Archivi tag: Messina

Politi, Giuseppe

Giuseppe Politi
N.
M.

Relazioni di parentela: Figlio di Vincenzo e fratello di Raffaello.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Fu uno scenografo molto apprezzato. Collaborò con Luigi Tasca, suo maestro, alle scene del Teatro Carolino. Suoi gli allestimenti di molte delle opere date al San Carlo di Napoli a metà dell’Ottocento.
Nel 1815 elaborò il rilievo del “Simulacro argenteo di S.Lucia che si venera a Siracusa”
Fu anche autore di una monografia “Siracusa pei viaggiatori ovvero descrizione storica, artistica, topografica delle attuali antichità di Ortigia, Acradina, Tica, Neapoli ed Epipoli che compongonevano l’antica Siracusa con più tavole in rame”, pubblicata a Siracusa nel 1835 presso la tipografia Pulejo, corredata da vedute.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
LEONE G., L’opera a Palermo dal 1653 al 1987. Palermo, 1988, v.I, p.115.
DE FILIPPIS F.-ARNESE R., Cronache del Teatro S.Carlo. Napoli, 1963, v.II, p.120.
BENEVENTANO DEL BOSCO P., Siracusa urbs magnificentissima. La collezione Beneventano di Monteclimiti. Milano, Electa, 1995, p.144-145.
BARBERA G.-GALLO F., Siracusa e la sua immagine. Siracusa, Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, 2000, p.211.

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Autore della scheda: Corradina Polto

Platania, Giacinto

Giacinto Platania
N. Arcireale 13 ottobre 1612
M. Arcireale 10 luglio 1691

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Dipinse numerosissimi quadri ispirati alla vita di santi, che si trovano nelle chiese della sua cittadina ed in quelle di alcuni paesi del territorio acese.
Fu chiamato dal vescovo di Catania Michelangelo Bonadies a realizzare su una delle pareti della Sagrestia della Cattedrale di Catania, edificata nel 1675, un affresco raffigurante la devastante eruzione del 1669. Il grande dipinto (5 x 4 m.) mostra, sullo sfondo del vulcano fumante, la città di Catania investita ad occidente dalla colata che, fuoriuscita nei pressi di Nicolosi, si getta in mare; l’affresco costituisce un prezioso documento storico ed iconografico, ulteriormente avvalorato dal fatto che Platania fu testimone dell’evento, avendo tra l’altro studiato, con il dottor Saverio Musmeci e l’abate Diego Pappalardo, la possibilità deviare il corso della colata tramite la costruzione di argini.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Sarullo L., Dizionario degli artisti siciliani, vol. II, Novecento, 1993, ad vocem

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Autore della scheda: Concetta Rizzo

Bonomo, Salvatore

Salvatore Bonomo
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Attivo a Palermo alla metà del sec. XIX

Produzione scientifica:
Definito architetto nelle carte dell’epoca, in realtà non arrivò a finire gli studi. Partecipò tuttavia a vari progetti per la ristrutturazione del centro urbano di Palermo, come quello relativo al raccordo tra la via Maqueda e Piazza Pretoria. Pittore e disegnatore, all’arrivo di Garibaldi a Palermo disegnò, per ordine del Duca della Verdura, una pianta della città, oggi poco leggibile perché in pessime condizioni.

Produzione di cartografia manoscritta:
Pianta topografica della città di Palermo, 1860, disegno a penna su carta.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Bibliografia: R. La Duca, Cartografia della città di Palermo, Palermo, Banco di Sicilia, Fondazione Mormino, 1962, pp. 40-41; ID., Cartografia generale della città di Palermo e antiche carte della Sicilia, Palermo, ESI, 1975, I, tav. 97; C. Barbera Azzarello, Raffigurazioni, ricostruzioni, vedute e piante di Palermo (dal sec. XII al sec. XIX), Palermo, Edigraphica Sud Europa, 1980, I, p. 266; II, tav. 233; L. Sarullo, Dizionario degli artisti siciliani, I, Architettura, Palermo, Novecento, 1993, p. 65; C. De Seta, L. Di Mauro, Palermo, collana “Le città nella storia d’Italia”, Bari, Laterza, 1980, p. 184.

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Autore della scheda: Simonetta Ballo

Bonifacio, Natale

Natale Bonifacio
N. Sebenico 23 dicembre 1537
M. Sebenico 23 febbraio 1592

Relazioni di parentela: Figlio di Girolamo

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: incisore, illustratore, pittore, cartografo

Biografia:
Bonifacio Natale de Sebenico (Bonifazi, Bonifacij Natal, Bonifačić Božo, Bonifacius)
Venezia/Roma- XVI sec.

Produzione scientifica:
A Venezia realizza la maggior parte dei suoi lavori cartografici. Acquista notorietà per la delineazione delle numerose carte pubblicate negli isolari di F. Zanetti e D. Bertelli nonché per le numerose e pregevoli incisioni di argomento sacro e profano. In questo periodo porta a compimento anche un paio di carte delle isole dell’Egeo in formato piccolo, rifatte poi numerose volte. Dal 1580 vive a Roma, dove lavora presso il Centro di San Geronimo, nel quale raggiunge la notorietà come grafico riproducendo alcuni capolavori dell’arte. Per il Centro traccia nel 1581 una carta generale delle regioni illiriche e collabora alla realizzazione di varie pubblicazioni. È autore di alcune carte (Scozia, Africa, Congo e altre) e vedute cittadine (Gallipoli, Napoli, Parigi e altre). Illustra con vedute di città e carte il libro di Giovanni Zuallart Il devotissimo viaggio di Gerusalemme.... Intagliati da Natale Bonifacio, Dalmata stampato a Roma nel 1586. Le carte e le vedute, generalmente, le disegna autonomamente, su basi pronte che trasferiva su latra in rame. E’ particolarmente abile nell’esecuzione di abbellimenti (navi, figure allegoriche, rose dei venti...). Le sue più famose incisione in rame si trovano nell’opera dell’architetto D. Fontana Del mode tenuto nel transportare l'obelisco vaticano (1589). La carta incisa in rame Zarae et Sebenici descriptio, attribuita al Bonifacio, viene inserita dall’Ortelius nel suo atlante Theatrum orbis terrarum. Nell’isolario di Donato Bertelli Civitatum aliquot insigniorum... del 1574 ci sono 13 fogli, incisioni in rame, rappresentanti le isole greche, firmati dal Bonifacio con le iniziali NB o NBF (fecit). Nel 1590 restaura 58 incisioni e nel 1592 elabora una carta di tutte le terre slave in Europa con rappresentazioni delle cittadine dalmate (andata perduta). Realizza una grande carta geografica delle terre popolate dagli illiri e varie carte delle acque territoriali nel Mediterraneo.

Produzione di cartografia manoscritta:
• Zarae et Sebenici descriptio, fine sec. XVI.

Produzione di cartografia a stampa:
• Germania, 1553.
• Cipro, 1570.
• Scotia antiqua, 1578.
• La città di Maestricht, 1579.
• Carta delle terre popolate dagli Illiri, 1581.
• Abruzzo Ulteriore, 1587.
• Palestina, 1590 c.
• Globo in dodici fusi, ante 1590
• Congo di Pigafetta, 1591.
• La pianta di Gallipoli, 1591.
• La pianta di Parigi, 1591.
• Carta delle terre slave in Europa con vedute delle cittadine dalmate, 1592.
• Calabria, 1592.

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
ALMAGIÀ R., Intorno all’opera cartografica di N. Bonifacio, in “Arch. Stor. per la Dalmazia”, vol. XIV, 1933, pp. 481-493.
DONATI L., Natale Bonifacio, in “Arch. Stor. per la Dalmazia”, Vol. III, 1927, pp. 31-42.
DONATI L., Un libro sconosciuto illustratao da Natale Bonifacio, in “Arch. Stor. per la Dalmazia”, Vol. VIII, 1930, pp. 575-589.
BROZOVIĆ D., BONIFAČIĆ BOŽO (Bonifacij Natal, Natale Bonifacio de Sebenico), in “Hrvatska enciklopedija”, knj. 2. Leksikografski zavod "Miroslav Krleža", Zagreb 2000, p. 230.
PELC M., Natale Bonifacio, Institut za povijest umjetnosti, Zagreb i Gradska knjižnica "Juraj Šižgorić", Šibenik, 1997.

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Autore della scheda: Anonimo

Bonanno, Giovanni

Giovanni Bonanno
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere

Biografia:
Attivo nell’800 a Catania

Produzione scientifica:
Suo il progetto del 1851 di un ponte sul fiume Simeto sulla strada postale tra Palermo e Catania, conservato presso l’archivio di Stato di palermo. Partecipò con altri alla redazione del progetto del carcere della città etnea.
Come cartografo si deve ricordare per il rilievo di due piccoli centri del Catanese, Biancavilla e S.Agata Li Battiati, entrambi parte dell’Archivio Mortillaro di Villarena.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
CARUSO E.-NOBILI A. (a cura di), Le mappe del Catasto Borbonico di Sicilia. Territori comunali e centri urbani nell’archivio cartografico Mortillaro di Villarena. Palermo, Regione Siciliana, 2001, pp. 184,240.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Corradina Polto

Pigonati, Andrea

Andrea Pigonati
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Ingegnere militare siracusano del sec. XVIII, considerato uno dei fondatori delle moderne tecniche di rilevamento e di restauro in Sicilia. Pubblicò nel 1762 la Topografia dell’isola di Ustica ed antica abitazione di essa e nel 1767 Lo stato presente degli antichi monumenti siciliani.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
Topografia del Porto, Fortezze, Colline e Torrenti della Città di Messina, metà del sec.XVIII. Indicati gli interventi da attuare a seguito della formazione di banchi di sabbia nel porto di Messina, dovuti all’azione dei torrenti allora detti Buzzetta e Porta di Legna.
…corso del torrente di Messina detto della Bozzetta (…)con il progetto del devio del detto torrente (…), metà del sec. XVIII. Stessa finalità del precedente. Al progetto di Pigonati fu preferito quello di Amato Paulet, che prevedeva una vasca per lo scarico delle acque del torrente nel porto (v. Paulet Amato).

Topografia del real castello di Licata e profili dimostranti lo stato attuale delle fabbriche, ond’è che, si possa formare idea delle corrusioni prodotte dal mare, metà del sec. XVIII. Progetto di una scogliera a protezione del castello. A sinistra del campo topografico viene delineata parte della struttura urbana con la cinta muraria.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Bibliografia: L. Dufour, Atlante storico della Sicilia. Le città costiere nella cartografia manoscritta 1500-1823, Palermo-Siracusa-Venezia, Arnaldo Lombardi, 1992, pp. 220-21, tavv. 181, 182, 358; L. Sarullo, Dizionario degli artisti siciliani. I. Architettura, Palermo, Novecento, 1993, p. 357.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Simonetta Ballo

Picherali, Pompeo

Pompeo Picherali
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Sacerdote e architetto siracusano

Biografia:

Produzione scientifica:
Dopo il sisma del 1693 fu il punto di riferimento del recupero dell’edilizia religiosa della città aretusea; a lui si deve la ricostruzione della facciata della chiesa dello Spirito Santo, il portico laterale ed il completamento del campanile della chiesa di S.Lucia . Progettò anche il sepolcro di marmo e la statua lignea della Santa .
Come cartografo si deve ricordare per la delineazione nel 1693 della tavola “ Città di Siracusa in Sicilia dedicata all’illustr.mo Sig.r Generale D.Diego Garzia de Istruiz Governatore”, un’acquaforte incisa poi, nel 1700, da Paolo Petrini, forse a Napoli, dove quest’ultimo operava. Si tratta di un rilievo elaborato probabilmente per scopi militari, dato che della città sono tracciate le strutture difensive e la cinta muraria. In basso, in un riquadro, la veduta dal mare di Siracusa, forse per l’individuazione del suo profilo da parte di chi appunto vi approdava, elemento questo assai comune nella cartografia nordica.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
MAUCERI E., Figura ignota di artista siracusano: Pompeo Picherali, architetto del secolo XVIII. “Arch.Stor.Sic.Orien.”, 1911, pp.227-241.
AGNELLO G., Nuove notizie sull’architetto siracusano Pompeo Picherali. “Arch.Stor.Sic.”, VI, 1940, pp.185-238.
AGNELLO G., Nuovi documenti sull’architetto siracusano Pompeo Picherali. “Arch.Stor.Sic.”, s.III, II, 1948, pp.285-315.
BOSCARINO S., Sicilia barocca. Roma, Officina,1986, pp.185,194.
DUFOUR L., Atlante storico della Sicilia. Le città costiere nella cartografia manoscritta. 1500-1823. Siracusa, Arnaldo Lombardi Editore,1992, p.280.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Corradina Polto

Pariso, Prospero

Prospero Pariso
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Filosofo, archeologo numismatico

Biografia:
Nato nel XVI secolo a Cosenza. Morì a Roma e fu seppellito a Santa Maria degli Angeli.

Vissuto a Roma dove, terminati gli studi di filosofia, matematica e legge, ricoprì incarichi di rilievo.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:
Calabria, 1589, incisa da Natale Bonifacio e dedicata al cardinale di Cosenza Evangelista Palotta. All’interno di una larga cornice con 74 monete greche riprodotte al recto e al verso, iscrizioni, elenchi di santi, cardinali e uomini illustri, stemmi delle due Calabrie e di Cosenza e l’immagine di San Francesco di Paola.
Magna Graecia et Italiae Pars, 1591, incisa da Natale Bonifacio. La stessa ridotta e divisa in quattro fogli anche in Rariora Magna Graeciae Numismata, Roma, 1591 e 1683.
Calabriae Descrip. Per Prosperum Parisium Consent, 1592, in Additamentum quintum Teatri orbis terrarum di Abramo Ortelio, Anversa, 1595 e 1603.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Accattatis L., Le biografie degli uomini illustri delle Calabrie, vol. II, Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1977, p. 370; Almagià R., Scritti geografici (1905-1957), Roma, Edizioni Cremonese, 1961, pp. 279-283, 290-292; Monumenta Italiae Cartographica, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1929, pp. 46-47; Barrio G., Antichità e luoghi della Calabria (traduzione italiana di E.A. Mancuso), Cosenza, Edizioni Brenner, 1979, p. 202; G. Brancaccio, Geografia cartografia e storia nel Mezzogiorno, Napoli, Guida Editori, 1991, pp. 145-147; Cagliostro R. M. (a cura di), Calabria in Fagiolo M., Atlante del barocco in Italia, Roma, De Luca Editori d'Arte, 2002, p. 31; Isnardi G., Frontiera Calabrese, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1965, pp. 63-64, 69-74; Mandalari M., Biblioteca storico-topografica delle Calabrie, cap. I, Messina, Grafiche “La Sicilia”, MCMXXVIII, p. 41; Mazzetti E., Cartografia generale del Mezzogiorno e della Sicilia, Edizioni Scientifiche Italiane, 1972, pp. 68-69; Placanica A., Il lungo periodo, in Placanica A. (a cura di ), Storia della Calabria moderna e contemporanea, Roma, Gangemi Editore, 1992, p.20; Principe I., Carte geografiche nella Raccolta Zerbi, Vibo Valentia, Edizioni Mapograf, 1990, pp. 24-25, 44-45.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Maria Luisa Bonica

Benincasa, Antonino

Antonino Benincasa
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Architetto

Biografia:
Attivo a metà ‘800 a Messina

Produzione scientifica:
Nel 1856 elaborò il progetto di restauro del duomo della città, completato più tardi da L.Savoia e da G.Fiore.
Si deve ricordare in particolare la sua opera di cartografo per i numerosi rilievi topografici relativi a numerosi centri del Messinese, quali Condrò, Antillo, Francavilla, Gualtieri Sicaminò, Limina, Novara di Sicilia etc., inseriti nell’Archivio Mortillaro di Villarena.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
CARUSO E.-NOBILI A. (a cura di), Le mappe del Catasto Borbonico di Sicilia. Territori comunali e centri urbani nell’archivio cartografico Mortillaro di Villarena. Palermo, Regione Siciliana, 2001, pp.75-137

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Corradina Polto

Basta, Sipione

Sipione Basta
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: (metà XVII sec.- inizio XVIII sec.). Faber muratoris e fonditore, ricopre la carica di Architetto regio nel 1681 e successivamente quella di Ingegnere della Regia Corte.

Biografia:
Sipione (o Scipione) Basta vive ed opera principalmente a Palermo tra la seconda metà del '600 ed i primi decenni del '700.

Produzione scientifica:
Tra il 1703 e il 1704 realizza le campane della cattedrale di Palermo; nel 1707 viene chiamato a Castrogiovanni (l’attuale Enna) per sistemare il campanile del Duomo che minaccia di cadere; è ancora attivo nel 1709.
É del 1702 la pregevole carta della Sicilia realizzata da Basta ed incisa da Geronimo Castrogiovanni, pittore poco noto originario di Racalmuto, intitolata “Siciliae Regni Delineatio Recens”, di cui l’unico esemplare finora conosciuto si conserva presso l’archivio del Service Historique de la Defense, Department Marine, nel castello di Vincennes a Parigi. Dedicata a Don Giovanni Emanuele Fernandes Paceco, marchese di Vigliena, viceré tra il giugno del 1701 ed il febbraio del 1702, è corredata da eleganti cartigli ed elementi decorativi; incisione di grandi dimensioni (cm. 111 x 78), raffigura con dovizia di particolari l’isola, ripartita nei tre valli. Ebbe scarsissima diffusione e rimase quasi sconosciuta sia ai suoi contemporanei che nei secoli seguenti.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Militello P., L’isola delle carte. Cartografia della Sicilia in età moderna, Milano, F. Angeli, 2004
Sarullo L., Dizionario degli artisti siciliani, vol. I, Novecento, 1993, ad vocem

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Concetta Rizzo