Archivi tag: Elena Marangoni

De Gioanni, Evasio Andrea

Evasio Andrea De Gioanni
N. Casale Monferrato
M. 1778

Relazioni di parentela: Figlio di Pietro Francesco, misuratore (v. scheda) e padre di Giuseppe Maria, architetto

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: architetto, misuratore, notaio, ingegnere(?)

Biografia:
Attivo dal 1735

Produzione scientifica:
Tra la fine degli anni ’30 e almeno sino al 1740 risulta lavorare come assitente del padre che è impiegato dall’Azienda delle Fabbriche e Fortificazioni in qualità di misuratore applicato alle fortificazioni di Casale (ASTO, Min. della Guerra, Az. Gen. Fabbriche e Fortificazioni, Lettere della divisione di Alessandria, reg. 131).
Dal cabreo che esegue fra il 1758 ed il 1759 per i padri di S. Filippo Neri di Casale si apprende che oltre alla professione di misuratore esercita anche quella di notaio, un caso non eccezionale sebbene nel corso del ‘700 la progressiva istituzionalizzazione delle professioni legate all’agrimensura tenda a rendere più difficile il conseguimento di entrambe le qualifiche. Si sottoscrive inoltre come ingegnere, ma non è stato possibile trovare conferma del conseguimento di tale titolo.
Come già suo padre, lavora prevalentemente nel Casalese e fra i suoi committenti vi sono i conti Callori, il cui archivio comprende un consistente fondo di mappe, relative soprattutto ad opere legate al controllo delle acque, quale quella molto bella che De Gioanni sottoscrive insieme a Gian Antonio Bonelli in occasione di una controversia fra i Callori e la contessa Ardizzone.
Muore probabilmente nel 1778, poiché nel dicembre di quell’anno i suoi figli Giuseppe Maria e Luigi danno in affitto la sua Piazza al misuratore Valentino Maina (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 31, f. 170 v.). Giuseppe Maria prosegue nell’esercizio della professione del padre conseguendo le patenti di misuratore e di architetto civile dall’Università di Torino il 20 maggio ed il 3 dicembre 1776 (Arch. Storico Univ. di Torino, Esami degli architetti e misuratori, X.D.3, ff. 67, 68).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Cabreo de Beni dipendenti dal / l'eredità Billiana misurati dall'Ing.[egne]re / Mis.[urato]re Not[ai]o piaz.to di Casale Evasio Andrea / de Gioanni a ricchiesta de / R.R.P.P. della Congregazione / di S. Filippo Neri detti dell' / Oratorio di Casale / nelli 1758 e 1759, fascicolo di ff. 6 (ASAL, Arch. dell’Opera pia della Misericordia, Disegni, 26).
- Territorio di Casale, siti appartenenti al marchese Scarampi di Villanova, 1762 (ASTO, Senato di Piemonte, Tipi del Senato, Casale, 16).
- Profilo della Livelazione fatta dall’estremo del scaricatore, o sia Caminazzo del Molino di Casa Mossi segnato N° 70 alla Radice dell’Incastro del Sigr Conte Callori, e diversi Particolari segnata N° 72 per dimostrare il Piano, o sia suolo / Della Roggia della costa come dall’Infrascritto Indice, 8 marzo 1763, Evasio Andrea de Gioanni perito del conte Callori, Gian Antonio Bonelli perito della contessa Ardizzone d’Arco (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 178, 4).
- Tipo formato da me sottos[critt]to per dimostrare secondo l’indicazione avuta dall’Illmo Sig. Avoc[at]o d. Franco Anto Verna, e dal sig.r Barto Tollo / deputato dalla Magnifica com[uni]ta di Mombello per l’assistenza de Ponti, e Strade del di lei Territorio [...], 18 ottobre 1766 (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 177, 6).
- Tipo formato per dimostrare le qui confi= / gurate pezze di rag.[io]ne della congreg.[azio]ne della / Misericordia, del R° Ospedale di S Spirito, e / dell'Ill.ma Sig.ra Contessa d'Arco nata Ardiz=/ zoni poste nel Territorio di Balzola [...], 7 dicembre 1767 (ASAL, Arch. dell’Opera pia della Misericordia, Disegni, 29).
- Disegno del prato del sig. Giacomo Francesco Franco della comunità di Altavilla, 22 giugno 1771 (ASVC, Disegni Intendenza, serie I, 40).
- Pianta del Monastero delle MtoR.R.M.M. di Santa Chiara sotto il titolo della SSma Trinità, esistente, nella Città di Trino, s.d., copia sottoscritta mario Quarino, tratta da un originale di Evasio Andrea De Gioanni del 19 luglio 1774 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle Patenti sec. XVIII, Trino, 77).
- Tipo formato da me sottoscritto a richiesta della Comunità di Frassinetto per dimostrare il tenimento de’ Beni coltivi, Prativi, Boschivi, Zerbidi, ed Isole, circondato da Rami / o siano Canali del Fiume Po’, situato in parte nelle Fini di Frassinetto, ed in parte in quelle di questa Ciità nelle Regioni di Ceretto, Isolone, Martuzza, e Bosco delle Barache, ed la positura della Terra, e Luogo di Frassinetto, quali sono come nel seguente Indice alfabetico, 24 aprile 1778, copia sottoscritta da Giovanni Michele Rocchietti, tratta da un originale di Evasio Andrea De Gioanni del 12 aprile 1777 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle Patenti sec. XVIII, Frassinetto, 110).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
C. BRAYDA-L. COLI-D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 103.

Rimandi ad altre schede: Pietro Francesco De Gioanni

Autore della scheda: Elena Marangoni

Colombino, Giovanni Bernardo

Giovanni Bernardo Colombino
N. Netro (Biella)
M.

Relazioni di parentela: Figlio di Carlo e fratello di Eusebio Colombino, entrambi misuratori

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:
Attivo dal 1749

Produzione scientifica:
Per atto del 15 maggio 1759 gli viene affidata l’esecuzione dei catasti delle comunità di Olevano e Albonese, in Lomellina. Ad Albonese, nella misurazione del perimetro in contraddittorio coi rappresentanti delle comunità limitrofe, è assistito dal fratello Eusebio (v. scheda). Dai verbali riportati sulle mappe risulta anche deliberatario della misura generale di Marza (cfr. la mappa di Olevano) e di Felizzano (cfr. ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Masio, all. C, pf. 155), ma per tali comunità nell’archivio del’Azienda Generale delle Finanze non sono conservate le mappe.
Solo il 21 agosto 1769 risulta entrare in possesso di una Piazza da misuratore per il Piemonte, prendendola in affitto dalle Regie Finanze per nove anni (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 4, f. 66, patenti 25 agosto 1769).

Produzione di cartografia manoscritta:
- [Mappa del territorio di Albonese], 17 aprile 1760 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Albonese, all. A, pf. 156, è conservata anche una copia sottoscritta il 18 agosto 1761 da Bernardo Colombino e Carlo Francesco Pistono).
- RIDUZIONE / di Mappa alla quarta della scala della Savoja / del Territorio, e Luogo d'Albanese fatta dal / Mre Bernardo Colombino, e Carlo Francesco Pistono / l'anno 1760 - Provincia Lumellina (ASTO, Carte Topografiche per A e B, Albonese).
- Mappa del territorio di Olevano Provincia Lomellina, 27 ottobre 1760 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Olevano, all. C, rot. 160.

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Eusebio Colombino, Giovanni Stefano Maffei

Autore della scheda: Elena Marangoni

Colombino, Eusebio

Eusebio Colombino
N.
M.

Relazioni di parentela: Figlio di Carlo e fratello di Giovanni Bernardo Colombino, entrambi misuratori

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Misuratore

Biografia:
Attivo dal 1759; muore prima del 29 maggio 1787. Di Netro (Biella).

Produzione scientifica:
La prima attestazione della sua attività risale al novembre 1759, quando lavora come assistente del fratello Bernardo nella realizzazione della mappa perimetrale della comunità di Albonese, in Lomellina (cfr. scheda su Giovanni Bernardo Colombino). Successivamente, tra il 1761 e il 1762, lavora in provincia di Alessandria dove realizza il catasto della comunità di Masio (comprendente anche parte del territorio di Redabue) in qualità di sostituto di suo padre Carlo, insieme al misuratore Cassiano Patrioli.
Il 23 marzo 1771 sottoscrive il contratto per la formazione della misura generale della comunità di Mottalciata (Biella) e ne completa la mappa nel 1774. Un cabreo realizzato nel 1783 per i Domenicani di Biella ne testimonia l’attività anche per committenza privata.
L’ultimo incarico è probabilmente anche quello più importante dal momento che gli viene affidata l’esecuzione del catasto della città di Biella, che tuttavia non porterà a termine: muore infatti dopo aver completato la misura del territorio ma le mappe di Biella inviate a Torino sono realizzate da Giovanni Bernardo Borione, il quale dichiara di aver ricevuto, il 29 maggio 1787, l’incarico di ultimare “ogni carta e libri” relativi alla misura generale della città e di aver “fedelmente desunto” la copia dalla “Mappa originale di Campagna formata dal fu Sig. Misuratore Eusebio Colombino […] debitamente pubblicata” (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Biella, all. C, rot. 68/A, B, C, D).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Mappa del territorio di Masio con Redabue, Provincia di Alessandria, 1° aprile 1762, mappa sottoscritta da Pietro Maria Bottino, Eusebio Colombino, Carlo Colombino, Cassiano Patrioli (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Masio, all. C, rot. 155).
- Mappa del Territorio della Mottalciata Provincia di Biella, 20 novembre 1774 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Mottalciata, all. C, rot. 139).
- Cabreo dei beni del Convento di S. Domenico di Biella, 18 febbraio 1783 (ASVC, Corporazioni Religiose, 18).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giovanni Bernardo Colombino, Giovanni Bernardo Borione

Autore della scheda: Elena Marangoni

Castellanis, Felice

Felice Castellanis
N. Biella
M. 1790

Relazioni di parentela:

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: agrimensore

Biografia:
Attivo dal 1765

Produzione scientifica:
La sua attività si svolge nel Biellese dove sottoscrive diverse carte per i conti Frichignono di Castellengo ed una pianta della chiesa e oratorio di San Filippo Neri in Biella, redatta per l’autorizzazione alla costruzione di una nuova chiesa. È inoltre l’autore delle copie delle mappe catastali che le comunità di Coggiola e Gaglianico consegnano a Torino.
Muore nel 1790 lasciando la Piazza in eredità ai figli; la moglie, in qualità di loro tutrice, la affitta prima a Gian Antonio Gurgo (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 41, f. 89) e poi, nel 1796, a Stefano Olivetti (Ivi, reg. 48, f. 102).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Mappa della Misura Generale del Territorio di / Gaglianico formata da me sottoscritto Misuratore / negli Anni 1741, e 1742”, 15 giugno 1776, copia di Felice Castellanis tratta da un originale di Gio Batta Tamiatti del 1742 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Gaglianico, all. A, pf. 19).
- [Mappa del territorio di Coggiola], 3 aprile 1777, copia d Felice Castellanis tratta da un originale del 15 marzo 1747 sottoscritto Bartolomeo Sella (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Coggiola, all. C, rot. 56).
- Corso del torrente Cervo e sue diramazioni con indicazione dei confini tra i territori di Castellengo e Cossato, 6 giugno 1780, copia di Felice Castellanis tratta da un originale del 3 settembre 1779 sottoscritto da Pietro Felice Bruschetti e Pietro Lodovico Dejeronimis (ASBI, Arch. Frichignono di Castellengo, Disegni, 86).
- Corso del torrente Cervo nel tratto in cui scorre in Castellengo, regione detta sopra all’Arale, con indicazione delle opere oggetto di contesa tra il conte di Frichignono di Castellengo e la comunità di Cossato, 1° settembre 1780 (ASBI, Arch. Frichignono di Castellengo, Disegni, 95).
- Tipo delle strade da riadattare in territorio di Mottalciata, 15 settembre 1780 (ASBI, Arch. Frichignono di Castellengo, Disegni, 75).
- Piano regolare di una parte del castello di Castellengo, 25 giugno 1781 (ASBI, Arch. Frichignono di Castellengo, Disegni, 38).
- Parte del castello di Castellengo di proprietà del conte Giovanni Antonio Frichignono e degli eredi del senatore Carlo pure Frichignono, 25 giugno 1781 (ASBI, Arch. Frichignono di Castellengo, Disegni, 39).
- Piano regolare della chiesa e oratorio di S. Filippo Neri in Biella, 13 maggio 1788, (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Biella, 237).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Elena Marangoni

Caretto, Carlo Antonio

Carlo Antonio Caretto
N. Dusino (Asti)
M.

Relazioni di parentela: Padre dell’architetto Giuseppe Antonio

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: misuratore

Biografia:
Attività documentata a partire dal 1731; muore prima del 29 luglio 1798.

Produzione scientifica:
Tra il 1738 ed il 1741 esegue un “tipo” e poi un cabreo figurato per la commenda di S. Giovanni di Ripa e Monte Castello appartenente all’Ordine di Malta e proprietaria di beni nell’Alessandrino, in Lomellina e nel Pavese; in quelle prime opere si sottoscrive come semplice agrimensore, mentre nelle carte successive si qualifica misuratore.
Tra il 1759 ed il 1761 realizza la misura generale di diverse comunità delle province di Alessandria e Lomellina: oltre a quelle sottoelencate, dai verbali apposti sulle carte risulta deliberatario anche per le comunità di Terno, Vellezzo, Campalestro, Abadia di Erba Mala, S. Nazaro del Bosco, tutte in Lomellina. Gli incarichi relativi a Zenasco, Mezzana Rabattone, S. Bartolomeo Lacusana e S. Nazaro del Bosco gli vengono affidati dal misuratore Gio Domenico Imoda, che lo assume quale suo sostituto, mentre per le mappe di Zenasco e Castellazzo si avvale dell’assistenza del figlio Giuseppe. Quest’ultimo risulta anche assistente di Paolo Guasta nella realizzazione della mappa di Borgofranco e Santa Maria Suardi, ancora in Lomellina (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Borgofranco, all. C, rot. 97).
Tra il 1774 ed il 1778 completa poi la misura generale della comunità di Castellinaldo (Alba) e nel 1781 esegue la “collazione”, ossia la verifica della conformità all’originale, della copia della mappa e dei libri catastali di Dusino (Asti) consegnati a Torino, realizzati da Giuseppe Maria Bussetti (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Castellinaldo, all. C, rot. 196).
Sebbene il figlio Giuseppe sia stato avviato dal padre alla medesima professione e in una carta del 1786 si sottoscriva come architetto (Tipo dimostrativo delle case del Collegio delle Orsoline, e della casa e cascina del Signor Giovanni Evangelista Ovis, ASVC, Corporazioni Religiose, Disegni, 100), dopo la sua morte, la Piazza che aveva acquistato non viene ereditata dal figlio ma passa ad altri membri della famiglia: il 29 luglio 1798 l’arciprete Domenico, il chierico Carlo Domenico e Domenico “zio e nipoti Carretto” la affittano all’agrimensore Paolo Tommaso Caretto (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 50, f. 28).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Tipo al quale io infras.to d’ordine dell’Ill.mo Sig.r Gran Priore di Lombardia Frà Angelo Felice Cacherano D’Osasco, ho proceduto nell’anno 1738./ Li 29 Maggio, e successivam.te per il dimostrare in che sittuaz.ne, e figura si ritrovassero li beni Coherenti al Fiume Tanaro appartenenti/ alla Commenda di S.t Giò di Ripa e Monte Castello, sittuati parte nel Territtorio D’Alessandria oltre Bormida, e parte nel Territ.° di Monte/ Castello, 1738, foglio sciolto inserito in un cabreo del 1716 (ASTO, Ordine di Malta, cart. 169).
- Cabreo dei beni della Commenda di S. Giò di Ripa e Monte Castello, con atti di cabreo, 1741 (ASTO, Ordine di Malta, cart. 171-172).
- Mappa del territorio di Lumello e del Cassinale della Grua aggregato a detto Lumello [...], 12 febbraio 1760 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Gruva, all. C, rot. 46).
- Mappa del Territorio di S. Bartolomeo la Cusana Provincia Lumellina, 14 giugno 1760 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Castellazzo, all. A, pf. 126).
- Mappa del Territorio di Zinasco con Sairano, Provincia Lomellina, 24 settembre 1760, sottoscritta da Carlo Antonio e Giuseppe Caretto (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Zenasco, all. C, rot. 79).
- Mappa del territorio di Mezzana Rabatone Provincia Lumellina, 13 ottobre 1760 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Mezzana Rabattone, all. A, pf. 125/2).
- Mappa del Territorio del Castellazzo Provincia di Alessandria, 30 giugno 1763, copia di Pietro Maria Bottino e Carlo Antonio Caretto tratta da un orginale del 23 settembre 1762 sottoscritto da Pietro Maria Bottino, Carlo Antonio Caretto, Giuseppe Caretto, Gioan Clivio, Agostino Zaccaria Corio (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Castellazzo, all. A, pf. 95/B).
- Seconda mappa del territorio di Castelinaldo provincia d’Alba desunta dalla mappa originale di campagna [...], 30 marzo 1785 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Castellinaldo, all. C, rot. 101).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giuseppe Maria Bussetti

Autore della scheda: Elena Marangoni

Canavasso, Giovanni Battista

Giovanni Battista Canavasso
N. Torino
M.

Relazioni di parentela: Padre dell’architetto Carlo Antonio Ludovico

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: misuratore, ingegnere

Biografia:
Attività documentata dal 1720 al 1734

Produzione scientifica:
Lavora per committenza sia pubblica sia privata: due mappe relative alla terminazione di alcune parcelle situate in Caselle (Torino) sono conservate nell’archivio della famiglia Dal Pozzo della Cisterna, mentre nel 1722 realizza parte delle mappe di un cabreo figurato della Commenda dei Gesuiti di Torino; l’opera verrà completata nel 1744-45 con mappe ad opera di un altro misuratore, Giovanni Battista Borrone (cfr. GEUSA, pp. 380-84). L’attività svolta per committenza pubblica sinora documentata non riguarda invece la produzione cartografica, ma operazioni di misurazione ed estimo. Il 27 gennaio 1720 è nominato Economo per controllare lo stato delle fabbriche e dei beni dei benefici ecclesiastici vacanti ridotti sotto la regia protezione (ASTO, Camera dei conti, art. 614, reg. 1720, f. 25). Negli archivi della Camera dei Conti risultano alcuni pagamenti a suo favore: nel 1720, da parte del Magistrato di Torino, per una relazione d’estimo (Ivi, reg. 1720, f. 88), nel 1723 per visita, estimo e collaudo di lavori eseguiti nel Seminario di Ivrea (Ivi, reg. 1723, f. 222), nel 1724 per visita, misure, estimi e collaudo dei lavori fatti nelle cascine e nella chiesa dell’Abbazia di Villar S. Costanzo (Ivi, reg. 1724, f. 22).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Cabreo figurato della Commenda dei Gesuiti di Torino, 1722 – 1744/45 (AOM, Cabrei, Torino 20, Gesuiti di Torino, Terreni sulla collina di Torino).
- Appezzamenti di terreno della cascina Colombara posta in territorio di Caselle oltre Stura, s.d. (ASBI, Famiglia Dal Pozzo della Cisterna, Disegni, n. 334).
- Num.° 2. / Pezza detta il Prato Grande, con Campi ivi, il tutto simultenente posta sovra le fini di questa Città […], s.d. (ASBI, Famiglia Dal Pozzo della Cisterna, Disegni, n. 336).
- Disegno dei “quadri” per i venditori della Piazza delle Erbe e di via Palazzo di Città fino alla Piazza del Corpus Domini, s.d. (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 1430).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
- G. GEUSA, Contributo alla catalogazione di materiali storico-cartografici: i cabrei settecenteschi dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, tesi di laurea, rel. Prof.ssa Paola Sereno, Università degli Studi di Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1987-88, pp. 380-84 e 535.
- C. BRAYDA-L. COLI-D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 96.

Rimandi ad altre schede: Carlo Antonio Ludovico Canavasso

Autore della scheda: Elena Marangoni

Canavasso, Carlo Antonio Ludovico

Carlo Antonio Ludovico Canavasso
N. Torino
M.

Relazioni di parentela: Figlio di Giovanni Battista (v. scheda) e padre dell’architetto Giacomo Vincenzo. Nei registri dell’archivio dell’Università compare anche Ignazio Maria Canavasso, di Torino, esaminato per le professioni di ingegnere ed architetto il 3 dicembre 1731 ma respinto (Arch. Storico Univ. di Torino, Registro degli esami di architetti, misuratori e maestri de’ conti, X.D.1, f. 57).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: architetto, misuratore

Biografia:
Attività documentata dal 1737 al 1785

Produzione scientifica:
Esercita la professione su una Piazza da misuratore per la città e territorio di Torino che prende in affitto, a partire dal 1744, prima da Giulio Bello (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 3, f. 14), in seguito dalle Regie Finanze (Ivi, reg. 5, f. 8 b., patenti 30 gennaio 1748), poi nuovamente dalla famiglia Bello (Ivi, reg. 10, f. 94, patenti 17 maggio 1754) e infine da Baldassarre Capello (Ivi, reg. 20, f. 21, patenti 22 febbraio 1765). Il 1° marzo 1768 gli viene ceduta una Piazza da misuratore per Torino dalla cognata, Teresa Soleri vedova Canavasso, che “vi ha rinunciato in suo favore” (Ivi, reg. 24, f. 10 v., patenti 14 luglio 1769).
La produzione cartografica a lui attribuibile è molto varia, sia come committenza, sia dal punto di vista dell’oggetto delle rappresentazioni e ne testimonia l’attività almeno sino al 1785, non solo nel Torinese, ma anche nel Cuneese, ad Ivrea, ad Asti e nel Vercellese.

Produzione di cartografia manoscritta:
- Tipo Geometrico da qualche tratto superiormente all’Imboccatura della Bealera Miglia nel territorio di Cuneo sin’alla Nave di Montanera, nel quale resta delineato il corso della Stura, suoi rispettivi Bracchj, e diramazioni […], sottoscritta Carl’Antonio Canavasso e Giuseppe Castelli, 21 febbraio 1753 (ASCN, Dipartimento della Stura).
- Tipo regolare di due pezzi di campo [...] posti nel territorio di Pianezza, 21 giugno 1762 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Ufficio Generale delle Finanze, Tipi cabrei e disegni – sezione II, Pianezza, 162).
- Beni sui confini di Superga, 12 maggio 1762 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Ufficio Generale delle Finanze, Tipi cabrei e disegni - sezione II, Superga, 98).
- Figura dimostrativa del Sito di Contrada nella Città d’Ivrea, laterale alla Fabbrica, / e Vigna del Convento de’ MM.RR.PP. di S.t Agostino, e tendente verso quello de’ MM.RR.PP. Dottrinarj, in cui li detti PP. di S.t Agostino / desiderano di Avvanzare, e proseguire la detta Loro Fabbrica, insieme alla dimostrazione de’ siti, stati dalli stessi PP. di S.t Agostino abbandonati / Verso, ed à benefizio della stessa Contrada, e frà Le Chiese del Gesù, e S.t Michele, all’Occasione, che anno[sic] riedificata una parte di detta Loro Fabbrica, ed / il tutto Coerentemente al seguente Indice, 2 maggio 1769 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Ivrea, 28).
- Tipo o sia Piano presso che regolare del Corso di parte del Torrente Elvo frà li Territorj di Quinto, e Collobiano, coll Esatta designaz.ne / della ficca controversa, e siti laterali, trà gl'Ill.mi SSg.ri Conti Avogadro di Quinto, e della Motta, dà me infras[crit]to Ing.re formato à rich.ta del S.r Conte di Quinto, 22 aprile 1771 (ASVC, Arch. Avogadro di Quinto, Disegni, n. 12).
- Tipo regolare di parte del Corso del Fiume Pò, e de’ Beni de’ / Particolari Coerenti a’ detto Fiume, 26 giugno 1773 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Po fiume, 62).
- Figura dimostrativa delle infrascritte case nel Borgo al di quà del F. Po, 21 marzo 1774 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Camerale Piemonte, Tipi art. 663, Po fiume, 97).
- Tipo che dimostra la porzione del territorio di Vaglierano su cui si possono estrarre [...] le acque di Borbore [...], 6 aprile 1776 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Camerale Piemonte, Tipi art. 663, Vaglierano, 159).
- Fianco della Chiesa del Corpus Domini, casa del conte Tommaso Robesti di Cocconito e sito verso la Chiesa e la casa predette verso i portici della contrada del palazzo di Città, allegato agli atti della causa per la ricostruzione della casa Robesti, 3 novembre 1778 (Arch. Storico Comune di Torino, Carte sciolte, 994).
- Tipo regolare da me sottoscritto formato a richiesta dell’Illma Città di Carmagnola riguardante la Strada Reale di Racconigi sul Territorio della medesima, colla / designazione di due progetti per riparare la predetta Strada affine di renderla traghettabile in ogni tempo, soda, e fuori dall’acque [...], 21 marzo 1783, copia di Carlo Antonio Canavasso estratta da un originale di Gio Golzio del 14 febbraio 1783 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Carmagnola, 176).
- Pianta regolare della parte Esteriore del Fabbricato dell’Ill.mo Sig.r Conte Giò Franco / Leone di Tavagnasco, situata in questa Città, sotto la Parocchia del Smo Salvatore, / coll’Andamento delle Contrade, che la Circondano dalle parti di Levante, e Notte, 28 febbraio 1785 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Ivrea, 204).

Altre opere di interesse cartografico e geografico
- Perizia di stima della casa municipale detta della “Volta Rossa” nell’isola di S. Pancrazio ad opera degli architetti Sebastiano Riccati, Carlo Antonio Canavasso, Gio Batta Pagano, 1774 (Arch. Sto. Città di Torino, Carte sciolte, 4243).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
- C. BRAYDA-L. COLI-D. SESIA, Specializzazioni e vita professionale nel Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna tecnica della Società Ingegneri e Architetti in Torino”, Nuova serie, 17 (1963), n. 3, p. 95-96.

Rimandi ad altre schede: Giovanni Battista Canavasso

Autore della scheda: Elena Marangoni

Reversi, Giovanni Antonio

Giovanni Antonio Reversi
N. Salassa
M.

Relazioni di parentela: Rappresenta la terza generazione che si dedica a tale professione: sia il nonno, il suo omonimo Giovanni Antonio, sia il padre, Giovanni Battista (v. scheda), sono infatti agrimensori. Si segnala inoltre che nel 1768 viene approvato agrimensore Giambatta Reversi, anch’egli di Salassa (Arch. Storico Univ. di Torino, Esami degli architetti e misuratori, X.D.3, f. 155), che potrebbe essere un altro membro di tale famiglia.

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: agrimensore

Biografia:

Produzione scientifica:
Il padre gli vende la sua Piazza da misuratore per il Piemonte il 12 agosto 1755 ed egli vi eserciterà sino al 27 luglio 1772, data in cui la rivende a Gio Pietro Ajmonetto (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 11, f. 106 e ivi, reg. 29, f. 144).
A testimonianza della sua attività sono state identificate due mappe catastali e la carta del corso di una bealera nel Canavese; tale carta così come il catasto di Bosconero sono realizzate insieme al misuratore Giovanni Ludovico Lutati (v. scheda).

Produzione di cartografia manoscritta:
- Tipografico del territorio della Comunità di Bosconegro formato dai Sottoscritti nell’anno 1760, 21 novembre 1761, sottoscritta Giovanni Ludovico Lutati e Giovanni Antonio Reversi (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Bosconero, all. C, rot. 72).
- COPIA / DELLA MAPPA ORIGINALE DELTERRITORIO / DI / FAVRIA, 10 febbraio 1762 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Favria, all. C, rot. 149).
- Tipo della Bealera d’Oglianico principiando dall’Imbocatura al Fiume Orco Territorio di Cuorgné passando per / Valperga, e Salasca, 13 giugno 1766, sottoscritta Giovanni Ludovico Lutati e Giovanni Antonio Reverzi (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Carte Topografiche Serie III, Oglianico, 2).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giovanni Ludovico Lutati e Giovanni Battista Reversi

Autore della scheda: Elena Marangoni

Reversi, Giovanni Battista

Giovanni Battista Reversi
N. Salassa
M.

Relazioni di parentela: È figlio di Giovanni Antonio, che ottiene le patenti di agrimensore il 7 agosto 1698 (ASTO, Camerale, Patenti Piemonte, art. 687, reg. 128, f. 172) e padre dell’agrimensore Giovanni Antonio (v. scheda).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:

Biografia:

Produzione scientifica:
È probabilmente da identificare con “Jean Baptiste Benoit Reverso” indicato come trabuccante nel registro dei pagamenti del personale impiegato nella realizzazione del catasto della Savoia, (Arch. Départ. de la Savoie, C 1855, 1731, f. 11). Dopo tale esperienza nel 1735 acquista dalle Regie Finanze una Piazza per esercitare la professione di agrimensore in Piemonte (ASTO, Controllo Generale Finanze, Vendite di Piazze da Misuratori, reg. 1, f. 72 v.) che nel 1755, probabilmente alla fine della propria carriera, rivende a suo figlio Giovanni Antonio (v. scheda; ASTO, Controllo Generale Finanze, Vendite di Piazze da Misuratori, reg. 11, f. 106).
È conosciuto quale autore di tre mappe del Catasto Antico del Piemonte, tutte relative a comunità del Canavese, che realizza in società con altri. Per la misura generale dei territori di Salassa e Torre lavora con Giovanni Domenico Rosso, che si sottoscrive quale semplice geometra e non risulta possedere una Piazza; è originario di Oglianico, una comunità limitrofa a quella di Salassa da cui proviene Reversi e compare anch’egli, in qualità di géomètre, fra il personale impiegato nella catastazione della Savoia (Arch. Départ. de la Savoie, C 1855, 1731, f. 16).
Per il catasto di Prascorsano si associa invece a Bartolomeo Caretto, ed in tale mappa, si sottoscrive come “misuratore”: la definizione della qualifica resta un elemento di incertezza per quei cartografi attivi prima del 1729, anno in cui vengono istituiti gli esami per agrimensori e misuratori presso l’Università e si differenziano in modo più preciso le due categorie in quanto i primi sono abilitati alla misurazione di terreni e fabbriche rustiche ed i secondi anche di edifici civili.

Produzione di cartografia manoscritta:
- Mappa universale di tutti li beni tanto Comuni che Particolari del Teritorio di Sallaza formata da noi sotoscritti Ag.[rimenso]re Giò Batta fu Giò Antonio Raverso di Sallaza et Giò Domco fu Giò Antonio Rosso d’Oglianico Geometra […], 20 settembre 1741 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Salassa, all. C, rot. 80).
- Mappa del territorio della Torre formata dalli Sig. Agrimensore e Geometra G. Batta Reverso di Salassa et G. Dome[ni]co Rosso d’Oglianico […], 20 giugno 1743 (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Torre Bario, all. C, rot. 94).
- [Mappa del territorio di Prascorsano], 27 settembre 1746, sottoscritta da Bartolomeo Caretto e Giovanni Battista Reverso (ASTO, Azienda Generale Finanze, Catasto Antico del Piemonte, Prascorsano, all. C, rot. 142).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede: Giovanni Antonio Reversi

Autore della scheda: Elena Marangoni

Cabiati, Francesco Antonio Maria

Francesco Antonio Maria Cabiati
N. Vignale, in provincia di Casale
M.

Relazioni di parentela: Figlio del misuratore Giuseppe, da identificare col “Giuseppe Cabiale”, di Vignale, che ottiene le patenti di misuratore dall’Università di Torino il 25 giugno 1738 (Arch. Storico Univ. di Torino, Registro degli architetti, maestri de’ conti e misuratori, X.D.2, ff. 4, 7) ed acquista una delle Piazze per il Ducato di Monferrato dalle Regie Finanze il 3 marzo 1739 (ASTO, Controllo Generale Finanze, Vendite di Piazze da Misuratori, reg. 1, f. 138); tale identificazione è confermata dalla patente con cui Francesco è autorizzato ad esercitare sulla Piazza cedutagli dal padre, nella quale è indicato che Giuseppe aveva acquistato la Piazza “sotto il nome di Cabiale” (ASTO, Controllo Generale Finanze, Notai e Misuratori, reg. 21, f. 116).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: misuratore

Biografia:
Attività documentata dal 1765 al 1796

Produzione scientifica:
Le carte identificate ne testimoniano sorattutto l’attività per committenza dei conti Callori, ma un documento conservato nell’archivio di quella famiglia permette di attribuirgli anche la realizzazione di un catasto, per la comunità di Balzola, nel Monferrato Casalese: si tratta di un volume di fogli di carta bollata, contenente 18 mappe delle quali solo una sottoscritta e datata 20 settembre 1767, nella quale Cabiati dichiara di averla estratta dall’originale formato in seguito alla misura generale di Balzola che ha eseguito insieme al misuratore Giulio Ferraris. Le altre mappe contenute nel volume, che potrebbe costituire un cabreo non completato, sono solo in parte acquerellate e non recano l’indicazione dei toponimi, ma solo quella dei numeri di parcella, che ne confermano la derivazione dalla mappa catastale.

Produzione di cartografia manoscritta:
- Estratto dall’originale mappa del territorio di Balzola, 30 settembre 1767 (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 192).
- Tippo dimostrativo del Corso delle due Roggie / Stura, ossia di Mezzo e della Bealera del / Torione con suo Indice, e distribuzione dell’ / acqua a parte delineato, e descritti p[er] l’Illmo / Sigr Conte Callori”, due copie senza indicazione dell’autore, tratte dall'originale sottoscritto da Francesco Cabiati il 24 febbraio 1772 (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 177, 5 e b. 178, 11).
- Roggie Bialera, e Stura misurate nel 1780: 1781: 1782 dall’infras[scrit]to”, s.d. (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 177, 12).
- Tipo dei siti pubblici, che la Comunità di / Conzano ha ceduto all’Ill.mo Sig.r Conte Pio / Vidua col suo ordinato delli 9 cor.te Agosto, 14 agosto 1790 (ASTO, Carte Topografiche e Disegni, Controllo Generale Finanze, Tipi annessi alle patenti sec. XVIII, Conzano, 263).
- Tipo in misura [dei beni del conte Callori in Vignale], 24 febbraio 1796 (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 180, 20).
- Abbozzo del corso delle Roggie da Trino sino alla Cassina Nuova, s.d. (ASAL, Arch. Callori, Disegni, b. 182, 6).

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:

Rimandi ad altre schede:

Autore della scheda: Elena Marangoni