Archivi tag: Susanna Passigli

De Rossi, Giovanni Antonio

Giovanni Antonio De Rossi
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Il 13 febbraio 1659 è registrato il pagamento di una differenza ai signori Vincenzo Della Greca e Giovanni Antonio De Rossi, architetti, da parte della Congregazione della Presidenza delle Strade 1.

1 Archivio di Stato di Roma, Presidenza delle Strade, b. 10, Congregazioni 1643-1660

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Cordiale, Ridolfo

Ridolfo Cordiale
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
La mappa realizzata dall’agrimensore per il Catasto Alessandrino del 1660 è copia di un originale dello stesso autore risalente al 1604, eseguito per conto dei Beneficiati di Santa Maria Maggiore. La carta originale in questione è conservata presso l’archivio del capitolo di Santa Maria Maggiore, fondo Piante.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Cordiale, Paolo

Paolo Cordiale
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Paolo Cordiale si qualificava “Agrimensore” nella mappa 429/19 Casaletto d’Aguzzano dei padri di Sant’Antonio di Vienna, “Misuratore” nella mappa 431/7 Inviolatella del capitolo di Santa Maria in Via Lata e infine non usò alcuna qualifica professionale nella mappa 431/16 Radicicoli, di Agostino Maffei.

Produzione scientifica:
Le notizie relative alla sua attività risalgono agli anni 1617 e 1622, quando eseguì la mappa dei casali Quadraro per gli Astalli e Buon Ricovero per la famiglia Corsi, entrambe copiate nel 1660 per il Catasto Alessandrino. Fu attivo sino al 1625.
Nella raccolta del Catasto Alessandrino del 1660 si conservano in qualità di copie, tratte da originali di sua mano, le mappe 428/12 (casale senza nome) per i Cavalieri; 431/7 Inviolatella e 433/24 Prima Porta e Frassineto, per il monastero romano di Santa Maria in Via Lata; 431/12 Casaletto Fiscale, rilevata congiuntamente nel 1625 con Niccolò Torriani e da quest’ultimo firmata; 431/16 Radicicoli; 431/37 Sant’Agata, per l’ospedale di San Giacomo degli Incurabili, copiata da Paolo Picchetti; 429/19 Casaletto d’Aguzzano e 431/44 Saccoccia, per l’ospedale di Sant’Antonio.

Produzione di cartografia manoscritta:
Pianta di Aguzzano, casaletto (pergamena), anno 1646, in Archivio dell’ospedale di Sant’Antonio, in Archivio dell’Accademia Ecclesiastica, n. 120 (Ragna Enking, L’Archivio dell’ospedale di Sant’Antonio, pp. 92-93).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:
Archivio dell’ospedale di Sant’Antonio, in Archivio dell’Accademia Ecclesiastica, n. 120 (Ragna Enking, L’Archivio dell’ospedale di Sant’Antonio, pp. 92-93).

Bibliografia:
Lando Scotoni, Le tenute della Campagna Romana nel 1660. Saggi di ricostruzione cartografica, in “Atti e Memorie della Società tiburtina di Storia e d’Arte”, 59 (1986), pp. 185-261, in particolare p. 214.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Cordiale, Orazio

Orazio Cordiale
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
La sua attività è attestata solo per gli anni che vanno dal 1654 al 1660. Infatti risale al 1658 la mappa di Castel Malnome effettuata per la famiglia Frangipane e poi inserita fra le mappe depositate presso l’ufficio della Presidenza delle Strade. Una nota autografa di Orazio Cordiale datata 27 marzo 1660, conservata su una copia pergamenacea ottocentesca della mappa del casale di Santa Procula, induce a ritenere che anche la mappa 432/34 dello stesso casale di proprietà della famiglia Massimo, realizzata per il Catasto Alessandrino, ne sia stata una copia fedelissima di carattere imitativo. Il “casale di Santa Broccola” è riprodotto in tutti i suoi particolari e così la realizzazione dello stemma con motivi architettonici e frontone e dei punti cardinali i quali, come nell’originale, sono riportati nei quattro angoli .
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò inoltre le mappe 430/31 Lunghezza e Lunghezzina per gli Strozzi; 432/70 Tumoleto, Quarto del Casale dei Sacchetti; 433/61 Pigneto; 433bis/10 Muratella e 433bis/16 Pedica di Torre Carbone della famiglia Mattei; 433bis/28 Castel Malnome.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Contini, Francesco

Francesco Contini
N. Roma 27 luglio 1599
M. Roma 20 luglio 1669

Relazioni di parentela: Figlio del pittore e indoratore Pietro e di Felicita Sebastiani

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Architetto

Biografia:
fu battezzato nella parrocchia di Santa Maria in Vallicella.

fu sepolto nella parrocchia di San Tommaso in Parione.

Produzione scientifica:
Il 26 aprile 1649 risulta incaricato di effettuare un sopralluogo da parte della Congregazione della Presidenza delle Strade . Il 10 maggio 1652 riceveva un nuovo incarico da parte della medesima Congregazione . Una serie di nuove commissioni a favore dell’architetto portano la data del 20 novembre 1657 e del 4 luglio 1658 . Il 4 dicembre 1658 l’architetto veniva incaricato di occuparsi di una fabbrica . La pianta della strada fuori di Porta Pia, prima fra le vigne e poi fra i casali e i castelli, si deve al Contini secondo una congregazione del 4 dicembre 1659 . Il 14 marzo 1660, alla Congregazione che aveva come oggetto la selciatura delle strade dei rioni di Roma, oltre ai due Maestri di Strada e ad un certo numero di capomastri e muratori, risultavano presenti gli architetti Vincenzo Della Greca, Giovanni Battista Mola, Francesco Contini, Domenico Legendre . Il 17 giugno 1660 a Francesco Contini, architetto deputato, era attribuito l’incarico di stabilire la tassa aggiunta fuori Porta San Giovanni .

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
studi
“In Urbe architectus”. Modelli, disegni, misure, a cura di B. Cataroli, G. Lucio, E. Kieven (nomi da ricontrollare), Roma 1991.

repertori
Pascoli, Vite, Roma 1736.
U. Thieme, F. Becker, Allgemeines lexicon del bildenden Kuenstler von Antike bis zur Gegenwart, vol. , Leipzig 1932, p. 338.
H. Hager, Francesco Contini, in Dizionario Biografico degli Italiani,vol. 28, Roma 1983, pp. 512-515.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Castelli, Domenico

Domenico Castelli
N. Melide (Canton Ticino) 1582
M. Roma 14 ottobre 1657

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Fu nominato soprastante dal 1° settembre 1624 (Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri de’ mandati camerali reg. 998, c. 18v) e misuratore dal 1° febbraio 1638 (Ibid. reg. 959, c. 51r) cariche che ricoprì contemporaneamente fino al 30 ottobre 1644. Nel 1631 gli fu affidato dai Conservatori dell’alma città di Roma l’incarico di architetto dello Studium Urbis che ricoprì fino al 1632 quando fu sostituito da Francesco Borromini. Il suo nome compariva nel 1646 in un elenco degli architetti e sottomaestri di strade di cui si serviva la Presidenza delle Strade (ASR, Presidenza delle Strade, reg. 30, c. 44v). Fu poi nuovamente nominato misuratore dal 1° agosto 1648 (ASR, Camerale I, Mandati camerali, reg. 963, c. 32v) e dal 22 aprile 1656 papa Alessandro VII gli concesse a vita l’ufficio di soprastante (Ibid., Chirografi, reg. 164, c. 29 e Notai e Cancellieri della RCA vol. 1040 c. 571r), cariche che ricoprì contemporaneamente fino al 30 agosto 1657. Fu inoltre architetto della Arciconfraternita della Carità dal 1644, succedendo a Francesco Peperelli (Roma, Archivio di San Girolamo della Carità, Giustificazioni dei mandati t. VII) e architetto della Fabbrica di Sant’Agostino dal 1653 al 1656, quando gli successe il Borromini (ASR, Agostiniani in Sant’Agostino, reg. 93, cc. 5r,10v,20r).

Biografia:
Nacque a Melide (Canton Ticino) intorno al 1582 da Bernardo. E’ testimoniata la sua presenza a Roma nel 1611 dove, insieme al fratello Battista di professione scalpellino, abitava in una casa ai “Pantani” presso il Foro di Augusto.
Morì a Roma il 14 ottobre 1657 (Archivio Storico del Vicariato di Roma, Santa Maria in Trastevere, Liber mortuorum, 2, c. 73v) e fu sepolto a Sant’Isidoro nella cappella di Sant’Anna. Nel suo testamento nominò erede il cardinal Francesco Barberini al quale lasciò, fra l’altro, i disegni delle opere erette sotto il pontificato di Urbano VIII, oggi conservati in Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. Lat. 4409.

Produzione scientifica:
La sua prima opera sembra essere il progetto per la fontana della piazza Grande a Faenza, realizzata intorno al 1620. A Roma lavorò ininterrottamente dal 1624 al 1657 quale architetto delle Fabbriche della Reverenda Camera Apostolica.
Partecipò ai lavori del Palazzo Vaticano in qualità di architetto soprastante della Camera Apostolica dal 1623 al 1625; prese parte ai lavori del palazzo di Monte Cavallo dal 1623 al 1627 e del palazzo di Castel Gandolfo sotto l’indirizzo di Carlo Maderno negli stessi anni. Ebbe inoltre occasione di prestare la sua opera presso altri importanti cantieri romani e nei paesi laziali Nepi, Frascati, Saracinesco, Spoleto, Terracina. In qualità di misuratore, prese parte ai lavori eseguiti nel chiostro e nel convento di San Carlino alle Quattro Fontane, sotto la direzione di Francesco Borromini dal 1636 al 1642; lavorò nel monastero della Santissima Incarnazione in Strada Pia e misurò e stimò i lavori fatti dalle varie maestranze nei palazzi del Vaticano, Monte Cavallo, Castel Gandolfo, Vigna Giulia, nella basilica dei Santi Cosma e Damiano. Misurò anche la stima per conto della Camera Apostolica di tutti li siti posti in Castel Gandolfo nel 1638 e concessi a Urbano VIII al principe Taddeo Barberini. Progettò il duomo di Monterotondo, fatto costruire nel 1639 dallo stesso principe. Fra il 1644 e il 1657 firmò le misure e stime di lavori fatti in varie case di proprietà degli enti monastici romani. In qualità di architetto dell’Acqua Paola effettuò sopralluoghi ad Anguillara.
Alla sua morte rimasero vacanti gli incarichi di architetto dell’Acqua paolina di Campidoglio, di architetto delle Acque (Chiane, Fiumicino, Ponte Felice e simili). Rimasero vacanti anche gli uffici presso i luoghi pii dell’arciconfraternita della Santissima Annunziata, dell’ospedale del San Giacomo degli Incurabili, del monastero di San Silvestro, di quello delle Vergini, di Santa Cecilia, dell’arciconfraternita del Gonfalone (BAV, Chigi, H. II. 43, c. 91).
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò le mappe 429/38 Grottaferrata e 433A/6 Casetta, della famiglia Landi, in collaborazione con Bernardino Calamo e Giovanni Battista Pietra.

Produzione di cartografia manoscritta:
“Pianta di tutto il territorio dell’Abbatia di Grottaferrata con i suoi confini misurata distintamente e rappresentata in carta da Domenico Castelli architetto”, in Archivio dell’Abbazia di Grottaferrata, Piante diverse. Si tratta di una copia del 1763 tratta dallo stesso originale da cui venne copiata quella inclusa nel Catasto Alessandrino (mappa 429/38), ma presenta un maggiore grado di dettaglio: questa carta infatti aveva la funzione di catasto, in quanto era arricchita dalla suddivisione degli appezzamenti di vigna.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
ASR, Camerale I, Registri de’ mandati camerali, reg. 998, c. 18v; reg. 959, c. 51r; reg. 963, c. 32v
ASR, Pres. Strade, reg. 30, c. 44v
ASR, Chirografi, reg. 164, c. 29
ASR, Not. Cancellieri RCA, vol. 1040 c. 571r
ASR, Notai del Tribunale dell’AC, vol. 6606, cc. 479ss
ASR, Agostiniani in Sant’Agostino, reg. 93, cc. 5r,10v,20r
ASVR, Santa Maria in Trastevere, Liber mortuorum, 2, c. 73v
Roma, Arch. San Girolamo della Carità, Giustificazioni dei mandati, t.VII
BAV, Chigi, H. II.43, c. 91
BAV, Barb. Lat. 4242
BAV, Barb. Lat. 4409


REPERTORI
M. R. D’Annunzio, Domenico Castelli, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 21, Roma 1978, pp. 708-711.
Baglione, Vite, 1642.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Calamo, Francesco

Francesco Calamo
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Figlio di Bernardino, che risulta attivo nei primi trenta anni del Seicento alle dipendenze dell’ospedale del Salvatore ad Sancta Sanctorum, Francesco è fra i principali autori delle mappe del Catasto Alessandrino del 1660.

Produzione scientifica:
Come il padre, anche Francesco realizzò carte per l’ospedale del Salvatore ad Sancta Sanctorum o San Giovanni. Il 14 novembre 1658 risultavano infatti “deputati per lo scandaglio della Strada di Acqua Bulicante […] il signor Francesco Calamo per l’Hospedale di San Giovanni”, insieme al Duca Strozzi, al Signor Ludovico Casale e ai Canonici di Santa Maria Maggiore .
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò le mappe 428/17 Casale o Pedica della Morte; 428/24 Santa Rufina; 428/30 Testa di Lepre; 429/25 Morena; 429/26 Sette Bassi, Marmoria; 429/33 Sant’Andrea; 430/4 Torre Nova, Tor Vergata; 430/14 Pinzoni; 430/19 Acqua Bulicante; 431/27 Capitignano; 432/28 Santa Lorenza; 432/29 Santa Lorenza; 432/56 Cesariano; 432/63 Spinaceto; 432/71 Trefusa; 432/72 Trefusina; 432/74 Valchetta e Tor di Valle; 433/2 e 433/3 Spezzamazza; 433/9 Castelluccia; 433/49 Castelluccia; 433A/11 Tor Marancia; 433A/38 Caffarella; 433A/48 Valle Caia; 433A/49 Capo di Bove; 433A/50 Capo di Bove; 433A/56 Carrocceto; 433A/57 Pedica detta la Maddalena; 433bis/2 Capo di Ferro e Pisciarello; 433bis/7 Due Torri, 433bis/9 Pedica detta Monte delle Piche; 433bis/12 Ponte Galera; 433bis/14 Prati di Tor Carbone; 433bis/22 Bottacchia; 433bis/23 Villa Bel Respiro; 433bis/27 Santa Cecilia e Panzanelle; 433bis/34 Pedica della Maglianella; 433bis/36 Maschietto; 433bis/38 La Pisana; 433bis/41 Selce. In particolare, secondo l’accurata analisi condotta sulle carte del Catasto Alessandrino del 1660 firmate dai due Calamo realizzata da Jean Coste, sembra che esse siano tutte opera di Francesco. Alcune di queste costituiscono tuttavia una copia di precedenti carte realizzate dal padre (mappe 431/5, 431/11, 431/29, 431/34, 432/23, 432/27, 432/37), mentre altre sono suoi originali (mappe 431/27, 433A/11, 433bis/2, 433bis/7, 433bis/14, 433bis/24).

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Calamo, Bernardino

Bernardino Calamo
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Bernardino Calamo, che fu attivo fra il 1604 e il 1636 e suo figlio Francesco, che fu tra i principali agrimensori del Catasto Alessandrino, lavorarono per conto dell’ospedale del San Salvatore ad Sancta Sanctorum. Al primo, nel 1630, si deve la realizzazione di una serie di copie di carte per la composizione del “Libro dei casali” dell’ospedale, carte eseguite nel 1599 da Ascanio Antonietti. Si tratta in particolare della carta dei casali di Sette Bassi, Marmoria, Statuario, Arco Travertino e Buon Ricovero (mappa 429/6) . Tale mappa fu in seguito oggetto di un’operazione di copiatura in occasione della urgente consegna all’ufficio della Presidenza delle Strade nel 1660. La copia in questione però presenta caratteri molto diversi dalle altre del medesimo agrimensore realizzate per conto dell’ospedale del Salvatore. Essa infatti non sembra tesa a riprodurre l’aspetto generale e i dettagli degli originali, rappresentati dai particolari dell’acquedotto e dagli edifici: ciò è giustificato dal fatto che si tratta di copia da un originale risalente a trenta anni prima e realizzato per scopi diversi.
Fra il 1602 e il 1610 lavorò per la basilica di Santa Maria Maggiore per conto della quale effettuò alcune misure delle tenute di Paterno e Forno. Ancora negli anni intorno al 1635 l’agrimensore risulta alle dipendenze della basilica di Santa Maria Maggiore, come è attestato da un pagamento di dieci scudi effettuato a suo favore “a buon conto delle piante che doverà fare delli casali del Reverendissimo Capitolo” .
Per il Catasto Alessandrino del 1660 eseguì le mappe 429/6 Castell’Arcione; 429/26 Sette Bassi, Marmoria, copiata dal Libro dei Casali del Salvatore del 1630; 429/27 Castella; 430/15 Cervaretto; 431/5 Ponte Salaro, copiata dal Libro dei Casali del Salvatore del 1630; 431/11 Torre Serpentana; 431/29 Aguzzano, copiata dal Libro dei Casali del Salvatore del 1630; 431/34 Boccone; 431/50 Casale In Fiscale; 432/9 Castagnola, Rio Torto; 432/12 Gogna e Sant’Appetito; 432/23 Pignotto e Valleranello, copiata dal Libro dei Casali del Salvatore del 1630; 432/27 La Selce, copiata dal Libro dei Casali del Salvatore del 1630; 432/28 Santa Lorenza per i Caffarelli, certificata da Francesco Calamo e copiata da Domenico Calamo; 432/33 Salsara; 432/37 Torre di Santa Maria e Vallerano, copiata dal Libro dei Casali del Salvatore del 1630; 432/46 Dragone; 432/66 La Santola e Castel Romano; 432/72 Trefusina; 433/36 Vaccareccia; 433/66 Valle Troia, Le Grete; 433A/6 Casetta; 433A/55 Cicognola Vecchia; 433A/56 Carrocceto; 433A/59 Vallelata.

Produzione di cartografia manoscritta:
Mappa di Capocotta, anno 1622, in Archivio Segreto Vaticano, Archivio Borghese, VI, 310 (b. 177).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Rampano, Girolamo

Girolamo Rampano
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 l’agrimensore realizzò le mappe 429/16 Casa Rossa; 429/20 Torre Mastorda; 431/28 Pilo Rotto e Monte del Sorbo. La prima e la terza furono commissionate dal monastero romano di Santa Maria in Via Lata, la seconda dall’ospedale di Sant’Antonio. Al servizio di questo ente, l’agrimensore aveva già prodotto, nel 1637, una serie di carte di possedimenti urbani ed extraurbani in territorio tiburtino

Produzione di cartografia manoscritta:
Firmò alcune piante conservate presso l’Archivio dell’ospedale di Sant’Antonio, in Archivio dell’Accademia Ecclesiastica, n. 120 :
Tivoli, pianta delle vecchia chiesa profanata, anno 1637
Tivoli, pianta di alcuni possessi dei Sant’Antonio, anno 1637
Tivoli, pianta di una stanza ad uso di stalla, anno 1639
Tivoli, orto, anno 1637
Tivoli, Quintigliolo, oliveto, anno 1637
Tivoli, Puzzaglia, oliveto, anno 1637
Tivoli, Cozzane, oliveto, anno 1637

Casale di Tor Mastorda, anno 1639

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Quatrara, Giovanni

Giovanni Quatrara
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 l’agrimensore realizzò due mappe per conto della famiglia Pamphili, la prima delle quali con originale anteriore al 1660: 433/30 Scurano e 433bis/26 Castel Malnome.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli