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De Gioanni, Evasio Andrea

Evasio Andrea De Gioanni
N. Casale Monferrato
M. 1778

Relazioni di parentela: Figlio di Pietro Francesco, misuratore (v. scheda) e padre di Giuseppe Maria, architetto

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: architetto, misuratore, notaio, ingegnere(?)

Biografia:
Attivo dal 1735

Produzione scientifica:
Tra la fine degli anni ’30 e almeno sino al 1740 risulta lavorare come assitente del padre che è impiegato dall’Azienda delle Fabbriche e Fortificazioni in qualità di misuratore applicato alle fortificazioni di Casale (ASTO, Min. della Guerra, Az. Gen. Fabbriche e Fortificazioni, Lettere della divisione di Alessandria, reg. 131).
Dal cabreo che esegue fra il 1758 ed il 1759 per i padri di S. Filippo Neri di Casale si apprende che oltre alla professione di misuratore esercita anche quella di notaio, un caso non eccezionale sebbene nel corso del ‘700 la progressiva istituzionalizzazione delle professioni legate all’agrimensura tenda a rendere più difficile il conseguimento di entrambe le qualifiche. Si sottoscrive inoltre come ingegnere, ma non è stato possibile trovare conferma del conseguimento di tale titolo.
Come già suo padre, lavora prevalentemente nel Casalese e fra i suoi committenti vi sono i conti Callori, il cui archivio comprende un consistente fondo di mappe, relative soprattutto ad opere legate al controllo delle acque, quale quella molto bella che De Gioanni sottoscrive insieme a Gian Antonio Bonelli in occasione di una controversia fra i Callori e la contessa Ardizzone.
Muore probabilmente nel 1778, poiché nel dicembre di quell’anno i suoi figli Giuseppe Maria e Luigi danno in affitto la sua Piazza al misuratore Valentino Maina (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 31, f. 170 v.). Giuseppe Maria prosegue nell’esercizio della professione del padre conseguendo le patenti di misuratore e di architetto civile dall’Università di Torino il 20 maggio ed il 3 dicembre 1776 (Arch. Storico Univ. di Torino, Esami degli architetti e misuratori, X.D.3, ff. 67, 68).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Cabreo de Beni dipendenti dal / l'eredità Billiana misurati dall'Ing.[egne]re / Mis.[urato]re Not[ai]o piaz.to di Casale Evasio Andrea / de Gioanni a ricchiesta de / R.R.P.P. della Congregazione / di S. Filippo Neri detti dell' / Oratorio di Casale / nelli 1758 e 1759, fascicolo di ff. 6 (ASAL, Arch. dell’Opera pia della Misericordia, Disegni, 26).
- Territorio di Casale, siti appartenenti al marchese Scarampi di Villanova, 1762 (ASTO, Senato di Piemonte, Tipi del Senato, Casale, 16).
- Profilo della Livelazione fatta dall’estremo del scaricatore, o sia Caminazzo del Molino di Casa Mossi segnato N° 70 alla Radice dell’Incastro del Sigr Conte Callori, e diversi Particolari segnata N° 72 per dimostrare il Piano, o sia suolo / Della Roggia della costa come dall’Infrascritto Indice, 8 marzo 1763, Evasio Andrea de Gioanni perito del conte Callori, Gian Antonio Bonelli perito della contessa Ardizzone d’Arco (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 178, 4).
- Tipo formato da me sottos[critt]to per dimostrare secondo l’indicazione avuta dall’Illmo Sig. Avoc[at]o d. Franco Anto Verna, e dal sig.r Barto Tollo / deputato dalla Magnifica com[uni]ta di Mombello per l’assistenza de Ponti, e Strade del di lei Territorio [...], 18 ottobre 1766 (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 177, 6).
- Tipo formato per dimostrare le qui confi= / gurate pezze di rag.[io]ne della congreg.[azio]ne della / Misericordia, del R° Ospedale di S Spirito, e / dell'Ill.ma Sig.ra Contessa d'Arco nata Ardiz=/ zoni poste nel Territorio di Balzola [...], 7 dicembre 1767 (ASAL, Arch. dell’Opera pia della Misericordia, Disegni, 29).
- Disegno del prato del sig. Giacomo Francesco Franco della comunità di Altavilla, 22 giugno 1771 (ASVC, Disegni Intendenza, serie I, 40).
- Pianta del Monastero delle MtoR.R.M.M. di Santa Chiara sotto il titolo della SSma Trinità, esistente, nella Città di Trino, s.d., copia sottoscritta mario Quarino, tratta da un originale di Evasio Andrea De Gioanni del 19 luglio 1774 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle Patenti sec. XVIII, Trino, 77).
- Tipo formato da me sottoscritto a richiesta della Comunità di Frassinetto per dimostrare il tenimento de’ Beni coltivi, Prativi, Boschivi, Zerbidi, ed Isole, circondato da Rami / o siano Canali del Fiume Po’, situato in parte nelle Fini di Frassinetto, ed in parte in quelle di questa Ciità nelle Regioni di Ceretto, Isolone, Martuzza, e Bosco delle Barache, ed la positura della Terra, e Luogo di Frassinetto, quali sono come nel seguente Indice alfabetico, 24 aprile 1778, copia sottoscritta da Giovanni Michele Rocchietti, tratta da un originale di Evasio Andrea De Gioanni del 12 aprile 1777 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle Patenti sec. XVIII, Frassinetto, 110).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
C. BRAYDA-L. COLI-D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 103.

Rimandi ad altre schede: Pietro Francesco De Gioanni

Autore della scheda: Elena Marangoni

Cullati, Martino

Martino Cullati
N. Magnano (Ivrea)
M.

Relazioni di parentela: Sposa Paola Benedetta Scala, sorella dell’agrimensore Pietro Antonio Scala, di Ivrea (ASTO, Insinuazione di Ivrea, vol. 453, 10 gennaio 1782, Transazione seguita tra li signori Notaio Vittorio e Misuratore Pietro Antonio fratelli Scala e Misuratore Martino Cullati, ff. 559 v.-561).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: misuratore, estimatore

Biografia:
Attività documentata dal 1770 al 1793

Produzione scientifica:
È autore dei catasti settecenteschi delle comunità di Cuorgné (Ivrea), Magnano e Gifflenga (Biella).
A Cuorgné la Misura Generale del territorio e la conseguente formazione del catasto vengono affidate congiuntamente a Martino Cullati e ad un altro misuratore, Michelangelo Pelazza, con atto del 29 gennaio 1775 e la mappa viene consegnata e pubblicata il 26 agosto 1778.
A Magnano, suo luogo di nascita e di residenza, Cullati lavora invece da solo e per un tempo molto lungo, dal 12 febbraio 1780 sino al 31 luglio 1786. Nel verbale riportato sulla mappa è indicato che la “collaudazione” è stata eseguita il 29 maggio 1786 dal geometra Bernardo Borione, di Graglia (v. scheda) e che all’atto dell’autenticazione della mappa, che avviene con l’apposizione della sottoscrizione da parte dell’autore e degli indicanti locali, è intervenuto in qualità di testimone un altro misuratore, Cipriano Pozzo, di Ponderano.
Legate alle operazioni di catastazione di Magnano sono anche altre due carte conservate nell’Archivio storico di quel comune: la prima è la carta del perimetro del territorio della comunità che, secondo il regolamento per la formazione delle Misure Generali, doveva essere realizzata come primo atto delle operazioni di catastazione, in contraddittorio coi rappresentanti delle comunità confinanti. La carta è infatti realizzata su carta bollata e reca le sottoscrizioni del sindaco e dei “deputati” di Magnano e di tutte le comunità limitrofe. Una seconda carta rappresenta invece un sito conteso fra le comunità di Magnano e di Zubiena: precedente alla carta perimetrale e realizzata dal Cullati su commissione di un Notaio, testimonia probabilmente uno dei molti casi in cui la realizzazione del Catasto costringe le comunità ad affrontare e trovare soluzioni alle liti confinarie.

Produzione di cartografia manoscritta:
- MAPPA GENERALE DEL / TERRITORIO DI / CORGNE, 18 febbraio 1780 (ASTO, Azienda Generale delle Finanze, Catasto Antico del Piemonte, all. C, rot. 150).
- TIPPO REGOLARE DE’ BENI SITUATI NELLA REGIONE DI VAL SORDA oltre il Riale / parte di questi Contesi trà la presente Communità di Magnano, Con quella di Zubiena, Come nel Indice infra espresso, formato da me Geometra Sottosct° in Seguito à Commissione in mio Capo seguita dal Mto Illre Sig.r Deleg.to Nott.Basilio Gagna / sotto li . Maggio 1780, 1 luglio 1780 (ASBI, Archivio comunale di Magnano, Disegni, n. 1).
- PERIMETRO DEL / TERRITORIO DI / MAGNAN.O / Formato da noi Geometra, e Misurat.e sottost° rellativamente al Cap 5° / del R° Regolamento, approvato da S.S.R.M. con R° Viglietto delli / 5 10mbre 1775. al proposito delle Misure Generali; e confrontato colle / Mappe delle rispetive Communità Confinanti Ci è risultato concorde / in tutte le sue estensioni, Alla riserva de trati infra espressi, cioé / Primo nel Verbale da formarsi nel giorno della sottoscr.ne del p[res]ente., 13 luglio 1780 (ASBI, Archivio comunale di Magnano, Disegni, n. 3).
- Mappa Originale del Territorio di Magnano, 31 luglio 1786 (ASTO, Azienda Generale delle Finanze, Catasto Antico del Piemonte, all. C, rot. 150).
- Figura dimostrativa del territorio di Gifflenga, 11 ottobre 1792 (ASVC, Disegni Intend., serie I, 201).
- Mappa del Territorio di/ Giflenga, 15 marzo 1793 (ASTO, Azienda Generale delle Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Gifflenga, all. A, pf. 241).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giovanni Bernardo Borione

Autore della scheda: Elena Marangoni

Colombino, Giovanni Bernardo

Giovanni Bernardo Colombino
N. Netro (Biella)
M.

Relazioni di parentela: Figlio di Carlo e fratello di Eusebio Colombino, entrambi misuratori

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Attivo dal 1749

Produzione scientifica:
Per atto del 15 maggio 1759 gli viene affidata l’esecuzione dei catasti delle comunità di Olevano e Albonese, in Lomellina. Ad Albonese, nella misurazione del perimetro in contraddittorio coi rappresentanti delle comunità limitrofe, è assistito dal fratello Eusebio (v. scheda). Dai verbali riportati sulle mappe risulta anche deliberatario della misura generale di Marza (cfr. la mappa di Olevano) e di Felizzano (cfr. ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Masio, all. C, pf. 155), ma per tali comunità nell’archivio del’Azienda Generale delle Finanze non sono conservate le mappe.
Solo il 21 agosto 1769 risulta entrare in possesso di una Piazza da misuratore per il Piemonte, prendendola in affitto dalle Regie Finanze per nove anni (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 4, f. 66, patenti 25 agosto 1769).

Produzione di cartografia manoscritta:
- [Mappa del territorio di Albonese], 17 aprile 1760 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Albonese, all. A, pf. 156, è conservata anche una copia sottoscritta il 18 agosto 1761 da Bernardo Colombino e Carlo Francesco Pistono).
- RIDUZIONE / di Mappa alla quarta della scala della Savoja / del Territorio, e Luogo d'Albanese fatta dal / Mre Bernardo Colombino, e Carlo Francesco Pistono / l'anno 1760 - Provincia Lumellina (ASTO, Carte Topografiche per A e B, Albonese).
- Mappa del territorio di Olevano Provincia Lomellina, 27 ottobre 1760 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Olevano, all. C, rot. 160.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Eusebio Colombino, Giovanni Stefano Maffei

Autore della scheda: Elena Marangoni

Colombino, Eusebio

Eusebio Colombino
N.
M.

Relazioni di parentela: Figlio di Carlo e fratello di Giovanni Bernardo Colombino, entrambi misuratori

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Misuratore

Biografia:
Attivo dal 1759; muore prima del 29 maggio 1787. Di Netro (Biella).

Produzione scientifica:
La prima attestazione della sua attività risale al novembre 1759, quando lavora come assistente del fratello Bernardo nella realizzazione della mappa perimetrale della comunità di Albonese, in Lomellina (cfr. scheda su Giovanni Bernardo Colombino). Successivamente, tra il 1761 e il 1762, lavora in provincia di Alessandria dove realizza il catasto della comunità di Masio (comprendente anche parte del territorio di Redabue) in qualità di sostituto di suo padre Carlo, insieme al misuratore Cassiano Patrioli.
Il 23 marzo 1771 sottoscrive il contratto per la formazione della misura generale della comunità di Mottalciata (Biella) e ne completa la mappa nel 1774. Un cabreo realizzato nel 1783 per i Domenicani di Biella ne testimonia l’attività anche per committenza privata.
L’ultimo incarico è probabilmente anche quello più importante dal momento che gli viene affidata l’esecuzione del catasto della città di Biella, che tuttavia non porterà a termine: muore infatti dopo aver completato la misura del territorio ma le mappe di Biella inviate a Torino sono realizzate da Giovanni Bernardo Borione, il quale dichiara di aver ricevuto, il 29 maggio 1787, l’incarico di ultimare “ogni carta e libri” relativi alla misura generale della città e di aver “fedelmente desunto” la copia dalla “Mappa originale di Campagna formata dal fu Sig. Misuratore Eusebio Colombino […] debitamente pubblicata” (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Biella, all. C, rot. 68/A, B, C, D).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Mappa del territorio di Masio con Redabue, Provincia di Alessandria, 1° aprile 1762, mappa sottoscritta da Pietro Maria Bottino, Eusebio Colombino, Carlo Colombino, Cassiano Patrioli (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Masio, all. C, rot. 155).
- Mappa del Territorio della Mottalciata Provincia di Biella, 20 novembre 1774 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Mottalciata, all. C, rot. 139).
- Cabreo dei beni del Convento di S. Domenico di Biella, 18 febbraio 1783 (ASVC, Corporazioni Religiose, 18).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giovanni Bernardo Colombino, Giovanni Bernardo Borione

Autore della scheda: Elena Marangoni

Celoniato, Giovanni Battista

Giovanni Battista Celoniato
N. Torino
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere topografo

Biografia:
attivo come topografo tra il 1745 e il 1754

Produzione scientifica:
Dalla serie dei Mandati dell’Azienda fabbriche e Fortificazioni sono documentate le seguenti campagne cartografiche come ingegnere: Colle dell’Assietta (1747); Colle delle Finestre (1747); Valle Gesso (1750); Valle di Lanzo (1752); Valle d’Aosta (1753). L’anno successivo sono ancora attestati genericamente lavori a tavolino.


altre opere di interesse cartogeografico

Trattato matematico ad uso delle R. Scuole di Artiglieria, andato perduto (cfr. P. SERENO, «Li Ingegneri topografici di Sua Maestà». La formazione del cartografo militare negli stati sabaudi e l’istituzione dell’Ufficio di Topografia Reale, in P.SERENO-R.COMBA (a cura di), Rappresentare uno Stato. Carte e cartografi degli Stati Sabaudi dal XVI al XVIII secolo, Torino - Londra, Allemandi, 2002, vol. I, p. 78)

Produzione di cartografia manoscritta:
Allo stato attuale delle ricerche, non sono state reperite carte recanti esplicite sottoscrizioni o attribuzioni al Celoniato. La sua produzione si colloca comunque certamente nell’ambito della cartografia manoscritta.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
C. BRAYDA-L. COLI-D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 101

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Maria Luisa Sturani

Castellanis, Felice

Felice Castellanis
N. Biella
M. 1790

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: agrimensore

Biografia:
Attivo dal 1765

Produzione scientifica:
La sua attività si svolge nel Biellese dove sottoscrive diverse carte per i conti Frichignono di Castellengo ed una pianta della chiesa e oratorio di San Filippo Neri in Biella, redatta per l’autorizzazione alla costruzione di una nuova chiesa. È inoltre l’autore delle copie delle mappe catastali che le comunità di Coggiola e Gaglianico consegnano a Torino.
Muore nel 1790 lasciando la Piazza in eredità ai figli; la moglie, in qualità di loro tutrice, la affitta prima a Gian Antonio Gurgo (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 41, f. 89) e poi, nel 1796, a Stefano Olivetti (Ivi, reg. 48, f. 102).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Mappa della Misura Generale del Territorio di / Gaglianico formata da me sottoscritto Misuratore / negli Anni 1741, e 1742”, 15 giugno 1776, copia di Felice Castellanis tratta da un originale di Gio Batta Tamiatti del 1742 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Gaglianico, all. A, pf. 19).
- [Mappa del territorio di Coggiola], 3 aprile 1777, copia d Felice Castellanis tratta da un originale del 15 marzo 1747 sottoscritto Bartolomeo Sella (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Coggiola, all. C, rot. 56).
- Corso del torrente Cervo e sue diramazioni con indicazione dei confini tra i territori di Castellengo e Cossato, 6 giugno 1780, copia di Felice Castellanis tratta da un originale del 3 settembre 1779 sottoscritto da Pietro Felice Bruschetti e Pietro Lodovico Dejeronimis (ASBI, Arch. Frichignono di Castellengo, Disegni, 86).
- Corso del torrente Cervo nel tratto in cui scorre in Castellengo, regione detta sopra all’Arale, con indicazione delle opere oggetto di contesa tra il conte di Frichignono di Castellengo e la comunità di Cossato, 1° settembre 1780 (ASBI, Arch. Frichignono di Castellengo, Disegni, 95).
- Tipo delle strade da riadattare in territorio di Mottalciata, 15 settembre 1780 (ASBI, Arch. Frichignono di Castellengo, Disegni, 75).
- Piano regolare di una parte del castello di Castellengo, 25 giugno 1781 (ASBI, Arch. Frichignono di Castellengo, Disegni, 38).
- Parte del castello di Castellengo di proprietà del conte Giovanni Antonio Frichignono e degli eredi del senatore Carlo pure Frichignono, 25 giugno 1781 (ASBI, Arch. Frichignono di Castellengo, Disegni, 39).
- Piano regolare della chiesa e oratorio di S. Filippo Neri in Biella, 13 maggio 1788, (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Biella, 237).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Elena Marangoni

Caretto, Carlo Antonio

Carlo Antonio Caretto
N. Dusino (Asti)
M.

Relazioni di parentela: Padre dell’architetto Giuseppe Antonio

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: misuratore

Biografia:
Attività documentata a partire dal 1731; muore prima del 29 luglio 1798.

Produzione scientifica:
Tra il 1738 ed il 1741 esegue un “tipo” e poi un cabreo figurato per la commenda di S. Giovanni di Ripa e Monte Castello appartenente all’Ordine di Malta e proprietaria di beni nell’Alessandrino, in Lomellina e nel Pavese; in quelle prime opere si sottoscrive come semplice agrimensore, mentre nelle carte successive si qualifica misuratore.
Tra il 1759 ed il 1761 realizza la misura generale di diverse comunità delle province di Alessandria e Lomellina: oltre a quelle sottoelencate, dai verbali apposti sulle carte risulta deliberatario anche per le comunità di Terno, Vellezzo, Campalestro, Abadia di Erba Mala, S. Nazaro del Bosco, tutte in Lomellina. Gli incarichi relativi a Zenasco, Mezzana Rabattone, S. Bartolomeo Lacusana e S. Nazaro del Bosco gli vengono affidati dal misuratore Gio Domenico Imoda, che lo assume quale suo sostituto, mentre per le mappe di Zenasco e Castellazzo si avvale dell’assistenza del figlio Giuseppe. Quest’ultimo risulta anche assistente di Paolo Guasta nella realizzazione della mappa di Borgofranco e Santa Maria Suardi, ancora in Lomellina (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Borgofranco, all. C, rot. 97).
Tra il 1774 ed il 1778 completa poi la misura generale della comunità di Castellinaldo (Alba) e nel 1781 esegue la “collazione”, ossia la verifica della conformità all’originale, della copia della mappa e dei libri catastali di Dusino (Asti) consegnati a Torino, realizzati da Giuseppe Maria Bussetti (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Castellinaldo, all. C, rot. 196).
Sebbene il figlio Giuseppe sia stato avviato dal padre alla medesima professione e in una carta del 1786 si sottoscriva come architetto (Tipo dimostrativo delle case del Collegio delle Orsoline, e della casa e cascina del Signor Giovanni Evangelista Ovis, ASVC, Corporazioni Religiose, Disegni, 100), dopo la sua morte, la Piazza che aveva acquistato non viene ereditata dal figlio ma passa ad altri membri della famiglia: il 29 luglio 1798 l’arciprete Domenico, il chierico Carlo Domenico e Domenico “zio e nipoti Carretto” la affittano all’agrimensore Paolo Tommaso Caretto (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 50, f. 28).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Tipo al quale io infras.to d’ordine dell’Ill.mo Sig.r Gran Priore di Lombardia Frà Angelo Felice Cacherano D’Osasco, ho proceduto nell’anno 1738./ Li 29 Maggio, e successivam.te per il dimostrare in che sittuaz.ne, e figura si ritrovassero li beni Coherenti al Fiume Tanaro appartenenti/ alla Commenda di S.t Giò di Ripa e Monte Castello, sittuati parte nel Territtorio D’Alessandria oltre Bormida, e parte nel Territ.° di Monte/ Castello, 1738, foglio sciolto inserito in un cabreo del 1716 (ASTO, Ordine di Malta, cart. 169).
- Cabreo dei beni della Commenda di S. Giò di Ripa e Monte Castello, con atti di cabreo, 1741 (ASTO, Ordine di Malta, cart. 171-172).
- Mappa del territorio di Lumello e del Cassinale della Grua aggregato a detto Lumello [...], 12 febbraio 1760 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Gruva, all. C, rot. 46).
- Mappa del Territorio di S. Bartolomeo la Cusana Provincia Lumellina, 14 giugno 1760 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Castellazzo, all. A, pf. 126).
- Mappa del Territorio di Zinasco con Sairano, Provincia Lomellina, 24 settembre 1760, sottoscritta da Carlo Antonio e Giuseppe Caretto (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Zenasco, all. C, rot. 79).
- Mappa del territorio di Mezzana Rabatone Provincia Lumellina, 13 ottobre 1760 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Mezzana Rabattone, all. A, pf. 125/2).
- Mappa del Territorio del Castellazzo Provincia di Alessandria, 30 giugno 1763, copia di Pietro Maria Bottino e Carlo Antonio Caretto tratta da un orginale del 23 settembre 1762 sottoscritto da Pietro Maria Bottino, Carlo Antonio Caretto, Giuseppe Caretto, Gioan Clivio, Agostino Zaccaria Corio (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Castellazzo, all. A, pf. 95/B).
- Seconda mappa del territorio di Castelinaldo provincia d’Alba desunta dalla mappa originale di campagna [...], 30 marzo 1785 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Castellinaldo, all. C, rot. 101).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giuseppe Maria Bussetti

Autore della scheda: Elena Marangoni

Carello, Domenico

Domenico Carello
N. Torino 1714
M. Torino 19 giugno 1774

Relazioni di parentela: Il figlio Gaetano figura tra i trabuccanti dell’Ufficio topografico dal 1765, nella squadra di Ignazio Bourgiotti e dello stesso Domenico Carello. Gaetano premuore al padre all’età di 26 anni il 6/2/1774 (ASTO, Casa di Sua Maestà, Mandati Fabbriche e Fortificazioni, reg. 93, f. 99).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Misuratore e sovrastante, Ingegnere topografico

Biografia:

Produzione scientifica:
L’attività documentata a partire dal 1743 dai mandati di pagamento dell’Azienda fabbriche e Fortificazioni riguarda campagne cartografiche condotte come ingegnere su: città e cittadella di Piacenza; Valli Po, Varaita (con nuova campagna nel 1757 per ultimare la carta), Maira, Grana e Stura (1743-50), città di Cuneo e dintorni (1744); Confini con la Repubblica di Genova/Riviera di Genova (1745-47); Litorale e riviera di ponente (1747-48); dintorni di Demonte, Valdieri (1747), Porto Maurizio (1748); carta e stima dei boschi della Valle d’Aosta (1751-63); misura dei beni della Commenda di S. Maria di Staffarda (maggio 1754); Valle di Oulx e Cesana (1764); Valle di Pragelato (1765); Comunità di Caluso, Candia, Barone, Orio (1766); Val Sangone (1767-68); Carta della Bormida (1769); dopo tale data risultano solo più pagamenti per lavoro a tavolino.

Produzione di cartografia manoscritta:
- [Carta dei boschi di Exilles], con G. Vallino, C.A. Rana, G. Cantù e G. Toso, s.d. [ma 1739-40] (Österreichisches Staatsarchiv-Kriegsarchiv Wien, Kartensammlung, B.VII.a. 242) – per l’attribuzione e la datazione di tale documento cfr. Sereno, 1991
- CARTA TOPOGRAFICA IN / MISURA DE LUOGHI DI CHALANT, E EMAREZE / VALLE D'AOSTA UNITAMENTE ALLE / GALERIE CHE SI STA.NO AVANZANDO / PER IL RISCONTRO DE FILONI, COME PURE / L'ALINEAMENTO DE MEDEMI CHE / SCOPERTAMENTE SOPRA IL TERRENO / SI VEDE, FATTA DA ME SOTTOSCRITTO / ING.RE E TOPOGRA.CO DI S.A M.A NEL 1756, 1756 (ASTO, Corte, Carte topografiche per A e B, Aosta 5)
- CARTA TOPOGRAFICA in misura, delle Valli di Cezana, e Bardoneche, sino all'unione delle due Dore, co' passaggy, ché dalla cima d'esse Valli, vanno nel Delfinato, comprensivamente tutti li Termini, che dividono li Stati di S.M, da quelli della Francia, a seconda della Limitazione stata fatta nell'anno 1718 / e ratificata nel 1761., fatta dagl'Ing.[egne]ri Topografi di S.M. qui sottoscritti nell'anno 1764, copia redatta con G. Avico da originale dei medesimi, 1764 (ASTO, Corte, Carte topografiche per A e B, Susa 7)
- Tenimento della Granggia d'Envie, con Antoine Durieu, Michele Richiardi, s.d. (ASTO, Ufficio Generale di Finanze, Tipi, cabrei e disegni (sez.II), Envie)
- CARTA TOPOGRAPHIC.A IN MISURA / DEL DUCATO D'AOSTA divisa in 4.° parti, con Avico, Denis, Durieu e Sottis, s.d. (ASTO, Corte, Carte topografiche per A e B, Aosta 4) - Sul secondo foglio reca l’indicazione "Originale dai Sig.ri Avico Durieu Carelli, Denis e Sottis", che in assenza di sottoscrizioni autografe lascia il dubbio che possa trattarsi di una copia
- [Carta topografica della parte occidentale del Piemonte in 11 fogli], s.d. (ASTO, Corte, Carte topografiche per A e B, Piemonte 20) - sui fogli 4,5,6,9,11 si legge "Originale dai Sig.ri Cantù Carello et Durieu", indicazione che, in assenza di sottoscrizioni autografe, lascia il dubbio che si tratti di una copia
- PROFIL DES MAISONS DES CUITTES DES ROYALES SALINES DE CONFLANS COUPÉ / SUR LA LIGNE DESIGNÉ DANS LE PLAN AVEC LES LETTRES A:B."; "AUTRE COUPÉ SUR LA LIGNE DESIGNÉ AVEC LES LETTRES C.D, s.d. (ASTO, Corte, carte topografiche per a e B, Moutiers 1)

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
C. BRAYDA-L. COLI-D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 96.

Rimandi ad altre schede: Gaetano Carello

Autore della scheda: Maria Luisa Sturani

Cantù, Gioanni Giacomo Giuseppe

Gioanni Giacomo Giuseppe Cantù
N. Torino 1712
M. Torino 28 settembre 1777

Relazioni di parentela: Il trabuccante Secondo Cantù è attestato dalla serie dei Mandati di pagamento dell’Azienda Fabbriche e Fortificazioni nel 1758-59 come assistente del Bourgiotti (che a sua volta si è formato come assistente di Gioanni Giacomo Cantù) e poi dello stesso G.G.G. Cantù (nel 1761): probabilmente si tratta del figlio. Questi tuttavia non pare proseguire la carriera nell’Ufficio (ASTO, Casa di Sua Maestà, Mandati Fabbriche e Fortificazioni).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Géomètre, agrimensore, ingegnere topografo, direttore dell’Archivio dell’Ufficio Topografico

Biografia:

Produzione scientifica:
Opera a partire dal 1728 nell’ambito della catastazione della Savoia, dapprima come trabuccante e poi come géomètre, alla realizzazione delle mappe originali dei comuni di Arvillard, Groisy, Morillon, St. Jeoire e Serraval.
L’attività per l’Ufficio Topografico Reale - documentata a partire dal 1743 dai mandati di pagamento dell’Azienda Fabbriche e Fortificazioni - riguarda campagne cartografiche relative a: città e cittadella di Piacenza; Valli Po, Varaita, Maira, Grana e Stura (1743-50), città di Cuneo (pianta) e dintorni (1744-45), città di Chivasso (pianta del 1746), Riviera di Ponente (1747-48) e specialmente Savona e dintorni (pianta della città e castello 1747); Valle di Luserna (1750); carta dei boschi dell’Alto Novarese e Ossola superiore (1752-53); carta topografica e descrizione delle selve della Val Sesia (1753-55); direzione dei lavori per la “strada massima” e per i ponti della Val Sesia, insieme alla carta del luogo di Alagna (1756); Val Sesia, Biellese, Marchesato di Crevacuore, con descrizione e stima dei boschi (1757); piante e profili per la fortificazione di Torino (1758); Contado di Nizza (1761-64); Riviera di Ponente (1762); Valle Pesio (1764); Provincia di Cuneo e Mondovì (1764); ricognizione delle cave di marmo sulle Alpi tra le province di Cuneo e Nizza (con carta?) nel 1764; Provincia di Mondovì (1765 e poi 1769); province di Torino e Ivrea (1766-67); operazioni di avvio della “grande operazione” (1767); provincie di Torino e Susa (1768); Canavese e Biellese (1773); carta della strada da Torino ad Asti (1774). E’ inoltre documentato dalla produzione cartografica e da attestazioni indirette (ASCTO, Carte sciolte, n. 1696) il suo impegno nella progettazione della strada Torino-Chieri, nel 1775.

Produzione di cartografia manoscritta:
- Catasto della Savoia (1728-31): mappe originali dei comuni di Arvillard (ADS C2046), Groisy, Morillon e Serraval (ADHS I C d, 52, 102, 136)
- [Carta dei boschi di Exilles], con G. Vallino, C.A. Rana, D. Carello e G. Toso, s.d. [ma 1739-40] (Österreichisches Staatsarchiv-Kriegsarchiv Wien, Kartensammlung, B.VII.a. 242) – per l’attribuzione e la datazione di tale documento cfr. Sereno, 1991
- CORSO DEL FIUME SESIA PRINCIPIANDO DAL LUOGO D'ALLAGNA SINO AL BORGO DI VARALLO CON DISTINZIONE DELL'ALVEO / VECCHIO D'ESSO FIUME DALL'ALVEO NUOVO FORMATOSI NELL'INONDAZIONE SEGUITA NEL MESE DI OTTOBRE 1755. CON LA / DELINEAZIONE DELLA STRADA PARTE NUOVA, E PARTE IN RISTAURAMENTO DELLA VECCHIA STATA CORROSA DA ESSO FIUME /UNITAMENTE AD UNA DIMOSTRAZIONE DE' TERRENI DANNEGGIATI DAL FIUME SUDDETTO, 2 dicembre 1755 (ASTO, Corte, Carte topografiche serie III, Sesia 1)
- CARTA TOPOGRAFICA IN MISURA CHE COMPRENDE LI SAGNASCHI DI CENTALLO, E LE BEALERE / DI MELLEA, LA TAVOLERA, LA BEALERA NUOVA DI STURA DETTA LA DUCALE, IL MEYRANO, IL / GRIONE, ED IL REGGIO NAVIGLIO DI BRÀ, UNITAMENTE AI LUOGHI DI CENTALLO, CITTÀ DI FOSSANO, / CERVERE CON BUONA PARTE DE' TERRITORJ D'ESSI LUOGHI, E PARTE DI QUELLI DI BRÀ, E CHERASCO / DIVISA ESSA CARTA IN SETTE PARTI, con A. Durieu, rilevamenti del 1757, datazione del disegno 12 maggio 1758 (ASTO, Corte, Carte topografiche per A e B, Centallo 1)
- Plan Topographique / en mesure dressé sur les lieux par nous soussignés / Ingenieurs Topographes de S.M. d'une portion de la / Vallée de la Tinéa et de toute la partie du Aut-Var contenant / les Vallées d'Entraunes, Peone, Beuil, Rigaud, Le Puget de / Theniers et les Terres de la Provence qui sont au deçà du Var, con A. Durieu, 8 gennaio 1759 (ASTO, Corte, Paesi, Savoie, Confins avec la France, m. 26, f. 13)
- Carta topografica in misura formata dalli Regj Topografi Durieu et Cantù del corso del Fiume Varo principiando dalli luoghi di S. Martino e la Rochetta e continuando sino al mare, con A. Durieu, 19 febbraio 1759 (ADAM, Comté et Ville de Nice, fiume Varo, m.5, f. 6)
- Carta Topografica in misura dei Terreni in questione tra la Turbiglia, e Monaco; come / pure dei Terreni Communi Trà Peglia, la Turbiglia / e Rocca Bruna, 26 agosto – 6 ottobre 1759 (ASTO, Corte, Carte topografiche per A e B, Monaco 1)
- Tipo originale della Seborga, 23 settembre 1759 (ASTO, Corte, Paesi, Seborga, m.12, f. 23)
- Carta Topografica in misura del Contado / di Nizza in cui si comprendono le Terre acquistate, e / cedute per l'ultimo Trattato delli 24 Marzo 1760 colla / Francia; il Principato di Monaco, ed una parte / della Riviera di Ponente / La detta Carta è divisa in cinque parti fatta dalli Ing[egne]ri Topog[ra]fi di S.M. negli anni 1762 e 1763, 1762-1763 (ASTO, Corte, Carte topografiche per A e B, Nizza 1) - Attribuibili al Cantù, insieme ad altri, solo alcuni fogli (sul II: "Originale dai Sig. Duriù, Cantù, Borgiotti ed Avico"; sul III: "Originale dai Sig. Cantù, Durieu ed Avico; sul IV: "Originale dai Sig. Durieu, Avico e Borgiotti"; sul V: "Originale dai Sig.ri Avico, Durieu, Borgiotti e Cantù"). Inoltre la dicitura utilizzata (“Originale dai”) e l’assenza di sottoscrizioni autografe lascia il dubbio che si tratti di una copia
- Carta Topografica Originale in misura di parte de' Terreni esistenti a Latere delle strade che dalla Città di Torino tendono alla Veneria Reale, à Settimo Torinese, / ed al Regio Parco, 20 ottobre 1770 (ASTO, Corte, Carte topografiche per A e B, Torino 9)
- [Livellazione della strada Torino-Chieri in 3 fogli], 7 marzo 1775 (ASTO, Corte, Carte topografiche per A e B, Torino 7)
- PLAN TOPOGRAPHIQUE / des bords del la Mediteranée depuis S.te / Hèléne jusqu'au Lazareth, où se trouvent / compris la Ville de Nice, et partie du cours du / Paglion depuis S.t Pons, s. d., reca l’indicazione "original par M.r Cantù", che, in assenza di sottoscrizioni autografe lascia il dubbio che si tratti di una copia (ASTO, Corte, Carte topografiche segrete, Nizza 19 A III rosso)
- CARTA TOPOGRAFICA / DELLE ALTE MONTAGNE ALLA / Sinistra della dora da Bardoneche sino / a Susa e dove si ritrovano i colli / di clapié s.t Aubin la pelouse e la ridotta / de quatro denti, s.d. (ASTO, Corte, Carte topografiche serie III, Susa 2) - La carta reca l’indicazione "Originale del Sig. Cantù", che in assenza di sottoscrizioni autografe lascia il dubbio che si tratti di una copia
- [Carta topografica della parte occidentale del Piemonte in 11 fogli], s.d. (ASTO, Corte, Carte topografiche per A e B, Piemonte 20) - sui fogli 4,5,6,9,11 si legge "Originale dai Sig.ri Cantù Carello et Durieu", indicazione che, in assenza di sottoscrizioni autografe, lascia il dubbio che si tratti di una copia
- Carta topografica in misura della Valle di Sesia con le valli adiacenti ad essa, Principato di Masserano, Marchesato di Crevacuore, parte del Vercellese col delineamento della Valle d’Anzasca [...] miniere esistenti in tutto esso tenimento, s.d. (IGM, Archivio topocartografico, Cart. 30, n. 9221) - Attribuibile al Bourgiotti e al Cantù in base all’indicazione: “originale par Mrs. Cantù et Borgiotti”, che tuttavia, in assenza di sottoscrizioni autografe lascia il dubbio che si tratti di una copia
- [Carta del Canavese], con Bourgiotti, Cantù e Marchetti, s.d. (IGM, Archivio topocartografico, Cart. 8, n. 8678) – Su alcuni dei 37 fogli che la compongono si legge “Originale dai Signor Avico, Borgiotti, Cantù e Marchetti” che fa presupporre si tratti di una copia
- Partie du territoire de Perinaldo ou l’on trouve Seborga et les Vallons de Battallo et d’Ampomo, s.d. (IGM, Archivio topocartografico, Cart. 35, n. 9090) – Si tratta di una copia fatta dal Cantù da originale di autore non precisato

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
C. BRAYDA-L. COLI-D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 96.



Edizioni e schede di carte

P.SERENO, Una carta inedita settecentesca dei boschi d’Exilles (alta Valle di Susa), in P. CAROLI, P. CORTI, C. PISCHEDDA (a cura di), L’agricoltura nel Piemonte dell’800. Atti del Seminario in memoria di Alfonso Bogge (Torino, 1989), Torino, Centro Studi Piemontesi, 1991, pp. 85-111
M.L. STURANI, Schede n. 57, 88 in P.SERENO-R.COMBA (a cura di), Rappresentare uno Stato. Carte e cartografi degli Stati Sabaudi dal XVI al XVIII secolo, Torino - Londra, Allemandi, 2002, vol. II

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Maria Luisa Sturani

Canavasso, Giovanni Battista

Giovanni Battista Canavasso
N. Torino
M.

Relazioni di parentela: Padre dell’architetto Carlo Antonio Ludovico

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: misuratore, ingegnere

Biografia:
Attività documentata dal 1720 al 1734

Produzione scientifica:
Lavora per committenza sia pubblica sia privata: due mappe relative alla terminazione di alcune parcelle situate in Caselle (Torino) sono conservate nell’archivio della famiglia Dal Pozzo della Cisterna, mentre nel 1722 realizza parte delle mappe di un cabreo figurato della Commenda dei Gesuiti di Torino; l’opera verrà completata nel 1744-45 con mappe ad opera di un altro misuratore, Giovanni Battista Borrone (cfr. GEUSA, pp. 380-84). L’attività svolta per committenza pubblica sinora documentata non riguarda invece la produzione cartografica, ma operazioni di misurazione ed estimo. Il 27 gennaio 1720 è nominato Economo per controllare lo stato delle fabbriche e dei beni dei benefici ecclesiastici vacanti ridotti sotto la regia protezione (ASTO, Camera dei conti, art. 614, reg. 1720, f. 25). Negli archivi della Camera dei Conti risultano alcuni pagamenti a suo favore: nel 1720, da parte del Magistrato di Torino, per una relazione d’estimo (Ivi, reg. 1720, f. 88), nel 1723 per visita, estimo e collaudo di lavori eseguiti nel Seminario di Ivrea (Ivi, reg. 1723, f. 222), nel 1724 per visita, misure, estimi e collaudo dei lavori fatti nelle cascine e nella chiesa dell’Abbazia di Villar S. Costanzo (Ivi, reg. 1724, f. 22).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Cabreo figurato della Commenda dei Gesuiti di Torino, 1722 – 1744/45 (AOM, Cabrei, Torino 20, Gesuiti di Torino, Terreni sulla collina di Torino).
- Appezzamenti di terreno della cascina Colombara posta in territorio di Caselle oltre Stura, s.d. (ASBI, Famiglia Dal Pozzo della Cisterna, Disegni, n. 334).
- Num.° 2. / Pezza detta il Prato Grande, con Campi ivi, il tutto simultenente posta sovra le fini di questa Città […], s.d. (ASBI, Famiglia Dal Pozzo della Cisterna, Disegni, n. 336).
- Disegno dei “quadri” per i venditori della Piazza delle Erbe e di via Palazzo di Città fino alla Piazza del Corpus Domini, s.d. (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 1430).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
- G. GEUSA, Contributo alla catalogazione di materiali storico-cartografici: i cabrei settecenteschi dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, tesi di laurea, rel. Prof.ssa Paola Sereno, Università degli Studi di Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1987-88, pp. 380-84 e 535.
- C. BRAYDA-L. COLI-D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 96.

Rimandi ad altre schede: Carlo Antonio Ludovico Canavasso

Autore della scheda: Elena Marangoni