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Canavasso, Carlo Antonio Ludovico

Carlo Antonio Ludovico Canavasso
N. Torino
M.

Relazioni di parentela: Figlio di Giovanni Battista (v. scheda) e padre dell’architetto Giacomo Vincenzo. Nei registri dell’archivio dell’Università compare anche Ignazio Maria Canavasso, di Torino, esaminato per le professioni di ingegnere ed architetto il 3 dicembre 1731 ma respinto (Arch. Storico Univ. di Torino, Registro degli esami di architetti, misuratori e maestri de’ conti, X.D.1, f. 57).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: architetto, misuratore

Biografia:
Attività documentata dal 1737 al 1785

Produzione scientifica:
Esercita la professione su una Piazza da misuratore per la città e territorio di Torino che prende in affitto, a partire dal 1744, prima da Giulio Bello (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 3, f. 14), in seguito dalle Regie Finanze (Ivi, reg. 5, f. 8 b., patenti 30 gennaio 1748), poi nuovamente dalla famiglia Bello (Ivi, reg. 10, f. 94, patenti 17 maggio 1754) e infine da Baldassarre Capello (Ivi, reg. 20, f. 21, patenti 22 febbraio 1765). Il 1° marzo 1768 gli viene ceduta una Piazza da misuratore per Torino dalla cognata, Teresa Soleri vedova Canavasso, che “vi ha rinunciato in suo favore” (Ivi, reg. 24, f. 10 v., patenti 14 luglio 1769).
La produzione cartografica a lui attribuibile è molto varia, sia come committenza, sia dal punto di vista dell’oggetto delle rappresentazioni e ne testimonia l’attività almeno sino al 1785, non solo nel Torinese, ma anche nel Cuneese, ad Ivrea, ad Asti e nel Vercellese.

Produzione di cartografia manoscritta:
- Tipo Geometrico da qualche tratto superiormente all’Imboccatura della Bealera Miglia nel territorio di Cuneo sin’alla Nave di Montanera, nel quale resta delineato il corso della Stura, suoi rispettivi Bracchj, e diramazioni […], sottoscritta Carl’Antonio Canavasso e Giuseppe Castelli, 21 febbraio 1753 (ASCN, Dipartimento della Stura).
- Tipo regolare di due pezzi di campo [...] posti nel territorio di Pianezza, 21 giugno 1762 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Ufficio Generale delle Finanze, Tipi cabrei e disegni – sezione II, Pianezza, 162).
- Beni sui confini di Superga, 12 maggio 1762 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Ufficio Generale delle Finanze, Tipi cabrei e disegni - sezione II, Superga, 98).
- Figura dimostrativa del Sito di Contrada nella Città d’Ivrea, laterale alla Fabbrica, / e Vigna del Convento de’ MM.RR.PP. di S.t Agostino, e tendente verso quello de’ MM.RR.PP. Dottrinarj, in cui li detti PP. di S.t Agostino / desiderano di Avvanzare, e proseguire la detta Loro Fabbrica, insieme alla dimostrazione de’ siti, stati dalli stessi PP. di S.t Agostino abbandonati / Verso, ed à benefizio della stessa Contrada, e frà Le Chiese del Gesù, e S.t Michele, all’Occasione, che anno[sic] riedificata una parte di detta Loro Fabbrica, ed / il tutto Coerentemente al seguente Indice, 2 maggio 1769 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Ivrea, 28).
- Tipo o sia Piano presso che regolare del Corso di parte del Torrente Elvo frà li Territorj di Quinto, e Collobiano, coll Esatta designaz.ne / della ficca controversa, e siti laterali, trà gl'Ill.mi SSg.ri Conti Avogadro di Quinto, e della Motta, dà me infras[crit]to Ing.re formato à rich.ta del S.r Conte di Quinto, 22 aprile 1771 (ASVC, Arch. Avogadro di Quinto, Disegni, n. 12).
- Tipo regolare di parte del Corso del Fiume Pò, e de’ Beni de’ / Particolari Coerenti a’ detto Fiume, 26 giugno 1773 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Po fiume, 62).
- Figura dimostrativa delle infrascritte case nel Borgo al di quà del F. Po, 21 marzo 1774 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Camerale Piemonte, Tipi art. 663, Po fiume, 97).
- Tipo che dimostra la porzione del territorio di Vaglierano su cui si possono estrarre [...] le acque di Borbore [...], 6 aprile 1776 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Camerale Piemonte, Tipi art. 663, Vaglierano, 159).
- Fianco della Chiesa del Corpus Domini, casa del conte Tommaso Robesti di Cocconito e sito verso la Chiesa e la casa predette verso i portici della contrada del palazzo di Città, allegato agli atti della causa per la ricostruzione della casa Robesti, 3 novembre 1778 (Arch. Storico Comune di Torino, Carte sciolte, 994).
- Tipo regolare da me sottoscritto formato a richiesta dell’Illma Città di Carmagnola riguardante la Strada Reale di Racconigi sul Territorio della medesima, colla / designazione di due progetti per riparare la predetta Strada affine di renderla traghettabile in ogni tempo, soda, e fuori dall’acque [...], 21 marzo 1783, copia di Carlo Antonio Canavasso estratta da un originale di Gio Golzio del 14 febbraio 1783 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Carmagnola, 176).
- Pianta regolare della parte Esteriore del Fabbricato dell’Ill.mo Sig.r Conte Giò Franco / Leone di Tavagnasco, situata in questa Città, sotto la Parocchia del Smo Salvatore, / coll’Andamento delle Contrade, che la Circondano dalle parti di Levante, e Notte, 28 febbraio 1785 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Ivrea, 204).

Altre opere di interesse cartografico e geografico
- Perizia di stima della casa municipale detta della “Volta Rossa” nell’isola di S. Pancrazio ad opera degli architetti Sebastiano Riccati, Carlo Antonio Canavasso, Gio Batta Pagano, 1774 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 4243).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
- C. BRAYDA-L. COLI-D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 95-96.

Rimandi ad altre schede: Giovanni Battista Canavasso

Autore della scheda: Elena Marangoni

Riccati, Sebastiano

Sebastiano Riccati
N. Manta
M.

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: architetto, misuratore ed estimatore

Biografia:

Produzione scientifica:
Il 4 marzo 1749 acquista una Piazza da misuratore per il Piemonte dal medico Giuseppe Tesio (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 5, f. 143 v.). Il 24 maggio 1754 gli viene accordato gratuitamente per cinque anni l’uso di una delle Piazze da misuratore per Torino, che permette di esercitare la professione nella capitale oltre che in tutto lo Stato, quale ricompensa per il servizio prestato al Vicariato da 13 anni, a condizione che all’occorrenza continui a prestare la sua opera per quell’Ufficio (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 10, f. 116). Nel 1755 e poi nuovamente nel 1769 affitta quindi la Piazza precedentemente acquistata al misuratore Pietro Giacometti (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 11, f. 136 e ivi, reg. 24, f. 62).
Sebbene la sua produzione sia principalmente legata all’impiego presso il Vicariato e comprenda quindi diverse piante e disegni relativi alla città di Torino, ne è attestata anche l’attività per committenza del principe di Carignano, per il quale realizza una mappa di Carmagnola, presso la sua comunità di origine, Manta, e nel Biellese, dove esegue una carta del fiume Cervo presso Castellengo.

Produzione di cartografia manoscritta:
- Planimetria di un prato venduto al Capitano Giuseppe Emanuel Mathesius in regione Valdocco, 2 ottobre 1753 (Arch. Sto. Città di Torino, Atti notarili, vol. 131, p. 94).
- Tippo generale del Territorio e Finaggio della Com[uni]ta di Villa Franca in Piemonte Provincia di Pinerolo in seguito alla misura generale d’esso Finaggio col novo Catastro fattosi nell’anno 1749, 12 settembre 1755, copia sottoscritta da Sebastiano Riccati tratta da un originale di Emanuelle Ajmeri (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Villafranca, all. A, pf. 55).
- Progetto per l’ampliamento della Chiesa sotto il titolo della / Madonna degli Angioli, comparochiale del luogo di Manta, 18 giugno 1764 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Manta, 7).
- Pianta della Chiesa Parochiale del Borgo di Garlasco, e de’ siti, e Case laterali alla medesima, col / Progetto d’altra nuova Chiesa Parochiale, 15 dicembre 1767, copia tratta da un suo originale del 30 aprile 1766 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Garlasco, 18).
- Disegno del profilo dell’Arrivore e delle giare del torrente Stura rilevato sulla linea formata in dette giare con pali di rovere, 30 novembre 1768, Francesco Matthey e Sebastiano Riccati, con annessa relazione (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 5781).
- Planimetria della contrada della Misericordia dalla contrada di Doragrossa alla chiesa in via Barbaroux e delle case laterali, 1769 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 3916).
- Pianta di uno dei piani dell’edificio municipale detto delle Torri e delle Beccarie a Porta Palazzo, abitato dalle Guardie del Vicariato, 16 novembre 1769 (Arch. Sto. Città di Torino, Scritture private, vol. 31, p.117).
- Progetti di unione delle bealere Giorsa e Cossola per aumentare il volume d'acqua a beneficio dei molini municipali delle Molinette, 22 maggio 1770 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 2076).
- Profili della strada di Moncalieri con i ponti fissi delle livellette per l’inghiaiamento, 1 marzo 1772, (Arch. Sto. Città di Torino, Scritture private, vol. 32, pag. 134).
- Pianta del terreno in Piazza delle Erbe sul quale viene costruito un edificio del conte Bruno di Cussanio in coerenza della casa municipale nell’isola di S. Bonaventura, 23 marzo 1773, sottoscritta Sebastiano Riccati e Giuseppe Giacinto Morari (Arch. Sto. Città di Torino, Atti notarili, vol. 145, pag. 148).
- Disegno della vietta, cortile e siti tra la casa municipale e quelle private nell’isola di S. Pancrazio, 6 maggio 1773 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 4241).
- [Disegno del vicolo esistente nell’isola di S. Pancrazio fra le case Lombardi, Robesti e di Rorà], 4 giugno 1773, sottoscritto Francesco Valeriano Dellala di Beinasco, Sebastiano Riccati e Luigi Barberis (Arch. Sto. Città di Torino, Atti notarili, vol. 145, pag. 183).
- [Pianta di case nella zona della chiesa del Corpus Domini], 1774, sottoscritta Sebastiano Riccati e Giuseppe Capello (Arch. Sto. Città di Torino, Atti notarili, vol. 147, pag. 23).
- Pianta regolare della Chiesa Comparochiale della Manta, e progetto di Coro per essa, 26 marzo 1777 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Manta, 104).
- Tipo regolare di parte della Città di Carmagnola, e delle Strade fuori della / porta denominata di Zucchetta tendenti alla nuova Strada di Sommariva, / ed alla Bealera di Moneta propria della medesima Città, da quale bealera si / progetta di formare un altro scaricatore sulla sponda sinistra, e servirsi del medesimo, e del / successivo canale a beneficio del nettamento, e pulizia dell’istessa Città, 2 dicembre 1778 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Azienda Savoia-Carignano, Tipi e disegni, Carmagnola bealere, 292/1).
- Profilo relativo al tipo del nuovo progetto di formare un altro Scaricatore per la Bealera detta di Moneta propria della Città di Carmagnola, / e servirsene a beneficio del nettamento, e pulizia della medesima Città, 2 dicembre 1778 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Azienda Savoia-Carignano, Tipi e disegni, Carmagnola bealere, 292/2).
- Tratto di corso del fiume Cervo in territorio di Castellengo con indicazione di varie opere di difesa da costruire, 4 settembre 1781 (ASBI, Archivio Frichignono di Castellengo, Disegni, 94).
- Planimetria dell'imbocco della bealera dei prati della Comunità di Pianezza, situata nel territorio di Alpignano, regione Sassetto, sottoscritto Sebastiano Riccati, Pietro Ludovico Dejeronimis, Giovanni Battista Feroggio, Gioachino Butturini, 18 gennaio 1782 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 2102).
- Disegno di parte del torrente Stura e dei siti al porto municipale di Bramafame, 4 dicembre 1787 (Arch. Sto. Città di Torino, Scritture private, vol. 48, pp. 433-436).
- Facciata dell’edificio del R. Albergo di Virtù con il progetto di sopraelevazione, 19 aprile 1788 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 855).
- Facciata e piante della nuova torre civica, 24 novembre 1788 (Arch. Sto. Città di Torino, Atti notarili, vol. 164, p. 327).
- Planimetria del piazzale fuori Porta di Po al di là del ponte e del canale di scarico di acque provenienti da una casa nel Borgo di Po, 21 agosto 1792 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 1608).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
C. BRAYDA-L. COLI-D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 132.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Elena MARANGONI

Reversi, Giovanni Antonio

Giovanni Antonio Reversi
N. Salassa
M.

Relazioni di parentela: Rappresenta la terza generazione che si dedica a tale professione: sia il nonno, il suo omonimo Giovanni Antonio, sia il padre, Giovanni Battista (v. scheda), sono infatti agrimensori. Si segnala inoltre che nel 1768 viene approvato agrimensore Giambatta Reversi, anch’egli di Salassa (Arch. Storico Univ. di Torino, Esami degli architetti e misuratori, X.D.3, f. 155), che potrebbe essere un altro membro di tale famiglia.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: agrimensore

Biografia:

Produzione scientifica:
Il padre gli vende la sua Piazza da misuratore per il Piemonte il 12 agosto 1755 ed egli vi eserciterà sino al 27 luglio 1772, data in cui la rivende a Gio Pietro Ajmonetto (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 11, f. 106 e ivi, reg. 29, f. 144).
A testimonianza della sua attività sono state identificate due mappe catastali e la carta del corso di una bealera nel Canavese; tale carta così come il catasto di Bosconero sono realizzate insieme al misuratore Giovanni Ludovico Lutati (v. scheda).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Tipografico del territorio della Comunità di Bosconegro formato dai Sottoscritti nell’anno 1760, 21 novembre 1761, sottoscritta Giovanni Ludovico Lutati e Giovanni Antonio Reversi (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Bosconero, all. C, rot. 72).
- COPIA / DELLA MAPPA ORIGINALE DELTERRITORIO / DI / FAVRIA, 10 febbraio 1762 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Favria, all. C, rot. 149).
- Tipo della Bealera d’Oglianico principiando dall’Imbocatura al Fiume Orco Territorio di Cuorgné passando per / Valperga, e Salasca, 13 giugno 1766, sottoscritta Giovanni Ludovico Lutati e Giovanni Antonio Reverzi (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Carte Topografiche Serie III, Oglianico, 2).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giovanni Ludovico Lutati e Giovanni Battista Reversi

Autore della scheda: Elena Marangoni

Reversi, Giovanni Battista

Giovanni Battista Reversi
N. Salassa
M.

Relazioni di parentela: È figlio di Giovanni Antonio, che ottiene le patenti di agrimensore il 7 agosto 1698 (ASTO, Camerale, Patenti Piemonte, art. 687, reg. 128, f. 172) e padre dell’agrimensore Giovanni Antonio (v. scheda).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
È probabilmente da identificare con “Jean Baptiste Benoit Reverso” indicato come trabuccante nel registro dei pagamenti del personale impiegato nella realizzazione del catasto della Savoia, (Arch. Départ. de la Savoie, C 1855, 1731, f. 11). Dopo tale esperienza nel 1735 acquista dalle Regie Finanze una Piazza per esercitare la professione di agrimensore in Piemonte (ASTO, Controllo Generale Finanze, Vendite di Piazze da Misuratori, reg. 1, f. 72 v.) che nel 1755, probabilmente alla fine della propria carriera, rivende a suo figlio Giovanni Antonio (v. scheda; ASTO, Controllo Generale Finanze, Vendite di Piazze da Misuratori, reg. 11, f. 106).
È conosciuto quale autore di tre mappe del Catasto Antico del Piemonte, tutte relative a comunità del Canavese, che realizza in società con altri. Per la misura generale dei territori di Salassa e Torre lavora con Giovanni Domenico Rosso, che si sottoscrive quale semplice geometra e non risulta possedere una Piazza; è originario di Oglianico, una comunità limitrofa a quella di Salassa da cui proviene Reversi e compare anch’egli, in qualità di géomètre, fra il personale impiegato nella catastazione della Savoia (Arch. Départ. de la Savoie, C 1855, 1731, f. 16).
Per il catasto di Prascorsano si associa invece a Bartolomeo Caretto, ed in tale mappa, si sottoscrive come “misuratore”: la definizione della qualifica resta un elemento di incertezza per quei cartografi attivi prima del 1729, anno in cui vengono istituiti gli esami per agrimensori e misuratori presso l’Università e si differenziano in modo più preciso le due categorie in quanto i primi sono abilitati alla misurazione di terreni e fabbriche rustiche ed i secondi anche di edifici civili.

Produzione di cartografia manoscritta:
- Mappa universale di tutti li beni tanto Comuni che Particolari del Teritorio di Sallaza formata da noi sotoscritti Ag.[rimenso]re Giò Batta fu Giò Antonio Raverso di Sallaza et Giò Domco fu Giò Antonio Rosso d’Oglianico Geometra […], 20 settembre 1741 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Salassa, all. C, rot. 80).
- Mappa del territorio della Torre formata dalli Sig. Agrimensore e Geometra G. Batta Reverso di Salassa et G. Dome[ni]co Rosso d’Oglianico […], 20 giugno 1743 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Torre Bario, all. C, rot. 94).
- [Mappa del territorio di Prascorsano], 27 settembre 1746, sottoscritta da Bartolomeo Caretto e Giovanni Battista Reverso (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Prascorsano, all. C, rot. 142).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giovanni Antonio Reversi

Autore della scheda: Elena Marangoni

Cabiati, Francesco Antonio Maria

Francesco Antonio Maria Cabiati
N. Vignale, in provincia di Casale
M.

Relazioni di parentela: Figlio del misuratore Giuseppe, da identificare col “Giuseppe Cabiale”, di Vignale, che ottiene le patenti di misuratore dall’Università di Torino il 25 giugno 1738 (Arch. Storico Univ. di Torino, Registro degli architetti, maestri de’ conti e misuratori, X.D.2, ff. 4, 7) ed acquista una delle Piazze per il Ducato di Monferrato dalle Regie Finanze il 3 marzo 1739 (ASTO, Controllo Generale Finanze, Vendite di Piazze da Misuratori, reg. 1, f. 138); tale identificazione è confermata dalla patente con cui Francesco è autorizzato ad esercitare sulla Piazza cedutagli dal padre, nella quale è indicato che Giuseppe aveva acquistato la Piazza “sotto il nome di Cabiale” (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 21, f. 116).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: misuratore

Biografia:
Attività documentata dal 1765 al 1796

Produzione scientifica:
Le carte identificate ne testimoniano sorattutto l’attività per committenza dei conti Callori, ma un documento conservato nell’archivio di quella famiglia permette di attribuirgli anche la realizzazione di un catasto, per la comunità di Balzola, nel Monferrato Casalese: si tratta di un volume di fogli di carta bollata, contenente 18 mappe delle quali solo una sottoscritta e datata 20 settembre 1767, nella quale Cabiati dichiara di averla estratta dall’originale formato in seguito alla misura generale di Balzola che ha eseguito insieme al misuratore Giulio Ferraris. Le altre mappe contenute nel volume, che potrebbe costituire un cabreo non completato, sono solo in parte acquerellate e non recano l’indicazione dei toponimi, ma solo quella dei numeri di parcella, che ne confermano la derivazione dalla mappa catastale.

Produzione di cartografia manoscritta:
- Estratto dall’originale mappa del territorio di Balzola, 30 settembre 1767 (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 192).
- Tippo dimostrativo del Corso delle due Roggie / Stura, ossia di Mezzo e della Bealera del / Torione con suo Indice, e distribuzione dell’ / acqua a parte delineato, e descritti p[er] l’Illmo / Sigr Conte Callori”, due copie senza indicazione dell’autore, tratte dall'originale sottoscritto da Francesco Cabiati il 24 febbraio 1772 (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 177, 5 e b. 178, 11).
- Roggie Bialera, e Stura misurate nel 1780: 1781: 1782 dall’infras[scrit]to”, s.d. (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 177, 12).
- Tipo dei siti pubblici, che la Comunità di / Conzano ha ceduto all’Ill.mo Sig.r Conte Pio / Vidua col suo ordinato delli 9 cor.te Agosto, 14 agosto 1790 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Conzano, 263).
- Tipo in misura [dei beni del conte Callori in Vignale], 24 febbraio 1796 (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 180, 20).
- Abbozzo del corso delle Roggie da Trino sino alla Cassina Nuova, s.d. (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 182, 6).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Elena Marangoni

Prunotto, Giovanni Tommaso

Giovanni Tommaso Prunotto
N. Guarene
M. 1775

Relazioni di parentela: Suo figlio Filippo viene approvato misuratore nel 1756 e poi architetto (PALMUCCI, p. 133).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: architetto, misuratore

Biografia:

Produzione scientifica:
Il prosieguo della carriera è legato al passaggio alla qualifica di architetto ed allo svolgimento di incarichi nell’ambito della direzione dei lavori alle residenze reali che fanno da corona alla capitale sabauda. Il 25 aprile 1742 viene nominato Misuratore ed Estimatore Generale delle Fabbriche e Fortificazioni Regie (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 1, f. 134) e il 7 novembre dello stesso anno è approvato architetto civile dall’Università di Torino (Arch. Storico Univ. di Torino, Registro degli architetti, maestri de’ conti e misuratori, X.D.2, f. 57).
Con Regie Patenti 17 marzo 1747 è nominato Misuratore ed Estimatore generale dei Palazzi, Fabbriche e Fortificazioni in seguito al decesso dell’architetto Lampo: nelle patenti si motiva la nomina con i servigi resi sino a quel momento soprattutto in occasione dei lavori al palazzo reale di Stupinigi e viene indicato che il nuovo incarico comporta la permanenza ordinaria in Torino e la supervisione sui palazzi reali di Torino, Venaria, Moncalieri, Rivoli e Stupinigi e sulle fortificazioni di Torino e Chivasso. Rappresenta anche un notevole avanzamento dal punto di vista economico, col passaggio dello stipendio annuo da lire 300 a 1200 (ASTO, Patenti Controllo Finanze, reg. 20, f. 25 v.).
I mandati di pagamento della Camera dei Conti permettono di fare ulteriore luce sulle prime fasi della carriera, quando compare come autore di stime e istruzioni per l’esecuzione di lavori presso le Abbazie di Santa Maria di Lucedio, di S. Stefano di Vercelli e di Selve (ASTO, Sessioni Camerali, art. 614, reg. 1742, f. 51), presso beni appartenenti all’Abbazia di Lucedio (Ivi, reg. 1741, f. 130; reg. 1742, ff. 91v. e 122; reg. 1744, f. 5) ed all’Abbazia di San Genuario di Rivalta (Ivi, reg. 1742, ff. 75v. e 90). Due carte del 1743 lo indicano attivo presso l’Abbazia di S. Maria di Casanova, per la quale, secondo Eugenio Olivero, avrebbe realizzato anche il progetto per un nuovo convento.
La produzione cartografica testimonia la sua attività anche in altri contesti: sono state identificate diverse carte realizzate per la città di Torino, un tipo relativo ad un canale presso l’Abbazia di Staffarda, una pianta del Monastero di S. Andrea in Chieri.
Per quanto riguarda la sua attività come architetto sono stati attribuiti al Prunotto i progetti delle chiese parrocchiali di Beinasco (1743), di Centallo (1764-69), di Garzigliana (1763), di Nichelino (1771) (Olivero, pp. 144-146).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Disegno dei terreni e fabbricati di proprietà dell’Abbazia di Casanova, 20 gennaio 1743 (ASVC, Disegni Intendenza, serie I, 21).
- Pianta del Monastero e della Commenda di Casanova, 28 febbraio 1743 (ASVC, Disegni Intendenza, serie I, 22).
- Tipo del sito accomprato dal Sig. Conte Avenato vicino alla Consolata col parere e lettera, 23 febbraio 1750 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Camerale Piemonte, Tipi articolo 663, Torino, 6).
- Planimetria del corso della Dora dalla chiusa della Pellerina alla Regia Polveriera, 17 febbraio 1753 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 2064).
- Pianta del Palazo vechio di S.A.S. il Sig. Prencipe di Carignano, sottoscritto Prunotti Giovanni Tommaso e Rocha Carlo Emanuele, 10 marzo 1754 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Camerale Piemonte, Tipi articolo 663, Torino, 252).
- Planimetria della nuova bealera della Polveriera e dei molini detti Molassi, 1 giugno 1754 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 2067).
- Disegno delle opere di derivazione dalla Dora della nuova bealera ad uso degli edifici municipali, 1 giugno 1754 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 2067).
- Planimetria dimostrativa del danno che il Sangone arrecherebbe alle campagne abbandonando il ponte presso la strada di Moncalieri, 15 dicembre 1754 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 2299).
- Planimetria della bealera di Valdocco dalla derivazione della Dora sino al punto d'incontro con la bealera della Fucina, 24 dicembre 1755 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 2068).
- Tipo regolare del corso della Bealera progettata dal Fontanili di Lagnasco a benfizio della Commenda di Santa Maria di Staffarda, 17 gennaio 1759, (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Camerale Piemonte, Ufficio Generale delle Finanze, Tipi disegni e cabrei sezione II, Staffarda bealere, 247).
- Pianta di un fabbricato rustico, 29 febbraio 1764 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Tipi sez. II, Cascine, 71).
- Disegno pel pavimento di marmo da ricostruersi nel Santa Santorum all'Altare nella Chiesa di S. Carlo proprio di S.M.[aest]à, 20 aprile 1764 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Carte per A e B, Torino 29, 11).
- Per il Monistero di S.t Andrea di Chieri, copia sottoscritta Antonio Vittorio Gallo, 7 giugno 1766 estratta da un originale sottoscritto Gian Tommaso Prunotto, 5 maggio 1766 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle patenti XVIII secolo, Chieri, 11).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
- E. OLIVERO, L’abazia cistercense di Santa Maria di Casanova presso Carmagnola. Contributo allo studio dell’architettura gotica in Piemonte. Notizie sopra i pittori Giovanni Antonio, Bartolomeo, Domenico e Nicolò Guidobono e sopra l’architetto Giovanni Tommaso Prunotto, Torino 1939.
- C. BRAYDA - L. COLI - D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 129.
- L. MALLE’, Stupinigi: un capolavoro del Settecento europeo tra barocchetto e classicismo, Torino 1968, pp. 483-84.
- L. PALMUCCI, «Tanto per servizio del Principe che per l’utile del pubblico». Misuratori, estimatori e cartografi-agrimensori, in D. BALANI, D. CARPANETTO, Professioni non togate nel Piemonte d’Antico Regime, Torino 2003, pp. 115-116, 133.

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Elena Marangoni

Provana di Collegno, Giacinto

Giacinto Provana di Collegno
N. Torino 4 giugno 1794
M. Baveno 29 marzo 1856

Relazioni di parentela: Figlio di Giuseppe Francesco Provana di Collegno e di Anna Morand de Saint-Sulpice

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
Docente di botanica, mineralogia e geologia presso l’Istituto Superiore di Bordeaux fino al 1845, quando rientrò definitivamente in Italia. Nel 1844 pubblicò un primo abbozzo di Carta Geologica d’Italia, in massima parte compilata elaborando e assemblando le carte pubblicate dai geologi attivi nelle diverse regioni italiane. Per il Piemonte e la Liguria egli fa riferimento ai rilevamenti di A. Sismonda e ad “annotazioni” personali, per la Sardegna ai rilevamenti di A. La Marmora.

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:
H. Provana di Collegno, 1844. Esquisse d’une Carte Géologique d’Italie…d’après les Observations de l’Auteur en Piémont, en Lombardie et en Toscane et d’après les documents publiés par M.M. Brocchi, Catullo, de la Marmora, Pareto, L. Pasini, A. Sismonda, ecc.; Paris, 1844. Scala 1: 1.850.000.

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
A. LA MARMORA, Notice biographique sur le General H. Provana de Collegno, Torino, Imprimerie Royale, 1857
L. OTTOLENGHI, La vita e i tempi di Giacinto Provana di Collegno, Torino - Roma, Loescher, 1882
N. PELLATI, Contribuzione alla storia della Cartografia Geologica in Italia, in Atti del Congresso Internazionale di Scienze Storiche (Roma, 1903), vol. X (Sezione Storia della Geografia, Geografia Storica), Roma, Tip. della R. Accademia dei Lincei, 1904, pp. 131-163.

Rimandi ad altre schede: A. Sismonda e A. La Marmora

Autore della scheda: Franca Campanino

Bussetti, Giuseppe Maria

Giuseppe Maria Bussetti
N. Sagliano Micca (Biella)
M.

Relazioni di parentela: Figlio di Giovanni Antonio Bussetti (v. scheda) e padre di Stefano, anch'egli misuratore.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Attivo dal 1775, muore fra il 2 luglio 1786, data in cui stila il proprio testamento, ed il 20 febbraio 1787 quando il figlio gli subentra nell'esercizio della Piazza da misuratore (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 38, f. 23).

Produzione scientifica:
L'acquisizione della Piazza avviene poco dopo il completamento della mappa catastale della comunità di Vigliano (Biella), che realizza insieme al padre. Nell'anno successivo realizza invece da solo la mappa di un'altra comunità biellese, Miagliano, mentre nel 1781 sottoscrive la mappa di Dusino, in provincia di Asti.
Il figlio Stefano, che eredita la Piazza alla morte del padre, continua nell'esercizio della professione di misuratore come testimoniano diverse carte di comunità del Biellese, desunte da mappe del Catasto Napoleonico e realizzate in seguito ad una disposizione del governo del 12 Brumaio Anno XI (3 novembre 1802), nelle quali si sottoscrive "Etienne Bussetti" (ASTO, Carte Topografiche per A e B, Campiglia, Cossila, Piedicavallo, Pralongo, Quittengo, Sagliano e Miagliano, San Paolo, Trivero).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Copia di Mappa del Territorio della Comunità di Vigliano formata da noi Regj Misuratori padre, e figlio Bussetti sottoscritti, 26 aprile 1775 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Vigliano, all. C, rot. 50).
- Coppia del Cattastro della Communità di Miagliano, 15 aprile 1776 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Miagliano, all. D, vol. 28).
- COPIA DI MAPPA DI DUSINO, 29 maggio 1781 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Dusino, all. C, rot. 196).
- Tipo regolare dei beni stati intersecati col proseguimento del nuovo Regio Canale sovra le fini di Santhià, e nelle Regioni della Brunenga, Castelnuovo e Valsorda, 4 novembre 1784 (ASVC, Disegni Intend., serie I, 102).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giovanni Antonio Bussetti

Autore della scheda: Elena Marangoni

Bussetti, Giovanni Antonio

Giovanni Antonio Bussetti
N. Sagliano Micca (Biella)
M.

Relazioni di parentela: Sia il figlio, Giuseppe Maria, sia il nipote, Stefano, esercitano la professione di misuratori.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: misuratore, estimatore

Biografia:
Attivo a partire dal 1740; muore fra il 29 marzo 1778, data del testamento, ed il 14 marzo 1780, data dell’atto con cui il figlio vende la Piazza da misuratore lasciatagli in eredità

Produzione scientifica:
La produzione cartografica identificata permette di ricostruirne l'attività legata alla realizzazione della catastazione sabauda: in tale ambito è attivo nel Biellese (Sagliano e Vigliano), ma anche in una comunità del Saluzzese, Villafalletto, dove sottoscrive la mappa insieme al misuratore Giovanni Bernardo Germano, e all'inizio degli anni '60 del Settecento, in provincia di Alessandria, dove compare fra i numerosi misuratori sublocatori di Pietro Maria Bottino nelle operazioni di misurazione delle comunità di quella provincia, in qualità di incaricato per Solero, comunità per la quale tuttavia non è conservata la mappa presso l'Archivio di Stato di Torino.
Sia il figlio, Giuseppe Maria (v. scheda), che sottoscrive la mappa di Vigliano insieme al padre, sia il nipote, Stefano, attivo in periodo napoleonico, sono misuratori e continueranno ad operare prevalentemente nel biellese delineando un percorso che appare caratterizzato sia dalla continuità nelle scelte professionali sia dal mantenimento di relazioni privilegiate con l'area geografica di origine.

Produzione di cartografia manoscritta:
- MAPPA / DEL LUOGO E TERRITORIO DELLA / COMMUNITA’ D’ANDORNO / SAGLIANO FORMATA DA ME SOTTO / SCRITTO REGGIO MISURATORE DEL PRESENTE LUOGO / IN FEDE ANDORNO SAGLIANO LI 24 Luglio 1755 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Andorno Sagliano, all. A, rot. 16).
- Copia di Mappa del Territorio della Comunità di Vigliano formata da noi Regj Misuratori padre, e figlio Bussetti sottoscritti, 26 aprile 1775 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Vigliano, all. C, rot. 50).
- [Mappa del territorio di Villafalletto], 5 maggio 1759 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Villafalletto, all. A, pf. 66).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giuseppe Maria Bussetti, Pietro Maria Bottino

Autore della scheda: Elena Marangoni

Bruno, Luigi

Luigi Bruno
N. Dogliani (CN) 21 giugno 1831
M. Ivrea 4 giugno 1910

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
L’attività professionale sul terreno e la passione per lo studio della geologia gli permisero di raggiungere una profonda conoscenza dell’area canavese, cui dedicò tutta la vita. Allestì intorno al 1860 un abbozzo di carta geologica dei dintorni di Ivrea, apprezzata da Bartolomeo Gastaldi, che lo volle come collaboratore per i rilevamenti dell’area canavese e della bassa Valle d’Aosta da inserire nella grande carta geologica delle Alpi piemontesi. Si interessò allo studio dei depositi morenici della Dora Baltea e ne riportò il rilevamento dettagliato in una carta a grande scala presentata e premiata all’Esposizione Internazionale di Torino nel 1884. Tra il 1886 e il 1892 attese, su incarico del Comitato Geologico, al rilevamento dei depositi della pianura padana tra la Dora Baltea e il Ticino.

Produzione di cartografia manoscritta:
B. Gastaldi, M. Baretti, L. Bruno. 1865-1879ca. [Carta Geologica delle Alpi Piemontesi] scala 1: 50.000. Rilevamenti parziali eseguiti da L. Bruno in: F.30 - Aosta; F.31 - Biella; F.39 - Ivrea.

L. Bruno 1883. Carta Geologica dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea. scala 1: 25.000, su base topografica IGM. Inedita, colorata a mano, siglata “ L. Bruno – Rilevamenti dell’ autunno 1883”. Archivio del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino.

L. Bruno. Carta dell’antico corso della Dora Baltea. scala 1: 25.000 (edita in U. Valbusa, s.d.)

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
U. VALBUSA, L’opera topografico-geologica di Luigi Bruno, Ivrea, Stab. Tip. Garda, s.d. (estr. da “La Sentinella del Canavese”)

Rimandi ad altre schede: B. Gastaldi, M. Baretti

Autore della scheda: Franca Campanino