Archivi tag: L

Longano, Francesco

Francesco Longano
N. Ripalimosani 15 febbraio 1728
M. 28 aprile 1796

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Docente universitario di Commercio

Biografia:
Nato il 15 febbraio 1728 da Vito e Dorotea Gentile, a Ripalimosani, comune nel circondario di Campobasso, grazie ai suoi interessi intellettuali, si inserisce, da sacerdote, nella cultura partenopea.
L’incontro che segna la sua esperienza avviene con l’abate Genovesi, il quale lo spinge all’indagine del malessere economico e sociale del Regno di Napoli. Svolge opera di docenza con Genovesi e si dedica allo studio delle condizioni economiche delle province del regno.
Muore il 28 aprile del 1796 a Santopadre.
Ricopre presso l’Università degli Studi di Napoli la cattedra di Commercio per circa venti anni, dal 1760 al 1780 (TIRABASSO,1932, p.141).

Produzione scientifica:
È autore di due relazioni: Viaggio per lo Contado di Molise (1788) e Viaggio per la Capitanata (1790) (LALLI,1981).
La carta di seguito citata è di particolare importanza perché fino al 1788 mancava una rappresentazione cartografica accurata del Contado di Molise

Produzione di cartografia manoscritta:
Carta topografica per il Contado di Molise allegata dall’autore al Viaggio per lo Contado di Molise, 1788 (Cfr. Bibliografia).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Vincenzo Aversano

Lonati (Abbate)

/ Lonati
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
LAGO L., Imago Adriae, Trieste, 1996-
LAGO L., Imago Adriae, Trieste, 1996

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda:

Loca, Antonio Giovanni

Antonio Giovanni Loca
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere, disegnatore, cartografo

Biografia:

Produzione scientifica:
Ingegnere e pubblico disegnatore. Effettua numerosi rilevamenti sul terreno con la finalità di ripopolamento e di colonizzazione

Produzione di cartografia manoscritta:
[Grande carta dell’Istria meridionale ],1563, (Museo Civico “Correr”, Venezia)

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
LAGO L., Imago Adriae, Trieste, 1996, p.76, n.25
LAGO L., Theatrum Adriae, Trieste, 1989, p.253, n.116
LAGO L.- ROSSIT C., Descriptio Histriae, “Collana degli Atti del Centro Ricerche storiche di Rovigno, n.5, Trieste, 1981, tav. XXXI
FERRARI G.E., I manoscritti concernenti Pola in Biblioteche veneziane, “Atti e Mem. Della Soc. istriana di Arch. e St. Patria”, Vol. XXV della N.S.(1977), pp.232-245
CUCAGNA A., Il Friuli e la Venezia Giulia nelle principali carte geografiche regionali dei secoli XVI, XVII e XVIII. Catalogo ragionato della Mostra storica di cartografia, “Atti del XVIII Congresso Geografico Italiano”, Vol. III, Trieste, 1964, pp.45-51, n.17; fig.2
DE FRANCESCHI C., La toponomastica dell’antico Agro Polese desunta dai documenti, “Atti e Mem. Della Soc. Istriana di Archeol. e St. Patria”, vol. LI-LII (1939-1940), pp. 119-198, Parenzo, 1942
DE FRANCESCHI C., La popolazione di Pola nel sec. XV e nei seguenti, “Archeografo Triestino”, Serie III, vol. III (1907), pp.221-315
MARINELLI G., Saggio di cartografia della regione veneta, “Monumenti Storici pubblicati dalla R. Deputazione Veneta di storia Patria”, vol. VI, serie IV, Miscellanea, vol. I, Venezia, 1881, p.13, n.72
TOMMASINI G.F., De’ Commentarj storici-geografici della Provincia dell’Istria libri otto con appendice, “Archeografo Triestino”, Vecchia Serie, vol. IV(1837), p. 474

Rimandi ad altre schede: Bernardin Mantuano

Autore della scheda: Anonimo

Lo Faso di Pietrasanta Duca di Serradifalco, Domenico

Domenico Lo Faso di Pietrasanta
N. Palermo 21 febbraio 1783
M. 15 febbraio 1863

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza: Nei primi anni del ‘900 a Milano, città d’origine della madre, frequentò l’Università. Seguì il Cagnola nello studio di Architettura e nel 1807 scrisse un saggio, rimasto inedito, intitolato “Memorie degli architetti antichi e moderni compendiate dalle Memorie di Francesco Milizia…l’anno 1807 in Milano”, conservato come manoscritto presso la Biblioteca Comunale di Palermo ai segni QqH148 1.
Qualifica:

Biografia:
Nel 1812, durante la Rivoluzione Parlamentare, fu Ministro degli Affari Esteri; inoltre gestì il sistema delle infrastrutture come Deputato dell’Ospedale Grande, e Deputato delle Strade.
Studiò le antichità siciliane seguendo criteri filologici e di ricerca sistematica. Fu Presidente della Commissione Antichità e Belle Arti per la Sicilia e Direttore, tra il 1831 e il 1833, degli scavi archeologici di Selinunte, che portarono alla scoperta dei templi E ed F. Effettuò campagne di scavi sistematici anche a Siracusa, Segesta, Acre, Tindari ed Agrigento, affidando l’esecuzione dei rilievi topografici a F.S.Cavallari. Numerosi i suoi saggi legati a scoperte archeologiche in Sicilia.
Fu anche autore di architetture effimere, come il “Ponte trionfale” eretto presso il fiume Oreto a Palermo nel 1831 per l’ingresso del Conte di Siracusa. Collaborò anche al progetto del “Teatro della Musica” di Palermo. Fu anche Soprintendente dei teatri e Pubblici Spettacoli e, in questa veste, disegnò e la volta del teatro Carolino di Palermo ed anche bozzetti per scenografie.
La sua opera principale si può considerare “Le antichità siciliane esposte e illustrate per Domenico Lo Faso Pietrasanta Duca di Serradifalco socio di varie Accademie”, in 5 volumi, Palermo, Tip.del Giornale Letterario, MDCCCXXXIV.
Rivalutò l’architettura medievale siciliana con un lavoro, intitolato “Del Duomo di Monreale e di altre chiese siculo-normanne”, pubblicato a Palermo nel 1838.
Fu in rapporto con le corti tedesche che visitò a lungo. Nel 1847 Massimiliano di Baviera chiese la sua consulenza per un concorso da indire da lì a poco presso l’Accademia delle Arti figurative di Monaco per la creazione di un Ateneo e di un Istituto di Cultura e di Istruzione.
Scrisse anche un saggio “Risposte alle domande del Principe Ereditario Massimiliano ora Re di Baviera” , conservato presso la Biblioteca Comunale di Palermo ai segni QqH148.
Nel 1848 fu eletto Presidente della Camera e poi, dopo la restaurazione borbonica, lasciò l’Isola.
Di un certo pregio l’incisione in rame “Sicilia Antiqua”, inserita nel volume I dell’opera “Le antichità…”. Interessante, in particolare, la delineazione della trama viaria di età romana. Altre tavole ricostruiscono l’assetto di Siracusa in diversi momenti storici, come la “Corografia di Siracusa al tempo della guerra ateniese”, la “Corografia di Siracusa al tempo di Dionigi” e la “Corografia di Siracusa al tempo di Marcello”, inserite nel volume IV. Le altre tavole che illustrano i cinque volumi furono redatte, come si è detto, da F.S.Cavallari (Vedi Scheda) sotto la direzione del Lo Faso.
Bibliografia

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
GALLO A., In morte del Duca di Serradifalco. Palermo, “Diogene” 1863
PACE B., Studi e ricerche archeologiche in Sicilia. “Rendiconti Lincei”, 1917, pp.266 e segg.
FATTA G.- RUGGIERI TRICOLI M.C., Palermo nell’età del ferro. Architettura, tecnica, rinnovamento. Palermo, Giada, 1983, p.23.
RUGGIERI TRICOLI M.C., I giochi di Issione: segni ed immagini della modernità nelle architetture provvisorie della Palermo borbonica. Palermo, Giada, 1990, p.23.
SALMERI -.D’AGATA A.L., Dai Principi agli scienziati: vicende dell’archeologia siciliana sotto i Borboni (1734-1860), in E.IACHELLO (a cura di), I Borboni in Sicilia (1734-1860). Catania, Provincia Regionale, 1998.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Corradina Polto

Lista, Giuseppe

Giuseppe Lista
N. 20 luglio 1775
M.

Relazioni di parentela: Fratello di Stanislao, pittore e scultore realista salernitano (BIGNARDI, 1990, pp. 70-71).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere Provinciale

Biografia:
Accede al Corpo di Ponti e Strade come ingegnere di terza classe nel 1813 (Notamento degli ingegneri del Corpo di Acque e Strade a tutto il 31 marzo 1852: DI BIASIO, 1993, p. 202). Compare nel novero degli ingegneri addetti alle opere provinciali, che conducevano vita grama per carico di lavoro, mortificazioni remunerative e pressioni dei potentati locali (FOSCARI, 1995, p. 133), col grado di seconda classe, nel 1818 (DI BIASIO, 1993, p. 47). Nel Piano nominativo del Corpo Reale degli Ingegneri di Acque e Strade, varato dal Direttore Generale il 24 gennaio 1826, in previsione del Decreto 25 febbraio 1826, al nominativo G. Lista figura assegnata la qualifica di «Ingegnere di 2a classe, Nuova destinazione il Principato Cit.re, il soldo attuale 50, nuovo soldo 40 e spese d’off. 8». Compare con la stessa qualifica nel 1829 e, nel Quadro del Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade (1834), sempre con la stessa qualifica (detta «grado»), è segnato al n. 17 dell’elenco, con soldo netto 34 e le seguenti Osservazioni: «Al seguito, stesso soldo» (DI BIASIO, 1993, p. 99, p. 144 e 146). Ancora ingegnere di seconda classe nel Decreto del Ministro degli Interni del 30 agosto 1840 (DI BIASIO, 1993, pp. 171-172, nota 33).
Grazie forse alla sua operosità, fa poi qualche progresso di carriera, sicché tre anni dopo è condirettore, col Petrilli, alle opere provinciali. Non diversamente da altri suoi colleghi si giova, in qualche modo, della impossibilità, da parte del Governo, di effettuare il ricambio dei tecnici più anziani, dato il lavoro immane che c’era da fare nelle opere pubbliche, soprattutto se commisurato all’esiguità della pianta organica esistente (sulla Riforma del 1839-1841 si veda DI BIASIO, 1993, cap. V, p. 156, nota 8): ancora nel 1845, infatti, prestano servizio nella sezione provinciale ben 19 ingegneri «dell’antico Corpo» francese, tra cui appunto il Lista (DI BIASIO, 1993, p. 187, nota 8).
Nel 1851, allorché si progetta di unificare i due rami del Corpo, nel Quadro indicante il posto che prenderebbe ciascun ingegnere di Ponti e Strade nelle due Sezioni riunite secondo la proposta che si vuole rassegnare a S.M. (D.G.), il Lista figura tra i 15 tecnici assegnati alla prima classe, ma con questa pietosa e poco edificante annotazione: «Vecchio ottuagenario inabile a qualunque servizio che si fa figurare nella Commissione di revisione». Difatti, l’anno seguente, finisce “ingloriosamente” la sua carriera, giacché viene «messo a ritiro», nella sezione provinciale, con Decreto 18 marzo 1852, purtroppo ancora come Ingegnere di seconda classe (DI BIASIO, 1993, p. 193, nota 29).

Produzione scientifica:
Di lui non ci restano, per quanto è stato possibile finora accertare, pubblicazioni a stampa. Di un ingegnere G. Lista, portante lo stesso nome di battesimo e probabile discendente diretto, si ha notizia in quanto autore della Pianta geometrica dell’Agro Nocerino, datata 1877 (AVERSANO, 1987, a), nella quale permane lo stesso lucido “spirito geometrico e schizzante” delle due carte qui di seguito riprodotte, nonché dei progetti per la costruzione di miniacquedotti e fontane a Salerno città, Saragnano e S. Cipriano. Di indirizzo neoclassico è, invece, l’intervento di restauro del prospetto della Cattedrale di Cava dei Tirreni (cfr. nella presente scheda elenco di questi progetti, custoditi nell’ASS e nell’AMC).
Per avere una sia pur sommaria idea del lavoro capillare che questo operoso tecnico ha svolto in tutto il territorio provinciale, basterà riferirsi al «Fondo Intendenza-Strade» dell’ASS, nelle cui buste sono documentati i suoi interventi in qualità di descrittore, estimatore e controllore di lavori, pubblici e privati (se apportatori di danni al suolo pubblico), eseguiti nel decennio 1830-40 in varie località del Principato Citeriore (per zone della Costiera o di Coperchia di Pellezzano si vedano, a sola esemplificazione, le buste 2926, 2929, 2939, 2940, 2949, 3001, 3104).
Il giudizio di sintesi non può essere che solidalmente estimativo per questo tecnico, uomo delle istituzioni che, senza raggiungere alti vertici creativi, ha profuso una dura laboriosità per circa mezzo secolo, vittima come tanti altri della «tortuosità di taluni meccanismi amministrativi» (FOSCARI, 1995, p.133) e perciò obbligato a condurre una vita quasi grama almeno sotto il profilo delle soddisfazioni economiche.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:
- Pianta ostensiva della divisione e diramazione dell’acqua di S. Lorenzo in Salerno. Salerno, 12 luglio 1818. F.to: Ing. Prov. Giuseppe Lista.
ASS, Intendenza, b.1280, f.lo 1.

- Pianta geometrica delle due stradette da ridursi, che cominciano da Amalfi, e conducono ad Agerola, ed al Pontone di S. Elena. F.to: l’Ing.e Provinciale Giuseppe Lista. S.d. [ma 1820].
ASS, Intendenza, b.1124, f.lo 34.

- Pianta ostensiva di un pezzo del torrente di Tramonti in cui è progettato il ponte in AB, segnato di rosso. Si osserva la nuova stradetta BC. F.to: Ingegnere Provinciale Giuseppe Lista. S.d. [ma 1822].
ASS, Intendenza, b. 1339, f.lo 33.

- Pianta ostensiva di due fondi confinanti, 1823. F.to: Giuseppe Lista, Ing. Provinciale.
ASS, Tribunale Civile di Salerno, Fondo Perizie, Vol. 896.

- Progetto della facciata della Cattedrale di Cava, 1823
AMC, Vol. III, f. 51 sgg.

- Disegni di una fontana grande da costruire nella piazza di S. Cipriano e di una più piccola da sistemare nel largo davanti alla Chiesa Madre addossata al muro di fronte all’ingresso della chiesa. Salerno, 8 luglio 1836. F.to: Ing. Prov. Giuseppe Lista.
ASS, Intendenza, b.1308, f.lo 8.

- Prospetto del nuovo fonte da costruire nel largo Pignatelli. Salerno, 2 agosto 1841. F.to: Ing. Giuseppe Lista.
ASS, Intendenza, b.1143, f.lo 5.

- Piantina di largo Pignatelli in Saragnano dove s’intende costruire il nuovo fonte. Salerno, 20 agosto1841. F.to: Ing. Giuseppe Lista.
ASS, Intendenza, b.1143, f.lo 5.

- Pianta geometrica dell’Agro Nocerino, 1877. F.to: Ing. G. Lista.
ASS, Genio Civile, b.1. Trattasi di un immediato discendente

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Questa volta ci affidiamo alla relazione dello stesso Lista allegata al progetto: «Il suo prospetto è rustico di travertino di Fiano, ossia tufo tornante che unisce due ordini di pilastri uno soprapposto all’altro del primo ordine corinto bastardo, i di cui capitelli sono diversi, tra loro è poggiato un lungo cornicione, dal quale comincia il secondo ordine di grossi pilastri anche dell’istesso stile con il rispettivo cornicione, ed indi il rimirato che non comunica con il medesimo. Le alette nel primo ordine sono dell’istesso carattere, e nel secondo superiore alle suddette vi esiste un ventaglio a cartoccio dell’istessa pietra che termina a fianco i capitelli del second’ordine. Gli ingressi alla chiesa sono tre, ornati, pesantemente con la istessa pietra. I pezzi dell’indicata pietra che formano il descritto ornato sono tutti slegati, e hanno poca tenuta nella fabbrica, per cui molti sono per cadere» (AMC, Vol. III, f. 51 sgg in Peduto, 1982, pp. 82-83 e fig. 16).

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Anonimo

Ligustri, Bernabeo

Bernabeo Ligustri
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Pianta delle tenute di Allumiere, Tolfa e Valle Marina, anno 1609, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Carte geografiche 86, sul muro della sala di codicologia.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Licinio, Fabio

Fabio Licinio
N. Venezia 1521
M. 8 11 1565

Relazioni di parentela: Figlio di Arrigo Licinio, pittore (1489-1556) ammesso nella scuola di S. Marco a Venezia nel 1525

Ente/istituzione di appartenenza: Menzionato nel 1565 come soggetto di un avviso di pagamento per una carta geografica eseguita per l’Imperatore d’Austria
Qualifica: incisore

Biografia:

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:
• [Carta della penisola balcanica, dei paesi danubiani e di parte dell’Italia di Giacomo Gastaldi «Geographia particolare d’una gran parte dell’Europa nouamente descritta coi confini suoi»], Roma, 1560

• [Carta dell’Italia di Giacomo Gastaldi «Il disegno della Geografia moderna de tutta la provincia de la Italia»], Venezia, 1561

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
BÉNÉZIT E., Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays par un group d’écrivains spécialistes francais et étrangers, Paris, 1976, Vol. VI, p. 654
LAGO L. - ROSSIT C., Theatrum Forii Iulii. La Patria del Friuli ed i territori finitimi nella cartografia antica sino a tutto il sec. XVIII, Trieste, Ed. Lint, 1988vol.I, pp. 22, 105, 136, 171
CUCAGNA A., Il Friuli e la Venezia Giulia nelle principali carte geografiche regionali dei secoli XVI, XVII e XVIII. Catalogo ragionato della Mostra storica di cartografia, “Atti del XVIII Congresso Geografico Italiano”, Vol. III, Trieste, 1964,pp.12-18, nn.16-17, p.22, p.167
ALMAGIÀ R., Monumenta Cartographica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca apostolica Vaticana, 1948,vol.II, pp.31-33
TOOLEY, R.V., Maps in Italian Atlases of the sixteenth century, in “Imago mundi”, III (1939), p.34, n.328
ALMAGIÀ R., Monumenta Italiae Cartographica, Firenze, I.G.M., 1929, pp. 26-27 e tav. XXVIII
BAGROW L., Abrahami Ortelii Catalogus Cartographorum, Gotha, 1928, I, pp.74-96
BIASUTTI R., Il “Disegno della Geografia moderna” dell’Italia di Giacomo Gastaldi (1561), “Memorie Geografiche”, suppl. Rivista Geografica Italiana, n. 4 (1908), pp. 5-66
MARINELLI G., Saggio di cartografia della regione veneta, “Monumenti Storici pubblicati dalla R. Deputazione Veneta di storia Patria”, vol. VI, serie IV, Miscellanea, vol. I, Venezia, 1881,p.106, n. 532

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Giacomo Gastaldi e Antonio Lafreri

Liberale, Giorgio

Giorgio Liberale
N. Udine 1527
M. 1579

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza: Allievo di Pellegrino da San Daniele.
Qualifica: pittore

Biografia:
Lavorò a Gorizia. Dal 1558 al 1572 fu al servizio del Granduca Ferdinando Di pregio le sue illustrazioni (moltissime xilografie) per i famosi Petri Andreae Matthioli commentario ... in libros sex Pedacii Dioscoridis Anazarbei de medica materia etc., stampati a Venezia a partire dal 1554, e le figure di pesci, eseguite per l'arciduca Ferdinando d'Austria, conservate nella Biblioteca nazionale di Vienna. Autore di rilevamenti cartografici ai confini nel 1563, gli si attribuisce una carta manoscritta della Patria del Friuli, della Marca Trevigiana e dell'Istria, conservata pure a Vienna.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:
[Carta della Patria del Friuli, della Marca Trevigiana e dell’Istria], s.d., (Biblioteca Nazionale, Vienna)

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
LAGO L., Imago Italiae, la fabbrica dell’Italia nella storia della cartografia tra Medioevo ed Età Moderna, edizioni EUT, Trieste, 2002
NAZZI G., (a cura di), Dizionario Biografico friulano, III ed., Clape Culturâl Acuilee, Udine, 2002
GENERO FIORENTIN A., Il Cinquecento dell'udinese Giorgio Liberale “ La Panarie”, n.s., n.142, a.37 (settembre 2004)
ROSSITTI V., Dizionario degli incisori friulani, Udine 1981; I secoli d'oro della medicina. La scuola medica di Padova e il Friuli, Udine 1987
MARCHETTI G., Il Friuli. Uomini e tempi, Udine, 1979, pag. 980
BERGAMINI G., Arte del Rinascimento in Friuli. Giorgio Liberale, “Agenda friulana” 1977
CORONINI CRONBERG G., Giorgio Liberale e i suoi fratelli, in Studi di storia dell'arte in onore di Antonio Morassi, Venezia,1971
CARACCI P. - ROSSETTI V., Genesio Liberale illustratore di un erbario del sec. XVI.,Udine, Bollettino delle civiche istituzioni culturali, n.6-7 (1967-1968)
COSSAR R. M., Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone 1948
COSSAR R. M., Il pittore G. L., patrizio goriziano, “Archivio veneto” LXXI, 1941
LAGO L., Imago Italiae, la fabbrica dell’Italia nella storia della cartografia tra Medioevo ed Età Moderna, , edizioni EUT, Trieste, 2002, pag. 551, fig.537
LAGO L., Theatrum Adriae, Trieste, 1989, pag. 261, n. 150
LAGO L. - ROSSIT C., Theatrum Fori Iulii. La Patria del Friuli ed i territori finitimi nella cartografia antica sino a tutto il secolo XVIII, Trieste 1988, vol.I, pp.146-148, tav.LV, p. 200
LAGO L.- ROSSIT C., Descriptio Histriae, “Collana degli Atti del Centro Ricerche storiche di Rovigno, n.5, Trieste, 1981, pp. 111-113
CUCAGNA A., Il Friuli e la Venezia Giulia nelle principali carte geografiche regionali dei secoli XVI, XVII e XVIII. Catalogo ragionato della Mostra storica di cartografia, “Atti del XVIII Congresso Geografico Italiano”, Vol. III, Trieste, 1964, pp.108-114, n.40
MARUSSI A., Saggio di cartografia giuliana. Dai primordi al secolo XVIII, Trieste, 1946, p.18
ALMAGIÀ R., Monumenta Italiae Cartographica, Firenze, I.G.M., 1929, p. 39b
MARINELLI G., Saggio di cartografia della regione veneta, “Monumenti Storici pubblicati dalla R. Deputazione Veneta di storia Patria”, vol. VI, serie IV, Miscellanea, vol. I, Venezia, 1881, pp.23-24, n.119

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Anonimo

Leoni, Francesco

Francesco Leoni
N. Firenze 2 aprile 1795
M. 28 ottobre 1850

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza: Leoni studia all’accademia di Belle Arti di Firenze, dove nel 1825 vince un premio maggiore d’Architettura.
Qualifica: Architetto

Biografia:
Entra a far parte dello Scrittoio delle Regie Fabbriche nel 1819, prima come architetto provvisorio dello Stato dei Presìdi, per poi passare nel 1820 come aiuto architetto all’Elba e a Piombino (ASP, Camera di Soprintendenza Comunitativa, f. 211), dove rimane sino al 1827 quando viene trasferito a Firenze, per ricoprire il ruolo di Aiuto Architetto. Nel 1833 è architetto aggregato alla granducale Fonderia di Follonica, dove sperimenta le potenzialità artistico-formali legate all’uso dei nuovi materiali con la esecuzione della mostra neogotica della cisterna realizzata in quell’anno per la piazza del Duomo di Grosseto (spostata poi ad Arcidosso). In questi anni progetta e costruisce il lungo capannone del complesso dei forni, in cui sperimenta la contaminazione dell’architettura industriale con elementi del repertorio neoclassico, frontoni triangolari e finestre termali, e il pontile caricatore alla marina per i bastimenti provenienti dall’Elba. Nel 1838 fa parte della commissione per stabilire il tracciato della ferrovia Firenze-Livorno, e nel 1848 è nominato membro del Consiglio di amministrazione della ferrovia stessa. Promosso architetto dello Scrittoio nel 1848, nel 1849 è messo in pensione.
Per quanto riguarda la sua attività, risale al 1833-34 il programma per la sistemazione dell’Ex Carcere delle Stinche a Firenze, per cui propone la demolizione e la ricostruzione di un nuovo complesso edilizio con appartamenti, botteghe e una Cavallerizza. Nel 1837 presenta un Progetto per la costruzione di n° 53 case da poveri, per ospitare 318 famiglie, prima idea per il nuovo quartiere intramoenia di Barbano a Firenze, con l’apertura di una nuova strada (attuale via XXVII aprile) e l’edificazione di una parte dell’area ortiva ancora presente (ASF, Capirotti di Finanze, f. 104/1), progetto non realizzato, a cui segue una nuova proposta, anch’essa rimasta sulla carta (ASF, Segreteria di Gabinetto Appendice, f. 119/2, II° Progetto di ingrandimento tra via S. Gallo e il Forte di San Giovanni Battista, 1 giugno 1844); successivamente si interessa della realizzazione del quartiere detto delle Cascine (ASF, Segreteria di Gabinetto Appendice, f. 118/19, Progetto del 10 marzo 1849).
Nel 1833 progetta la ricostruzione del Teatro di Sansepolcro. Fra il 1939 e il 1842 è impegnato in una serie di restauri di importanti edifici fiorentini quali quelli eseguiti a Palazzo Tranbetzkoy in via Ghibellina, o al Palazzo d’Altafronte in Piazza dei Giudici e alla Caserma dei Veliti, di proprietà granducale.
Fra i lavori cartografici che portano la sua firma vi sono le 30 piante relative alle fabbriche del ferro ed altri stabili statali della Maremma, del Pistoiese e della Versilia, con 24 piante dedicate ai boschi annessi e con 5 piante al magazzino di Poggio a Caiano e a tutti gli altri edifici magonali concessi a livello. Oltre agli edifici industriali (forni del ferro, ferriere, ramiere, filiere, chioderie, distendini), le mappe, realizzate in collaborazione con l’ingegnere Pietro Municchi, delineano il complesso sistema idrografico e viario delle varie zone, evidenziando ponti, gore, mulini, fornaci e carbonili, (ASF, Miscellanea di Piante, nn. 295 a-i, 22 febbraio 1836, Piante geometriche degli Edifizi spettanti al Patrimonio Magonale alienabili col titolo di livello a forma del Sovrano Rescritto del dì 3 novembre 1835). Molte sue carte sono inoltre conservate nel fondo ASF, Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche. Fabbriche Lorenesi: fra di esse la Pianta di una porzione di spiaggia, ove esiste il porto armato, Puntone di Scarlino del 1820 (f. 2073/33 1/3), i disegni della Darsena e del ponte girevole sul fosso della Linguella a Portoferraio nell’Isola d’Elba del 1823 (f. 2086/12), i Disegni delle fabbriche e dei terreni della Magona, stabilimenti di Ruosina del 1835 (f. 2145), e ancora il Disegno per l’ingresso allo Stradone della villa del Poggio Imperiale del 1839 (f. 2163/137 1/3). Debbono probabilmente essere a lui attribuite anche alcune carte manoscritte, realizzate fra il 1819 e il 1830 per il comune di Vignola, relative a interventi da operare sulla rete stradale e sul fiume Panaro a seguito delle erosioni dovute alle ripetute alluvioni (ASCVi, Mappe e disegni 6, 13, 28 e 124).

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
Piante geometriche degli Edifizi spettanti al Patrimonio Magonale alienabili col titolo di livello a forma del Sovrano Rescritto del dì 3 novembre 1835, febbraio 1836 (ASF, Miscellanea di Piante, nn. 295 a-i);
Pianta di una porzione di spiaggia, ove esiste il porto armato, Puntone di Scarlino, 1820 (ASF, Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche. Fabbriche Lorenesi, f. 2073/33 1/3);
Disegni della Darsena e del ponte girevole sul fosso della Linguella a Portoferraio nell’Isola d’Elba, 1823 (ASF, Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche. Fabbriche Lorenesi, f. 2086/12);
Disegni delle fabbriche e dei terreni della Magona, stabilimenti di Ruosina, 1835 (ASF, Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche. Fabbriche Lorenesi, f. 2145);
Disegno per l’ingresso allo Stradone della villa del Poggio Imperiale, 1839 (ASF, Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche. Fabbriche Lorenesi, f. 2163/137 1/3);
Disegni della rete stradale e del fiume Panaro nel territorio di Vignola, 1819-30 (ASCVi, Mappe e disegni 6, 13, 28 e 124).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Quattrucci, 1994; Nepi, 2003; Saltini, 1862, p. 16; Fanelli, 1973; Cresti e Zangheri, 1978, p. 130; Ventura, 1986, pp. 21 segg.; Rombai, Toccafondi e Vivoli, 1987, pp. 279-287; Bossi, 1988; Corsani, 1999, pp. 118 segg.; Storia dell’Urbanistica Toscana/II, 1989; Caciagli e Castiglia, 2001, vol. I, p. 126, Vol. II, pp. 414-415, 417, 433-434, 466, 502 e 508-509; ASP, Camera di Soprintendenza Comunitativa; ASF, Capirotti di Finanze; ASF, Segreteria di Gabinetto Appendice; ASF, Miscellanea di Piante; ASF, Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche. Fabbriche Lorenesi; ASCVi, Mappe e disegni.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Gabriella Orefice

Leonarduzzi, Francesco

Francesco Leonarduzzi
N. Udine
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Pubblico Perito

Biografia:
Fu nominato pubblico perito con deliberazione del 29 gennaio 1694. Nel 1756 appare in un elenco di pubblici periti.
Pubblico Perito che lavorò insieme a Tiberio Maieroni. Per i rilievi faceva uso della camera ottica.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
• [Carta della Diocesi Patriarcale di Aquileia «Descrizione di tutta la Diocesi Patriarcale d’Aquileja tanto in parte Veneta come in parte Austriaca col confine delle vicine Diocesi»], Udine, 1748

• [Disegno delle strade commerciali nella Patria del Friuli «Dissegno denotante le Strade per le quali da Stati esteri puodono introdursi Mercanzie nella Città di Udine»],Udine, 1751, (Biblioteca Civica “V. Joppi”, Udine)

•[«La città di Cividale del Friuli nello Stato Veneto»],»], in Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del Mondo di SALMON T., Venezia, 1753,Stamperia Albrizzi

• [Pianta della città di Udine, in collaborazione con Tiberio Maieroni «Città d’Udine delineata partitamene di recinto in recinto con tutti i suoi accrescimenti dal numero e vetustà de quali ci si presenta l’antichità evidente della sua origine»], Udine, 11 febbraio1767, (Civici Musei di Storia e Arte, Udine)

• [Disegno e pianta sulle ricerche del Monastero di S. Chiara della città di Udine], Udine, 23 agosto 1775, (copia del disegno tradotta da Giovan Battista Capello il 6 dicembre 1775 in Archivi Storici Diocesani - ACAU- cartella 37- ultima busta, Udine)

Copia di una carta manoscritta di Tiberio Majeroni sulle strade principali della Carnia, 1761

Disegno estratto da una carta del confine austro-veneto tra i Monti Mia e Mataiur, 1767 ca

Produzione di cartografia a stampa:
Veduta prospettica della città di Udine« La città di Udine, Capitale della Provincia del Friuli Veneto»], in Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del Mondo di SALMON T., Venezia, 1753, Stamperia Albrizzi e in La Patria del Friuli descritta e illustrata colla storia e i monumenti di Udine sua capitale e delle altre città e luoghi della Provincia, di BERETTA F., Venezia 1753, Stamperia Albrizzi. (Civici Musei di Storia e Arte, Udine)

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
CARGNELUTTI L., (a cura di), Archivum Civitatis Utini: catastico e appendice, II, Ch-Da, Udine, 1991, tav. VIII
RIZZI A., Udine, piante e vedute, Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia, Plaino, Grafiche Missino,1983, p80, n. 26, p.82, n. 27
MIOTTI T., Cenno sulle antiche opere difensive udinesi, Estr. da: Castelli del Friuli-Venezia Giulia, n. 1, 1974
PESARO A., Di carta, terre. Di terre carte. Il territorio friulano rappresentato e significato in antiche carte manoscritte, Udine, Gaspari editore, 2006, p. 96
Carte di confine. Dai domini di s. Marco ai possedimenti assurgici. Sei secoli di manoscritti, edizioni a stampa, cartografia e vedute, Catalogo Libreria Editrice Goriziana, Gorizia, 2006, pp.138-139, nn. 188-190
DI DONATO M., (a cura di), Le carte salvate. Piante e stampe storiche restaurate della Biblioteca Civica “Joppi” di Udine, Udine, 1993, pp.60-61, n. 9
LAGO L., Theatrum Adriae, Trieste, 1989, pag. 295, n.319
LAGO L. - ROSSIT C., Theatrum Forii Iulii. La Patria del Friuli ed i territori finitimi nella cartografia antica sino a tutto il se

Rimandi ad altre schede: Tiberio Maieroni

Autore della scheda: Anonimo