Archivi tag: Corradina Polto

Benincasa, Antonino

Antonino Benincasa
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Architetto

Biografia:
Attivo a metà ‘800 a Messina

Produzione scientifica:
Nel 1856 elaborò il progetto di restauro del duomo della città, completato più tardi da L.Savoia e da G.Fiore.
Si deve ricordare in particolare la sua opera di cartografo per i numerosi rilievi topografici relativi a numerosi centri del Messinese, quali Condrò, Antillo, Francavilla, Gualtieri Sicaminò, Limina, Novara di Sicilia etc., inseriti nell’Archivio Mortillaro di Villarena.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
CARUSO E.-NOBILI A. (a cura di), Le mappe del Catasto Borbonico di Sicilia. Territori comunali e centri urbani nell’archivio cartografico Mortillaro di Villarena. Palermo, Regione Siciliana, 2001, pp.75-137

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Autore della scheda: Corradina Polto

Bardet di Villanova, Pietro

Pietro Bardet di Villanova
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Si interessò di archeologia, dirigendo gli scavi di Pompei e di Ercolano tra il 1741 e il 1745. Come colonnello del Genio nel 1756 ebbe l’incarico di ricostruire il fortino di S.Elmo a Milazzo. Progettò anche un nuovo molo per il porto della città. Tra il 1771 ed il 1774 lavorò a Messina nella elaborazione dei rilievi delle strutture difensive della città. Nel 1773 delineò un rilievo della città dello Stretto, riprodotto a Napoli più tardi, nel 1809, da Giuseppe Daniele.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
D’AMICO E., Contributo allo studio dell’architettura dei secoli XVII e XVIII a Milazzo sulla base di documenti inediti. “Arch.Stor.Mess.”, 1978, pp.153-189.
ARICO’ N., Cartografia di un terremoto: Messina 1783. “Storia della città”, 45, 1988, pp.24-52.
TRIGILIA L., Disegni di fortificazioni siciliane tra XVI e XIX secolo, in TRIGILIA L.-FAGIOLO M. (a cura di), Il barocco in Sicilia, tra conoscenza e conservazione. Siracusa, 1987, pp.145-186.
DUFOUR L.., Atlante storico della Sicilia. Le città costiere nella cartografia manoscritta. 1500-1823. Siracusa, Arnaldo Lombardi Editore,1992, p.36.

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Autore della scheda: Corradina Polto

Negro, Francesco

Francesco Negro
N. Caltagirone 1 febbraio 1590
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Incisore, dotto in matematica, astronomia, geometria

Biografia:
Nacque il 1/2/1590 forse a Caltagirone, come si può evincere dal Rivelo del 1593 di questa città nel quale è ricordata la composizione del suo nucleo familiare, formato dal padre Paolo, dalla madre Lauriola e dai tre figli Potentia, Francesco e Bernardino. La famiglia era forse emigrata in Sicilia dalla Grecia nel XV secolo, dopo la sconfitta dei Veneziani e la presa del Negroponte da parte dei Turchi. “Negro” indicherebbe, dunque, l’area di origine. E’ probabile che si trattasse di una famiglia di artisti: un documento del 1539 testimonia, infatti, l’esecuzione di un’immagine sacra per la cattedrale di Catania da parte di un “ Nicolaus de Nigro pictor graecus”; un altro attesta che nel 1545 un “Bartolomeus Niger pictor graecus” aveva dipinto un quadro per la sacrestia del Collegio di Piazza Armerina. Fazello nella sua opera “De rebus siculis” ricorda che un certo Franciscus Niger, di Piazza Armerina, era morto durante un’eruzione dell’Etna per essersi avvicinato troppo al cratere.

Produzione scientifica:
Lanciò l’illustrazione dei testi a bulino. Fu autore probabilmente delle 17 tavole volanti che illustrano il libro di Cascini su S.Rosalia del 1629. Illustrò anche il volume De maiestate panormitana. Libri IV di F.Baronio e Manfredi, con disegni firmati “F.N.”. Incise il frontespizio per il volume di Rocco Pirri “Notitiae siciliensium ecclesiarum (seconda et termia notizia)”, stampato a Palermo nel 1633. Forse sono riconducibili a lui una trentina di piccole incisioni in rame anonime, che illustrano il volume “Siculae nobilitatis amphitheatrum” di Baronio e Manfredi del 1639. Elaborò anche il ritratto di Filadelfo Mugnos, inserito nel primo dei tre volumi che compongono l’opera “Teatro genealogico delle famiglie del regno di Sicilia”, stampata tra il 1647 ed il 1670. Incise a bulino anche il frontespizio ornato di elementi architettonici del codice manoscritto di Alfonso Ventimiglia “Idea del Capitano Generale”, conservato presso la Biblioteca Comunale di Palermo (BCP Qq D74) . Per il volume di di O.Paruta “Relazione delle feste fatte in Palermo nel 1625”, stampato a Palermo nel 1651, elaborò un’incisione molto simile, raffigurante l’Arco della Nazione Fiorentina, una struttura effimera creata su commissione dei Fiorentini e ubicata presso la Porta Felice in occasione della festa di S.Rosalia e poi un’altra, relativa all’Arco del Senato di Palermo creato per l’occasione.
Tra il 1644-49 redasse uno studio in latino, conservato presso la Biblioteca Comunale di Palermo, sul rapporto tra peso dei gravi e massa dei volumi con una tavola sinottica relativa al rapporto tra il peso in libbre di una sfera e dimensione del suo diametro in base alla materia di cui è fatta (oro, argento, rame etc.).
Per le sue qualità fu incaricato dalla corona spagnola di indagare sulla sicurezza delle coste siciliane e di elaborare rilievi delle città costiere e delle fortezze dell’Isola. Negro succedeva così a Tiburzio Spannocchi (vedi scheda) e a Camillo Camilliani (vedi scheda) in questo incarico. A tal fine compì tre peripli dell’Isola per visitare le città costiere, ispezionare i luoghi forti (castelli, mura, fortilizi), verificare la consistenza e l’efficienza delle milizie e delle armi, nonché le scorte di viveri, come riferisce G.A.Massa nel suo volume “Topografia littorale” del 1709. In queste sue ispezioni Francesco Negro si accompagnò a Carlo Maria Ventimiglia, uno studioso siciliano assai noto all’epoca. Un suo manoscritto conservato presso la Biblioteca Comunale di Palermo, ai segni Qq D 82, testimonia questa collaborazione e ne costituisce probabilmente la fase preparatoria.
La relazione di Francesco Negro per il sovrano spagnolo consta di due codici, conservati presso la Biblioteca Nazionale di Madrid ai segni Ms 1 e Ms 787. Si tratta di due manoscritti correlati fra di loro, il primo, costituito da disegni, è intitolato “Plantas de todas las plaças y fortalezas del Reyno de Sicilia sacadas de orden de Su Magestad el Rey Don Phelippe Quarto. Anno de MDCXXXX”; misura mm 515x710x80 ed custodito in un contenitore di cartone; è composto da 97 fogli (mm 700x500 con tre mappe di mm 1670x1520), numerati da 1 a 96, con un foglio 94bis. C’è poi un altro foglio non numerato con l’indice dell’opera. Si tratta di disegni di vario tipo: una grande tavola della Sicilia (mm 1615x1690) ottenuta dall’assemblaggio di 11 fogli di mm 450 x 700, una per Palermo (mm 1455x1495, ottenuta dall’unione di 15 fogli di mm 575x360; una per Messina di mm1450x1477, su 12 fogli di mm 485x365 uniti fra di loro: poi Malta mm1155x1060 , Valletta mm 1305x702 e poi Siracusa, Catania e Milazzo su fogli di circa mm 950x700. Numerose le planimetrie urbane, di isole e di penisole, come del resto le piante di fortezze e i loro rilievi assonometrici; molti anche i rilievi prospettici delle città costiere eseguiti in tempi diversi su carta filigrana di vario tipo, in uso all’epoca nell’Italia meridionale, a Venezia e in Sicilia.
Il secondo manoscritto, intitolato “Descripción de Sicilia y sus Ciudades”, si compone di 60 fogli di mm 332x235. Si tratta di una relazione anonima, molto probabilmente opera del Negro e di collaboratori, che accompagnava illustrandolo il primo manoscritto.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
GALLO A., Notizie intorno agli architetti siciliani e agli esteri soggiornanti in Sicilia dai tempi più antichi fino al corrente anno 1838, raccolte da Agostino Gallo palermitano per formar parte della sua storia delle Belle Arti in Sicilia. Palermo, Biblioteca Centrale della regione Siciliana, XV H 44, p.455.
ARICO’ N.(a cura di), F.Negro-C.M.Ventimiglia, Atlante di città e fortezze del Regno di Sicilia.1640. Messina, Sicania, 1992.

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Autore della scheda: Corradina Polto

Mirabella, Vincenzo

Vincenzo Mirabella
N. Siracusa 1570
M. Modica 1624

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Tesoriere dell'Università di Siracusa, giurato della città, accademico dei Lincei.

Biografia:
La sua famiglia era forse di nobili origini francesi, venuta al seguito di Eleonora d’Angiò, sposa di Federico d’Aragona, nel primo ‘300. Alcuni documenti, conservati presso l’Archivio di Stato di Siracusa, relativi agli Atti del Senato della Città, menzionano più volte i membri della sua famiglia. Nel 1592 sposò Lucrezia Platamone, appartenente ad una famiglia assai illustre, feudataria di Rosolini dall’età di Alfonso il Magnanimo.

Produzione scientifica:
Al principio del ‘600 Mirabella fu protagonista del rinnovamento urbanistico della città, fautore della creazione di una nuova piazza presso il Duomo per consentire l’aggregazione della cittadinanza. Progettò inoltre la chiesa di S.Andrea dei Teatini, demolita dopo l’Unità per la creazione della piazza Archimede.
Fu Tesoriere dell’Università di Siracusa, Giurato della città e Accademico dei Lincei
Molte sue opere manoscritte sono andate perdute,; tuttavia presso la Biblioteca dell’Accademia dei Lincei (Manoscritti Lincei 4, carte 334-338) c’è una “Lista delle opere che ho vedute il Sig.Vincenzo Mirabella aver principiato e attrezzate”, che contiene quattordici “voci” relative alla storia di Siracusa, ma anche ad opere musicali, di aritmetica, di architettura civile e militare, di numismatica.
Nel 1620 guidò la costruzione del ponte di pietra sul fiume Anapo, in sostituzione di quello preesistente di legno, per rendere più agevoli i collegamenti e aprire il territorio siracusana ai traffici con la vicina Contea di Modica.
La sua opera più nota è “Le dichiarazioni delle piante delle Antiche Siracusa e d’alcune medaglie di esse e de’ Principi che quelle possedettero”, in 2 volumi, stampata a Napoli nel 1613.
Nel 1717, presso la Stamperia Aiccardo di Palermo, fu ristampata con il titolo “Delle Antiche Siracuse. Distribuzione che contiene gli scrittori anteriori al Bonanni, cioè le Dichiarazioni delle piante delle Antiche Siracuse e d’alcune medaglie scelte di esse”.
La sua opera cartografica, in nove tavole, intitolata “L’antiche Siracusa di D.Vincenzo Mirabella e Alagona dedicate all S.C.R.M. del re D.Filippo III Nostro Signore”, incisa a Siracusa da F.Lomia, è volta ad illustrare la grandezza della città nel passato attraverso la rappresentazione del suo assetto urbano in età classica. Questa rappresentazione cartografica fu inserita da Cluverio nella Sicilia Antiqua. Lugduni Batavorum, ex Officina Elseviriana, 1619 e più tardi accolta da Graevius nel Thesaurus Antiquitatum et Historiarum Siciliae, Lugduni Batavorum, Pieter Van der Aa, 1725.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
DI PAOLA AVOLIO F., Memorie intorno al Cav. Mirabella e Alagona. Palermo, 1829.
RUSSO S., Vincenzo Mirabella Cavaliere Siracusano. Palermo-Siracusa, Arnaldo Lombardi Editore.2000.

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Autore della scheda: Corradina Polto

Minasi, Antonio

Antonio Minasi
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Autore di numerose incisioni raffiguranti filosofi come Epicureo, Empedocle, Diogene, Orfelio, ma anche poeti e letterati come Omero, Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso etc., elaborò anche il rilievo della piazza del Duomo di Messina e quello di un sarcofago della chiesa di S.Francesco in Messina.

Produzione di cartografia manoscritta:
Come cartografo lo ricordiamo l’incisione “Pianta della Baronia Mare Tonnara di S.Giorgio e Roccabianca di Patti”, stampata a Messina nel 1816 presso la Società Tipografica, contenuta nel volume di D’Amico” Osservazioni pratiche intorno la pesca, corso e cammino de’ tonni in opposizione a quanto scrisse su tal soggetto l’avvocato D.Francesco Paolo Avolio siracusano: Opera che presenta al pubblico Francesco Carlo D’Amico patrizio messinese”.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
BARBERA G., Il libro illustrato a Messina dal Quattrocento all’Ottocento, in “Cinque secoli di stampa a Messina”. Messina, G.B.M., 1987, p.470.
CONSOLO V.(a cura di), La pesca del tonno in Sicilia . Palermo,Sellerio, 1987, p.25.
TESTA E., Due lettere di Tommaso Aloysio Juvara. “Arch.Stor.Messinese”, 19-21 (1918-20), pp.273-277.

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Autore della scheda: Corradina Polto

Masuccio, Natale

Natale Masuccio
N. 1568
M. 1616

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Nel 1593 collaborò con Valeriani, Consiliarius aedificiorum dell’Ordine, alla costruzione del Collegio di Malta e alla redazione dei progetti di quelli di Marsala e del Noviziato di Palermo. Nel 1594 lavorò anche alla costruzione dei collegi di Caltanissetta e di trapani. Nel 1596, a Palermo, come direttore generale di tutte le fabbriche gesuitiche di Sicilia, ampliò il progetto della casa Professa, elaborato da G. Tristan, e presentò a Roma il progetto del Collegio Massimo di Palermo. Tra il 1597 e il 1600 completò la costruzione del collegio di Siracusa.
Da P.Giovanni Battista De Rosis, divenuto Consiliarius aedificiorum dell’Ordine, apprese competenze idrauliche, che mise a frutto per la costruzione dell’acquedotto di Bordonaro a Messina e per l’”Opera Romana” di Malta, dove lavorò per incanalare le acque della Valletta.
Come cartografo è ricordato per l’elaborazione nel 1613 di un rilievo di Trapani intitolato “Veduta cavaliere della città per situare il Collegio della Compagnia”.
A seguito di contrasti abbandonò l’Ordine nel 1616, pochi mesi prima della sua morte.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
GROSSO CACOPARDO G., Memorie storiche di Martino da Firenze e di Padre Natale Masuccio. Messina, 1834.
LA CORTE CAILLER G., In memoria di N.Masuccio. “Arch. Stor. Messinese”, IX, 1908, p.229.
BOSCARINO S., L’architetto messinese Natale Masuccio. “Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura della Facoltà di Architettura di Roma”. 1956, 18, pp.8-20.
DUFOUR L., Atlante storico della Sicilia. Le città costiere nella cartografia manoscritta. 1500-1823. Siracusa, Arnaldo Lombardi Editore,1992, pp 461.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Corradina Polto

Arancio, Francesco

Francesco Arancio
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Impiegato presso la Dogana di Palermo, poi “Idrografo” presso la stessa, redige una carta della Sicilia intitolata “Situazione coroidrografica doganale statistica della moderna ed antica Sicilia per incarico ed in segno di attaccamento l’alunno del Collegio Nautico di Palermo tenente d’ordine dei D.I. Franc.Arancio) in Palermo D.D.D. 1845”, una incisione in rame inserita nell’opera “Guida statistica su la Sicilia e sue isole adiacenti con carta coroidrografica-doganale-statistica anche di Malta e Gozo per uso degli impiegati doganali, di altre regie amministrazioni e dei navigatori, commercianti e viaggiatori per Francesco Arancio Idrografo Tenente d’ordine de’ D.I. presso la G.Dogana di Palermo”, conservata presso la Biblioteca Comunale di Palermo.
Le numerose tavole sinottiche che corredano la tavola informano sui pesi e misure in uso e sulle monete siciliane in rapporto a quelle europee, rendendo la tavola assai utile ai mercanti. Sono indicate tutte le stazioni di posta, come del resto sono segnalati i monumenti e le locande. Elencate le varie località e il loro raccordo con la stazione di posta più vicina. Indicati anche 43 ponti dell’Isola.
Numerose le tabelle inserite nella carta relative ai posti di guardia, alle Dogane di I, II e III classe. Molte le informazioni utili per la navigazione. In appositi riquadri inserite le planimetrie dei porti di Palermo, Siracusa, Catania, Trapani, Agrigento, Augusta, Malta e del “Canale” di Messina.
Nel 1847 elaborò una nuova tavola, invero assai simile alla precedente, intitolata “Carta della Sicilia antica e moderna. Anno 1847.Opera di Franc.o Arancio, vendibile in Palermo nelle librerie di Giovanni Pedone, via Toledo n.2021 e via Maqueda 147”. Intorno al 1850 elaborò una tavola relativa ad una gru della Doganella di Palermo, conservata presso l’Archivio di Stato della città.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
ENRILE A., Primo saggio di cartografia della Regione Siciliana. Palermo, Officine Scuola Tipografica, 1908, pp.99-101.
DUFOUR L, Imago Siciliae. Catania, Sanfilippo, 1998, pp.270-271; 318-319.
MILITELLO P., L’Isola delle carte. Milano, F.Angeli, 2004, pp.76-77.

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Autore della scheda: Corradina Polto

Lo Faso di Pietrasanta Duca di Serradifalco, Domenico

Domenico Lo Faso di Pietrasanta
N. Palermo 21 febbraio 1783
M. 15 febbraio 1863

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza: Nei primi anni del ‘900 a Milano, città d’origine della madre, frequentò l’Università. Seguì il Cagnola nello studio di Architettura e nel 1807 scrisse un saggio, rimasto inedito, intitolato “Memorie degli architetti antichi e moderni compendiate dalle Memorie di Francesco Milizia…l’anno 1807 in Milano”, conservato come manoscritto presso la Biblioteca Comunale di Palermo ai segni QqH148 1.
Qualifica:

Biografia:
Nel 1812, durante la Rivoluzione Parlamentare, fu Ministro degli Affari Esteri; inoltre gestì il sistema delle infrastrutture come Deputato dell’Ospedale Grande, e Deputato delle Strade.
Studiò le antichità siciliane seguendo criteri filologici e di ricerca sistematica. Fu Presidente della Commissione Antichità e Belle Arti per la Sicilia e Direttore, tra il 1831 e il 1833, degli scavi archeologici di Selinunte, che portarono alla scoperta dei templi E ed F. Effettuò campagne di scavi sistematici anche a Siracusa, Segesta, Acre, Tindari ed Agrigento, affidando l’esecuzione dei rilievi topografici a F.S.Cavallari. Numerosi i suoi saggi legati a scoperte archeologiche in Sicilia.
Fu anche autore di architetture effimere, come il “Ponte trionfale” eretto presso il fiume Oreto a Palermo nel 1831 per l’ingresso del Conte di Siracusa. Collaborò anche al progetto del “Teatro della Musica” di Palermo. Fu anche Soprintendente dei teatri e Pubblici Spettacoli e, in questa veste, disegnò e la volta del teatro Carolino di Palermo ed anche bozzetti per scenografie.
La sua opera principale si può considerare “Le antichità siciliane esposte e illustrate per Domenico Lo Faso Pietrasanta Duca di Serradifalco socio di varie Accademie”, in 5 volumi, Palermo, Tip.del Giornale Letterario, MDCCCXXXIV.
Rivalutò l’architettura medievale siciliana con un lavoro, intitolato “Del Duomo di Monreale e di altre chiese siculo-normanne”, pubblicato a Palermo nel 1838.
Fu in rapporto con le corti tedesche che visitò a lungo. Nel 1847 Massimiliano di Baviera chiese la sua consulenza per un concorso da indire da lì a poco presso l’Accademia delle Arti figurative di Monaco per la creazione di un Ateneo e di un Istituto di Cultura e di Istruzione.
Scrisse anche un saggio “Risposte alle domande del Principe Ereditario Massimiliano ora Re di Baviera” , conservato presso la Biblioteca Comunale di Palermo ai segni QqH148.
Nel 1848 fu eletto Presidente della Camera e poi, dopo la restaurazione borbonica, lasciò l’Isola.
Di un certo pregio l’incisione in rame “Sicilia Antiqua”, inserita nel volume I dell’opera “Le antichità…”. Interessante, in particolare, la delineazione della trama viaria di età romana. Altre tavole ricostruiscono l’assetto di Siracusa in diversi momenti storici, come la “Corografia di Siracusa al tempo della guerra ateniese”, la “Corografia di Siracusa al tempo di Dionigi” e la “Corografia di Siracusa al tempo di Marcello”, inserite nel volume IV. Le altre tavole che illustrano i cinque volumi furono redatte, come si è detto, da F.S.Cavallari (Vedi Scheda) sotto la direzione del Lo Faso.
Bibliografia

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
GALLO A., In morte del Duca di Serradifalco. Palermo, “Diogene” 1863
PACE B., Studi e ricerche archeologiche in Sicilia. “Rendiconti Lincei”, 1917, pp.266 e segg.
FATTA G.- RUGGIERI TRICOLI M.C., Palermo nell’età del ferro. Architettura, tecnica, rinnovamento. Palermo, Giada, 1983, p.23.
RUGGIERI TRICOLI M.C., I giochi di Issione: segni ed immagini della modernità nelle architetture provvisorie della Palermo borbonica. Palermo, Giada, 1990, p.23.
SALMERI -.D’AGATA A.L., Dai Principi agli scienziati: vicende dell’archeologia siciliana sotto i Borboni (1734-1860), in E.IACHELLO (a cura di), I Borboni in Sicilia (1734-1860). Catania, Provincia Regionale, 1998.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Corradina Polto

Lello, Luigi

Luigi Lello
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Visse nel XVI secolo e fu autore della “Historia della Chiesa di Monreale”, pubblicata a Roma, Zannetti, 1596, nella quale è inserita un’incisione relativa alla “Descrittione dell’Arcivescovato di Monreale con le sue terre e di tutto il territorio diviso in settantatre feghi e d’alcuni altri che sono allineati, sebene non posseduti dalla Chiesa”.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
MILITELLO P., L’isola delle carte. Milano, F.Angeli, 2004, p.93

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Corradina Polto

Lauria, Ercole

Ercole Lauria
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere

Biografia:
Ingegnere attivo nella seconda metà dell’Ottocento. Suoi i progetti di due lazzaretti da edificare a Messina sulle sponde del laghetto di Faro e a Siracusa sulla rada del Porto Grande, poi non realizzati, conservati presso l’Archivio di Stato di Palermo.

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Corradina Polto