Archivi tag: Susanna Passigli

Picchetti, Paolo

Paolo Picchetti
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Risulta “Misuratore” della Camera Apostolica. Definito “Architetto” nel 1659 e nel 1660 .

Biografia:
Nato intorno al 1630, morì a Roma il 20 ottobre 1669.

Produzione scientifica:
Il 4 dicembre 1658 venne incaricato dalla Congregazione della Presidenza delle Strade per la realizzazione di una fabbrica . Più precisamente, il 6 febbraio dell’anno successivo l’architetto “deputato della Strada Flaminia” fu incaricato di effettuare alcune misure di lavori eseguiti e di “fare lo scandaglio per li lavori da fare” . Il 19 febbraio 1660 “fu deputato il signor Paolo Picchetti architetto a vedere la selciata fatta nella strada di muro Torto” .
Per il Catasto Alessandrino del 1660 eseguì le mappe 429/38 Grottaferrata; 430/29 Castello di San Venturino; 431/8 Quarto di Val Melaina; 431/10 Ponte Salaro; 431/37 Sant’Agata; 431/38 Pietra Aura; 433/12 Galera; 433/25 Precoio Novo e Casale delle Grotte; 433A/23 Palombaro. Per conto della famiglia Barberini confezionò le mappe dei casali Grottaferrata, San Vittorino e Palombara; per i Cesi quelle del casale Precoio Novo e Casale delle Grotte; per l’ospedale del San Giacomo quelle di Quarto di Val Melaina, Ponte Salaro, Sant’Agata e Pietra Aura. Inoltre, per lo stesso ospedale ricoprì l’incarico di perito in occasione di una causa per questioni territoriali, la cui sentenza fu emessa il 15 luglio 1661 . Le piante delle tenute Val Melaina (mappa 431/8) e Ponte Salaro (mappa 431/10) presentano segni di concordanza e sembrano realizzate anteriormente al 1660, mentre quella di Pietra Aura (mappa 431/38) fu sbrigativamente copiata da un originale di Ascanio Antonietti, risalente al 1599.
Nel 1670 costruì la chiesa dell’Incarnazione in Roma.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Lando Scotoni, Le tenute della Campagna Romana nel 1660. Saggi di ricostruzione cartografica, in “Atti e Memorie della Società tiburtina di Storia e d’Arte”, 59 (1986), pp. 185-261, in particolare le pp. 214-215.

Bibliografia. Repertori, cataloghi:
U. Thieme, F. Becker, Allgemeines lexicon del bildenden Kuenstler von Antike bis zur Gegenwart, vol. XXVIII, Leipzig 1932, p. 585.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Peperelli, Francesco

Francesco Peperelli
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Romanus Architectus

Biografia:
La sua biografia è poco nota: si ignora la data di nascita e qualche dubbio permane sul luogo di provenienza. Sembra comunque da escludere una improbabile origine senese, in base alla qualifica attribuitagli nel già citato testamento . La sua morte deve essere sopravvenuta probabilmente nel 1642, in quanto nel 1641 è registrata la sua sostituzione come architetto, presso l’ospedale del San Giacomo degli Incurabili di Roma e nel novembre dello stesso anno è datato il suo testamento. Infine proprio a partire dal 1642 mancano sue notizie presso il cantiere del palazzo Del Bufalo ed egli risulta essere stato sostituito anche presso la famiglia dei committenti Santacroce .

Produzione scientifica:
Qualcosa di più è dato conoscere circa la sua attività nella Roma seicentesca. Questa fu varia e al servizio di molti committenti, sia nobili privati, sia enti religiosi. Si occupò infatti di architettura civile e religiosa, di estimo, di misura e cartografia. La sua prima menzione, in un registro di “Giustificazioni” della basilica di Santa Maria Maggiore, risale al 1611, quando Peperelli intervenne come perito per firmare conti di muratura e falegnameria . Il periodo della sua produzione più intensa come architetto ebbe inizio nel 1627, quando fu chiamato a progettare il palazzo Del Bufalo-Ferraioli e continuò negli anni 1630-1640 con una fitta attività edilizia, sempre a Roma. Nel 1628 è registrata la sua presenza presso la Villa d’Este di Tivoli e dal 1634 entrò nei registri dell’Accademia di San Luca. Fra le sue opere più rilevanti si contano il palazzo Santacroce ai Catinari, il monastero di Santa Maria in Campo Marzio, la chiesa di Santa Maria in Traspontina, il palazzo del Monte di Pietà e la chiesa di San Salvatore in Campo. Contemporaneamente prestò il suo servizio per progetti, piante e consulenze per vari enti religiosi romani, come il monastero di Santa Caterina della Rosa, l’oratorio di San Girolamo della Carità, la congregazione di San Silvestro in Capite, gli ospedali della Annunziata, della Consolazione e di San Giacomo degli Incurabili. Tra il 1625 e il 1641 figurò spesso a Velletri, a sud di Roma, inizialmente incaricato dalla Sacra Congregazione del Buon Governo come supervisore di conti e misure, in seguito per eseguire lavori idrici e stradali, infine con l’incarico di realizzare il disegno del Palazzo Priorale, palazzo del quale egli fu definito “inventore” dal Barigioni in una relazione del 1714 .
Intorno agli anni Venti si colloca la sua attività di cartografo, su commissione della famiglia Peretti. La data del 1620 compare sulla mappa della proprietà di Torrimpietra, successivamente inserita nella raccolta del Catasto Alessandrino, mentre circa due anni prima dovette realizzare la carta del territorio del comune laziale di Mentana, anch’esso di proprietà della famiglia Peretti. Quest’ultima pianta, datata in base ad elementi interni, fu realizzata in occasione di una questione giuridica relativa al territorio soggetto alla riscossione di un’imposta fiscale: “Pianta di parte del territorio de la Mentana dell’Illustrissimo Principe Peretti per la lite che verte tra Sua Eccellenza e li molto Reverendi Padri e canonici regulari di San Salvatore in Lauro di Roma fatta da me Francesco Peperelli Architetto di Sua Eccellenza”. La legenda è seguita dalla firma autografa del Peperelli. Proprio per la motivazione che fu alla base della redazione della pianta, questa, pur essendo in bianco e nero e priva di elementi decorativi, si presenta fornita di un gran numero di particolari relativi all’assetto del territorio: orografia, idrografia, viabilità, confini, insediamenti urbani e insediamenti minori, gli antichi castra e casali del territorio romano, edifici religiosi, osterie, attività rurali e opifici. Il medesimo carattere di estrema precisione presenta la “Pianta e misura di tutte le tenute delli casali di Torrimpreda dell’Illustrissimo et Eccellentissimo Principe Peretti”, anch’essa disegnata su commissione del principe Peretti, allora proprietario della zona. L’attività di cartografo di Francesco Peperelli risulta dunque in qualche modo marginale rispetto a quella di architetto e, seppure caratteristica di un certo eclettismo tipico degli architetti romani seicenteschi, essa si giustifica nell’ambito del legame intenso che vincolava l’architetto al suo committente.




Produzione di cartografia manoscritta:
Intorno agli anni Venti si colloca la sua attività di cartografo, su commissione della famiglia Peretti. La data del 1620 compare sulla mappa della proprietà di Torrimpietra, successivamente inserita nella raccolta del Catasto Alessandrino , mentre circa due anni prima dovette realizzare la carta del territorio del comune laziale di Mentana, anch’esso di proprietà della famiglia Peretti . Quest’ultima pianta, datata in base ad elementi interni, fu realizzata in occasione di una questione giuridica relativa al territorio soggetto alla riscossione di un’imposta fiscale: “Pianta di parte del territorio de la Mentana dell’Illustrissimo Principe Peretti per la lite che verte tra Sua Eccellenza e li molto Reverendi Padri e canonici regulari di San Salvatore in Lauro di Roma fatta da me Francesco Peperelli Architetto di Sua Eccellenza” . La legenda è seguita dalla firma autografa del Peperelli. Proprio per la motivazione che fu alla base della redazione della pianta, questa, pur essendo in bianco e nero e priva di elementi decorativi, si presenta fornita di un gran numero di particolari relativi all’assetto del territorio: orografia, idrografia, viabilità, confini, insediamenti urbani e insediamenti minori, gli antichi castra e casali del territorio romano, edifici religiosi, osterie, attività rurali e opifici . Il medesimo carattere di estrema precisione presenta la “Pianta e misura di tutte le tenute delli casali di Torrimpreda dell’Illustrissimo et Eccellentissimo Principe Peretti”, anch’essa disegnata su commissione del principe Peretti, allora proprietario della zona . L’attività di cartografo di Francesco Peperelli risulta dunque in qualche modo marginale rispetto a quella di architetto e, seppure caratteristica di un certo eclettismo tipico degli architetti romani seicenteschi, essa si giustifica nell’ambito del legame intenso che vincolava l’architetto al suo committente.

Pianta di parte del territorio de la Mentana dell’Illustrissimo Principe Peretti per la lite che verte tra Sua Eccellenza e li molto Reverendi Padri e canonici regulari di San Salvatore in Lauro di Roma fatta da me Francesco Peperelli Architetto di Sua Eccellenza”, senza data, ma attribuibile intorno al 1618 (ASR, Ospedale del San Giacomo degli Incurabili, busta 1505).
“Pianta e misura di tutte le tenute delli casali di Torrimpreda dell’Illustrissimo et Eccellentissimo Principe Peretti”, 25 maggio 1620, scala grafica di catene romane 100, rosa dei venti, legenda descrittiva (ASR, Presidenza delle Strade, Catasto Alessandrino, mappa 428/28).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
G. Spagnesi, Palazzo Del Bufalo-Ferraioli e il suo architetto, in “Palladio. Rivista di Storia dell’Architettura”, 13 (1963), pp. 134-158.

Bibliografia. Repertori carto-bibliografici
Baglione, Vite de’ pittori, 1733, pp. 94, 169 ss., 246, 260.
U. Thieme, F. Becker, Allgemeines lexicon del bildenden Kuenstler von Antike bis zur Gegenwart, vol. XXVI o XXVIII, Leipzig 1932, p. 389.
Dizionario enciclopedico di Architettura e Urbanistica, diretto da Paolo Portoghesi, vol. IV, Roma 1969, p. 406.

Bibliografia. Edizioni e schede delle carte
Zaccaria Mari, Tibur. Pars Tertia, “Forma Italiae”, Regio I, Volumen XVII, Firenze 1983, edizione parziale della pianta di Mentana a p. 21.
Rinaldo Cordovani, I Cappuccini e Monterotondo, Monterotondo-Mentana 1984, edizione parziale della pianta di Mentana a p. 19.
Susanna Passigli, La pianta dell’architetto Francesco Peperelli (1618): una fonte per la topografia della regione romana, Roma 1989, Miscellanea della Società romana di Storia patria, XXXI.
Marco Vendittelli, Dal Castrum Castiglionis al Casale di Torrimpietra. I domini dei Normanni-Alberteschi lungo la via Aurelia tra XII e XV secolo, in “Archivio della Società romana di Storia patria”, 112 (1989), pp. 115-182, fig. 3.



Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Pellicani, Ulisse

Ulisse Pellicani
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò, per l’ospedale del Santo Spirito in Sassia, le mappe 428/3 Castel di Guido; 428/5 Centrone; 428/18 Palidoro; 428/19 Porcareccio; 428/26 Santa Severa; 433/47 Campitello e Campitellino; 433/52 Inzuccherata.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Pellicani, Livio

Livio Pellicani
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò la mappa 433/48 San Cornelio.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Pellicani, Giacomo

Giacomo Pellicani
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Il 7 novembre 1648 risulta “che il Signor Jacomo Pellicani sia accompagnato al Signor Vincenzo della Greca tanto nel Ponte dell’Acqua Traversa et Pantano de Griffi quanto alle strade” . Nel 1650, il 10 maggio, è registrato un altro incarico da parte della Congregazione della Presidenza delle Strade . Un nuovo incarico è datato 13 aprile dell’anno 1651 e riguarda gli architetti regionum Urbis: Pietro Moraldi, Vincenzo della Greca, Giulio Martinelli, Giacomo Pellicani, Camillo Arcucci .

Produzione scientifica:

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Vedi Pellicani, Livio, Ulisse

Autore della scheda: Susanna Passigli

Belenzona, Giovanni

Giovanni Belenzona
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Nella legenda autografa sulla mappa di Tragliata e Civitella, datata 22 dicembre 1584, è definito “Agrimensore eletto ex officio del Reverendissimo Monsignore Giovan Ambrosio Flesco vicario di San Pietro di Roma, come appare per li atti di Alessandro Romauli, notario dell’Illustrissimo vicario del papa (…)” .

Biografia:

Produzione scientifica:
L’attività nota di questo agrimensore si colloca tra il 1583 e il 1587, quando realizzò alcune mappe per il capitolo di San Pietro e per la famiglia Cesarini (Campo Selva), copia delle quali sarà effettuata nel 1660 per consegnarle all’ufficio della Presidenza delle strade.
Per il Catasto Alessandrino del 1660 firmò le mappe 428/27 Tragliata e Civitella e 432/8 Campo Selva.

Produzione di cartografia manoscritta:
Mappa di Torrevecchia e Primavalle (pergamena, cm 56x64), anno 1583, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe di beni rustici, n. 1 (già 28).
Mappa di Tragliata e Civitella (pergamena, cm 108x160), anno 1584, in Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe dei beni rustici, n. 47 A-C.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio capitolare di San Pietro, Mappe di beni rustici, nn. 1 e 47 A-C.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Paradiso, Marco

Marco Paradiso
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò la mappa 429/40 Colleferro

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Paolini, Carlo Antonio

Carlo Antonio Paolini
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
L’agrimensore sembra originario di Leonessa.

Produzione scientifica:
L’agrimensore Carlo Antonio “Pavolini” è autore di mappe di tenute del Catasto Alessandrino del 1660 che sono state successivamente riprodotte in copia . Firmò inoltre gli originali delle mappe 428/14 Monterone; 430/21 Sant’Anastasia; 431/14 Monti e Prati Fiscali; 431/15 Santa Colomba; 431/35 Prato in Ponte Lamentano; 431/47 Fonte di Papa; 432/16 Monte di Leva; 432/20 Pedica Pisciamosto; 432/43 Campo Ascolano; 432/44 Dragoncella; 433/46 Borghetto; 433A/47 Travicella; 433A/53 Casal Rotondo; 433bis/11 Prati in Torre Carbone; 433bis/30 Fontignano.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Paglia, Fra’ Giuseppe

Giuseppe Paglia
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Architetto

Biografia:
Nacque a Palermo.

Produzione scientifica:
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò quattro mappe, tutte per la famiglia Orsini: mappa 428/21 Quarticciolo di Palo, mappa 428/22 Quarto e Quarticciolo di Palo, mappa 433/19 Monte Maria, mappa 433/27 Quarto di San Sauro.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli

Moraldi, Giovanni Pietro

Giovanni Pietro Moraldi
N.
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: architetto

Biografia:
Attivo nel 1635, 1643 e nel 1660.

Produzione scientifica:
L’architetto Moraldi figura quale autore di due piante realizzate per il monastero romano di Santa Maria in Campo Marzio “come appare nel libro degli stabili del 1643”.
Il 2 marzo 1645 risulta un ordine emesso dalla Congregazione della Presidenza delle Strade “che il Signor Giovanni Pietro Moraldi architetto debba fare una pianta” per una chiavica . Il 2 maggio 1650 risulta un altro incarico commissionato all’architetto . Il medesimo architetto Pietro Moraldi è richiamato dalla Congregazione insieme a Giulio Martinelli il 30 marzo 1651 . Un nuovo incarico è datato 13 aprile dello stesso anno 1651 e riguarda gli architetti regionum Urbis: Pietro Moraldi, Vincenzo della Greca, Giulio Martinelli, Giacomo Pellicani, Camillo Arcucci . Una nuova commissione a sua favore è datata 6 agosto 1657 .
Per il Catasto Alessandrino del 1660 realizzò le mappe 429/12 Torre Rossa e 430/17 Ponte di Nona.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
U. Thieme, F. Becker, Allgemeines lexicon del bildenden Kuenstler von Antike bis zur Gegenwart, vol. XXV, Leipzig 1932, p. 116.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Susanna Passigli