TORRE ECHÁVARRI, José Ignacio, de la, L'arte militare nei trattati di Giovanni Battista Antonelli / El arte militar en los tratados de Giovanni Battista Antonelli, in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp. 69-111.
VIGANÒ Marino, “... como los Medicos, que siempre discordan": Giovan Battista Antonelli e Giovan Giacomo Paleari Fratino sulle frontiere di Spagna / in Sartor M. (a cura di), Omaggio agli Antonelli, Udine, Editrice Universitaria Udinese, 2004, pp 219-262.
Dizionario Biografico degli Italiani, Roma. Contiene errori e imprecisioni
MAGGIOROTTI, L.A., Architetti militari italiani nell’America Latina, Roma Libreria dello Stato, 1933. Con errori e imprecisioni

Rimandi ad altre schede: Al suo fianco hanno iniziato la loro formazione e collaborazione: il fratello Battista ANTONELLI (v.) il nipote Cristoforo RODA (v.) il nipote Cristoforo GARAVELLI ANTONELLI (v.) il nipote Francesco GARAVELLI ANTONELLI (v.)

Autore della scheda: Antonella Primi

Antonelli, Battista

Battista Antonelli
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Antonella Primi