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Loreti Lodovico

Lodovico Loreti
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: geometra

Biografia:

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
- PIETRALUNGA: PG 113, 114 e 99, nelle mappe e nel brogliardo 114 si qualifica “Geometra Censuario”, PG 113 e 114 con l’aiuto di Guarmani Raffaele (03/06/1818-05/07/1818; 06/07/1818-06/08/1818; 15/08/1818-28/09/1818)
- PERUGIA: PG 132, 150 e 149, nei brogliardi si qualifica “G.a Cens.o”, tutte con l’aiuto di Fagnoni Vincenzo (08/10/1818-26/11/1818; 28/11/1818-26/01/1819; 27/01/1819-06/04/1819)
- CERVARA: CO 241, 242 e 243, nei brogliardi si qualifica “Geom.a Cens.o”, tutte senza aiutante (01/05/1819-30/08/1819; 01/09/1819-30/11/1819; 01/12/1819-10/03/1820)

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:
Catasto Gregoriano, ASR

Bibliografia:

Altro:
[NB: non figura nell’elenco dei geometri]

Rimandi ad altre schede: Fagnoni Vincenzo

Autore della scheda: Adriano Ruggeri

Lucarini Agostino

Agostino Lucarini
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Aiutante di Marozzi Benedetto (PG 365, 366, 368 e 369; PG 478 e 479)

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:
Catasto Gregoriano, ASR

Bibliografia:

Altro:

Rimandi ad altre schede: Marozzi Benedetto

Autore della scheda: Adriano Ruggeri

Luciani Luigi

Luigi Luciani
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Aiutante di Sani Angelo (AR 42; AR 45; AR 48; AR 97; AR 106; AR 107)

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:
Catasto Gregoriano, ASR

Bibliografia:

Altro:

Rimandi ad altre schede: Sani Angelo

Autore della scheda: Adriano Ruggeri

Luciani Vittorio

Vittorio Luciani
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Aiutante di Ducci Pietro (AR 158)

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:
Catasto Gregoriano, ASR

Bibliografia:

Altro:

Rimandi ad altre schede: Ducci Pietro

Autore della scheda: Adriano Ruggeri

Lunardi Francesco

Francesco Lunardi
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: geometra

Biografia:

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
- PIETRALUNGA: PG 98 e 100, nei brogliardi si qualifica “Ingeg.re ... Geo.a Cens.o”, entrambe insieme a Gauch Giuseppe “Geo. Censuario” (08/05/[1818]-31/07/[1818]; 05/08/[1818]-24/09/[1818])
- PERUGIA: PG 136 e 137, nei brogliardi si qualifica “Ingeg.re e Geo.a Cens.o”, entrambe con l’aiuto di Palazzi Lodovico (12/10/1818-18/12/1818; 21/12/1818-28/01/1819)
- MAGIONE: PG 274, nel brogliardo si qualifica “Ingeg.re ... Geom.a Cens.o”, con l’aiuto di Palazzi Lodovico (12/02/1819-27/03/1819)
- COLLAZZONE: PG 422, 421 e 418, nei brogliardi si qualifica “Ingeg.re ... Geom.a Cens.o”, tutte senza aiutante (06/04/1819-18/08/1819; 25/08/1819-30/11/1819; 01/12/1819-31/01/1820)

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:
Catasto Gregoriano, ASR

Bibliografia:

Altro:

Rimandi ad altre schede: Gauch Giuseppe, Palazzi Lodovico

Autore della scheda: Adriano Ruggeri

Lunghi Davide

Davide Lunghi
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: geometra

Biografia:

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
- VALMONTONE: FR 133, 134 e 135, nei brogliardi si qualifica “Geometra Censuario” o “G. C.” o “Geometra Pontificio”, tutte senza aiutante (22/12/1818-27/02/1819; 01/03/1819-23/04/1819; 17/03/1819-31/03/1819)
- LUGNANO: FR 140, nel brogliardo si qualifica “Geometra Censuario”, senza aiutante (28/04/1819-12/07/1819)
- MONTELANICO: FR 148, 147 e 149; nei brogliardi si qualifica “Geometra Censuario”, tutte senza aiutante (16/07/[1819]-14/08/[1819]; 15/08/1819-16/10/1819; 17/10/1819-30/10/1819)

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:
Catasto Gregoriano, ASR

Bibliografia:

Altro:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Adriano Ruggeri

Lutati, Giovanni Ludovico

Giovanni Ludovico Lutati
N. Valperga
M.

Relazioni di parentela: Lutati Pietro Amedeo, anch’egli di Valperga, consegue le patenti di misuratore, nel 1782, e quelle di architetto civile, nel 1791, presso l’Università di Torino (Arch. Storico Univ. Di Torino, Esami degli architetti e misuratori, X.D.3, ff. 85, 122), non è stato tuttavia possibile accertare il grado di parentela.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: architetto, misuratore

Biografia:
Il 26 aprile 1752 viene approvato misuratore dall’Università di Torino nel cui registro è però indicato come “Gioanni Ludovico Luttetto di Valperga” (Arch. Storico Univ. Di Torino, Registro degli architetti, maestri de’ conti e misuratori, X.D.2, f. 135). Acquista poi una Piazza da misuratore per il Piemonte dalle Regie Finanze il 18 marzo 1754 (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 10, f.62 v.)..

Produzione scientifica:
E’ attivo soprattutto nella sua zona di origine, il Canavese, e nella provincia di Vercelli. Il catasto di Bosconero (Torino) e una carta della strada per la Val Soana (Ivrea) ne testimoniano la collaborazione con un altro misuratore, Giovanni Antonio Reversi/Reverzi (v. scheda). E’ anche autore del catasto della comunità di Saluggia (Vercelli), che gli viene commissionato nel 1770 e che, secondo quanto riportato in calce alla mappa, completa entro il 1775, sebbene la mappa conservata presso gli archivi torinesi sia datata 1792.
L’8 gennaio 1776 vende la Piazza a Giuseppe Riosa (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 47, f. 84, patenti rilasciate a Gemelli Angelo Maria), ma tale atto non segna una cessazione completa della sua attività poiché sia la mappa catastale di Saluggia sia un disegno relativo al castello di Casale sono successivi a tale data.

Produzione di cartografia manoscritta:

- Tipografico del territorio della Comunità di Bosconegro formato dai Sottoscritti nell’anno 1760, 21 novembre 1761, sottoscritta Giovanni Ludovico Lutati e Giovanni Antonio Reverzi (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Bosconero, all. C, rot. 72).
- Tipo regolare della Strada pubblica che tende dal Luogo di Pont alla Valle Soana, formato da me Misuratore Gio Lodov[ic]o Lutati di Valperga, come da Commissione dell’Uff[ici]o della R[egi]a Intendenza d’Ivrea delli 18 8bre 1765 unitam[en]te a rellazione a parte fatta in cui vi sono li num[e]ri corelativi al pre[se]nte Tipo colle spiegaz[io]ni dell’opere a farsi attorno la med[esim]a, 27 maggio 1766 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Carte Topografiche Serie III, Pont Canavese, 1).
- Tipo della Bealera d’Oglianico principiando dall’Imbocatura al Fiume Orco Territorio di Cuorgné passando per / Valperga, e Salasca, 13 giugno 1766, sottoscritta Giovanni Ludovico Lutati e Giovanni Antonio Reverzi (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Carte Topografiche Serie III, Oglianico, 2).
- Parochiale di Salassa, 8 febbraio 1768, copia sottoscritta da Giacomo Maria Contini tratta da un originale di Giovanni Ludovico Lutati del 15 gennaio 1768 (ASTO, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Salassa, 20).
- Tipo regolare di parte del fiume Dora Baltea decorente sulle / fini di Saluggia e Rondizzone, 4 gennaio 1773 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Dora Baltea, 65).
- Disegni per la fomazione di quartieri per le truppe nel castello di Casale, 5 disegni cui sono allegati una stima delle spese, un foglio di calcoli e un’istruzione, 1783 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Ufficio Generale delle Finanze, Tipi, cabrei e disegni – sezione II, Casale, 40/1-8).
- Mappa del territorio di Saluggia / provincia di Vercelli, 12 dicembre 1792 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Saluggia, all. C, rot. 25).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giovanni Antonio Reversi.

Autore della scheda: Elena Marangoni

Luder, Johann

Johann Luder
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Nel 1711, il frate cappuccino austriaco Johann Luder di St. Wolfgang (come egli si firma) presentava al granduca Cosimo III dei Medici – come da commissione – la raccolta di Vedute delle Montagne Pistoiesi, consistente in 12 rappresentazioni paesistiche finemente disegnate a penna e acquerellate che inquadrano in modo sistematico, con ampiezza e profondità, sezione per sezione, tutta la subregione montana pistoiese tra le alte valli di Lima-Sestaione, Limestre e Reno (in ASF, Piante dei Capitani di Parte Guelfa, cartone XXV).
A prima vista, questi prodotti pittorico-vedutistici sembra che non abbiano niente a che vedere con la cartografia, riallacciandosi al genere della veduta che, anche a Firenze e in Toscana, tra Sei e Settecento – rispetto alla produzione rinascimentale e manieristica – stava mostrando un evidente salto di qualità in realismo e introduzione di componenti decorative e pittoresche, che anticipano il vedutismo settecentesco: e ciò, grazie all’arrivo a Firenze di alcuni artisti stranieri, come il polacco Pandolfo Reschi e soprattutto l’olandese Gaspar Van Wittel, solito usare un supporto cartaceo con formato basale doppio dell’altezza, tale da consentirgli “ampie inquadrature panoramiche nitide nel segno, felici per rigore compositivo e per qualità narrative e documentarie” (Tongiorgi Tomasi, Tosi, Tongiorgi, 1990, p. 13 segg.; Cantelli et alii, 2004; e Chiarini e Marabottini, 1994).
Tra l’altro, proprio alla fine del XVII secolo risale la raccolta del non meglio noto architetto e pittore Antonio Ruggieri, consistente in 32 raffinati ritratti panoramici a penna con acquerello dei centri abitati grandi e piccoli dello Stato Senese, incastonati ciascuno nel suo ambiente morfologico e agrario. Pure tale piccolo atlante sembra sia stato prodotto per il bisogno di conoscenza a fini politico-territoriali di Cosimo III, sempre interessato alle rappresentazioni geografico-descrittive e cartografiche, che ne fu evidentemente il committente, ed è rimasto finora stranamente inedito in BNCF (Palatino, C.B. 4-80, Città e castelli del Senese). Le tavole sono corredate di essenziali didascalie relative alle principali emergenze edilizie e architettoniche (di interesse religioso, civile e militare) rappresentate con precisione veristica e puntualmente localizzate nei tessuti urbani con specifici richiami alfabetici.
Ma rispetto a tali figure contemporanee considerate dagli studiosi di genere ai vertici qualitativi della produzione toscana coeva, la valenza per così dire topografica delle rappresentazioni di Luder appare ancora più straordinaria, e si giustifica con l’obiettivo politico dell’operazione, volta ad una sistematica esplorazione della subregione appenninica pistoiese: fine dimostrato anche dagli innumerevoli richiami numerici presenti nelle tavole, che finiscono con il dare speciale significato ai luoghi (sedi abitate, corsi d’acqua, strade, cime e valichi montani nella loro configurazione morfologica e nelle loro destinazioni d’uso agrarie e forestali).
Tra tutte, particolarmente significativa appare la Veduta fatta di Monte Lattaia verso Fiorenza, Prato e Pistoia, con tutta la conca (tra Pistoia-Prato-Fiesole-Firenze-Poggio a Caiano e il Montalbano) che, con le sue tante varietà paesistico-ambientali, si apre nitida davanti agli occhi del pittore paesaggista che si raffigura intento a disegnare da un luogo panoramico della Montagna, sulla vecchia strada mulattiera per Modena.
Il fatto è che, con la raccolta di Luder, siamo di fronte alla chiara presa di coscienza dell’impossibilità della tecnica cartografica primo-settecentesca (ma questo stesso convincimento si ripresentò pure alla fine degli anni ’80, quando il matematico Pietro Ferroni, incaricato della progettazione della strada rotabile tra Firenze e la Romagna, non esitò ad assumere l’esperienza di lavoro e il prodotto del monaco cappuccino come modello, facendo disegnare ai due pittori paesaggisti fiorentini Antonio Fedi e Francesco Mazzuoli, inquadratura per inquadratura, l’ampio quadrante montano tirrenico e adriatico compreso fra Mugello-Val di Sieve e Valtiberina) di restituire la conformazione orograficamente tormentata dell’ambiente appenninico. Da qui, dunque, la lucida decisione di ricorrere al vedutismo (che diventa così strumento geopolitico al servizio del principe) per contribuire a risolvere problemi complessi funzionali alle pratiche amministrative del governo granducale: vale a dire, l’esigenza di individuare la direttrice più adatta alle operazioni di progettazione di una grande strada rotabile transappenninica come la Pistoia-Modena.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Rombai e Romby, 1987; Rombai e Romby, 1988; Rombai, a cura di, 1993, pp. 70-72; Tongiorgi Tomasi, Tosi e Tongiorgi, 1990, pp. 12, 85 e 113; Cantelli et alii, 2004; Chiarini e Marabottini, 1994; ASF, Piante dei Capitani di Parte Guelfa

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Leonardo Rombai

Lucio, Giovanni

Giovanni Lucio
N. Traù settembre 1603
M. 11 gennaio 1679

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: avvocato, storico e cartografo

Biografia:
La prima istruzione gli viene impartita dalla scuola cittadina di Traù e poi nel Seminarium Romanum dove rimane dal 1618 al 1620. Nel 1628 ultima gli studi di filosofia, matematica, greco, scienze politiche e letteratura. Nel 1630 consegue il dottorato in legge civile ed ecclesiastica a Padova. Nello stesso anno, a Traù ottiene l’incarico di giudice cittadino e funzionario dell’amministrazione civica. Dal 1632 al 1635 risiede a Roma per ulteriori studi di specializzazione in storia dalmata. Rientra a Traù ma nel 1654 lascia definitivamente la città natale per trasferirsi definitivvamente a Roma dove completa la sua opera.

Produzione scientifica:
Famoso come storico, è considerato il fondatore della storiografia in Croazia. Nel 1662 termina la sua opera De regno Dalmatiae et Croatiae libri sex iniziato in Croazia, ma a causa della Guerra anglo-olandese e della peste viene pubblicato appena nel 1666 ad Amsterdam dal laboratorio dei Bleau. Solo dalla terza edizione l’opera viene stampata nel modo immaginato dall’autore, con tutte e sei le carte, le correzioni e le aggiunte. La sesta carta, Illyricum hodiernum, viene dedicata al bano Petar Zrinski. Nell’allegato Rerum Dalmaticarum scriptores pubblica una raccolta di fonti narrative e le tabelle genealogiche che con le sei carte geografico-storiche formano il primo atlante croato. Nell’opera Memorie istoriche di Tragurio ora detto Trau, pubblicata nel 1673 presso leditore Stefano Curti a Venezia, tratta la storia della città natale fino alla metà del XV sec. e gli avvenimenti delle cittadine del circondario e spesso di tutta la Dalmazia. In questa opera, oltre ad un segmento della carta Peutingeriana, pubblica anche alcune sue carte, ad es.la carta Teritorii di Trau e Spalato e TRAU. Lo stesso testo viene pubblicato un anno dopo con il titolo Historia di Dalmatia - Et in particolare delle Citta di Trau, Spalatore e Sebenico. Nello stesso periodo viene pubblicata la sua raccolta di monumenti epigrafici Inscriptiones Dalmaticae. Verso la fine della vita si dedica alla pubblicazioene dell’opera Statuta et reformationes civitatis Trogurii, che viene pubblicato appena nel 1708, a causa del divieto di stampa dato dalla Serenissima.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:
Illyricum hodiernum, Amsterdam, 1669- De regno Dalmatiae et Croatiae libri sex, Amsterdam, 1666
Memorie istoriche di Tragurio Ora detto Trau di Giovanni Lucio. Dedicate All’Eminentissimo, e Reverendissimo Signor Pietro Bassadonna Cardinale della S. R. C., Venezia, 1673

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
KURELAC M., Ivan Lucić Lucius otac hrvatske historiografije, Zagreb, 1994, str. 98. LUČIĆ J., Povijest Dubrovnika u djelima Ivana Luciusa. Zbornik historijskog instituta Jugoslavenske akademije znanosti i umjetnosti, Zagreb 1969, vol. 6, str. 115-132.
PANDŽIĆ A., Stare karte i atlasi Povijesnog muzeja Hrvatske, Zagreb, 1987. g., str. 73, kat. br. 38.
PANDŽIĆ A., Pet stoljeća zemljopisnih karata Hrvatske, Zagreb, 198., str. 69 kat. br. 67;

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Anonimo

Lossieux, Gaetano

Gaetano Lossieux
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Nel 1808 risulta essere tenente colonnello dell’esercito siciliano nel reggimento “cacciatori Monreale”. Autore di una delle planimetrie ottocentesche più note e più importanti della città di Palermo, datata 1818, conservata presso la Società Napoletana di Storia Patria. La pianta venne incisa nell’Officio Topografico di Napoli da Tommaso Lomastro, perché l’analoga Istituzione creata a Palermo nel 1807 si trovava già in fase di smobilitazione per essere aggregata a quella di Napoli.

Produzione scientifica:
Pianta della città di Palermo e suoi contorni dedicata a S. A. R. il principe di Salerno, 1818, in proiezione ortogonale.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
V. Marcellino, Sulle piante topografiche della città di Palermo, in “Archivio Storico Siciliano”, s.III, II(1947), pp. 214-15; R. La Duca, Cartografia della città di Palermo dalle origini al 1860, Palermo, Banco di Sicilia, Fondazione Mormino, 1962, pp. 39, 116-17, tav. 34; ID., Cartografia generale della città di Palermo e antiche carte della Sicilia, Palermo, ESI, 1975, p. 29, scheda 66; E. Manzi, L’urbanizzazione del paesaggio agrario nel Mezzogiorno attraverso la cartografia, in “Atti XXII Congr. Geogr. It.”, Cercola, Istituto Grafico Italiano, 1977, p. 186; Id., Catalogo dei documenti cartografici esposti, loc. cit, p. 220; C. Barbera Azzarello, Raffigurazioni, ricostruzioni, vedute e piante di Palermo (dal sec. XII al sec. XIX), Palermo, Edigraphica Sud Europa, 1980, I, p. 177; II, tav. 146; C. De Seta, L. Di Mauro, Palermo, collana “Le città nella storia d’Italia”, Bari, Laterza, 1980, p.150, tavv. 89-95; V. Valerio, Società, uomini e istituzioni cartografiche nel Mezzogiorno d’Italia, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1993, pp. 332 n. 40, 550-51.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Simonetta Ballo