Archivi tag: Susanna Passigli

Quaranta, Giusto

Giusto Quaranta
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Nel 1672 si firmava “Justus Quaranta peritus” .

Biografia:
Agrimensore per il quale non esistono notizie biografiche nonostante la sua doviziosa produzione di carte per il Catasto Alessandrino del 1660.

Produzione scientifica:
Il suo primo lavoro conosciuto è una carta di San Gennaro per il Collegio di San Bonaventura, firmata nel 1654, che sarà annoverata fra le mappe del Catasto Alessandrino nel 1661 (mappa 433A/32). Nel 1672 eseguì la sua ultima carta nota, per conto della famiglia Borghese . La carta del casale di Acqua Acetosa, che egli eseguì nel 1655 per le monache dei Santi Domenico e Sisto, venne copiata da Vincenzo della Greca per il Catasto Alessandrino del 1660 (mappa 432/2). Anteriormente al 1660 lavorò ancora per i Cesarini, per i quali realizzò gli originali di due carte che saranno poi copiate da Eliseo Vannucci (mappe 431/46 e 432/7).
Il suo primo lavoro per il Catasto Alessandrino riguardò due possedimenti della famiglia Mattei, per la quale egli copiò una carta di Bernardino Calamo (mappa 429/6) e una di Paolo Cordiale (mappa 431/16). Ma il suo principale contributo fu l’incarico della realizzazione delle carte per Giovanni Battista Borghese, proprietario di più di trenta fondi. Per lui firmò gli originali di venti mappe, i quali solo in parte presentano i caratteri stilistici della sua mano. All’agrimensore si deve probabilmente la realizzazione delle mappe della tenuta di Pantano, anonime e anteriori al 1660, come lasciano dedurre le loro caratteristiche stilistiche.
Un altro proprietario che dovette ricorre esclusivamente a Giusto Quaranta per autenticare le carte dei propri possedimenti fu il monastero romano di San Silvestro in Capite. Le carte però dovettero essere realizzate presso la bottega di Eliseo Vannucci (mappe 431/33, 431/51, 431/53) e in quella di Paolo Picchetti (mappe 431/9 e 433/8). Giusto Quaranta dovette anche avere a che fare con il capitolo di San Pietro, in quanto compare la sua firma su quattro carte di possedimenti del capitolo copiate dall’agrimensore Drei (mappe 428/2, 429/11, 433/16, 433/26) e nel 1661 (mappe 432/42 e 433A/8). Infine firmò ulteriori sei carte originali per proprietari diversi (mappe 428/31, 432/14, 432/31, 431/6, 431/13, 431/20) e la copia anonima della carta del casale Polzella (mappa 433/62). In tutto la sua firma compare su cinquantuno carte del Catasto Alessandrino . E’ dunque evidente che nel lasso di tempo a disposizione per la consegna delle mappe all’ufficio della Presidenza delle Strade una tale mole di lavoro non sarebbe stata possibile se non ricorrendo alla copiatura di originali precedenti, già in possesso degli enti proprietari.
Per il Catasto Alessandrino del 1660, in sintesi, seppure in diversa qualità di esecutore, copista o unicamente perito firmatario, egli realizzò le mappe 428/2 Boccea e Bocceola; 428/7 Castel Campanile; 428/31 Val Canuta; 429/6 Castell’Arcione; 429/11 Monastero; 429/13 Castell’Arcione; 429/17 Aguzzano; 429/29 Monte della Cricca; 429/32 Molara; 430/2 Pantano; 430/18 Rustica; 431/4 Castel Giubileo; 431/6 Serpentana; 431/9 Malpasso; 431/13 Pedica della Cappella di Sant’Andrea; 431/16 Radicicoli; 431/20 Prato Flicorno; 431/33 Sant’Agnese; 431/39 Boccone; 431/40 Tufelli; 431/42 Bocconcino; 431/46 Cesarina; 431/49 Olevano; 431/51 Ponte della Mentana; 431/53 Tufelli; 432/2 Acqua Acetosa; 432/5 Campo del Fico; 432/7 Mandria; 432/14 Muratella; 432/31 Solforata; 432/40 Casa Ferratela; 433/4 Acquatraversa e Incoronata; 433/8 Cornazzanello; 433/14 Inviolatella; 433/15 Inviolata; 433/16 Malborghetto; 433/21 Morolo; 433/26 Pietra Pertusa; 433/34 Torre di Quinto; 433/35 Torre Spaccata; 433/42 Sant’Andrea; 433/58 Porcareccina; 433/62 La Pulzella; 433A/8 Campo Morto; 433A/12 Tufella; 433A/32 San Gennaro; 433A/42 Cicognola.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Lando Scotoni, Le tenute della Campagna Romana nel 1660. Saggi di ricostruzione cartografica, in “Atti e Memorie della Società tiburtina di Storia e d’Arte”, 59 (1986), pp. 185-261, in particolare pp. 213-214.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Quaranta, Giovanni Santi

Giovanni Santi Quaranta
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Non si dispone di alcuna notizia biografica.

Produzione scientifica:
Nessuna attività è attestata all’infuori degli anni 1660-1661. Nel mese di marzo 1660 realizzò due carte per la famiglia Gabrielli (mappe 429/30 e 433A/37), la quale però si avvaleva anche di altri agrimensori per la misura dei propri beni fondiari . L’agrimensore firmò inoltre due carte per la famiglia Massimi: mentre nel caso della mappa 433A/59 ridusse semplicemente una precedente carta di Bernardino Calamo, egli sembra invece l’autore della carta del casale Pescarella (mappa 433A/60). Lo stesso Mario Massimi fece poi firmare al Quaranta le copie delle carte, realizzate dal Galassi, dei suoi due casali Santa Brocola (mappa 432/34) e Bravi (mappa 433bis/20). L’agrimensore produsse inoltre due carte per Paolo Del Bufalo, che riportano una legenda autografa di Giovanni Santi (mappe 431/21 e 431/22). Egli infine confezionò due carte per i Borghese (mappe 428/6, 429/35) e la pianta del casale della Magliana per il monastero di Santa Cecilia in Trastevere (mappa 433bis/8) .
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò le mappe 428/6 Castel Campanile; 429/30 Barbuta; 429/35 Torrecchia; 431/21 Casale della Donna; 431/22 Torricella; 432/41 Campo Ascolano; 433/64 Stracciacappa, 433A/31 Carrocceto; 433A/37 Cornacchiola; 433A/59 Vallelata; 433A/60 Pescarella; 433bis/8 Magliana.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Qualeatti, Marco Antonio

Marco Antonio Qualeatti
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Non risulta essere stato architetto. La firma autografa della pianta della Crescenza, realizzata nel 1656, porta l’indicazione “Marco Antonio Qualeatto agrimensore”.

Biografia:
Mancano dati biografici.
Non sono note le relazioni con gli altri Qualeatti, noti come firmatari di mappe per il Catasto Alessandrino del 1660: Asdrubale e Carlo.

Produzione scientifica:
Prima del Catasto Alessandrino del 1660, si ha notizia dell’attività di Marco Antonio Qualeatto in qualità di fattore del capitolo di San Pietro, ente per il quale realizzò una prima mappa relativa al casale Civitella (mappa 433/50). Inoltre apparve come autore di una pianta del casale Sacco Pastore dei Maffei, datata luglio 1643, successivamente da lui stesso copiata e consegnata all’ufficio della Presidenza delle Strade, il 13 marzo 1660 (mappa 431/30). Il 28 maggio 1656 realizzò la pianta del casale Crescenza che sarà copiata da un anonimo nel 1660 (mappa 433/7): l’originale si conserva presso l’archivio della Crescenza .
Negli anni 1660 e 1661 la registrazione di alcuni pagamenti testimonia la sua attività per il Capitolo di Santa Maria Maggiore, per conto del quale il Qualeatti riscuoteva gli affitti dei casali agricoli .
Nell’ultima settimana del febbraio 1660 Qualeatti firmò tre piante originali di tenute di proprietà di Pompeo Maddaleni (mappe 432/39, 432/62, 433A/41); seguirono le piante delle tenute di Giuseppe Mattei Orsini (mappe 433B/1 e 4) e quelle di Francesco Capizucchi (mappe 433A/61 e 433A/62), infine quella di Giovanni Paolo Muti. In otto giorni, l’artigiano firmò dunque otto piante, per quattro proprietari diversi, relative a casali situati fuori le porte San Paolo, San Sebastiano e Portese: poiché l’editto per il Catasto fu promulgato il 31 gennaio, è da ritenersi poco probabile che in meno di tre settimane Qualeatti abbia misurato egli stesso sul terreno otto tenute. Nel mese di marzo lo stesso agrimensore firmò altre tre piante (mappe 428/8, 432/55, 433B/33), nel mese di aprile tre mappe per i Della Valle (429/36, 430/8, 433B/24), una per i Trani (433A/27), una per i Maffei (433A/18), una per i Mandosi (432/65), una infine per gli Aste (431/36); seguirono altre cinque piante per il capitolo di Santa Maria Maggiore, per le quali Eliseo Vannucci percepì la somma di dieci scudi, quattro carte per l’ospedale dell’Annunziata (mappe 431/32, 433A/58, 429/31, 433A/63) e due carte per gli olivetani (433A/9 e 13). Nel mese di maggio furono completate la carte per il monastero di Santa Caterina della Rota (433/5 e 433A/39). Dunque in tre mesi Qualeatti firmò trentaquattro originali e due copie. Secondo l’analisi delle caratteristiche delle singole mappe, realizzata da Jean Coste, probabilmente solo le prime cinque furono effettivamente realizzate da Marco Antonio Qualeatti: egli infatti dovette ricorrere ad altri laboratori per compiere una tale mole di lavoro e in particolare a quello dei Vannucci, dove furono realizzate anche i due originali anteriori al Catasto Alessandrino e a quello di Paolo Picchetti .
In sintesi, per il Catasto Alessandrino del 1660, Marco Antonio Qualeatti realizzò le mappe 428/28 Centocorbi, Pozzali; 429/5 Forno; 429/31 Arco Travertino; 429/36 Torre Spaccata, Quadrato; 430/5 Carcaricola, 430/8 Tor Vergata; 430/9 Santa Croce; 430/12 Quarticciolo; 430/13 Salone; 431/30 Sacco Pastore; 431/32 Casal dei Pazzi; 431/36 Casaletto d’Aste; 432/39 Vallerano; 432/47 Decima, Campo Bufalaro; 432/55 Mostacciano; 432/62 Tor di Valle; 432/65 La Spagnoletta; 433/5 Bosco di Baccano; 433/7 Crescenzia; 433/50 Civitella; 433A/9 Selcia; 433A/13 Maranella; 433A/18 Casal Giudio e Torre di Sasso; 433A/20 Santa Anastasia; 433A/27 Pedica di Celia; 433A/39 Castel di Leva; 433A/41 Torre Tignosa; 433A/51 San Gennaro; 433A/58 Palazzo Margano; 433A/61 Torre del Bruno; 433A/62 Pedica; 433/63 Fiorano, Fioranello; 433bis/1 Campo Salino; 433bis/4 Prati e Monti di Campo Merlo; 433bis/6 Casetta; 433bis/24 Castel Malnome; 433bis/33 Maglianella.

Produzione di cartografia manoscritta:
Pianta della tenuta dei Crescenzi, anno 1636, originale da cui fu copiata la mappa 433/7 del Catasto Alessandrino, in Archivio della Crescenza (si veda “Studi Romani” 1977, tav. XIV). La copia è firmata da Alessandro Balla, nel 1660, che dichiara di aver ricevuto l’originale per la riproduzione.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Qualeatti, Carlo

Carlo Qualeatti
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Non sono note le relazioni con gli altri Qualeatti, noti come firmatari di mappe per il Catasto Alessandrino del 1660: Asdrubale e Marco Antonio.

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò la mappa 433/20 Martignano per conto del Collegio Crivelli.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Qualeatti, Asdrubale

Asdrubale Qualeatti
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Non sembra mai essere stato qualificato architetto. Nel 1643 si definiva “Asdrubale Qualeatto misuratore”. Nel 1649 “Asdrubale Qualeatti agrimensore”.

Biografia:
Mancano dati biografici.
Non sono note le relazioni con gli altri Qualeatti, noti come firmatari di mappe per il Catasto Alessandrino del 1660: Carlo e Marco Antonio.

Produzione scientifica:
La prima attestazione di questo artigiano è costituita da una carta del casale di Spedaletto di Lorenzo Buzii, firmata il 2 maggio 1643, nella quale egli si definiva “Asdrubale Qualeatto misuratore”. Una copia di questa carta venne consegnata all’ufficio della Presidenza delle Strade nel 1660 (mappa 433/31 Spedaletto). Con la stessa denominazione, Qualeatti firmava nel 1647 la pianta del casale Castelluccia di Angelo Celsi. La firma “Asdrubale Qualeatti agrimensore” comparve nel 1649 nella misura delle erbe concesse in affitto della tenuta di Tor Angela. Nel 1651 lo stesso realizzò la pianta del casale Redicicoli di Alessandro del Bene, che sarà successivamente copiata su pergamena per il Catasto Alessandrino nel 1660 (mappa 431/18 Radicicoli). Sei anni dopo fu la volta della misura delle erbe della tenuta dei Gottifredi e della tenuta di Schizzanello dei Toderini, entrambe copiate nel 1660 (mappa 432/30 Schizzanello). Fra i mesi di marzo e aprile 1660 Qualeatti lavorò per numerosi piccoli proprietari, per i quali realizzò solo le brutte copie di mappe, poi confezionate presso altri laboratori : si tratta in particolare dei Muti (mappa 432/2 Solforatella e 431/48 Bocconcino), dei Caraffa (mappa 432/28 Vallerano), dei cappellani di Santa Caterina (mappa 429/10 Pietralata), della chiesa dei Santi Sergio e Bacco (mappa 433A/64 Falcognana), degli Androsilla (mappa 430/23 Cerrone), dei Colonna (mappa 432/21 Perna, 432/60 Porcigliano). L’agrimensore dunque manifestò la sua attività soprattutto nella esecuzione di misure riportate su “brutte copie”: per la consegna all’ufficio della Presidenza delle Strade affidò la confezione ultima delle carte all’officina dei Vannucci e in seguito a quella di Borrella.
In sintesi, per il Catasto Alessandrino del 1660, ad Asdrubale Qualeatti si devono le mappe 429/10 Pietralata; 429/18 Sant’Anastasia; 430/22 Torre Angela; 430/23 Cerrone; 431/18 Radicicoli; 431/48 Bocconcino; 432/21 Morrone, La Perna; 432/30 Schizzanello; 432/32 Solforatella; 432/38 Vallerano; 432/60 Porcigliano; 433/9 Castelluccia; 433/31 Spedaletto; 433A/64 Falcognana; 433bis/3 Campo di Merlo.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Pomice, Paolo

Paolo Pomice
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò la mappa 433bis/5 Campo Salino detto Le Salsare.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Piuselli, Marcantonio

Marcantonio Piuselli
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Non si hanno notizie del personaggio in questione. Eventuali rapporti di familiarità possono stabilirsi con Matteo, mastro muratore documentato nel 1659 all’opera presso la cupola della chiesa di Sant’Eligio degli Orefici, e Giovan Domenico, autore di una copia della pianta del casale Valca nel 1690.

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 eseguì le mappe 430/9 Santa Croce; 432/36 Tre Fontane; 432/61 Palocco; 432/66 La Santola e Castel Romano; 432/75 Valchetta; 433bis/32 Massa alias Gallesina; 433bis/37 Pedica della Maglianella. Le mappe furono realizzate tutte nel 1660, per conto rispettivamente dei Certosini, dei Cistercensi e dei Domenicani dei Santi Domenico e Sisto. La carta del casale di Santola e Castel Romano è una copia da un originale di Bernardino Calamo, sempre risalente al 1660. Valchetta venne disegnata per il monastero romano di San Lorenzo in Panisperna.

Produzione di cartografia manoscritta:
Mappa di Valca (pergamena), anno 1690, copia di G. D. Piuselli da una mappa del 1619 di Orazio Torriani, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 7 (già 25).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Roma, Archivio dell’Università e Nobil Collegio degli Orafi e Argentieri di Roma, UOA, 12, 102 (1659, ott. 8).

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Borrella, Antonio

Antonio Borrella
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Lavorò nel 1660 per diversi proprietari. Il 31 marzo firmò le tre mappe per la famiglia Melchiorri, poste fuori le porte Portese e San Pancrazio (mappe 433bis/31 Massimilla; 433bis/39 Pedica detta dei Quaranta; 433bis/42 La Torretta), mentre le altre risalgono al periodo fra il 31 marzo e il 6 agosto. Le due mappe 433A/24 Montagnano e 433bis/21 Brava e Maschietto gli furono commissionate dalla famiglia Theodoli.
Per il Catasto Alessandrino del 1660, riassumendo, realizzò le mappe 428/16 Pedica; 432/13 Isola di Santa Broccola; 432/52 Ostia; 433A/14 Tor di Mezza Via e Berbonara; 433A/24 Montagnano; 433A/40 Casalotto e Vigna; 433bis/21 Brava e Maschietto; 433bis/31 Massimilla; 433bis/39 Pedica detta dei Quaranta; 433bis/42 La Torretta.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Bonfante, Lazzaro

Lazzaro Bonfante
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 eseguì la mappa 422/26 Radicelli.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Pietra, Giovanni Pietro

Giovanni Pietro Pietro
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò la mappa 433A/6 raffigurante il casale Casetta di proprietà della famiglia Landi, mappa eseguita con Bernardino Calamo e con Domenico Castelli.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli